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Autore david lynch corti
beatrixx

Reg.: 22 Dic 2003
Messaggi: 164
Da: bologna (BO)
Inviato: 28-05-2004 23:42  
ciao a tutti...vorrei avere qualche notizie sui cortometraggi di david lynch...grazie in anticipo

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YamaJim


Reg.: 06 Mag 2004
Messaggi: 128
Da: RM (RM)
Inviato: 29-05-2004 18:54  
Sono a conoscenza di due vecchi corti.
THE ALPHABET del 1967 e THE GRANDMOTHER (1970).
Non sono riuscito a trovarli ma conosco qualche informazione sulla loro storia...
Se t'interessa...
Spero di vederli prima o poi.

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beatrixx

Reg.: 22 Dic 2003
Messaggi: 164
Da: bologna (BO)
Inviato: 29-05-2004 19:39  
grazie mille....vorrei proprio saperne di più...lynch mi piace molto e sono molto affascinata dai cortometraggi... se vorrai dirmi quello che sai..ancora grazie!!
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Pazolini

Reg.: 27 Set 2003
Messaggi: 192
Da: Redsertre (AL)
Inviato: 29-05-2004 20:04  
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[ Questo messaggio è stato modificato da: Pazolini il 29-05-2004 alle 21:02 ]

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zacrage

Reg.: 15 Feb 2004
Messaggi: 308
Da: iglesias (CA)
Inviato: 29-05-2004 20:37  
accidenti, darkned room fà una paura folle, i silenzi e l'immobilità dei personaggi..
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andros

Reg.: 30 Nov 2003
Messaggi: 1837
Da: Catania (CT)
Inviato: 29-05-2004 21:48  
Ho avuto la fortuna di venire a conoscenza di una proiezione gratuita al "centro culture temporanee Zo" della mia città e ho subito cancellato ogni altro possibile impegno per andarci. La proiezione ha avuto luogo lo scorso mercoledì (26 maggio, credo) e ci sono andato con tre amici miei.
La serata si chiamava: "David Lynch - cortometraggi e serie" e hanno proiettato i seguenti lavori di Lynch.

SPOILER - SPOILER - SPOILER:

"Six men getting sick", U.S.A. 1967, 4 minuti di durata e privo di dialoghi. Si tratta del primo lavoro di Lynch, realizzato con la tecnica del "passo 1" (se non erro). Si vedono sei sagome umane (realizzate dallo stesso regista) delle quali si muovono solo le braccia con in sottofondo solo una sirena che suona, mentre dal loro stomaco e dalla loro bocca fuoriesce un liquido di volta in volta colorato diversamente... semplicemente angosciante! Bellissimo!

"The Alphabet", U.S.A. 1968, 4 minuti, senza dialoghi, già citato da qualcuno qui. Protagonista ne è una donna (Peggy, la prima moglie di Lynch) che giace sdraiata su un letto mentre delle voci di bambini ripetono le prime tre lettere dell'alfabeto. Un'altra donna si decompone lentamente mentre alcune forme geometriche non ben definite generano altre lettere... Qui, il nostro David si è occupato anche della realizzazione dei disegni animati che intercorrono tra le scene "umane"... Inquietante!

"The Grandmother", U.S.A. 1970, 34 minuti, senza dialoghi. Con una fotografia stupenda, Lynch racconta una storia abbastanza tipica, per la tipologia dei temi trattati, dei suoi futuri film... Si vedono sorgere dalla terra un uomo e una donna, dai quali nasce poi un bambino. Il bambino, a circa l'età di 10 anni, viene maltrattato di continuo dal padre, perché ogni mattina bagna il letto di pipì. Allora il bambino trova come dei tuberi nel garage della casa e ne pianta uno nel suo letto sudicio. Ne nascerà una nonna materna e affettuosa. Come afferma il recensore del volantino che promuoveva la serata, in questo cortometraggio "sono presenti in embrione alcuni temi tipici di Lynch che poi verranno sviluppati in film come "Velluto blu" o nella serie TV Twin Peaks: il disvelamento dei segreti inconfessabili e delle perversioni malcelate dietro i paraventi del perbenismo puritanista, delle rappresentazioni idilliache della famiglia americana o della serenità della vasta provincia; ma anche la fascinazione per la rappresentazione in chiave meccanicistica - da catena di montaggio o circuito elettrico - di processi biologici o sociali.

"The Amputee", U.S.A. 1974, 5 minuti, in inglese. Girato con i primi mezzi di ripresa in video, è un unico piano sequenza in un bianco e nero slavato e senza movimenti di macchina. Quasi un video di sorveglianza. L'azione è proposta nella sua semplice evidenza: una donna amputata ad entrambe le gambe viene curata da un infermiere (lo stesso Lynch visto solo di spalle) mentre, seduta su una poltrona, legge ad alta voce il contenuto di una lettera. La normalità subisce man mano delle deviazioni, quando ci rendiamo conto dell'incapacità dell'infermiere di tamponare la ferita, che continua a perdere fiotti di sangue... a dire il vero, un sangue che, anche se siamo in presenza del bianco e nero, tutto sembra tranne che rosso... sembra più acqua che sangue, da' l'illusione della trasparenza... Bo'!

"The Cowboy and the Frenchman", Francia 1988, 26 minuti, in inglese. E' un episodio tratto dalla serie TV "Les Français vus par..." Tre cowboy un po' rincoglioniti catturano al lazo un francese in gessato blu, credendolo una spia aliena. E' la prima "incursione" di Lynch nel genere della commedia, dove ha giocato sugli stereotipi e mischiato western, sit-com e immaginario pubblicitario in maniera surreale... Spassosissimo!

"Lumière", U.S.A. 1995, 52 secondi, senza dialoghi. Si tratta di un episodio di "Lumière et compagnie", progetto nato per il centenario della nascita del cinema, che prevedeva il coinvolgimento di 40 registi. Ogni autore doveva realizzare un cortometraggio utilizzando la cinepresa originale che usarono i fratelli Lumière, lavorando nelle stesse, identiche condizioni tecniche di allora (ad esempio, nessuna illuminazione artificiale, niente audio sincronizzato, ecc.) e rispettando le stesse limitazioni del primo corto dei fratelli Lumière (durata non superiore ai 52 secondi, non più di 3 ciak a scena e non più di 4 set differenti disponibili). Tra i registi che aderirono: John Boorman, Peter Greenawey, Abbas Kiarostamy, Spike Lee, Zhang Ymou, Theo Angelopoulos, Costa-Gavras, Gabriel Axel, James Ivory, Claude Lelouch e, ovviamente, David Lynch.
L'episodio diretto da Lynch si intitola "Premonitions on a evil deed" (premonizioni su un'azione perversa). Angosciante!

"Dumbland" (serie), U.S.A. 2001, 8 x 3 minuti, in inglese. Come Lynch stesso dice, <<Dumbland è una serie crudele, stupida, violenta e assurda. Se è divertente, lo è perché ci rendiamo conto dell'assurdità di tutto questo>>. Concepita per il web (originalmente per il sito della Macromedia Shockwave.com), Dumbland è realizzata in Flash, come Stainboy di Tim Burton. Piuttosto che sentirsi limitato dalle possibilità (ancora primordiali) dei formati adatti per la fruizione su internet, Lynch coglie gli aspetti positivi delle nuove condizioni di produzione: <<sebbene la qualità sia piuttosto approssimativa, una volta che ne sei cosciente, le idee iniziano a venire fuori adeguandosi... E' una cosa insolita. Mi ritrovo a realizzare idee che altrimenti non avrebbero preso vita. E' un gran bel nuovo mondo per me>>. Esilarante!

"Darkned room", U.S.A. 2001, 8 minuti, in inglese con sottotitoli in italiano. Questo breve thriller si apre con una ragazza che ci chiede di una sua amica che sta piangendo in una stanza oscurata. Scopriremo da un'altra ragazza ancora il motivo del pianto. Girato come se fosse un video amatoriale, sviluppa sin dall'inizio una suspance che rimane sempre costante per tutta la sua durata; una tensione alimentata dall'uso di una soggettiva inquietante e dai lunghi silenzi riempiti dai drones di Angelo Badalamenti (l'autore delle musiche di gran parte dei film di Lynch). Ancora una volta, Lynch si sofferma su ciò che si nasconde tra le pareti domestiche e tra le pieghe dei rapporti interpersonali. Da tachicardia!

"Rabbits", U.S.A. 2002, 8 x 5 minuti, in inglese. Camera fisa e medesima inquadratura in tutte le puntate, con un'atmosfera sospesa tra la sit-com e il thriller surreale. Si tratta dell'ultimo serial realizzato da Lynch, concepito anche questo per il web, medium cui Lynch si dichiara molto interessato: <<questa è televisione, la nuova televisione. Perché dovremmo vedere le series in televisione quando si vedono altrettanto bene su internet? La televisione è morta!>>. Gli episodi hanno una durata di 5 minuti circa in quanto, stando ad una ricerca condotta da Load TV, Real Networks ed altri, l'attenzione degli spettatori di video in streaming su internet scende dopo i 3 minuti e precipita dopo i 5. Una chicca: le attrici di questa serie sono le stesse protagoniste di "Mulholland Drive", Naomi Watts e Laura Helena Harring, riconoscibili solo dai loro timbri vocali, dato che per tutte le puntate sono coperte da maschere a forma di teste di conigli... La particolarità di questa serie sta nella possibilità di trovare un senso a tutte le battute pronunciate dagli attori, anche quando sembrerebbe che questo senso proprio non c'è. Sono battute sconnesse, ma solo apparentemente, come se i piani temporali di ognuno fosse sfasato rispetto all'altro e come se ognuno vivesse in una sua propria dimensione temporale... Capolavoro!
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beatrixx

Reg.: 22 Dic 2003
Messaggi: 164
Da: bologna (BO)
Inviato: 30-05-2004 23:46  
grazie mille!!!!! sei stato gentilissimo!
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andros

Reg.: 30 Nov 2003
Messaggi: 1837
Da: Catania (CT)
Inviato: 31-05-2004 21:19  
Prego, è stato un piacere! E comunque, la coincidenza è stata a dir poco disarmante, dato che questo topic l'hai aperto praticamente il giorno dopo che io avevo visto i corti! Ma continuo lo stesso a credere nel libero arbitrio!
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