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Autore il film più sottovalutato
Ilariuccia

Reg.: 18 Ott 2003
Messaggi: 92
Da: Garbagnate (PT)
Inviato: 19-10-2003 01:54  
Festen di Thomas Vintenberg (che immagino nessuno qui conosca)

- molti film di Ingmar Bergman
- alcuni di David Lynch (Strade Perdute su tutti)
- Irreversible (da molti definito una cagata)
e i stand alone di Gaspar Noe

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fiordiloto


Reg.: 19 Ott 2003
Messaggi: 16
Da: alba adriatica (NA)
Inviato: 19-10-2003 15:27  
Non ho letto ancora tutte le opinioni però mi lanchi nella difesa di due film sottovalutati ma per me grandissimi: SPIDER e Gangs of New York..quest'ultimo una grande epopea, un grande affresco storico del solito ,immenso, unico Scorsese..co un GRANDE Di Caprio checchè..

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seshat

Reg.: 26 Ott 2003
Messaggi: 11
Da: Mialno (MI)
Inviato: 27-10-2003 10:10  
The Hours è un film molto particolare, e da molti secondo me è stao sottovalutato.
Apparentemente comunica una sorta di freddezza, sembra non coinvolgere, ma se ci si sofferma a “rivederlo” con gli occhi della mente e del cuore, si rimane profondamente colpiti, in esso si scopre, il male di vivere, il disagio psicologico di chi vive una vita che non sente sua, e tutta la carica di angoscia, che trasmette fin dai primi fotogrammi, dilaga nell’anima.
Tre donne, tre epoche diverse, tre modi di porsi davanti a questo disagio, un filo conduttore che le unisce, il romanzo “la Signora Dalloway”, un unico giorno, all’apparenza banale ma che le porterà a scrutare in fondo a se stesse, "guardare in faccia la vita sempre,conoscerla,amarla per quella che è e poi metterla da parte" (Virginia), a cambiarla a prezzo di grande dolore (Laura), ad accettarla nei suoi limiti e nella sua caducità,(Clarissa) .
Virginia Woolf (impersonata da una strepitosa Nicole Kidman) , inquieta e preda di una grave crisi depressiva, è sotto la costante sorveglianza del marito Leonard, intenta a scrivere “La signora Dalloway”, nel quale la protagonista è tutta presa dai preparativi di una festa.
Laura Brown (Julianne Moore, brava come al solito) è una casalinga anni ’50, incinta del suo secondo figlio, madre e moglie tanto esemplare, quanto infelice. E’ il compleanno del marito e lei vuole preparargli una torta, ma è assente, distratta dal romanzo che sta leggendo la signora Dalloway.
Clarissa Vaughan (Meryl Streep,intensa come sempre) è un signora newyorkese dei giorni nostri, vive da dieci anni con una donna, ha una figlia concepita con l’inseminazione artificiale, si dedica anima e corpo a un suo ex-amante, gravemente ammalato di aids, lui l’ha soprannominata affettuosamente Mrs. Dalloway, per lui sta preparando una festa.
Sono molte le cose che vuole trasmettere questo film, a me in particolare ha colpito, una verità e cioè che l’amore materno non è mai una certezza, e che non deve mai essere una condanna.
Nel finale quando la Moore dice “Ho abbandonato i miei figli, dicono sia la cosa peggiore che una madre possa fare. Ma si possono avere rimorsi o rimpianti quando in realtà non c’era scelta? Quella era la morte. E io ho scelto la vita” c’è tutta la drammaticità di una scelta che è costata il sacrificio della sua famiglia, in cambio della propria libertà di vivere.
Tre donne e il filo conduttore della sofferenza interiore che le lega, tanti momenti che coincidono nelle lunghe ore di quel giorno, gesti quotidiani come acquistare fiori per una festa, aggiustarsi i capelli, e gesti imprevedibili come i baci sulla bocca che Virginia dà a sua sorella, e Laura alla sua amica, il desiderio e la realtà del suicidio attraversano le tre giornate, per Virginia sono due pietre in tasca e l’entrare dolcemente nell’acque del fiume Ouse, per Laura una stanza d’albergo, dove infine sceglie la vita, per Clarissa è assistere impotente alla morte di Richard.
Vita, morte, maternità, malattia, amore, odio, dolore, impregnano tutto il film, e gli attori sono tutti incredibilmente bravi, oltre le tre protagoniste, Ed Harris (Richard) sconvolgente e sublime, ma anche Toni Colette (l’amica di Laura), John C. Reilly (marito di Laura, Miranda Richardson (sorella di Virginia), Stephen Dillane (marito di Virginia), Claire Danes (figlia di Clarissa), Jeff Daniels (ex-amante di Richard).
All’altezza anche la colonna sonora di Philippe Glass.

