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Ondina
ex "Plumett"
Reg.: 24 Apr 2003
Messaggi: 2205
Da: Padova (PD)
|  Inviato: 24-12-2003 14:12 |
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delirio tremens?
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seanma
Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
| | Inviato: 24-12-2003 23:16 |
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Rideva.Rideva perchè quello che stava per fare,che aveva fatto,era chiaramente inconcepibile,quasi irreale,addirittura pazzesco.Ma se non altro era un atto di coraggio.L'unico-si trovò a concludere l'uomo-Già.Unico e irripetibile.
Come era logico che fosse,quella notte non dormì,pensando al suo piano che gli pareva così audace,a come realizzarlo.Aveva ripetuto nella mente ogni singolo particolare,ogni mossa,ma ogni controllo non era mai l'ultimo,quello definitivo,non POTEVA esserlo.Ore e ore di pensieri continuati,a volte troppo alambiccati,a volte troppo banali,per riuscire a trovare la condizione ottimale,la sequenza perfetta di azioni.Lacrime di disperazione e sogghigni autocompiaciuti si alternavano in una grottesca girandola di smorfie facciali mentre il candido lenzuolo era il campo di battaglia più cruento che si fosse mai visto,con gocce e strappi laceranti a fare da segnale che quello era il terreno della tenzone.La notte tutta passò in quest'altalena di sensazioni e sentimenti contrastanti,finchè il fioco sole dell'alba non venne a tranciar dolcemente l'oscurità della stanza.A quel punto il ragazzo,più sveglio che la sera precedente,si alzò risolutamente dal letto e,con una determinazione per lui certo inusuale,si agghindò di tutto punto per affrontare la mattinata scolastica,la mattinata della vita.Le strade,pur mille volte percorse,gli parevano in quel delicato frangente come qualcosa di inesplorato e allo stesso tempo di affascinante;ogni curva,ogni salita che la sua bicicletta imbroccava baldanzosa sembrava gli offrisse un tappeto di velluto rosso su cui scorrere,come quelli dei premi alla televisione:gli alberi ai lati dei viali,sembrava gli dicessero,nel loro pieno fulgore estivo:"Vai,vai" quasi fossero anch'essi partecipi del grande giorno.Alfine,giunse davanti al portone del mastodontico edificio che conteneva la sua(prestigiosa)scuola.E non solo giunse,ma la vide...Certo,detto così può sembrare veramente irrealistico,ma la realtà ha spesso molta più fantasia degli scrittori.Fattosta che la vide,e lo assalì la becera tentazione di mandare a monte il tanto ben congegnato piano,volendo avvicinare la ragazza e vuotare il sacco.Denotata la totale follia nonchè impraticabilità della cosa,si ridusse a più miti consigli,dirigendosi deciso ma fragile verso la propria aula,dove passò le prime ore della mattinata come un soldato in trincea. Anzi,peggio.Molto peggio.
L'uomo camminava verso casa con in mano i compact disc.Stavolta il riso superava di gran lunga le lacrime,quasi fino a sfociare in una risata irrefrenabile,dalla quale si trattenne.Non si capacitava di pensare cosa sarebbe potuto accadere se quella mattina il preside della scuola non fosse transitato per un secondo,anzi meno,accanto all'apparecchio telefonico centrale.
L'inquetudine del ragazzo si trasformò in terrore quando si accorse che il quinto banco alla sua destra quella mattina era vuoto.Quel banco apparteneva a uno sveglio ragazzino ben vestito e ben curato,grande amico del ragazzo.Giorni prima,il giovane durante una partita di pallone nel cortile della scuola si era procurato la slogatura della caviglia sinistra ed era stato quindi costretto a munirsi di robuste grucce per venire a lezione,abbandonando la sua fedele mountain-bike che insieme a quella del ragazzo era stata protagonista di epiche avventure.
Quella mattina,come detto,il banco era vuoto.Questo significava una cosa sola,-pensò il ragazzo,potendo escludere da subito la malattia o la "bigiata"-:era successo qualcosa.Forse non grave, d'accordo ma qualcosa tale da impedirgli di venire a lezione.Ma quella mattina il giovane doveva essere presente.Doveva essere presente.Già,perchè un piano come quello concepito dal ragazzo era impensabile senza la collaborazione di un complice che fosse sveglio e intelligente.E ora quel complice "bucava" la mattinata.Il ragazzo si sentì perso all'idea che tutto quanto era andato a monte per un banale contrattempo poichè beninteso,non avrebbe certo avuto l'ardire di tentare di compiere il piano da solo.A levare il ragazzo da uno stato che l'avrebbe presto reso simile alla gelatina di fragola di cui era tanto ghiotto,ci pensò una telefonata del ragazzo alla scuola,intesa ad avvertire del ritardo,dovuto a un lieve sinistro automobilistico,raccolta proprio all'ultimo squillo dal preside che fortunosamente si trovava a passare di lì.Quando sentì battere i pugni alla porta,il ragazzo si vide d'un colpo rinvigorita la speranza sino ad allora quasi del tutto abbandonata e l'attimo seguente fu per il ragazzo il rinascere istantaneo di tutti i pensieri dimenticati e di tutti gli accorgimenti mentali accantonati.Al lento incedere delle grucce blu,il ragazzo avrebbe voluto fare da accompagnamento con un urlo spropositato,ma si trattenne,vedendo il suo amico e complice andarsi a riapproppriare del posto rimasto fino ad allora vacante.
Arrivò alfine il momento fatidico:l'intervallo,o ricreazione come si chiamava una volta.Fu solo un incrociarsi di sguardi d'intesa e l'Operazione Conquista ebbe inizio.
A questo punto dovete sapere che il giovane sveglio amico del ragazzo era da sempre molto amico della ragazza,avendo fatto più volte anche da consigliere amoroso all'amico.Ebbene,in seguito al piccolo incidente che lo costringeva sulle grucce,il giovane si vedeva sempre attorniato da un gruppo consistente di persone,sempre pronte ad aiutarlo,al cui interno c'era ovviamente la ragazza,la più solerte e volenterosa all'aiuto.
Il giovane,uscito dalla propria aula,si diresse verso la sezione della ragazza.Giunto là,la ragazza lo salutò affettuosamente e disse:"Bisogno di qualcosa?".Il giovane rispose affermativamente,asserendo che aveva bisogno di un favore particolare:che lo accompagnasse nel Laboratorio di Chimica a ritirare alcune fotocopie che aveva dimenticato sbadatamente.La ragazza naturalmente accettò con gioia,apprestandosi a uscire dall'aula ormai semivuota per accompagnare il giovane.Andarono.
Fu un attimo.Il giovane si raschiò la gola rumorosamente.A 100 m di distanza il ragazzo scattava:aveva la faccia più sconvolta assumibile da un essere umano.Si mise a correre come impazzito,verso l'aula della ragazza.
La ragazza e il giovane,intanto,giunti in Laboratorio,si misero affannosamente a cercare le fotocopie.C'era un problema.Il giovane non si ricordava dove le avesse lasciate e il Laboratorio era di dimensioni alquanto estese.
Il ragazzo,arrivato finalmente all'aula,cercò di inviduare il "bersaglio",lo zaino della ragazza, e lo trovò agevolmente nel luogo sospettato.
Le fotocopie erano letteralmente sparite e la ragazza consigliò il giovane di farsene dare una copia in segreteria.Il giovane ribattè,dicenmdo che gli servivano al più presto e doveva trovarle lì,perchè era sicuro che lì erano.
Aperto lentamente lo zaino,il ragazzo frugò in cerca del suo diario:lo scrigno del tesoro di Montecristo,e la penna,una rifinita Parker nera,era la sua chiave.
"Ma certo!"proruppe il giovane dopo interminabili minuti di ricerca:"Che brutto testone che sono!Le ho prese,quelle fotocopie,e le ho lasciate nel quaderno!.Andiamo non c'è più bisogno di stare qui"propose il giovane,sperando con tutto il cuore,tutta l'anima e anche qualcosa d'altro,che l'amico avesse terminato da un pezzo il suo "lavoretto".
Il diario.Eccolo.La penna,eccola.Nulla più.Solo pochi secondi.Pochi tratti di penna e tutto sarebbe finito.
Le parole,tremolanti e trepidanti come il cuore del ragazzo,si formavano lente sul foglio bianco che recava scritto soltanto "18 Maggio"ovvero la data di quel giorno magico.
