FilmUP.com > Forum > CineINFO - Godard Vs Tarantino
  Indice Forum | Registrazione | Modifica profilo e preferenze | Messaggi privati | FAQ | Regolamento | Cerca     |  Entra 

FilmUP Forum Index > Cinema > CineINFO > Godard Vs Tarantino   
Vai alla pagina ( Pagina precedente 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 Pagina successiva )
Autore Godard Vs Tarantino
paolo14

Reg.: 16 Giu 2004
Messaggi: 778
Da: Ferrara (FE)
Inviato: 29-05-2005 11:47  
quote:
In data 2005-05-28 22:05, Daniel scrive:
quote:
In data 2005-05-28 21:55, paolo14 scrive:
quote:
In data 2005-05-28 21:49, Daniel scrive:
quote:
In data 2005-05-28 21:48, paolo14 scrive:
futile al volgo, catartico ai colti.





ah come mi fanno ridere le differenti prospettive!! il gioco funziona anche cambiandola ... ma allora ha davvero ragione Marien di per se Tarantino è proprio uguale a Kubrick



[ Questo messaggio è stato modificato da: Daniel il 28-05-2005 alle 21:51 ]



Ma andate a quel paese, questo mi manda in bestia.
Kubrick è stato il Leonardo da Vinci dei nostri tempi, suvvia.
Conoscete S. Ciarrufoli? Leggete la sua monografia critico-analitica su Eyes Wide Shut, è una meraviglia.




guarda paolo ... il problema di Kubrick è davvero un problema rischioso di cui qui si è parlato spesso ... e come si è già detto forse rasenta l'unicità nel suo genere. Senza entrare nei dettagli qui si tratta davvero di considerare Tarantino come un coglione e Kubrick come un genio (o viceversa) la soluzione sta davvero nel mezzo che sono dei cineasti di per se abnormi nel 'loro' panorama per soluzioni e costruzioni visive ma che nella storia del cinema sopratutto Kubrick prende un posto considerevole rispetto alla sua produzione. C'è chi merita molto di più ...




Non so. Hai indubbiamente ragione dicendo che il discorso è pericoloso e labile, ma mi sembra anche così palese ed elementare la materia qualitativa sulla quale lavoriamo.
Sarebbe come paragonare Brass a un qualsiasi pornografo e la Koll a una qualunque Cicciolina.
Il loro modo di fare cinema è lo stesso? Opere erotiche da una parte, mercato pornografico dall'altra.
Kubrick potrebbe avere, nella letteratura, un suo alter-ego in Shakespeare; Tarantino in Spillane o, se proprio vogliamo, in Shervanenko.
Certo è che per comprendere il sottotesto di un'opera di S. Kubrick, occorono come minimo cinque o sei visioni. Una meraviglia, un calcolo. Il perfetto equilibrio tra estetica, contenuto (scenografico e "teologico" o "teorico") e stile.

In quanto al discorso dell'art pour l'art senza fini economici, ho sottoscritto il tuo post pur sapendo che la morale veniva da Hitchock, Wilder, Griffit, ecc.
E in ogni caso, credo che l'opera più commerciale mai esistita sia proprio la "Monnalisa".
Vogliamo tacciare Leonardo di non essere un'artista?
Tutti, a quell'epoca, lavoravano sovente su commissione.
Oggi, il primo cineasta che lo fa viene guardato con pregiudizio critico.
Non riesco a raccapacitarmi.

_________________
L'ozio è il padre delle virtù.
Tinto Brass

http://arteonline.blog.excite.it/

[ Questo messaggio è stato modificato da: paolo14 il 29-05-2005 alle 11:50 ]

  Visualizza il profilo di paolo14  Invia un messaggio privato a paolo14    Rispondi riportando il messaggio originario
Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 29-05-2005 12:09  
ma scusate qual'è il frutto di un discorso che tenda ad accomunare due registi così eterogenei fra di loro, riconducendoli a forzati schematismi di dissonanza e somiglianza o ponendo paragoni con la letteratura?
mi sembra un discorso francamente ozioso. Più interessante di sicuro, e mi pare ne accennasse viet, è l'osservazione sull'incidenza del singolo sulla propria realtà cinematografica contemporanea. Un confronto "storico", data l'estrema attualità dell'opera di Tarantino, mi sembra assolutamente inadeguato
_________________
"Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate"

  Visualizza il profilo di Petrus  Invia un messaggio privato a Petrus  Vai al sito web di Petrus    Rispondi riportando il messaggio originario
paolo14

Reg.: 16 Giu 2004
Messaggi: 778
Da: Ferrara (FE)
Inviato: 29-05-2005 12:10  
quote:
In data 2005-05-28 23:06, Petrus scrive:
paolo ma tu parli davvero così come scrivi?