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Ognuno di noi ha un paio di ali ma solo chi sogna impara a volare.
Jim Morrison

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fiordiloto


Reg.: 19 Ott 2003
Messaggi: 16
Da: alba adriatica (NA)
Inviato: 27-10-2003 12:21  
Sono d'accordo con te e voglio riportare anche le mie impressioni..Veramente un grande film!!!

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VromeoV
ex "arancino"

Reg.: 27 Ott 2003
Messaggi: 3288
Da: Napoli (NA)
Inviato: 27-10-2003 15:17  
AI Intelligenza artificiale , per citarne uno...

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E quando l'agnello aprì il settimo sigillo, si fece nel cielo un silenzio di circa mezz'ora. E vidi i sette angeli che stavano dinanzi a Dio, e furon loro date sette trombe…

Io amo Ingmar Bergman

Ho solamente una gran voglia di morire..

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fiordiloto


Reg.: 19 Ott 2003
Messaggi: 16
Da: alba adriatica (NA)
Inviato: 27-10-2003 15:26  

The Hours è un film molto particolare, e da molti secondo me è stao sottovalutato.

Ho trovato questo film “affascinante” capace di coinvolgere pienamente nella storia lo spettatore che lo segue con difficolta’ all’inizio anche se le scene iniziali commentate da una splendida musica sono una delle cose piu’ belle che ho visto ultimamente..Man mano che si va avanti, pero’ c’è sempre un maggiore interesse e quasi si pende dalla narrazione eppure non è un film con colpi di scena eclatanti ,. rutilante, ruffiano o con una storia facile ma al contrario è un film arduo, a volte anche difficile da seguire perché ti impegna molto emotivamente.. eppure ti rendi conto a pelle che è veramente, veramente bellissimo, girato benissimo con un intreccio tra le storie senza forzature ..non so che ripetere stupendo, stupendo, stupendo.Mi viene in mente che il libro non era di quelli da cui trarre facilmente una sceneggiatura eppure lo sceneggiatore è stato abilissimo.Ho letto che si chiama David Hare e che è stato anche il regista di WETHERBY, Orso d'oro a Berlino..grande la sua capacita’ di portare i personaggi sulla scena senza spiegare granche’ ma lasciando a chi guarda tutto il lavoro di comprensione ,di approfondimento psicologico del personaggio progressivo fino a nutrire una reale empatia per queste tre donne particolari.Ecco perché mi è piaciuta piu’ di tutti la storia di Laura Brown interpretata da Julianne Moore,..un viso sereno che la gravidanza addolcisce, amata da marito e figlio..tenuta come una bambola in una casa di bambole..una persona ordinariamente felice che avrebbe tutto per essere felice e apparentemente lo è..eppure medita di morire..l’apparenza, l’ordinaria apparenza della perfetta moglie anni 50( mi sono ricordata di Lontano dal paradiso..anche li’ una donna che si accorge di essere infelice soprattutto perché è una cosa, un ornamento che non puo’ avere pensieri propri, aspirazioni proprie ,un proprio modo di essere autonomo) che qui, pero’ non rinuncia alla sua liberta’ pur pagando un prezzo altissimo.Bellissima la scena quando si stende sul letto..sogna che le acque la ricoprono per svegliarsi di colpo e scegliere ..altro laVITA ..VERA vita .Dicevi di Clarissa Streep..mi ha colpito quanto amasse il suo ex..come si dedicasse completamente a lui che pure viveva in un ambiente claustrofobico , di morte incombente e come si rapportasse anche all’amante di lui che pure lo aveva lasciato , si era ricostruito una vita..se ne era andato in Europa..Lei no. Lei per il poco che lui le aveva dato gli illuminava la vita trattandolo con grande affetto e soffrendo per lui( bellissima la scena in cui lei piange in cucina).A proposito Ed Harris è Bravissimo e credo che sia un attore che meriterebbe una fama maggiore di quella che ha per la “naturalezza” con cui recita”..
Insomma La fatica di vivere, il dolore, il senso di inutilita’ delle cose da preferire, pero’ alla vita inutile e senza scosse vissuta nella gabbia asfissiante di un amore non voluto tutto rappresentato nel modo migliore..senza eccessi, forzature o pennellate di rosa lo stesso finale che in un certo senso si riallaccia all’incipit del film non è appesantito da alcunché..ed è esplicativo di tutto-Ho trovato notevole anche il regista, grande classe, grandi capacita’( del resto Billy Elliot mi è piaciuto molto come film..)
..Ho letto che la Kidman è bravissima..a me non è piaciuta granche' mentre ho trovato eccezionale la Streep che devo ammettere è sempre perfetta ma specie in questa parte piena di dilemmi e lacerazioni interiori e anche la Moore. è grande....anzi specie la Moore mi ha colpito : emana fascino magnetico nelle scene in cui è la protagonista..che sono quelle che piu' ho apprezzato..Bravissima davvero


