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Autore Storia del rock-2-La psichedelia
Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 21-10-2004 15:43  
Il movimento psichedelico nasce e si sviluppa
essenzialmente a metà degli anni 70'(e continuerà nei decenni successivi,ma credo
che quella rimarrà un'inimitabile età dell'oro).L'estate psichedelica di San Franciso,che promuove l'uso della droga come
strumento per amopliare le proprie capacità percettive e conoscitive,trova i propri interpreti anche in ambito musicale.
Essenzialmente la psichedelia si caratterizza,
da un punto di vista tecnico(ma io qui ne so
poco,chiedo a qualcuno più preparat di aiutarmi):
-uso di una strumentazione allargata(si supera il trio basso-chitarra-batteria).
-arrangiamenti molto ricchi,complessi,
rindondanti.
-testi visionari,ma anche provocatori.
Credo che le caratteristiche essenziali della
musica psichedelica siano poi da ricercare
nell'atmosfera che questa riesce a creare..
nel suo riuscire a superare le barriere che
il mondo pone alle nostre possibilità conoscitive.
Credo che nell'ambito della psichedelia i
gruppi più importanti furono i Pink Floyd,
i Doors,i Velvet Underground,e la Jimi
Hendrix Experience.
Non mi dilungo sui Pink Floyd perchè c'è gente che li conosce molto meglio,ed aspetto
quindi loro interventi.
Parlerei prima di tutto dei Velvet Underground,uno dei gruppi più importanti ed
influenti della storia della musica contemporanea.Eppure furono quasi totalmente
ignoranti dal pubblico:l'abum d'esordio,"The
Velvet Underground e Nico"vendette pochissimo
,per lo più negli ambienti intellettuali
di New York.Eppure è un disco di importanza
capitale.I Velvet erano costituiti da Lou
Reed(autore dei testi e di buona parte delle
melodie,nonchè chitarrista),Starling Morrison(secondo chitarrista),John Cale(il
più preparato di tutti dal punto di vista
musicale,era deputato a suonare la viola,
ma anche le tastiere,il basso),Nico(modella
attrice tedesca che compare nella Dolce Vita
di Fellini,e che avrà poi una grande carriera
da solista),e Maureen Tucker alle percussioni.Il tutto era supervisionato da
colui che scoprì i Velvet in un locale underground di New York e fu determinante
per la loro carriera:ANdy WHarol(fra l'altro
si racconta che fu attratto,oltre che dalla
musica dei Velvet,da Lou Reed).Questo gruppo
registrò nella seconda metà del 66' The
Velvet Underground e Nico,capolavoro assoluto
che riesce a mescolare insieme rock e blues, psichedelia e avanguardia. Un lavoro che trae lezione dal passato per proiettarsi idealmente nel futuro. Non a caso è diventato una pietra miliare per le band del punk, della new wave e perfino del post-rock. La decostruzione rumorosa del rock, le sinestesie artistico-musicali, le storie violentemente urbane e letterarie dei testi ne fanno un'opera unica.
Ci sarebbe molto da dire su questo album,e
sulla sua portata letteralmente rivoluzionaria.Basti pensare che con le sue
ballate eteree tipo "I'll be your mirror" e
"Sunday Morning"(quella della pubblicità..)
pose le basi per lo sviluppo del glam-rock
(si racconta che Brian Eno e Brian Ferry fondarono i grandissimi Roxy music dopo aver
ascoltato questo album;anche David Bowie ovviamente si ispirò ai Velvet).Brani come Heroin, Run Run Run sono punti di riferimento fondamentali per gli Stooges,per gli Mc5 e
quindi per tutto il sound che anticipa il
punk e il punk-rock di 11 anni dopo.Per non
parlare di All tomorrow's parties,che io considero la prima canzonde dark della storia.La sperimentazione sonora in canzoni
come "European Son" raggiunge livelli altissimi.Ci sono un casino di gruppi che
esplicitamete hanno individuato parte delle
proprie radici musicali nei Velvet..dai Rem,
agli U2,ai Nirvana,ai Sonic Youth,a Patti
Smith,ai già citati Roxy Music e David Bowie.
Cazzo,scusate se è poco!!
_________________
Se nulla capivo, qui tu finalmente
nulla lasciavi germogliare sulla brulla,
paradossale, tra noi terra infondata,
dove sono i leoni, ammattiti e marroni
lasciando immaginare
la sposa occidentale.

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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 21-10-2004 19:47  
Visto che qualche inutile personaggio si lamenta,faccio ammenda:la frase "Un lavoro che trae lezione dal passato per proiettarsi idealmente nel futuro. Non a caso è diventato una pietra miliare per le band del punk, della new wave e perfino del post-rock. La decostruzione rumorosa del rock, le sinestesie artistico-musicali, le storie violentemente urbane e letterarie dei testi ne fanno un'opera unica" l'ho copiata.
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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 22-10-2004 18:29  
Un altro gruppo fondamentale della scena alternativa americana ,che si impone come una
delle più grandi e famose rock band di ogni epoca,è quello dei Doors.I Doors nascono nel 1965,quando a Morrison(voce), Manzarek(tastiere) e Densmore(batterista) si aggiunge, infatti, il chitarrista Robbie Krieger(chitarrista).Dopo un anno di gavetta,
i Doors debuttano nel Gennaio del 1967 con
l'omonimo album,considerato uno dei massimi
capolavori non solo del rock-blues psichedelico,ma di tutta la storia del rock.
il disco è un saggio del talento poetico di Morrison, ma anche della straordinaria abilità degli altri musicisti: Robby Krieger, ottimo compositore e chitarrista, capace di spaziare dal flamenco a un particolare genere di chitarrismo “bottleneck”, Ray Manzarek, tastierista e organista in grado di comporre ed eseguire anche melodiche linee di basso, John Densmore, batterista jazz in perfetta sintonia con i tempi teatrali e i rituali ipnotici della band.
Il sound della band è totalmente innovativo
rispetto a quello di altre band della scena
alternativa Usa,come i Jefferson Airplane
o i già citati Velvet Underground.Da ondarocK:
L’alchimia musicale dei Doors fonde blues e rock psichedelico, poesia decadente e teatralità, rituali occulti e ritmi esotici. E le storie declamate dal baritono inquietante di Morrison sono un pugno in faccia ai valori precostituiti.“The End”, versione rock del mito di Edipo che sfocia nella celeberrima e iper-censurata strofa “Mother, I will fuck you!”, è un raga lisergico dal fascino ipnotico (diventerà il tema principale della colonna sonora di "Apocalypse Now", il capolavoro di Francis Ford Coppola). “Light My Fire”, incendiario blues-rock composto da Krieger, vanta un assolo d’organo tra i più celebri della storia del rock e propone quelle esplicite allusioni sessuali che renderanno Morrison il più famoso sex-symbol del rock dei ‘60. Gli inni lisergici, come “Break on Through” o “The Crystal Ship”, favoleggiano di luoghi surreali e di mondi lontani da scoprire superando ogni barriera, valicando quelle “porte della percezione” che limitano la mente umana. L’anima più intellettuale della band emerge invece nello stralunato remake di “Alabama Song” di Kurt Weill e Bertold Brecht, un omaggio alla cultura europea di inizio '900. “The Doors” sale al numero 2 delle classifiche Usa (dove rimarrà per 121 settimane) e lancia la band alla ribalta della scena underground statunitense.
Morrison e compagni suonano nei templi del rock californiano, Fillmore West e Matrix, ma non disdegnano anche qualche concessione allo show-business, come dimostra la partecipazione all’Ed Sullivan Show. Ma è proprio in quell’occasione che Morrison inizia la sua guerra contro i benpensanti d’America, ignorando una versione censurata “per famiglie” di “Light My Fire”. I concerti accrescono il mito dei Doors. Le loro esibizioni, che condensano tutta la carica rituale ed esoterica del rock, mirano a unire esecutori e pubblico in una simbiosi quasi mistica, colpendo direttamente la Mente Universale. "Un concerto dei Doors – spiegava Jim Morrison - è un incontro pubblico convocato da noi per una particolare discussione drammatica. Quando ci esibiamo, siamo partecipi della creazione del mondo, e la celebriamo con la folla".
Io adoro letteralmente questo album..un
capolavoro assoluto.The end evoca atmosfere
lontane,misitche...evoca luoghi di mondi
diversi oppure presenti solo nella mente
dello sciamano Morrison.Light my fire e Break
on trough sono due pezzi favolosi.
Sempre da ondarock: La qualità visionaria e decadente del loro sound viene ulteriormente arricchita nel secondo lavoro, Strange Days (ottobre 1967). È un album che accentua l'aspetto psichedelico, grazie all'originale organo di Manzarek (il quale lo usa anche per eseguire le linee di basso) e al canto baritonale, ora tenero ora rabbioso, di Morrison. E’ un viaggio nel cuore di tenebra dell’America, nella tragedia del Vietnam, cui fa riferimento l’affascinante e ipnotica title track, ma anche nell’alienazione delle grandi città. Canzoni come la struggente “People are strange” (People are strange/ when you’re a stranger/ faces look ugly when you’re alone”) o la desolata “You’re lost little girl” (ripresa in chiave dark da Siouxsie) sono tragiche parabole della solitudine, dell’emarginazione, della nevrosi metropolitana. Ma non manca anche il blues-rock incendiario di “Love Me Two Times”, che rilancia l’immagine sessuale di Morrison, o la ballata lunare di “Moonlight Ride”, uno dei primi brani composti dalla band californiana.
Negli album successivi(da Waiting for the
sun fino a Morrison hotel)i Doors,pur continuando a sfornare singoli di ottimo livello,perderanno parte della carica rivoluzionaria del loro sound...anche a causa
dell'odissea personale di Jim Morrison,sempre
più perso nel suo percorso autodistruttivo,
fra i suoi abusi di alccol,droghe,sempre più
in preda a deliri e meditazioni esistenziali.
Durante uno degli ultimi concerti Jim sventola il cazzo davanti al pubblico:è l'ennesima provocazione,che infierirà ai Doors un colpo durissimo dal punto di vista
dell'opionione pubblica,e alienerà in parte
a Jim il sostegno degli altri membri della
band.L'odissea personale di Jim Morrison
si concluderà nel 1971,quando il re lucertola morì in una camera d'albergo a Parigi.
Anche se per anni si è fantasticato circa
sue possibili fughe,specialmente nel nord
Europa.Con la sua morte si chiude la saga
dei Doors.



_________________
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paradossale, tra noi terra infondata,
dove sono i leoni, ammattiti e marroni
lasciando immaginare
la sposa occidentale.

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ilNero

Reg.: 11 Apr 2003
Messaggi: 5388
Da: Napoli (NA)
Inviato: 22-10-2004 21:06  
quote:
In data 2004-10-21 15:43, Julian scrive:
Il movimento psichedelico nasce e si sviluppa
essenzialmente a metà degli anni 70'(e continuerà nei decenni successivi,ma credo
che quella rimarrà un'inimitabile età dell'oro).


Questa è una svista imperdonabile.
Nella metà dei 70 non c'era un cazzo di niente.
Se non qualche stupido rifacimento in chiave dandy degli happening psichedelico/letterari di Timothy Leary e Aldous Huxley.Che trovavamo la loro colonna sonora nella sperimentazione musicale dell'Est Rock dei Grateful Dead,(di cui dovrebbe esserci un topic,di GmGregori mi pare di ricordare),Country Joe & Fish,i Charlatans,I Jefferson Airplane.Su ognuno di questi non basterebbe un topic.E siamo appena al 1965.
Mi riservo il diritto di continuare in modo compiuto appena ho tempo.

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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 23-10-2004 12:18  
Invece che premere il tastino 6,ho premuto il
tastino 7.Ma so benissimo quando si è sviluppato il movimento psichedelico...del resto ciò emerge in maniera evidente dai due
post successivi.
_________________
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Malvasia

Reg.: 22 Ago 2004
Messaggi: 487
Da: Portogruaro (VE)
Inviato: 23-10-2004 13:45  
quote:
In data 2004-10-22 21:06, ilNero scrive:
...I Jefferson Airplane...



_________________
yeeeeeh!

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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 23-10-2004 18:37  
quote:
In data 2004-10-22 21:06, ilNero scrive:
quote:
In data 2004-10-21 15:43, Julian scrive:
Il movimento psichedelico nasce e si sviluppa
essenzialmente a metà degli anni 70'(e continuerà nei decenni successivi,ma credo
che quella rimarrà un'inimitabile età dell'oro).


Questa è una svista imperdonabile.
Nella metà dei 70 non c'era un cazzo di niente.
Se non qualche stupido rifacimento in chiave dandy degli happening psichedelico/letterari di Timothy Leary e Aldous Huxley.Che trovavamo la loro colonna sonora nella sperimentazione musicale dell'Est Rock dei Grateful Dead,(di cui dovrebbe esserci un topic,di GmGregori mi pare di ricordare),Country Joe & Fish,i Charlatans,I Jefferson Airplane.Su ognuno di questi non basterebbe un topic.E siamo appena al 1965.
Mi riservo il diritto di continuare in modo compiuto appena ho tempo.



Hai ragione...bisognerebbe aprire un topic
per ognuno dei gruppi che hai citato..e sono
ovviamente ben accetti tuoi intereventi a riguardo.Io parlo solo dei gruppi che conosco bene,e di quelli che hanno segnato in maniera più profonda la storia di un genere(è vero,
oltre a quelli ciatidovrei includere almeno i Jefferson e i Red Crayola...vedrò se sarà possibile9)

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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 25-10-2004 17:45  
Visto che ci sono tantissimi intenditori di musica..nessuno vuole dire qcs sui Pink Floyd,
eletti recentemente "la più grande rock band
di tutti i tempi"(da Rollin Stone ,credo)?
Su,dai..

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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 26-10-2004 16:31  
Visto che nessuno mi caga,proverò io a scrivere
qualcosa sui Pink Floyd.Non li conosco benissimo(possiedo solo 4 album:The Piper,The Wall,The Dark side,WIsh you were here)),e per forza
di cose devo rifarmi a critici e gente più
esperta di me.

Pink Floyd sono i pionieri della psichedelia e uno dei massimi complessi rock di sempre. Nel corso di una carriera lunghissima (in cui si distinguono tre fasi, corrispondenti ad altrettante formazioni) hanno spostato i limiti del pop e del rock sposando l'elettronica e approfondendo la ricerca sonora in una serie di album giudicati pietre miliari della musica popolare del Novecento. Altra loro peculiarità è quella di aver prodotto mastodontiche rappresentazioni multimediali della propria musica attraverso spettacoli in cui la componente visiva è parte integrante di quella sonora.
Il gruppo inizialmente era costituito da
Waters,Barrett(cui a fine anni 60' si sostituirà Gilmour,alla chitarra),Mason e Wright. Sin dagli esordi i Pink Floyd riescono a farsi notare come una delle band più originali e imprevedibili, in virtù soprattutto delle esibizioni all'Ufo Club, un locale in cui il gruppo sperimenta i suoi primi coinvolgenti light-show, tentando di coinvolgere il pubblico con proiezione di immagini, diapositive e l'impiego massiccio di un efficace impianto luci.
A cavallo tra il '66 e il '67, i Pink Floyd entrano in sala d'incisione, per i primi demo, con risultati poco incoraggianti: bisognerà attendere ancora qualche mese, infatti, per la pubblicazione del primo singolo del complesso, "Arnold Layne/ Candy and a Currant Bun" (prodotto da Joe Boyd).
Il primo capolavoro dei Pink Floyd esce
nell'estate del 67':"The piper at the gates
of dawn" è un'opera straordinaria(che ho),
un disco epocale che segna un prima ed un
dopo,un'opera definitiva dell'era psichedelica.Nel primo lavoro dei Pink è
fondamentale l'apporto di Sia Barrett,cantante,chitarrista e compositore;
diveramente è ancora secondario il ruolo di
Waters,che sarà invece il leader della band
negli anni a venire.Barrett era un personaggio psicologicamente instabile,che
assumeva allucinogeni ed LSD a volontà:
forse proprio quelle sue visione allucinate
ispirarono capolavori come Interstellar overdrive e Astronomy domine.La seconda è il
resoconto di un viaggio stellare intrapreso da Barrett:il basso pulsante rappresenta la connessione radio con la terra, mentre la chitarra onnipresente, insieme a un canto maestoso e solenne, sembrano errare in un panorama cosmico oscuro, con il drumming forsennato di Mason, a enfatizzare le parti più drammatiche. Il capolavoro del disco, e forse anche l'apice della produzione di Barrett, è però: "Interstellar Overdrive". E' la cronaca di un viaggio umano nell'universo. Introdotta da un riff da film dell'orrore, si sviluppa nei suoi undici minuti seguendo una sola regola: almeno uno strumento deve mantenere il ritmo. E sopra questo ritmo, si sviluppa una jam session acidissima, fatta di astronavi che sfrecciano, di asteroidi che si scontrano, di alieni e alienazioni, di muri spaziali, di tempeste stellari, di quiete cosmica, di paradisi irraggiungibili.
Le altre canzoni del disco,tutte scritte da
Barrett,attingono al mondo delle fiabe,e si presentano quasi come filastrocche:basti
pensare a Lucifer Sam(che per qualcuno rientra fra i numerosi brani proto hard-rock),THe Gnome,Chapter 24.
Barrett però è schizofrenico:ciò costringerà
il gruppo ad affiancargli e poi sostituirgli
Gilmour alla chitarra.
Il secondo album dei Pink Floyd è "A sacerful of secrets":figlio del periodo di instabilità, il lavoro non lesina buone intuizioni, in particolare con la title-track che, come avrà modo di affermare Waters qualche anno più tardi, sembra la trasposizione musicale della parabola artistica dei Pink Floyd, con un inizio governato dall'istinto e un finale stupendo per ordine e limpidezza. Sono quasi dodici minuti di audace avanguardia psichedelica, che alternano terrore e misticismo. E' proprio il bassista a firmare gli altri brani trainanti del disco come l'iniziale raga tribal-psichedelico di "Let There Be More Light", la misteriosa e affascinante "Set the Controls for the Heart of the Sun", capolavoro della musica cosmica, e "Corporal Clegg", che mantiene un più saldo legame con lo stile dell'album d'esordio. C'è spazio anche per due composizioni firmate da Rick Wright ("Remember a Day" e "See Saw"), che per tutta la durata dell'album appare notevolmente ispirato, contribuendo non poco al sound onirico che lo pervade. Il disco si completa con una composizione di Barrett, "Jugband Blues", un piccolo bozzetto delirante, in cui il chitarrista si dimostra perfettamente conscio del suo stato di isolamento mentale, declamando versi che, letti a posteriori, sembrano voler rispondere in anticipo all'album che i quattro gli dedicheranno qualche anno dopo.
Complessivamente, comunque, A Saucerful of Secrets appare segnato soprattutto dal chitarrismo di David Gilmour, che riporta la musica del gruppo verso territori più ancorati alla tradizione rock-blues.
Nel 1969,ritrovata una certa stabilità ed
armonia all'interno del gruppo,i Pink Floyd
pubblicano "Ummagumma",annoverato fra i loro
capolavori e da molti considerato una vera
pietra miliare per tutta la storia del rock.
L'album si compone di due parti: una registrata dal vivo, in cui il gruppo ripercorre i primi successi, e una in studio, formata dal contributo che i quattro musicisti hanno fornito da "solisti", con composizioni sperimentali incentrate sui rispettivi strumenti.
Dopo altri 4 album(fra cui Atom Heart Mother
e Relics),i Pink pubblicano quello che io ritengo essere il loro massimo capolavoro,nonchè il loro album più celebre
(insieme a THe Wall),quello che li trasformerà in rock-star di fama mondiale:
"The dark side of the Moon".Per il rock si trattò di un prodigioso balzo verso un'era futuristica prossima a venire.L'album contiene pezzi memorabili,sperimentazioni pure,una ricchezza di arrangiamenti,di melodie,anche di testi che ha pochi eguali
nella storia del rock.La canzone che preferisco è la meravigliosa "Time":è bellissima per l'atmosfera,il testo,la struttura melodica.PErò come non citare "The
gret gig in the sky","MOney","Us and them"??
.Pochi album hanno avuto un'eguale importanza
nella storia del rock.Fra l'altro l'enorme
successo del disco fa sì che i Pink Floyd
siano fra le non numerose band la cui fama
è proporzionale alla bravura,alla capacità
di rinnovamento,all'importanza all'interno
di un determinato genere.
Ci sono altri due album fondamentali
dei Pink Floyd(senza nulla togliere agli altri,che però come ho detto non conosco,
e quindi mi astengo da giudizi personali):
Wish you were here(che contiene l'omonima
meravigliosa canzone,oltre che il doppio
Shiny on you crazy diamond,dedicato a Syd
Barrett),e soprattutto "The Wall".
opo la pubblicazione di Animals, i Pink Floyd partono per un lungo e massacrante tour mondiale. Sarà in questa occasione che Waters, anche a causa di spiacevoli episodi, che lo vedranno protagonista perfino di screzi col pubblico, comincerà a sviluppare l'idea che porterà i quattro alla costruzione del loro ultimo capolavoro,appunto The Wall.
L'album, ispirato a quella sorta di "muro" di incomunicabilità che si era venuto a creare tra il complesso e il pubblico (un muro che col passare del tempo si arricchirà nella testa di Waters di tanti mattoni fino a farlo diventare un emblema dell'alienazione e dell'estraniazione dal mondo a tutto raggio) è sviluppato su due dischi e abbraccia diverse tematiche come discriminazioni, istruzione, show-business, fascismo e implicazioni autobiografiche di Waters, sempre più "padre padrone" del gruppo (durante le registrazioni nascono forti contrasti con Gilmour e, al termine della gestazione dell'album, Wright viene allontanato). Per gli arrangiamenti la band fa nuovamente ricorso a effetti eclatanti e addirittura a parti orchestrali, grazie all'aiuto esterno di Michael Kamen. Pur vantando alcuni pezzi eccezionali come "Another Brick in the Wall, part 2", "Hey You", "Is There Anybody Out There?" e "Comfortably Numb" (con il memorabile assolo di chitarra di Gilmour), il disco è essenzialmente un'opera unica: nessun brano è slegato dal precedente e tutti sono funzionali allo svolgimento della storia che ha nella rockstar Pink (che talvolta ricorda la figura di Barrett, mentre in altri momenti è l'alter ego dello stesso Waters) il frustrato protagonista.The wall è probabilmente l'album più profondo,e forse
psicoanalitico della storia del rock insieme
a "Berlin" di Lou Reed.
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hal9000

Reg.: 13 Set 2004
Messaggi: 1519
Da: treviglio (BG)
Inviato: 28-10-2004 18:29  
PINK FLOYD FOREVER!!!!!!!
_________________
"Anche i pomodori sanno che non si sfugge al passato"

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