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De Andrè canta De Andrè... |
utopia
Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 14557
Da: Smaramaust (NA)
|  Inviato: 02-03-2010 23:26 |
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quote:
In data 2010-03-01 22:52, HaroldKid scrive:
ovviamente inutile dire che lo sperimentalismo dialettale , genovese sardo o partenopeo che sia, non mi dice nulla e non potrà mai farlo.
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Ma questo perchè? Cioè: non ti piace unicamente per la scelta linguistica che viene fatta (capita che a qualcuno non piaccia il dialetto, indipendentemente se sia il proprio o meno) o per altre ragioni? No, perchè in de Andrè trovo che proprio le canzoni in dialetto abbiano la musicalità più bella...Cioè, per esempio, come fai a non farti cullare da questa ?
Comunque alcuni miei amici dicono che Fabrizio de Andrè sia 'moscio'... Ecco, al di là del fatto che mi pare una bestemmia vera e propria, mi sa proprio di persone che non capiscono un cazzo di musica. Chiunque abbia del buon gusto musicale deve riconoscere che de Andrè (a prescindere se piaccia o no) è un innovatore per molti aspetti, soprattutto per il complemento musica-testo. Cioè alle volte pensi proprio che quella sia davvero la musica giusta per quelle parole, e viceversa.
Poi vabbè su gente che dice che de Andrè sia roba da vecchi non mi soffermo proprio...
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... Cose che dimentico...
... Sono cose che dimentico...
[ Questo messaggio è stato modificato da: utopia il 02-03-2010 alle 23:27 ] |
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HaroldKid
Reg.: 11 Gen 2009
Messaggi: 4589
Da: milano (MI)
| | Inviato: 02-03-2010 23:37 |
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Mah, sostanzialmente perchè sono lingue difficili e non riesco ad armonizzarle con lamusica.. non offendetevi, ma per me si tratta di idiomi un po' barbari.
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Richmondo
Reg.: 04 Feb 2008
Messaggi: 2533
Da: Genova (GE)
| | Inviato: 03-03-2010 12:11 |
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quote:
In data 2010-03-02 17:36, HaroldKid scrive:
Ma poi, vogliam parlare delle vocalità?
De Gregori ha costruito buona parte del suo inizio di carriera sulla splendida abilità di modulazione della voce: ogni album possiede un'impronta inconfondibile, alcune volte monotòna, altre volte più articolata, ma mai uguale a quella del lavoro precedente o del successivo, questo, ribadisco, almeno fino a TITANIC
Anche Dalla, che non ha propriamente una bella voce, si è reso grande sdoganando lo scat nella musica leggera.... il che porta a mio parere a un' incredibile apertura nella gamma di possibilità espressive offerte alla 'canzone': un espressionismo, direi meglio, che è un marchio di fabbrica.
De Andrè è ahimè sempre De Anfrè, da il gorilla fino ad anime salve
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Ammetto che il primissimo De André prendeva Modugno e lo copiava di sana pianta. Mi riferisco principalmente a "Nuvole barocche" ed "E fu lanotte", due pezzi gradevoli ma che non c'entrano un cazzo né con la sua poetica, né con il suo stile (anche musicale e vocale).
Ma poi ha trovato la sua maturità e credo che la sua voce sia estremamente calda e molto bella, secondo me.
Con questo non toglo nulla alla vocalità di De Gregori.
La frase sul distaco di De André dalle ideologie, dai grupi, dai partiti ecc...vuol dire...esattamente quello che ho detto, ehehe. Guccini, che fra l'altro snobbate immeritatamente, è stato grande quasi quanto Faber, ma lo è stato portando sul piatto idee troppo sociali, troppo poco personali. Non sempre, ma molto spesso.
De André riusciva ad essere invece effettivamente anarchico, sempre e comunque, come ogni artista dovrebbe essere, a parer mio.
Quanto poi al fatto che lessicalmente De André sia più povero di De Gregori...mi fa ridere. Evidentemente non hai ben presente "La buona novella" o lo stesso anime salve" (che per altro io considero il suo album peggiore, salvo alcuni pezzi stpendi).
Sulla ricerca linguistica operata nell'ambito delle lingue (e sotolineo: LINGUE) genovesi e sarde, dire che non ti interessano è paraculismo allo stato puro.
Dal momento, fra l'altro, che Faber ha dimostrato di non essersi limitato a scrivere testi in dialetto, ma di aver cercato in quei dialetti nuove frontiere (il suo genovese è esotico, orientaleggiante, spesso mediterraneo, a volte provenzale...ma mai chiuso fra le mura della sua città).
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E' meglio essere belli che essere buoni. Ma è meglio essere buoni che essere brutti. |
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Richmondo
Reg.: 04 Feb 2008
Messaggi: 2533
Da: Genova (GE)
| | Inviato: 03-03-2010 12:17 |
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quote:
In data 2010-03-02 19:16, quentin84 scrive:
quote:
In data 2010-03-02 12:14, Richmondo scrive:
De André è stato veramente il prototipo dell'artista, staccato da tutto e da tutti.
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Proprio staccato direi di no. Basterebbe l'album Storia di un impiegato sul maggio francese per provarlo e poi tutte le canzoni contro la guerra e poi la sua canzone forse più "politica" nel senso più alto che è Il testamento di Tito.
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Storia di un impiegato è stata una parentesi prima della totale disillusione di Faber nei confronti dell'anti potere (che si tramuta a sua volta inpotere). Faber è sempre e solo stato il poeta dell'individualismo dell'emarginazione, e in storia di un impiegato fa l'esatto opposto. A soffermarsi su tuta la storia e su tutto il percorso lessicale che adotta di brano in brano (cominciando con il sogno, concetto pieno di isolamento), per finire alla galera e alla storia d'amore vista attraverso le sbarre (ncora l'isolamento), per finire nella canzone che reputo l'apice del punto di vista espresso in tutto il concept album (e cioè "Nella mia ora di libertà)...è palese che il punto di psartenza - se serve ripeterlo - è la condizione di un "io" insoddisfatto e semrpe più lontno da mondo che però, prorpio al culmine dell'isolamento (la prigione) trova la forza di parlare ancora al plurale "sentirete la NOSTRA canzone che vi ripete un'altra volta....".
E' stato uno squarcio nella poetica di Faber, che è poi tornata sui suoi passi in seguito proprio alle delusioni che il movimento sesantottino (ed i suoi strascichi all'interno, per esempio, del circolo di Carrara che frequentava piuttosto assiduamente) avevano portato nell'animodi un poeta insoddisfatto.
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quentin84
Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
| | Inviato: 03-03-2010 15:13 |
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Che De Andrè non fosse uomo di partito o rigidamente inquadrabile in una ideologia siamo d'accordo. Che fosse disilluso anche, basta leggersi il testo de La domenica delle salme.
Forse avevo equivocato il senso di quel "staccato da tutto e da tutti" perchè non è che De Andrè non avesse idee e posizioni politiche, le aveva eccome e per "posizione politica" non intendo naturalmente l'iscrizione al partito X o al circolo rivoluzionario Y, ma qualcosa di più alto.
L'anarchia a cui Faber guardava è un ideale (anche) politico
La contestazione netta che De Andrè muove al potere e all'uso che il potere fa della religione ne Un blasfemo e ancora più radicalmente ne Il Testamento di Tito (in cui prende di petto i dieci comandamenti) è politica nel senso più alto. Il no alla guerra è sempre una scelta (anche) politica. La guerra di Piero, la ballata dell'eroe sono canzoni (anche) politiche.
La scelta di cantare le prostitute o semplicemente le donne che lo fanno "per passione", di cantare gli emarginati, i fannulloni, gli zingari, i travestiti, gli indiani d'America, "i servi disobbedienti alle leggi del branco" è una scelta artistica, morale e anche politica.
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 03-03-2010 alle 15:30 ] |
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utopia
Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 14557
Da: Smaramaust (NA)
| | Inviato: 03-03-2010 19:38 |
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quote:
In data 2010-03-02 23:37, HaroldKid scrive:
Mah, sostanzialmente perchè sono lingue difficili e non riesco ad armonizzarle con lamusica.. non offendetevi, ma per me si tratta di idiomi un po' barbari.
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No, no... Ma che c'è da offendersi... Non è raro il fatto che le canzoni in dialetto non piacciano e la mia era una semplice curiosità sul perchè.
Cioè perchè se a uno (non è il tuo caso, mi pare di capire da quello che hai scritto) non piace questo genere unicamente perchè non riesce a 'capire' il linguaggio, allora non dovrebbe ascoltare, paradossalmente, un gruppo inglese se non conosce l'inglese, un cantante francese se non conosce il francese o la stessa Bjork...
[ Questo messaggio è stato modificato da: utopia il 03-03-2010 alle 19:38 ] |
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HaroldKid
Reg.: 11 Gen 2009
Messaggi: 4589
Da: milano (MI)
| | Inviato: 03-03-2010 21:37 |
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HaroldKid
Reg.: 11 Gen 2009
Messaggi: 4589
Da: milano (MI)
| | Inviato: 04-03-2010 01:50 |
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[quote]In data 2010-03-03 12:11, Richmondo scrive:
quote:
In data 2010-03-02 17:36, HaroldKid scrive:
Quanto poi al fatto che lessicalmente De André sia più povero di De Gregori...mi fa ridere. Evidentemente non hai ben presente "La buona novella" o lo stesso anime salve" (che per altro io considero il suo album peggiore, salvo alcuni pezzi stpendi).
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Ho presente, e ribadisco quanto detto...finchè nn lo ascolto, non parlo di Dalla, ma De Gregori ha fatto sicuramente dell'invenzione sintattico - linguistica, ALL'INTERNO DELL'ITALIANO, il suo punto di forza.
la buona novella paga l'assurda ricercatezza delle melodie, a parte tito, mentre anime salve l'onanismo insensato dei testi.
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Richmondo
Reg.: 04 Feb 2008
Messaggi: 2533
Da: Genova (GE)
| | Inviato: 04-03-2010 08:48 |
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[quote]In data 2010-03-04 01:50, HaroldKid scrive:
quote:
In data 2010-03-03 12:11, Richmondo scrive:
quote:
In data 2010-03-02 17:36, HaroldKid scrive:
Quanto poi al fatto che lessicalmente De André sia più povero di De Gregori...mi fa ridere. Evidentemente non hai ben presente "La buona novella" o lo stesso anime salve" (che per altro io considero il suo album peggiore, salvo alcuni pezzi stpendi).
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Ho presente, e ribadisco quanto detto...finchè nn lo ascolto, non parlo di Dalla, ma De Gregori ha fatto sicuramente dell'invenzione sintattico - linguistica, ALL'INTERNO DELL'ITALIANO, il suo punto di forza.
la buona novella paga l'assurda ricercatezza delle melodie, a parte tito, mentre anime salve l'onanismo insensato dei testi.
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Troppo comodo ridurre la buona novella solo alle melodie.
Fra l'altro sono tutte melodie pochissimo ricercate, se non nella ricreazione di vaghe atmosfere mediorientali (ma questo soprattutto grazie al sublime lavoro strumentale della Pfm, nei ri-arrangiamenti che son venuti DOPO!)...tolta l'Ave maria (che è una delle più belle canzoni del mondo, soprattutto ne, testo), tutte le altre son piuttosto scarne musicalmente (Il sogno di Maria, Il testamento di Tito, L'infanzia di Maria, Maria nella bottega del falegname...son tutte costruite su non più di sei accordi, nei punti più complessi del brano musicale...le strofe girano intorno agli stessi due o tre accordi).
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pkdick
Reg.: 11 Set 2002
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Da: Mercogliano (AV)
| | Inviato: 04-03-2010 08:53 |
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quote:
In data 2010-03-03 21:37, HaroldKid scrive:
Infatti Uto mi capita solo coi dialetti.. per il resto, anche una canzone in norvegese può avere il suo perchè, per non parlare di Falko che mi ha reso sopportabile il tedesco...
http://www.youtube.com/watch?v=i9U6bIc6fCo
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eccerto, meglio falco di creuza de ma...
ma và và |
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utopia
Reg.: 29 Mag 2004
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Da: Smaramaust (NA)
| | Inviato: 15-11-2010 20:54 |
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Goduria Cristiano da Fazio!!!
Con una delle mie preferite di Faber, poi...
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Tutto dipende da dove vuoi andare... Non importa che strada prendi!
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Hamish
Reg.: 21 Mag 2004
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Da: Marigliano (NA)
| | Inviato: 16-11-2010 11:33 |
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utopia
Reg.: 29 Mag 2004
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Da: Smaramaust (NA)
| | Inviato: 16-11-2010 18:37 |
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Non penso che l'Isola parta prima della fine dell'anno... 
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badlands
Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
| | Inviato: 16-11-2010 18:55 |
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che fine ignobile! mi piace molto ma sta cosa me lo fa parecchio svalutare
ciao! |
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83Alo83
Reg.: 26 Mag 2002
Messaggi: 16507
Da: Palermo (PA)
| | Inviato: 16-11-2010 19:05 |
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| oddio, "svalutare", non è che abbia una gran reputazione, a dire il vero. |
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