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Autore H.I.M. a Milano
DottorDio

Reg.: 12 Lug 2004
Messaggi: 7645
Da: Abbadia S.S. (SI)
Inviato: 31-01-2006 19:16  
quote:
In data 2006-01-31 19:14, NancyKid scrive:
quote:
In data 2006-01-31 19:12, DottorDio scrive:
Mi pare d'averti già offeso in passato con "frocio", vero?




forse si. poi però ti sei fatto perdonare con un pompino. FINOCCHIO!



ahahahah, tutto ciò mi ricorda Team America
_________________
Geppetto è stato l'unico uomo ad aver fatto un figlio con una sega

Attention: Dieu est dans cette boite comme ailleurs et partout!

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NancyKid
ex "CarbonKid"

Reg.: 04 Feb 2003
Messaggi: 6860
Da: PR (PR)
Inviato: 31-01-2006 19:16  
quote:
In data 2006-01-31 19:16, DottorDio scrive:
quote:
In data 2006-01-31 19:14, NancyKid scrive:
quote:
In data 2006-01-31 19:12, DottorDio scrive:
Mi pare d'averti già offeso in passato con "frocio", vero?




forse si. poi però ti sei fatto perdonare con un pompino. FINOCCHIO!



ahahahah, tutto ciò mi ricorda Team America




a questo punto ci vediamo alla prima fila del concerto degl'HIM.
_________________
eh?

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DottorDio

Reg.: 12 Lug 2004
Messaggi: 7645
Da: Abbadia S.S. (SI)
Inviato: 31-01-2006 19:20  
quote:
In data 2006-01-31 19:16, NancyKid scrive:
quote:
In data 2006-01-31 19:16, DottorDio scrive:
quote:
In data 2006-01-31 19:14, NancyKid scrive:
quote:
In data 2006-01-31 19:12, DottorDio scrive:
Mi pare d'averti già offeso in passato con "frocio", vero?




forse si. poi però ti sei fatto perdonare con un pompino. FINOCCHIO!



ahahahah, tutto ciò mi ricorda Team America




a questo punto ci vediamo alla prima fila del concerto degl'HIM.



Sììììììììì!!!!
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NancyKid
ex "CarbonKid"

Reg.: 04 Feb 2003
Messaggi: 6860
Da: PR (PR)
Inviato: 31-01-2006 19:21  

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projector


Reg.: 15 Nov 2004
Messaggi: 532
Da: Teramo (TE)
Inviato: 31-01-2006 19:40  
quote:
In data 2006-01-31 14:36, NancyKid scrive:
e poi, sinceramente, ancora devo capire il senso ludico del linkaggio a ondarock. è un po' come dire: "non sono capace di argomentare, quindi linko recensioni (tra l'altro, di merda) altrui?"



esattamente! quello non capace di argomentare sei tu! quindi xchè argomentare con te?
ho linkato ondarock perchè io non avrei potuto insultarli meglio di come ha fatto il recensore!
se sei capace di argomentare spiegami xchè sarebbero il + grande gruppo rock inglese degli anni 90?
vediamo un pò grandi band inglesi degli anni 90: Anathema, Paradise Lost, My dying Bride...beh ma forse non le conosci... mai sentito parlare di Radiohead o Muse?
anche gli odiosissimi Oasis sono meglio dei Placebo, così come i Blur o i Cradle Of Filth...


_________________

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NancyKid
ex "CarbonKid"

Reg.: 04 Feb 2003
Messaggi: 6860
Da: PR (PR)
Inviato: 31-01-2006 19:48  
Già argomentato al tempo, qui:

http://forumfilmup.leonardo.it/forum/viewtopic.php?topic=20872&forum=18&0

Quindi, quando potrai non appoggiarti più e usare parole tue per (s)parlare dei Placebo, richiamami pure
_________________
eh?