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fiordiloto


Reg.: 19 Ott 2003
Messaggi: 16
Da: alba adriatica (NA)
Inviato: 27-10-2003 15:29  
quote:
In data 2003-10-27 15:17, arancino scrive:
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Ah finalmente uno che apprezza Artificial Intelligence..Kubrick o Spielgerb..questo è il dilemma..
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Abbiamo tutti le nostre macchine del tempo: quelle che ci riportano indietro chiamate ricordi e quelle che ci spingono avanti chiamate sogni.

THE TIME MACHINE

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seshat

Reg.: 26 Ott 2003
Messaggi: 11
Da: Mialno (MI)
Inviato: 27-10-2003 21:17  
quote:
In data 2003-10-27 15:29, fiordiloto scrive:
quote:
In data 2003-10-27 15:17, arancino scrive:
AI Intelligenza artificiale , per citarne uno...





Ah finalmente uno che apprezza Artificial Intelligence..Kubrick o Spielgerb..questo è il dilemma..



Spielberg per me e A.I è un grande film
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Jim Morrison

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RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13089
Da: genova (GE)
Inviato: 12-02-2004 13:08  
visto ke qualcuno ha ripescato il topic sui più sopravvalutati.....ora vorrei sentire il parere dei nuovi arrivati sui film più sottovalutati.
Io m ripeto, anke se l'ho già sritto: per me sottovalutato è RITORNO DAL NULLA, ke c mostra quanto leonardo di caprio sia sottovalutato dal pubblico.



nuovi...a voi la parola.....

_________________
L'amico Fritz diceva che un film che ha bisogno di essere commentato, non è un buon film . Forse, nella sua somma chiaroveggenza, gli erano apparsi in sogno i miei post.

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Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 12-02-2004 19:52  
"the tracker" di De Heer
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La ragione è la sola cosa che ci fa uomini e ci distingue dalle bestie

René Descartes

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vietcong

Reg.: 13 Ott 2003
Messaggi: 4111
Da: roma (RM)
Inviato: 13-02-2004 15:31  

The Doors di Stone
Ghost in the Shell di Oshi
Un Sogno Lungo un Giorno di Coppola (anche Dracula, almeno da parte della critica, gode di una fama incerta)

su questo forum in particolare, certi registi sembrano non essere mai esistiti... uno su tutti Peckinpah (mica un regista degli anni trenta...).
_________________
La realtà è necessaria a rendere i sogni più sopportabili

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Corben

Reg.: 28 Nov 2003
Messaggi: 638
Da: Parma (PR)
Inviato: 14-02-2004 16:30  
gattaca
_________________
"Qualcun'altro vuole negoziare?"
Bruce Willis - Il Quinto Elemento -

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misterx76

Reg.: 12 Gen 2004
Messaggi: 2312
Da: carsoli (AQ)
Inviato: 14-02-2004 17:13  
quote:
In data 2004-02-13 15:31, vietcong scrive:

The Doors di Stone
Ghost in the Shell di Oshi
Un Sogno Lungo un Giorno di Coppola (anche Dracula, almeno da parte della critica, gode di una fama incerta)

su questo forum in particolare, certi registi sembrano non essere mai esistiti... uno su tutti Peckinpah (mica un regista degli anni trenta...).



Peckimpah è un grande! solo se non sbaglio ha fatto per lo più western anche se lui non li definiva così tanto che una volta disse a un giornalista "Chi lo ha mandato qui? io non ho mai fatto western! Solo film su chi ha ragione e chi ha torto nella vita. I western li hanno saputi fare solo Monte Helmann e Sergio Leone, si rivolga a loro". Due film su tutti "La ballata di Cabot Hogue" e "Cane di paglia" io li considero 2 veri capolavori del genere.


_________________
...due volte già cadeste senza cavarne frutto, badate un 3° fulmine vi annienterà del tutto!!!

  Visualizza il profilo di misterx76  Invia un messaggio privato a misterx76    Rispondi riportando il messaggio originario
vietcong

Reg.: 13 Ott 2003
Messaggi: 4111
Da: roma (RM)
Inviato: 14-02-2004 17:44  
quote:
In data 2004-02-14 17:13, misterx76 scrive:
quote:
In data 2004-02-13 15:31, vietcong scrive:

The Doors di Stone
Ghost in the Shell di Oshi
Un Sogno Lungo un Giorno di Coppola (anche Dracula, almeno da parte della critica, gode di una fama incerta)

su questo forum in particolare, certi registi sembrano non essere mai esistiti... uno su tutti Peckinpah (mica un regista degli anni trenta...).



Peckimpah è un grande! solo se non sbaglio ha fatto per lo più western anche se lui non li definiva così tanto che una volta disse a un giornalista "Chi lo ha mandato qui? io non ho mai fatto western! Solo film su chi ha ragione e chi ha torto nella vita. I western li hanno saputi fare solo Monte Helmann e Sergio Leone, si rivolga a loro". Due film su tutti "La ballata di Cabot Hogue" e "Cane di paglia" io li considero 2 veri capolavori del genere.






questa dichiarazione non me la ricordo..
mi fa piacere che ti piaccia e, a proposito di sottovalutati, Pat Garret e Billy the Kid è un grande, stranissimo western elegiaco.

nb: Cable Hogue (no Cabot)...

_________________
La realtà è necessaria a rendere i sogni più sopportabili

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misterx76

Reg.: 12 Gen 2004
Messaggi: 2312
Da: carsoli (AQ)
Inviato: 14-02-2004 20:15  
quote:
In data 2004-02-14 17:44, vietcong scrive:
quote:
In data 2004-02-14 17:13, misterx76 scrive:
quote:
In data 2004-02-13 15:31, vietcong scrive:

The Doors di Stone
Ghost in the Shell di Oshi
Un Sogno Lungo un Giorno di Coppola (anche Dracula, almeno da parte della critica, gode di una fama incerta)

su questo forum in particolare, certi registi sembrano non essere mai esistiti... uno su tutti Peckinpah (mica un regista degli anni trenta...).



Peckimpah è un grande! solo se non sbaglio ha fatto per lo più western anche se lui non li definiva così tanto che una volta disse a un giornalista "Chi lo ha mandato qui? io non ho mai fatto western! Solo film su chi ha ragione e chi ha torto nella vita. I western li hanno saputi fare solo Monte Helmann e Sergio Leone, si rivolga a loro". Due film su tutti "La ballata di Cabot Hogue" e "Cane di paglia" io li considero 2 veri capolavori del genere.






questa dichiarazione non me la ricordo..
mi fa piacere che ti piaccia e, a proposito di sottovalutati, Pat Garret e Billy the Kid è un grande, stranissimo western elegiaco.

nb: Cable Hogue (no Cabot)...




Grazie per la correzione. La dichiarazione la lessi per la prima volta su questo sito www.farwest.it che è una miniera di informazioni per tutto ciò che riguarda il west. Se sei un appassionato di west devi per forza fargli una visita!
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...due volte già cadeste senza cavarne frutto, badate un 3° fulmine vi annienterà del tutto!!!

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