A volte sì. Per scherzo più che per diletto. E' divertente e nemmanco futile.
_________________
L'ozio è il padre delle virtù.
Tinto Brass

http://arteonline.blog.excite.it/

  Visualizza il profilo di paolo14  Invia un messaggio privato a paolo14    Rispondi riportando il messaggio originario
paolo14

Reg.: 16 Giu 2004
Messaggi: 778
Da: Ferrara (FE)
Inviato: 29-05-2005 12:16  
quote:
In data 2005-05-29 12:09, Petrus scrive:
ma scusate qual'è il frutto di un discorso che tenda ad accomunare due registi così eterogenei fra di loro, riconducendoli a forzati schematismi di dissonanza e somiglianza o ponendo paragoni con la letteratura?
mi sembra un discorso francamente ozioso. Più interessante di sicuro, e mi pare ne accennasse viet, è l'osservazione sull'incidenza del singolo sulla propria realtà cinematografica contemporanea. Un confronto "storico", data l'estrema attualità dell'opera di Tarantino, mi sembra assolutamente inadeguato




Sì, ma non l'ho certo proposto io.
E poi, un minimo di logicità, almeno qualitativa, è necessaria.

Tarantino incide sulle masse adolescenziali più che sulla realtà cinematografica. Ovverosia, più che un processo di fenomenologia artistica, la sua è un'escalation massmediatica.
Insomma, una bufala.

Almeno credo.

E poi, tornando alla popolarità di un cineasta, che mi dite di Wilder? E di Fellini? E di Hitchock?
Cinema d'elite celebre, credo (e bramo), solo per la sua maestria.
Credo sia un discorso trasliterabile anche a S. Kubrick.


_________________
L'ozio è il padre delle virtù.
Tinto Brass

http://arteonline.blog.excite.it/

[ Questo messaggio è stato modificato da: paolo14 il 29-05-2005 alle 12:17 ]

[ Questo messaggio è stato modificato da: paolo14 il 29-05-2005 alle 12:18 ]

  Visualizza il profilo di paolo14  Invia un messaggio privato a paolo14    Rispondi riportando il messaggio originario
Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 29-05-2005 12:20  
quote:
In data 2005-05-29 12:10, paolo14 scrive:
quote:
In data 2005-05-28 23:06, Petrus scrive:
paolo ma tu parli davvero così come scrivi?




A volte sì. Per scherzo più che per diletto. E' divertente e nemmanco futile.





_________________
"Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate"

  Visualizza il profilo di Petrus  Invia un messaggio privato a Petrus  Vai al sito web di Petrus    Rispondi riportando il messaggio originario
Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 29-05-2005 12:23  
quote:
In data 2005-05-29 12:16, paolo14 scrive:
quote:
In data 2005-05-29 12:09, Petrus scrive:
ma scusate qual'è il frutto di un discorso che tenda ad accomunare due registi così eterogenei fra di loro, riconducendoli a forzati schematismi di dissonanza e somiglianza o ponendo paragoni con la letteratura?
mi sembra un discorso francamente ozioso. Più interessante di sicuro, e mi pare ne accennasse viet, è l'osservazione sull'incidenza del singolo sulla propria realtà cinematografica contemporanea. Un confronto "storico", data l'estrema attualità dell'opera di Tarantino, mi sembra assolutamente inadeguato




Sì, ma non l'ho certo proposto io.
E poi, un minimo di logicità, almeno qualitativa, è necessaria.

Tarantino incide sulle masse adolescenziali più che sulla realtà cinematografica. Ovverosia, più che un processo di fenomenologia artistica, la sua è un'escalation massmediatica.
Insomma, una bufala.

Almeno credo.

E poi, tornando alla popolarità di un cineasta, che mi dite di Wilder? E di Fellini? E di Hitchock?
Cinema d'elite celebre, credo (e bramo), solo per la sua maestria.
Credo sia un discorso trasliterabile anche a S. Kubrick.


_________________
L'ozio è il padre delle virtù.
Tinto Brass

http://arteonline.blog.excite.it/

[ Questo messaggio è stato modificato da: paolo14 il 29-05-2005 alle 12:17 ]

[ Questo messaggio è stato modificato da: paolo14 il 29-05-2005 alle 12:18 ]



sul fatto che tarantino non incida sulla realtà cinematografica potrei aver qualcosa da ridre
fatto sta che tu riproponi una contrapposizione qualitativa su due autori che, come modo d'intendere il cinema, capacità espressive e finalità, senza considerare il contesto in cui si muovono, sono notevolmente diversi
basare dunque un confronto sulla miglior "qualità" dell'uno o dell'altro mi sembra quantomeno ozioso
_________________
"Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate"

  Visualizza il profilo di Petrus  Invia un messaggio privato a Petrus  Vai al sito web di Petrus    Rispondi riportando il messaggio originario
paolo14