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NancyKid
ex "CarbonKid"

Reg.: 04 Feb 2003
Messaggi: 6860
Da: PR (PR)
Inviato: 31-01-2006 19:52  
e pure qui
http://forumfilmup.leonardo.it/forum/viewtopic.php?mode=viewtopic&topic=20872&forum=18&start=15
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Amloth

Reg.: 03 Gen 2006
Messaggi: 619
Da: Rovato (BS)
Inviato: 31-01-2006 20:07  
quote:
In data 2006-01-31 19:40, projector scrive:
quote:
In data 2006-01-31 14:36, NancyKid scrive:
e poi, sinceramente, ancora devo capire il senso ludico del linkaggio a ondarock. è un po' come dire: "non sono capace di argomentare, quindi linko recensioni (tra l'altro, di merda) altrui?"



esattamente! quello non capace di argomentare sei tu! quindi xchè argomentare con te?
ho linkato ondarock perchè io non avrei potuto insultarli meglio di come ha fatto il recensore!
se sei capace di argomentare spiegami xchè sarebbero il + grande gruppo rock inglese degli anni 90?
vediamo un pò grandi band inglesi degli anni 90: Anathema, Paradise Lost, My dying Bride...beh ma forse non le conosci... mai sentito parlare di Radiohead o Muse?
anche gli odiosissimi Oasis sono meglio dei Placebo, così come i Blur o i Cradle Of Filth...






Radiohead, Muse & Blur
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Il tempo è un grande maestro, ma sfortunatamente uccide tutti i suoi alunni. (H. L. Berlioz)

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NancyKid
ex "CarbonKid"

Reg.: 04 Feb 2003
Messaggi: 6860
Da: PR (PR)
Inviato: 31-01-2006 20:23  
quote:
In data 2006-01-31 19:48, NancyKid scrive:
Già argomentato al tempo, qui:

http://forumfilmup.leonardo.it/forum/viewtopic.php?topic=20872&forum=18&0

Quindi, quando potrai non appoggiarti più e usare parole tue per (s)parlare dei Placebo, richiamami pure




ma dato che sono pure in super-vena di scrivere ri-argomento a distanza di 2 anni:

Placebo, allora, perchè speciali e perchè interessanti e perchè a mio avviso la miglior rock - alternative band in circolazione.
Ed è effettivamente strano perché ancora prima del successo, furono notati da un certo David Bowie, che li prese come gruppo spalla ancora prima del loro debutto ufficiale con l’album Placebo(1996). Cosa c’avrà visto Bowie nei Placebo, ricevendo quella magnetizzazione smalto a smalto?
Tralasciamo le questioni di presentazioni e cominciamo a parlare di questo benedetto album di debutto. In quegl’anni, dove la musica londinese cominciava ad esplorare e a scoprire pian piano le nuove contaminazioni che la musica sperimentale offriva, la band di Brian Molko esce fuori con quell’aria quasi retrò: siamo a pochi anni dallo scoppio del grunge, e Placebo è effettivamente una commistione di questa sonorità così roca ed incazzata resasi personalizzata da Molko stesso coi suoi testi così nouvelle vague, carica di quel citazionismo involontario della cultura background di Molko, tra versi di poesie scatti lirici e prosa (dis)continua.
E’ bellissimo vedere come questo primo album sia davvero molto immaturo. O meglio, più che immaturo possiamo definirlo puro, perfetto nella sua imperfezione, un po’ come quegl’esordi cinematografici che pur non raggiungendo grandi vette tecniche, delineano però quella impulsività poetica che faranno la fortuna della futura filmografia.
Chitarre incazzate dunque. Roche. Mistate da un sottofondo di urlo espressionista (esplicita), diretta.
La maturità necessaria arriverà con il secondo album Without you i’m nothing. Più raffinato, più elaborato, più pensato, più adulto. Quindi, se nel primo album si parlava di Froci e vasellina, nel secondo s’introducono tematiche, ancora una volta, tipicamente nouvelle vague: la fugacità del tempo, ma soprattutto l’amour en fuite.
Amori impossibili, circondati (e circoncisi) dalla voce di Molko sempre più dai toni bassi, con quelle sonorità invocate lontanamente come vortici di riff che non mancano di ricordare gruppi quali The Cure o Joy Division, tolto (per ora) quel mixage di new wave. I Placebo ci sono vicini, ma non è ancora l’ora. Molko, sempre più un Jean Cocteau moderno, con quel citazionismo(di cosa poi, lo sa solo lui) continuo, di inserti, di una grammatica (non solo musicale) ricercata pur nella sua apparente semplicità di toni, una sorta di rinascita del romanticismo post-new-wave. Compongono il capolavoro di dolcezza che è Burger Queen. A dimostrare la semplicità di come la poesia conti più della tecnica (se la poesia non è tecnica anch’essa), o quella meraviglia di testo che è Every you & every me, carica di dillogie.
Arriva dunque il terzo album, Black market music, una sorta d’intermezzo dopo il successo del secondo, ma anche qui il passo è breve ma intenso: s’introducono nuove sonorità, influenze quasi hip-hop (Spite and Malice). I placebo evocano nuove strade, ma il tutto è destinato a portarsi a compimento solo con l’album successivo, Sleeping With Ghosts, che fin dal titolo non può non ricordare quella meraviglia che furono gl’anni 80’. L’influenza passa alla diffluenza, soprattutto con l’introduzione della tastiera nella band.
Le altre band inglesi del periodo sono troppo occupati a far rinascere la brit pop o a sperimentare tonalità (vedisi la fine dei Radiohead), ma i Placebo tornano nel passato, e questa volta ogni riferimento ai Cure o ai Joy Division non sarà solamente un vago fascio di luce (psichedelica).
Si cambia pelle. Si, ma come politica degl’autori vuole, è solamente, appunto, la pelle.
E’ una sorta di bilancia: da una parte percorrere sonorità nuove ad ogni album, senza ripetersi mai (i Placebo sono forse una delle poche band che si sono ripetute pochissime volte, se non mai), ma nel contempo stesso senza perdere quello stile musicale che renda X unicamente X, i Placebo unicamente Placebo. Molko e compagni sono come gl’auteurs tanto amati dai Cahiers. Delineano un climax, una (r)evoluzione all’interno del proprio topos ogni volta, ma mantenendo quella lucidità di coerenza.
Ma davvero forse si potrà parlare di (super) rivoluzione solamente col quinto album, Meds, in uscita tra un paio di mesi. Incredibile come al primo ascolto i Placebo non sembrino più i Placebo. Elettronica, alternative, tastiere. Un anti-tesi vero e proprio dell’album di debutto. E in quanto anti-tesi, necessaria come passo continuativo nel percorso artistico della band. Meds è dunque scopribile come album tipicamente Placebo, come conseguenza. Meds è per i Placebo ciò che In the mood for love è stato per Wong Kar Wai.
Un po’ come dire che David Bowie, in quel lontano 1996, non c’aveva visto errato.


e ora, bimbetti dello spazio, siete tutti interrogati!

_________________
E se capiti nei dintorni
tra i sobborghi e le vie di questa città
assicurati di venire da me..
Ti aspetterò disteso nella malinconia
indossando un falso sorriso
come Pierrot il clown..


[ Questo messaggio è stato modificato da: NancyKid il 31-01-2006 alle 20:28 ]

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DottorDio

Reg.: 12 Lug 2004
Messaggi: 7645
Da: Abbadia S.S. (SI)
Inviato: 31-01-2006 20:41  
quote:
In data 2006-01-31 20:23, NancyKid scrive:
Ma davvero forse si potrà parlare di (super) rivoluzione solamente col quinto album, Meds, in uscita tra un paio di mesi.




