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Autore INLAND EMPIRE di David Lynch
Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 24-02-2007 01:19  
Du palle. Contestualizzati la minchia.
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Inland Empire non l'ho visto e non mi piace

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 24-02-2007 01:20  
Che poi "sottotesto" era tra virgolette.
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 24-02-2007 01:21  
quote:
In data 2007-02-24 01:18, AlZayd scrive:
quote:
In data 2007-02-24 01:05, Marienbad scrive:
quote:
In data 2007-02-24 01:01, AlZayd scrive:
Sei d'accordo che Una storia vera è molto più lynchiano di questo film?

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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 24-02-2007 alle 01:02 ]



L'ho detto appena sono uscita dalla sala.
Chiedi ad Abyss.
E se dici questo, significa che hai capito il flop...




Mi fido!




E' anche chiaro che uno che ama Bunuel non può che ripudiare un film come questo.

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Inland Empire non l'ho visto e non mi piace

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 24-02-2007 01:22  
Un dolce, che già di per se è dolce, se è TROPPO dolce non è più un dolce ma uno schifo!
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 24-02-2007 01:22  
quote:
In data 2007-02-24 01:21, Marienbad scrive:
E' anche chiaro che uno che ama Bunuel non può che ripudiare un film come questo.

finalmente un'osservazione interessante, e condivisibile
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Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 24-02-2007 01:23  
quote:
In data 2007-02-24 01:22, sandrix81 scrive:
quote:
In data 2007-02-24 01:21, Marienbad scrive:
E' anche chiaro che uno che ama Bunuel non può che ripudiare un film come questo.

finalmente un'osservazione interessante, e condivisibile




meno male va.
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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 24-02-2007 01:26  
quote:
In data 2007-02-24 01:21, Marienbad scrive:
quote:
In data 2007-02-24 01:18, AlZayd scrive:
quote:
In data 2007-02-24 01:05, Marienbad scrive:
quote:
In data 2007-02-24 01:01, AlZayd scrive:
Sei d'accordo che Una storia vera è molto più lynchiano di questo film?

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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 24-02-2007 alle 01:02 ]



L'ho detto appena sono uscita dalla sala.
Chiedi ad Abyss.
E se dici questo, significa che hai capito il flop...




Mi fido!




E' anche chiaro che uno che ama Bunuel non può che ripudiare un film come questo.





Forse per via di quel concetto/senso forte ma sempre cristallino e lineare, della narrazione e del linguaggio, pur nella non ovvietà, convenzionalità. Ecco.., Lynch rende troppo convenziale ciò che in lui non è mai scontato e che però in questo caso lo diventa.
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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 24-02-2007 01:27  
Giaaaaaaaaaaaaa
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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 24-02-2007 01:30  
OK, mi hai convinto, però ho finito le sigarette e comincio ad essere nervoso.., prima che mozzico al Sandro chiudo e me le vado ad accattare serpeggianto nel ventre della notte come un sordido drogato!
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 24-02-2007 01:37  
Meno male che ci sei tu.
Bacio Giuse e notte.
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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 24-02-2007 01:54  
Ora con le sigarette è un'alta cosa!

Notte e bacio ricambiati.
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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 24-02-2007 11:06  
quote:
In data 2007-02-24 00:34, Marienbad scrive:
Gli interventi postati, per quanto possano essere acuti e interessanti non parlano del film anche quando nel film hanno un possibile riscontro.
Un film funaziona nella sua gestalt, e non nelle sue singole componenti. Parlare di un carrello o di una citazione diventa allora utile solo quando vengono estratti da un un discorso cinematografico generale e non quando lo sostituiscono.
Non ha davvero senso parlare di un film in questi termini.
Inland Empire è un pessimo film, senza capo nè coda,




quote:
In data 2007-02-22 15:44, 13Abyss scrive:

ahahah... Quilty, sei formidabile.
Hai parlato di una carrellata. Una soltanto.
Un elemento soltanto in un'intera messinscena.