Reg.: 16 Giu 2004
Messaggi: 778
Da: Ferrara (FE)
Inviato: 29-05-2005 12:28  
quote:
In data 2005-05-29 12:23, Petrus scrive:
quote:
In data 2005-05-29 12:16, paolo14 scrive:
quote:
In data 2005-05-29 12:09, Petrus scrive:
ma scusate qual'è il frutto di un discorso che tenda ad accomunare due registi così eterogenei fra di loro, riconducendoli a forzati schematismi di dissonanza e somiglianza o ponendo paragoni con la letteratura?
mi sembra un discorso francamente ozioso. Più interessante di sicuro, e mi pare ne accennasse viet, è l'osservazione sull'incidenza del singolo sulla propria realtà cinematografica contemporanea. Un confronto "storico", data l'estrema attualità dell'opera di Tarantino, mi sembra assolutamente inadeguato




Sì, ma non l'ho certo proposto io.
E poi, un minimo di logicità, almeno qualitativa, è necessaria.

Tarantino incide sulle masse adolescenziali più che sulla realtà cinematografica. Ovverosia, più che un processo di fenomenologia artistica, la sua è un'escalation massmediatica.
Insomma, una bufala.

Almeno credo.

E poi, tornando alla popolarità di un cineasta, che mi dite di Wilder? E di Fellini? E di Hitchock?
Cinema d'elite celebre, credo (e bramo), solo per la sua maestria.
Credo sia un discorso trasliterabile anche a S. Kubrick.


_________________
L'ozio è il padre delle virtù.
Tinto Brass

http://arteonline.blog.excite.it/

[ Questo messaggio è stato modificato da: paolo14 il 29-05-2005 alle 12:17 ]

[ Questo messaggio è stato modificato da: paolo14 il 29-05-2005 alle 12:18 ]



sul fatto che tarantino non incida sulla realtà cinematografica potrei aver qualcosa da ridre
fatto sta che tu riproponi una contrapposizione qualitativa su due autori che, come modo d'intendere il cinema, capacità espressive e finalità, senza considerare il contesto in cui si muovono, sono notevolmente diversi
basare dunque un confronto sulla miglior "qualità" dell'uno o dell'altro mi sembra quantomeno ozioso




E' ozioso, ma certo necessario.

Anche perchè l'accostamento tra i due nomi non era nato da me, bensì da Marienbad.

Anche se non ho ben capito di che accostamento si tratti. Certo, non qualitativo.
_________________
L'ozio è il padre delle virtù.
Tinto Brass

http://arteonline.blog.excite.it/

  Visualizza il profilo di paolo14  Invia un messaggio privato a paolo14    Rispondi riportando il messaggio originario
Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 29-05-2005 12:37  
Marien parlava di amore per un artista e modalità con cui si veicola il cinema, non di certo di un confronto qualitativo tra i due
_________________
"Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate"

  Visualizza il profilo di Petrus  Invia un messaggio privato a Petrus  Vai al sito web di Petrus    Rispondi riportando il messaggio originario
paolo14

Reg.: 16 Giu 2004
Messaggi: 778
Da: Ferrara (FE)
Inviato: 29-05-2005 12:41  
E allora, sarò incoerente o reticente (o ottuso, a vostra scelta), ma amo Kubrick aborrando Tarantino.

Che poi, credo che il veicolare l'ars cinematografica sia un atto soggettivo e non certo oggettivo (anche se ciò mi appare retorico).
_________________
L'ozio è il padre delle virtù.
Tinto Brass

http://arteonline.blog.excite.it/

  Visualizza il profilo di paolo14  Invia un messaggio privato a paolo14    Rispondi riportando il messaggio originario
Daniel


Reg.: 14 Feb 2003
Messaggi: 4301
Da: Nuoro (NU)
Inviato: 29-05-2005 14:28  
quote:
In data 2005-05-29 12:37, Petrus scrive:
non di certo di un confronto qualitativo tra i due




anche perchè un discorso di questo tipo oltre ad essere per nulla speculativo si rivelerebbe sempre bloccato e non porterebbe davvero a niente.

  Visualizza il profilo di Daniel  Invia un messaggio privato a Daniel    Rispondi riportando il messaggio originario
Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 29-05-2005 14:35  
quote:
In data 2005-05-29 14:28, Daniel scrive:
quote:
In data 2005-05-29 12:37, Petrus scrive:
non di certo di un confronto qualitativo tra i due




anche perchè un discorso di questo tipo oltre ad essere per nulla speculativo si rivelerebbe sempre bloccato e non porterebbe davvero a niente.