Ancora poche lettere e sarà finita.Ecco.Fatto.La frase che potrebbe cambiare la vita del ragazzo sino a farla diventare,in alternativa,un campo di rose o un campo di crisantemi,era lì,stampata sul foglio,scritra con i caratteri morbidi ma decisi tipici della grafia del ragazzo:
I GOTTA GET SOMEONE TO
CALL
MY LOVER
WOULD
YOU
LIKE
BEING
YOU?
TI METTO LA TRADUZIONE PERCHE' NON SI SA MAI...I TUOI OTTO LI HAI MA MEGLIO NON RISCHIARE...
INSOMMA ,IN POCHE PAROLE, HO BISOGNO DI UNA RAGAZZA...
VUOI ESSERE TU ?
"Idiota!Levati di lì,ma ti sei bevuto il cervello?".
L'uomo non si accorse che un iroso automobilista gliene stava dicendo di cotte e crude mentre rimaneva fermo nel mezzo della strada,con gli occhi chiusi rigati da lacrime infinite e il volto increspato da un grottesco ghigno.L'uomo stavolta non riuscì a trattenersi.Lugubre e fragorose risa coprirono il fragoroso crepitio delle macchine nel traffico e degli insulti.
continua...
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-Non so- rispose a se medesimo l'adolescente oppresso dai suoi anni così pochi e così carichi d'ignota pena.
[ Questo messaggio è stato modificato da: seanma il 25-12-2003 alle 19:10 ] |
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ZoraDomina
ex "Dalila"
Reg.: 30 Lug 2002
Messaggi: 4182
Da: vico equense (NA)
| | Inviato: 26-12-2003 22:19 |
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ma secondo quale criterio questo post è diventato importante?
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mulaky
Reg.: 09 Lug 2002
Messaggi: 32104
Da: Catania (CT)
| | Inviato: 26-12-2003 23:22 |
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non lo so, ma ormai voglio leggere il racconto di seanma
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What you fear in the night in the day comes to call anyway
Well darling if the shit came out then, I suppose that the shit went in
(A.D.) |
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andros
Reg.: 30 Nov 2003
Messaggi: 1837
Da: Catania (CT)
| | Inviato: 27-12-2003 00:54 |
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il mio computer è "esploso", ti farò sapere al più presto che ne penso, ora non ho tempo, sono in un mweb café! Mi manca il forum!
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seanma
Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
| | Inviato: 27-12-2003 11:53 |
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quote:
In data 2003-12-26 23:22, mulaky scrive:
non lo so, ma ormai voglio leggere il racconto di seanma
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è stato Tristam.Non ci credete?Chiedeteglielo.
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sono un bugiardo e un ipocrita |
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Tristam
ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
| | Inviato: 27-12-2003 12:52 |
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l'ho spostato in alto io perche' credo che questo sia uno di quei topic che tutti dovremmo leggere.
Per me e' bellissimo.
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"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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seanma
Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
| | Inviato: 27-12-2003 13:31 |
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quote:
In data 2003-12-27 12:52, Tristam scrive:
l'ho spostato in alto io perche' credo che questo sia uno di quei topic che tutti dovremmo leggere.
Per me e' bellissimo.
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uè...finirò per montarmi la testa se continui 
cmq sei Mr.Arroganza 2003 insieme a me!!!! 
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Tristam
ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
| | Inviato: 27-12-2003 13:36 |
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ti ho votato giusto ora.
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seanma
Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
| | Inviato: 27-12-2003 13:43 |
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quote:
In data 2003-12-27 13:36, Tristam scrive:
ti ho votato giusto ora.
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Tristam
ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
| | Inviato: 27-12-2003 13:49 |
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mulaky
Reg.: 09 Lug 2002
Messaggi: 32104
Da: Catania (CT)
| | Inviato: 27-12-2003 14:00 |
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quote:
In data 2003-12-27 11:53, seanma scrive:
quote:
In data 2003-12-26 23:22, mulaky scrive:
non lo so, ma ormai voglio leggere il racconto di seanma
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è stato Tristam.Non ci credete?Chiedeteglielo.
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seanma non mi pare di aver fatto domande, non mi interessa sapere perchè è stato spostato in alto, voglio solo leggere
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seanma
Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
| | Inviato: 27-12-2003 15:44 |
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mulaky scrive:"non lo so"
seanma scrive "è stato tristam.Non ci credete?Chiedeteglielo"
Capito adesso? 
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mulaky
Reg.: 09 Lug 2002
Messaggi: 32104
Da: Catania (CT)
| | Inviato: 27-12-2003 17:34 |
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ma dovevi quotare il post di zora non il mio!!!!!
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seanma
Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
| | Inviato: 27-12-2003 19:05 |
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Guardò il bigliettino che ormai,tirato fuori dalla tasca,si era tutto gualcito.Guardò il bigliettino e rilesse quanto vi era scritto.Decise che sarebbe andato a uno di quei strani-pensava lui-incontri segreti.Gli avrebbe fatto bene,pensava.Non si sa mai se andare a cercare il passato sia un bene o un male.Almeno lui non lo sapeva e non voleva saperlo.Si rimise il biglietto nella tasca e invertì il suo cammino.Il successivo incontro del gruppo era quella sera stessa.
Silenzio.Silenzio assoluto.L'opera era compiuta,ma era anche suonata la campanella,e il ragazzo aveva fatto appena in tempo a ritornare nella propria aula,come d'altronde avevano fatto il giovane e la ragazza.Il diario era ancora là,non era riuscito a metterlo via in tempo.Le lezioni ricominciarono e ricominciò anche l'angoscia del ragazzo,stavolta al pensiero di cosa avrebbe detto o fatto la ragazza dopo aver preso in mano quel folle foglio vergato di nero.Forse sperava in un cambiamento repentino dell'atteggiamento nei suoi confronti,o forse qualcos'altro che nemmeno lui sapeva.Fattosta che nulla,di buono o di cattivo,arrivò,almeno in quel giorno,a rischiarare o a incupire l'animo travagliato del ragazzo.Ore e ore passate ad autoflagellarsi,cercando inesistenti crepe in una strategia che più perfetta non sarebbe potuta essere,o fantasticando su inenarrabili e impensabili disgrazie occorse alla ragazza,o peggio,al diario(si trovò a pensare glaciale come in fondo gli importasse almeno in quel momento,più della riuscita del suo piano che della ragazza stessa).Passò un giorno,passarono due giorni.Niente.Lei non si faceva vedere più nemmeno a scuola,nè naturalmente rispondeva alle chiamate telefoniche.Il ragazzo cominciò a temere il peggio.Si faceva di giorno in giorno sempre più preoccupato,angosciato e le sue prestazioni scolastiche ne risentivano parecchio.Un giorno fu per questa ragione convocato straordinariamente dal Preside della scuola.
"Che ti succede,ragazzo?Eri così brillante una volta"
"Niente".rispose laconico il ragazzo.
Allorchè il preside,con sguardo indagatore ma nel contempo bonario,rispose:"Non è vero,ragazzo,che non c'è niente.In questi giorni sei strano,lo vediamo tutti.Non è da te fare così.C'è qualcosa.C'entra forse con la cazzata dell'altro giorno?"
Il ragazzo sbiancò.Era diventato pallido come n cencio.Non poteva riferirsi a QUELLO,era stato attentissimo a non farsi notare.A meno che....a meno che qualcuno non avesse fatto la spia...A quel pensiero si sentì pervaso da una rabbia sorda e penetrante,da una disperazione inestinguibile..non tanto per il fatto in sè,quanto per il principio,il principio violato.
"Dimmi,c'entra qualcosa con l'azione sconsiderata di qualche giorno fa?Dimmelo,è per il tuo bene..."
Il ragazzo rimase zitto.Zitto come un sasso.Allora fu fatto alzare e rimandato in classe.
Non aveva più senso ormai andare alle lezioni,per il ragazzo.Era solo una perdita di tempo.Da quel giorno non si fece più vedere alla scuola e cominciò a buttar via le giornate girovagando per posti sconosciuti e assurdi,con l'auricolare e qualche CD come uniche compagnie.Ascotava musica.La sua musica.Pop facile,di scarsa qualità artistica ma per lui ottimo.C'erano con lui Lene Marlin,la Fata dalle labbra di velluto,Jennifer Paige,la reginetta acqua e sapone del Castello del Pop,c'era persino Kylie Minogue,la Diva Sempreverde nonostante i suoi quaranta e rotti anni.E poi naturalmente c'era lei,c'era quella canzone.Ascoltarla era diventato ossessivo per il ragazzo nelle sue giornate vuote.Era insieme una spada affilata e un toccasana miracoloso.Per lui tutte quelle star,tutte quelle canzoni erano diventate divinità scese in terra che dispensavano gioia e tristezza nell'animo degli uomini a loro piacimento.
Così dunque passavano,tutte uguali,fatte di rifocillamenti e pisciate in squallide stazioni di servizio,le giornate del ragazzo.Ogni tanto tornava alla sua vecchia scuola,ma non aveva il coraggio di entrarvi e cambiava subito strada.In una di queste incursioni un giorno,notò un cartone appoggiato al muro.Si avvicinò e fece per toccarlo,ma questo si riscosse violentemente.All'interno c'era un uomo,malvestito e puzzolente,che aveva accanto uno strano foglietto.Disse,con voce cavernosa e decisa:"Tieni,ragazzino"
"Ma,io..." fece il ragazzo.
"Tieni- ribadi l'uomo nel cartone-ti aiuterà.
Sul foglio,tutto spiegazzato,c'era scritto
"KISS ME AND YOU WILL DISCOVER THE TRUTH"
Sconvolto e confuso da un simile messaggio,il ragazzo si mise a pensare a cosa mai volesse dire un simile "ordine".Stava per gettare il biglietto quando giratolo,lesse:"Costa solo sei centesimi.Venite e comprate il mio nuovo disco.Riceverete un bacio dalla nostra mascotte".Si accorse solo allora che era la carta intestata di una rinomata band locale,anche se non riusciva a capire cosa mai centrasse con la sua situazione.
Sicuramente qualcuno gli stava facendo uno scherzo.All'improvviso,però si ricordò quasi per caso,che a casa aveva l'unico disco singolo di un gruppo chiamato Sixpence None the richer.Il disco si chiamava Kiss Me.
Come rinvigorito da un invisibile forza interiore che gli aumentava le facoltà fisiche e spinto dalla curiosità,corse a casa.Arrivato nella stanza,rimase folgorato:lo stereo era acceso e una voce stridula,ma quantomai vellutata,invitava l'ascoltatore quasi sussurrando:"So kiss me".Adesso baciami.Ascoltata in quel momento,gli sembrò uno scherzo sadico e crudele,senonchè vide che sulla scrivania era poggiata la custodia del cd inserito nel lettore,da cui sbucava fuori in modo goffo,un foglio bianco di giornale,infilato malamente.Sempre più arso dalla cuiriosità il ragazzo aprì il foglio dopo averlo levato da dove era.Si sorprese non poco nel vedere che si trattava di un giornale vecchio,ormai tutto ingiallito,che doveva ormai risalire a parecchi anni prima.Lesse,sempre più stupito:
EROE DI GUERRA PLURIDECORATO IN BATTAGLIA ACCUSATO DI MOLESTIE
L'articolo parlava di un veterano di guerra che ,nel 1968,dopo aver preso parte all'eccidio di My Lai,era stato accusato,naturalmente senza riscontri,di violenza da una donna vietnamita.Scagionato da ogni accusa,il veterano(così diceva l'articolo)era stato pienamente reintegrato nel corpo per essere poi congedato due anni più tardi alla giovane età di 30 anni,più per eccellenti meriti che per una malformazione al ginocchio,che fu additata come vera causa del congedo anticipato dal fronte.
L'articolo nella descrizione dei particolari,era raccapricciante e il ragazzo si sentì rabbrividire.Il brivido divenne terrore quando il ragazzo osservò la foto del veterano a centro pagine.
Purtroppo,non c'erano dubbi.Più giovane,più magro,con magri vestiti.Ma era lui,una faccia come questa mica si scoprda facilmente-pensò il ragazzo.
Il ragazzo lanciò un urlo terrificante e si mise a piangere senza freno,maledicendo se stesso per essersi fatto la nomea di coglione,nella scuola e fuori.Il ragazzo guardo la foto.Guardò la foto e pianse amaramente.In quel momento l'ombra verde di una Jaguar E trapassò le tende e svanì poco dopo.
Il ragazzo,affranto,si lasciò cadere a terra,mentre la voce stridula e suadente continuava ad uscire ininterrottamente dallo stereo.
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