Molto interessante, davvero!
Domani (occazzo, domani mi sa non posso, meglio dopo domani) mi metto all'ascolto e terrò conto di quanto hai scritto!
Sinceramente i Placebo non mi sembrarono granchè rivoluzionari, però rimando i giudizi a tra due giorni
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NancyKid
ex "CarbonKid"

Reg.: 04 Feb 2003
Messaggi: 6860
Da: PR (PR)
Inviato: 31-01-2006 20:45  
quote:
In data 2006-01-31 20:41, DottorDio scrive:
quote:
In data 2006-01-31 20:23, NancyKid scrive:
Ma davvero forse si potrà parlare di (super) rivoluzione solamente col quinto album, Meds, in uscita tra un paio di mesi.




Molto interessante, davvero!
Domani (occazzo, domani mi sa non posso, meglio dopo domani) mi metto all'ascolto e terrò conto di quanto hai scritto!
Sinceramente i Placebo non mi sembrarono granchè rivoluzionari, però rimando i giudizi a tra due giorni




Si. Ti passo a trovare in messenger.
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eh?

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NancyKid
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Reg.: 04 Feb 2003
Messaggi: 6860
Da: PR (PR)
Inviato: 31-01-2006 20:47  
quote:
In data 2006-01-31 20:41, DottorDio scrive:
quote:
In data 2006-01-31 20:23, NancyKid scrive:
Ma davvero forse si potrà parlare di (super) rivoluzione solamente col quinto album, Meds, in uscita tra un paio di mesi.




Molto interessante, davvero!
Domani (occazzo, domani mi sa non posso, meglio dopo domani) mi metto all'ascolto e terrò conto di quanto hai scritto!
Sinceramente i Placebo non mi sembrarono granchè rivoluzionari, però rimando i giudizi a tra due giorni




attenzione poi, non parlavo di rivoluzione all'interno del panorama musicale, ma all'interno della sonorità Placebo. Un po' come dire, Clint Eastwood non ha fatto la storia del Cinema, ma fa del grandissimo fottuto magnifico Cinema, il tutto rivoluzionando di grado a grado sè stesso.
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eh?

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DottorDio

Reg.: 12 Lug 2004
Messaggi: 7645
Da: Abbadia S.S. (SI)
Inviato: 31-01-2006 21:02  
Il mio era per meds che esce tra pochi mesi
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Julian

Reg.: 27 Gen 2003
Messaggi: 6177
Da: Erbusco (BS)
Inviato: 01-02-2006 09:13  
quote:
In data 2006-01-31 17:06, DottorDio scrive:
quote:
In data 2006-01-31 17:01, Julian scrive:
quote:
In data 2006-01-31 16:28, DottorDio scrive:

In effetti non mi vengono in mente gruppi inglesi formatisi negli ultimi dieci anni.
Forse perchè della musica degli anni '90 in poi ho quasi esclusivamente dischi di vecchie glorie, band americane, tedesche e soprattutto scandinave!




Su questo non sono totalmente d'accordo.


Fidati, dei dischi che ho io c'è pochissima roba di britannico composta negli ultimi anni
Sinceramente degli anni '90 conosco poca roba al di fuori dell'ambito metal (mi riferisco sempre a gruppi di quegli anni e non a gruppi degli anni '80 o addirittura precedenti che hanno inciso anche negli ultimi anni))




Sull'Inghilterra hai(in parte) ragione..ma ciò che hanno fatto in America negli anni 90' è a dir poco spettacolare.
Aprirò un topic per consigliare alcuni album!

_________________
Se nulla capivo, qui tu finalmente
nulla lasciavi germogliare sulla brulla,
paradossale, tra noi terra infondata,
dove sono i leoni, ammattiti e marroni
lasciando immaginare
la sposa occidentale.

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projector


Reg.: 15 Nov 2004
Messaggi: 532
Da: Teramo (TE)
Inviato: 01-02-2006 12:38  
quote:
In data 2006-01-31 20:23, NancyKid scrive:
quote:
In data 2006-01-31 19:48, NancyKid scrive:
Già argomentato al tempo, qui:

http://forumfilmup.leonardo.it/forum/viewtopic.php?topic=20872&forum=18&0

Quindi, quando potrai non appoggiarti più e usare parole tue per (s)parlare dei Placebo, richiamami pure




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Placebo, allora, perchè speciali e perchè interessanti e perchè a mio avviso la miglior rock - alternative band in circolazione.
Ed è effettivamente strano perché ancora prima del successo, furono notati da un certo David Bowie, che li prese come gruppo spalla ancora prima del loro debutto ufficiale con l’album Placebo(1996). Cosa c’avrà visto Bowie nei Placebo, ricevendo quella magnetizzazione smalto a smalto?
Tralasciamo le questioni di presentazioni e cominciamo a parlare di questo benedetto album di debutto. In quegl’anni, dove la musica londinese cominciava ad esplorare e a scoprire pian piano le nuove contaminazioni che la musica sperimentale offriva, la band di Brian Molko esce fuori con quell’aria quasi retrò: siamo a pochi anni dallo scoppio del grunge, e Placebo è effettivamente una commistione di questa sonorità così roca ed incazzata resasi personalizzata da Molko stesso coi suoi testi così nouvelle vague, carica di quel citazionismo involontario della cultura background di Molko, tra versi di poesie scatti lirici e prosa (dis)continua.
E’ bellissimo vedere come questo primo album sia davvero molto immaturo. O meglio, più che immaturo possiamo definirlo puro, perfetto nella sua imperfezione, un po’ come quegl’esordi cinematografici che pur non raggiungendo grandi vette tecniche, delineano però quella impulsività poetica che faranno la fortuna della futura filmografia.
Chitarre incazzate dunque. Roche. Mistate da un sottofondo di urlo espressionista (esplicita), diretta.
La maturità necessaria arriverà con il secondo album Without you i’m nothing. Più raffinato, più elaborato, più pensato, più adulto. Quindi, se nel primo album si parlava di Froci e vasellina, nel secondo s’introducono tematiche, ancora una volta, tipicamente nouvelle vague: la fugacità del tempo, ma soprattutto l’amour en fuite.
Amori impossibili, circondati (e circoncisi) dalla voce di Molko sempre più dai toni bassi, con quelle sonorità invocate lontanamente come vortici di riff che non mancano di ricordare gruppi quali The Cure o Joy Division, tolto (per ora) quel mixage di new wave. I Placebo ci sono vicini, ma non è ancora l’ora. Molko, sempre più un Jean Cocteau moderno, con quel citazionismo(di cosa poi, lo sa solo lui) continuo, di inserti, di una grammatica (non solo musicale) ricercata pur nella sua apparente semplicità di toni, una sorta di rinascita del romanticismo post-new-wave. Compongono il capolavoro di dolcezza che è Burger Queen. A dimostrare la semplicità di come la poesia conti più della tecnica (se la poesia non è tecnica anch’essa), o quella meraviglia di testo che è Every you & every me, carica di dillogie.
Arriva dunque il terzo album, Black market music, una sorta d’intermezzo dopo il successo del secondo, ma anche qui il passo è breve ma intenso: s’introducono nuove sonorità, influenze quasi hip-hop (Spite and Malice). I placebo evocano nuove strade, ma il tutto è destinato a portarsi a compimento solo con l’album successivo, Sleeping With Ghosts, che fin dal titolo non può non ricordare quella meraviglia che furono gl’anni 80’. L’influenza passa alla diffluenza, soprattutto con l’introduzione della tastiera nella band.
Le altre band inglesi del periodo sono troppo occupati a far rinascere la brit pop o a sperimentare tonalità (vedisi la fine dei Radiohead), ma i Placebo tornano nel passato, e questa volta ogni riferimento ai Cure o ai Joy Division non sarà solamente un vago fascio di luce (psichedelica).
Si cambia pelle. Si, ma come politica degl’autori vuole, è solamente, appunto, la pelle.
E’ una sorta di bilancia: da una parte percorrere sonorità nuove ad ogni album, senza ripetersi mai (i Placebo sono forse una delle poche band che si sono ripetute pochissime volte, se non mai), ma nel contempo stesso senza perdere quello stile musicale che renda X unicamente X, i Placebo unicamente Placebo. Molko e compagni sono come gl’auteurs tanto amati dai Cahiers. Delineano un climax, una (r)evoluzione all’interno del proprio topos ogni volta, ma mantenendo quella lucidità di coerenza.
Ma davvero forse si potrà parlare di (super) rivoluzione solamente col quinto album, Meds, in uscita tra un paio di mesi. Incredibile come al primo ascolto i Placebo non sembrino più i Placebo. Elettronica, alternative, tastiere. Un anti-tesi vero e proprio dell’album di debutto. E in quanto anti-tesi, necessaria come passo continuativo nel percorso artistico della band. Meds è dunque scopribile come album tipicamente Placebo, come conseguenza. Meds è per i Placebo ciò che In the mood for love è stato per Wong Kar Wai.
Un po’ come dire che David Bowie, in quel lontano 1996, non c’aveva visto errato.