è proprio quello che dicevo più su
_________________
"Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate"

  Visualizza il profilo di Petrus  Invia un messaggio privato a Petrus  Vai al sito web di Petrus    Rispondi riportando il messaggio originario
paolo41

Reg.: 15 Mag 2005
Messaggi: 16
Da: ferrero (FE)
Inviato: 29-05-2005 14:48  
tutto il ragionamente verte sulle parole "giuochi" e "nemmanco"
riflettete riflettete

  Visualizza il profilo di paolo41  Invia un messaggio privato a paolo41    Rispondi riportando il messaggio originario
Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 29-05-2005 15:27  
quote:
In data 2005-05-29 12:37, Petrus scrive:
Marien parlava di amore per un artista e modalità con cui si veicola il cinema, non di certo di un confronto qualitativo tra i due




I confronti qualitativi, non dovrebbero essere mai fatti.
Poi si sa che per comodità, talvolta si usa dire: questo è meglio di quello, o Ennio Annio è meglio di Cicciopazzo; ma quando lo si fa, solitamente ci si appella al gusto, all'approccio soggettivo.
Se si vuole tentare un discorso critico e oggettivo, allora il paragone tra diversi film diventa non tanto impossibile (per stralci e scelte lo si potrebbe anche fare), ma proprio inutile.
Quale interesse potrebbe avere un'operazione di questo tipo, che per di più si appoggia a quell'approccio soggettivo dal quale ci si dovrebbe discostare per formulare una lucida critica?

E' con molta lucidità che infatti affermo che il cinema di Kubrick e quello di Tarantino sono molto simili, la manipolazione della materia filmica è pressochè la stessa.
Come diceva qualcuno, il discorso da fare sarebbe certamente più fruttuoso se intentato attraverso i contesti nei quali nascono certi film (i mezzi, l'epoca, la società, l'etnia etc...), tutti elementi che infatti andrebbero a spiegare per quale motivo gli approcci identici di Kubrick e Tarantino, producano poi due tipi di cinema esteticamente differenti, e intimamente identici.
Un Kill Bill e un 2001 odissea nello spazio, a prescindere dai precetti morali degli autori da cui scaturiscono, sono figli di un approccio medesimo alla costruzione audiovisiva, e figli di due tempi diversi.
Questo anche per dire che è vero, Tarantino non ha inventato nulla, utilizza estratti di cinema orientale e italiano, ma nell'elaborazione di questi materiali, fa esattamente quello che faceva Kubrick.
Nel cinema, inventarsi qualcosa è ormai quasi impossibile, ed è che per questo si parla di morte del cinema, le arti si sa, tendono ad esaurirsi e a rivivere imitando se stesse, dilatando i significanti e concentrando i significati, rendendo sempre più lesta e convulsa la comunicazione artistica, che quasi va a confondersi con la banalità, anche quando banalità non è.
Un tempo c'era Kubrick, l'ultimo grande inventore del cinema, dopo di lui si può tranquillamente dire che la settima arte abbia intrapreso il viaggio di ritorno; adesso c'è Tarantino, l'autore che viene confuso con la banalità, mentre invece è senza dubbio un grande manipolatore, un grandissimo conoscitore di cinema nei suoi meccanismi più ostici; tanto capace da rimaneggiare frammenti di film e caricarli di nuova linfa vitale, di nuove sfumature.
Chi ha parlato di stupro, non ha colto invece l'efficacia che il lavoro di Tarantino attribuisce nuovamente alla materia.
Tarantino è uno dei grandi autori del presente, alcome Kubrick lo è stato negli anni 60 e 70.

Le vostre insulse critiche si fondano su un discorso ben più futile, che è quello della commerciabilità, perchè non sapete vedere oltre le facciate delle storie, e le cornici delle immagini.

Chi non coglie il valore del cinema di Tarantino, ama Kubrick senza alcuna cognizione, senza viverlo. Amano Kubrick perchè qualcuno o qualcosa gli ha detto di farlo.

I discorsi affrontati su questo thread sono spaventosi, blaterazioni di gente che sa tanto di cinema e che non ne ha mai capito nulla.



_________________
Inland Empire non l'ho visto e non mi piace

  Visualizza il profilo di Marienbad  Invia un messaggio privato a Marienbad     Rispondi riportando il messaggio originario
Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 29-05-2005 15:56  
eco sì, pur da non grande fans di entrambi, mi sento di sottoscrivere pienamente un discorso di questo tipo
_________________
"Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate"

  Visualizza il profilo di Petrus  Invia un messaggio privato a Petrus  Vai al sito web di Petrus    Rispondi riportando il messaggio originario
Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 29-05-2005 16:05  
Entrambi chi?
_________________
Inland Empire non l'ho visto e non mi piace

  Visualizza il profilo di Marienbad  Invia un messaggio privato a Marienbad     Rispondi riportando il messaggio originario
Vai alla pagina ( Pagina precedente 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 Pagina successiva )
  
0.125114 seconds.






Tutti i diritti riservati
R Digital non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti.