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A chi ha interesse per...lei |
Ondina ex "Plumett"
 Reg.: 24 Apr 2003 Messaggi: 2205 Da: Padova (PD)
| Inviato: 28-12-2003 18:31 |
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Lei è L’Opera,l’opera lirica insomma,e con Lei intendo anche il soprano geniale e leggendario di nome Maria Callas.Tale è la mia adorazione che posto una pseudo-recensione di un’opera intitolata Norma,scritta dal grande Vincenzo Bellini. La Norma è il ruolo-cult della mia Callas, e vi assicuro che se prima la consideravo una divinità ora ho quasi paura di commettere sacrilegio solo a pensarla! Insomma rientro in quella schiera di idolatri-pazzi furiosi che ucciderebbero per lei, se potessero tornare nel passato anche solo per vederla dal vivo un secondo non esiterebbero a lanciare bombe nucleari sull'Italia, e che ascoltandola morirebbero felici...
La storia si svolge in Gallia ai tempi delle conquiste romane,quando ad opporsi alla forte schiera coturnata era il condottiero Brenno.
Tutto ha inizio con l'Ouverture che è tragica quanto basta e risponde esattamente al genere di musica che voglio: nè strana nè banale, evoca quello che ha da evocare ma con qualcosina in più, insomma chi ascolta ci mette un po' di suo e non vede l'ora di andare avanti, ma anche ha paura che finisca. E questo solo per l'Ouverture.
Ok siamo alla prima scena, c'è una melodia dolce e carina (sul tipo Sonnambula,sognante e soave lavoro dello stesso compositore) e arrivano i Druidi. Il basso è parecchio bravo, un po' stranuccio perché canta a perdifiato note dissonanti sulla povera melodietta che dicevo prima. Alla fine tutti quanti si esaltano perchè sono convinti che riusciranno a far fuori i Romani, e allora patapum con una marcia bella forte, e il basso (che è Oroveso - ma dove l'ha trovato un nome così?) rischia di andare in embolia polmonare da quanto forte canta (forse dopo c'è andato per davvero). Va bene ragazzi la festa è finita, fra un po' Norma (vertigini e paralisi al solo udirne il nome) verrà qua e vedrete come ci divertiremo! E si allontanano. E' l'ora di quel cretino di Pollione e di Flavio, due pirla romani che disquisiscono sugli amori di Pollione come se fosse una barzelletta, tanto figurati 'sti Galli, cosa vuoi che facciano se non scemate (il succo è questo, non parlano mica così!) Pollione dice che ora ama Adalgisa e chi se ne frega di Norma - che tra parentesi è il capo di tutta la baracca - che è una pazza isterica mentre l'altra è tutta bellina e simpatica. Dopo che quel manigoldo di Proconsole ha cantato tutto ciò in un'arietta a ritmo di valzer (che però non era ancora stato inventato) s'incavola da morire perché è arrivata la Norma e lui deve andarsene. Ora, a parte questo, il tenore - che è un certo Filippeschi - ha una voce bellissima, vai in delirio quando senti le "e". Però non poteva scegliersi un ruolo migliore?
Tutto è pronto perché arrivi la Divina, ops volevo dire Norma!, grandi preparativi e coro trionfale. Entra Lei. Naturalmente incomincia subito a scagliare anatemi sui Romani, ah ah moriranno, però non fategli la guerra subito, parola di Irminsul...Ha una voce potentissima, si vede che è bella incavolata, è una voce, come dire, graffiante che ti fa accapponare la pelle (come al solito). E poi c'è la Casta Diva. Altro che lacrimazione degli occhi! Paralisi totale e immediata di tutte le funzioni vitali! Basti dire che quando l'ho fatta sentire a una mia amica non solo è scoppiata in lacrime, ma ha voluto ascoltare tutta la scena prima (che dura un'ora) e voleva che le prestassi il CD. Col cavolo, bella mia! Mo' te lo vai a comprare!
Finisce la Casta, Maria ora si lancia nel belcanto e a quanto pare ci resta, perché purtroppo se ne va via subito dopo un acuto galattico. La cabaletta si chiama "Ah! bello a me ritorna".
Via baracca e burattini, entra Adalgisa sola soletta che si lagna perché Pollione l'ha sedotta e lei non sa cosa fare per ridiventare "innocente" come prima. Le solite cose, cielo proteggimi e via discorrendo. Non è che mi piace molto sto mezzosoprano, una che si chiama Ebe Stignani ma che a me annoia. Sarà...
Arriva quel galletto deficiente alias Pollione e le dice "Ma sì vieni a Roma con me, lì è tutto bello, non star qua con questi rincitrulliti, tanto lo so che non puoi resistermi..." E così è. Adalgisa giura di scappare. Solito duetto sentimentale, solito acuto che termina la scena.
Oh finalmente c'è Norma! Poveretta, dice a Clotilde che adora e detesta i suoi figli, con una voce disperata ma dolce, una cosa... Solo che arriva quella pecora bagnata di Adalgisa che la prega di aiutarla e canta, col sottofondo degli arpeggi dei violini, che le piace tanto un tizio, e Maria tutta commossa (solo lei canta le note belle) la perdona. Lacrime, abbracci, sì stai tranquilla, sposatelo se vuoi, meglio di così... Norma chiede chi è mai 'sto belloccio che la fa impazzire e zackete entra Pollione. Il putiferio totale. Norma è furiosa, praticamente lo vorrebbe prendere a calci ma allo stesso tempo vuole piangere e morire. Fine primo atto.
La povera Norma è inferocita contro Il Bastardo (sai chi è...). Nel secondo atto, che inizia con una melodia disperata e strappalacrime, sta lì a guardare i suoi figli e attacca con una voce cupa mai sentita prima. (Non ho ancora detto che Maria in quest'opera canta con due voci. Una, quella delle note basse e centrali, è super-pesante, fa addirittura paura, sembra che provenga da sottoterra, e l'altra, quella acuta e sopra-acuta è mordente però bella pulita e chiara, capisci tutte le parole che dice senza guardare il libretto, e poi come sempre ha un fraseggio che fa impazzire) Però a un certo punto si accorge di cosa sta per fare e chiama Clotilde con un acuto che se non ci stai attento ti manda dritto e filato in rianimazione. Le dice "Vammi a chiamare Adalgisa, per favore" e Clotilde obbedisce mezza sconvolta. Arriva Adalgisa, c'è il solito dialogo e poi Norma, che è in uno stato pietoso, canta avvilita che lei deve prendersi i suoi bambini e andare dall' "empio", perchè si sarebbe ammazzata. Figurati se quella ragazzetta vuole fare una cosa del genere! Troppa fatica per lei! E ta tan inizia l'aria "Mira, o Norma". Oddio, la prima che la incomincia è la Stignani che fa pietà e toglie tutto il bello con la sua voce da scoiattolo con la tonsillite, ma poi eccoti la Maria che parte in sordina e fa gorgheggi che non si possono descrivere da quanto dolore c'è dentro. Alla fine la poveretta si convince a credere a quella muninca svergognata e vai con il belcanto: tutt'e due si scatenano e solo per miracolo, io credo, le corde vocali reggono.
Nella scena seconda ci sono i soldati galli ma loro rompono perciò li saltiamo. Solo un osservazione: verso la fine del coro palloso c'è una musichetta dolce, e dire che stavano discutendo su come sterminare i Romani. Ma allora scusa quando vanno in guerra a fare stragi cos'è che cantano? Canzonette comiche? Mah, io questi guerrieri non li capirò mai...
Scena terza. Norma è tutta contenta perché crede che Pollione tornerà da lei. Solo che quella tonta di Clotilde le dice disperata che ora sì che deve farsi forza perché Pollione non ci pensa nemmeno a tornare all'ovile come se niente fosse. Quello vuole solo Adalgisa. Stupido!
Et voilà Norma non ci vede più, strilla al mondo intero che i Romani saranno tutti sterminati, scorrerà sangue a torrenti, e chi più ne ha più ne metta. C'è un coro terribile e fracassone, "Guerra! Guerra!", però in mezzo al casino tacchete ci sono i trilli dei violini...la musica è calma come quella della chiesa (a me ha fatto questa impressione)...ma accidenti, Bellini dove aveva la testa?! Prima li dipinge come pazzi assatanati e poi sembrano tutti chierichetti alla prima comunione! Robe da matti!
Oroveso chiede a sua figlia se ci saranno vittime sacrificali e lei dice "Sì, sì, non ti preoccupare, eccome se ce ne sono vittime!", con una voce che trasuda cattiveria e furore da tutte le parti. Però viene interrotta perché hanno beccato Pollione nella casupola delle vestali, e apriti cielo! Solo che Maria non ha il coraggio di farlo fuori subito e vuole restare sola con lui.
Ancora in un momento così drammatico ti arriva una musica tutta tranquilla! Lei dice al suo ex-amante "Senti, ti propongo un affare: tu lasci perdere Adalgisa e ti pigli i tuoi figli, io in cambio non ti faccio ammazzare da quelli là" Niente da fare. Quell'asino ha la testa dura come un muro di mattoni e si mette a fare il sentimentale, quando vede che ormai Norma non scherza più. La implora di non far bruciare sul rogo la sua cara Adalgisa, piuttosto fai fuori me, ma lei no, che ti ha fatto di male?...
Ti immagini ora quanto è incavolata la Maria! Io al suo posto lo avrei fatto torturare seduta stante, quell'imbecille...E invece no, la tira per le lunghe. Chiama i suoi amici e sbraita che sa chi è la...ehm, cortigiana, che ha tradito Irminsul.
C'è la scena madre, ora. Norma sta per dire il nome della traditrice ma...in un silenzio di morte dice "Son io!" Lì il mondo pare che si fermi. Si blocca tutto. E poi scoppia la baraonda. Ma a Maria non gliene importa niente della sua vita e del disprezzo generale - tanto, considerato come ha vissuto ... - vuole solo far notare gentilmente a Pollione che cosa si è perso ripudiando un "cor" del genere.
Lei se ne sta lì tranquilla, contemplando il suo amante (che si strappa i capelli dal dolore), probabilmente con un sorriso stanco sulle labbra...ma, fermi tutti, cosa deve farne dei suoi poveri bambini? Li sbologno a mio padre, l'importante è che non vengano spediti a Roma o che li sacrifichino sull'altare. Povero Oroveso, che deve fare...con una figlia del genere, mi spiegate che cavolo devo fare?
A questo punto chi ascolta ha già perso il dominio di sè stesso, dire che va fuori di testa è dire poco.
Norma convince suo padre, e convince l'ascoltatore a suicidarsi con lei. E' tutto finito. Dopo aver detto "Padre..addio! Io son felice, e serena al rogo io ascenderò" manda fuori un acuto da scrivere negli annali e, prima che te ne renda conto perché sei in trance, l'opera è terminata.
Io, soprattutto le prime volte, avrò consumato l'equivalente di un intera fabbrica di fazzoletti.
Non ho mai adorato tanto un’opera d’arte...
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seanma
 Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 28-12-2003 19:27 |
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bè,non si può dire che io abbia capito tutto della trama,ma cmq si vede che ti piace parecchio!!
Forse a scuola ci porteranno a vedere qualcosa di Verdi,ma io francamente non so..ho sempre detestato l'opera lirica...non so non è proprio nelle mie corde.....
_________________ sono un bugiardo e un ipocrita |
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Natalija
 Reg.: 22 Ott 2003 Messaggi: 500 Da: Pianella (PE)
| Inviato: 28-12-2003 19:34 |
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La Callas mi piace parecchio, così come l''opera...anche se alla "Norma" preferisco il caro Puccini e la sua "Boheme" ( ).
Sono nata nell'epoca sbagliata, la mia casa è a Mon Martre durante la seconda metà dell'Ottocento.
_________________ E Ciàula si mise a piangere, senza saperlo, senza volerlo, dal gran conforto, dalla grande dolcezza che sentiva, nell'averla scoperta, là, mentr'ella saliva pel cielo, la Luna. |
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aralis
 Reg.: 18 Ott 2003 Messaggi: 3151 Da: bolzano (BZ)
| Inviato: 28-12-2003 20:01 |
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Io amo la musica classica ma l'opera proprio non la digerisco. Ho visto alcune opere rappresentate all'arena di Verona, sono veramente spettacolari, ma se posso faccio a meno di andare.
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Ondina ex "Plumett"
 Reg.: 24 Apr 2003 Messaggi: 2205 Da: Padova (PD)
| Inviato: 28-12-2003 21:04 |
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l'opera o la sia ama o la si odia...
anch'io adoro Puccini:Madama Butterfly,Tosca,Manon Lescaut...Boheme non l'ho mai ascoltata,c'era la possibilità di aquistarla in un periodo nero della mia vita,e avevo paura di uccidermi l'anima da sola ascoltando parole d'amore...però dovrebbe essere fantastica,è di certo la più amata.
Il mio metro di giudizio di certo non è obbiettivo,l'ho scoperto da poco.in pratica un personaggio mi piace quanto più sento un feeling perfetto con la Callas.reputo che sia la sola degna di essere ascoltata,perchè le altre non mi comunicano proprio un bel nulla,anzi mi fanno incavolare e quasi addormentare,non danno senso a quello che cantano,un'idea globale del pezzo insomma...a parte forse Elvira De Hidalgo,grande soprano di coloratura del passato,non a caso maestra della Divina.
Norma era la preferita in assoluto della Maria,poi c'era Traviata,che invece è la mia preferita.
La musica strumentale dell'opera invece...è grande senza bisogno di interpreti eccezionali...basta vedere certi intermezzi di Tosca...
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