e ora, bimbetti dello spazio, siete tutti interrogati!

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[ Questo messaggio è stato modificato da: NancyKid il 31-01-2006 alle 20:28 ]


Bene x argomentare su tutta la discografia dei Placebo, dovrei prima ascoltarla, ma non sono così masochista! a parte che dovendoli inserire nella mia lista di dischi da procurare, il loro turno penso non arriverebbe mai, beh cmq li ho ho ascoltati in radio, ho visto qualche video in tv, e non hanno mai suscitato il mio interesse, adesso che ho letto le tue illuminanti argomentazioni, mi interessano ancora di meno!
Io ho detto che Razorblade Romance degli Him spazza via Green Day e Placebo, e che a confronto è un album splendido, vediamo un pò perchè:

anno 2000 Razorblade Romance, secondo album della formazione finlandese, il loro suono mescola abilmente gothic, riff hard/heavy di derivazione Black Sabbath, e romanticismo, il tutto in modo immediato, piacevole, commerciale. Melodie orechiabili, ed atmosfere oscure ed intense. La loro immagine, a tratti glam a tratti decadente fà il resto e consente loro i passaggi su mtv.
tu hai detto Backstreet boys che si fingono metallari, bene, nella loro immagine, nei loro video, non c'è assolutamente niente di una band metal, così come nella loro musica se non come influenza, la loro è quindi una proposta, particolare, controversa, ma abbastanza valida, l'album in questione quindi direi quasi buono, sempre tenendo conto che si stà parlado di pop rock, e che il termine di paragone sono placebo e green day, se invece paragonato a un qualsiasi album che ne sò dei Sentenced, il voto sarebbe 5/6!
I Green day potevano avere anche un senso quando sono esplosi nel 1994 con Dookie, portando al successo il power pop, che altro non era che un alleggerimento e una semplificazione notevole del melodic hardcore di Bad religion e Pennywise...dell'ultimo album ho ascoltato solo i singoli che passano in radio, o in tv, e non ci ho sentito niente di nuovo, ma soprattutto, sono peggiorati col tempo!
veniamo ai Placebo: la voce del cantante che reputi dolce,soave, a me trasmette il nulla, musicalmente quelle poche canzoni che ho ascoltato mi sembrano tutte uguali, e non ci vedo proprio niente di interessante, dei testi non me ne può fregar di meno, cosa rimane?
in una ipotetica scala di gradimento personale da 1 a 10
Placebo 2
Green Day 3
Him 5

adesso dopo aver argomentato di tutte queste band di di cui non me ne può fregar di meno vado ad ascoltarmi un pò di musica vera:
Anathema - Alternative 4

e cmq complimenti, dopo aver letto le tue delucidazioi sui placebo, mi hai proprio convinto che sono una delle band + inutili uscite dall'inghilterra nell'ultimo decennio! La tua definizione di rock poi!
ma x favore!
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