La critica mossa al film è chiara e naturalmente (mi rifaccio alle parole di Marien) è anche infondata.
E' inoltre evidente che ho parlato unicamente di una carrellata assumendola come esempio per mostrare la chiave di lettura del film,che trova proprio il suo senso compiuto e la sua gestalt nei passaggi visivi costituiti da un'associazione di immagini , di inquadrature, di movimenti di macchina che procedono senza soluzione di continuità e che non sono mai casuali , al contrario sono i pilastri portanti per cui alla fine il racconto ha un suo senso compiuto. In questi termini il film è il trionfo del linguaggio.
Se avessi dovuto dimostrare tutti i passaggi visivi che reggono l'intreccio narrativo (e ripeto che è grazie a questi passaggi che la chiave di lettura è possibile)avrei dovuto parlare del film dall'inizio alla fine; speravo di provocare la scintilla che avrebbe dato il via a una serie di considerazioni logiche, ma evidentemente non si è smosso nulla, non ci si è fermati a riflettere e si è proceduto a testa bassa.
Mi armerò di pazienza cercando di sintetizzare.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 24-02-2007 13:04  
1. La prima parte del film presenta una sua apparente linearità dal momento in cui la vicina di casa di Nikki (personaggio omniscente che mostrerà tutta la vicenda all’attrice) si reca a farle visita, fino al momento in cui Nikki e Davon ( o Susan e Billy se preferite) fanno l'amore sotto alle coperte in una stanza non identificabile, osservati dal marito in penombra.
E' la storia di un pessimo film portato avanti da un mediocre regista (per accorgersi che una luce va sfumata ha bisogno di leggersi il copione, non è un creativo ma un burocrate esecutore di ordini) e recitato da cani da due pessimi attori, con dialoghi banalissimi , incessanti primi piani, aiuto registi ridotti a mendicare due dollari agli attori, tecnici di studio incapaci di posizionare i faretti. Insomma il classico disastro targato Hollywood, infarcito all'esterno dai pettegolezzi di un misero programma televisivo di successo che del film ha la pretesa di parlare solo tramite le vicende personali degli attori.
E' proprio in questo contesto che le due storie del film si fondono in una sola,laddove la storia d'amore del copione (la coppia Susan/Billy)è la stessa di quella tra i due attori (Nikki e Davon)e ben presto lo spettatore si accorge che è pressochè impossibile arrivare a distinguerle quando nell'ultima scena di questa prima parte di IE la fusione avviene materialmente.

Nikki e Devon fanno l'amore . Lui la chiama Sue (quindi si presume stiano recitando), lei invece lo aggredisci verbalmente e urla: "guardami stronzo , sono Nikki!!) la mdp stacca e mostra il marito (di Nikki o di Susan?)che avanza e osserva la scena in questa camera che sarà la camera di altri personaggi della storia (della ragazza polacca che riabbraccerà la sua famiglia alla fine, ad esempio). Stanno recitando o no? Le due storie si sono già fuse in ambiente terzo, sovrapponendo il tempo e lo spazio.
Questo amalgama avviene però principalmente a livello dialettico e non visivo (per capire che le due storie sono diventate una unica ci affidiamo alle parole dei protagonisti) e la prima parte del film si chiude quando Laura Dern entra nel passaggio spazio-temporale che la proietta fisicamente all'interno della stessa storia ("si scoprì che c'era qualcosa all'interno della storia"), la storia di Nikki e Devon o di Susan e Billy, stessa identica cosa. La protagonista si sdoppia e vede se stessa all'interno del suo film,vorrebbe abbracciare il suo Billy ma teme la figura di suo marito, che appare dietro a una finestra;Laura esce da una porta e entra in un salotto, siamo in pieno giorno.

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 24-02-2007 13:05  
2. E' a questo punto che il film cambia improvvisamente registro e la trama si sviluppa secondo un'associazione di sequenze e immagini l'una concatenata all'altra.
E' in questa stanza che Laura Dern vede due film (LEI ORA E' DENTRO AL FILM), il primo è la storia della prostituta Susan e il secondo è l'"originale" 47, in bianco e nero e mai portato a termine per la morte degli attori protagonsiti.
La macchina da presa si proietta nel buio , narra e poi ne esce; Laura Dern si copre gli occhi, ne segue una soggettiva in cui è proiettata nel vecchio film polacco. I personaggi di queste due vicende parallele si rivelano grazie a sovrapposizioni e affiancamenti di immagini (Susan si reca nella lussuosa casa di Billy, la moglie è presente e la schiaffeggia; prima di farlo tornano le immagini del vecchio film e le persone che ricoprono quei ruoli in quel film si svelano("chi è quella ragazza?"- e "chi è quella ragazza?" : inquadratura della misteriosa donna morta e della sua assassina nel vecchio movie, inquadratura della moglie di Billy e inquadratura di Susan).
Anche in questo caso quindi le due storie parallele si intersecano fondendosi in un continuo visivo coerente e razionale.
Il remake e l'originale sono ora sullo stesso piano, come lo era diventato la storia di Nikki/Susan e Davon/Billy.

E' una giustapposizione di immagini che mette in contatto a sua volta Laura Dern con la ragazza che guarda la Tv, in un terzo piano temporale che diverrà poi parallelo ;e così con un orologio e un buco nella maglietta la mdp si fionda in continuazione nella storia , la buca letteralmente , la rincorre.



[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 24-02-2007 alle 14:02 ]

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 24-02-2007 13:05  
3. Il trip visivo che ne segue in IE è la reiterazione di questo concetto all'ennesima potenza, fino A giungere a un finale livellamento di tutti questi piani della vicenda ad un unico comune denominatore quando alla morte di Susan un movimento di macchina all'indietro ,doppiato dallo stesso movimento della cinepresa che inquadra il set della scena, annulla per sempre la differenza temporale tra i vari intrecci.

La storia dell’attrice Nikki , del suo personaggio Susan e del vecchio film 47 sono ora sullo stesso piano e sono al contempo una incastrata nell’altra.
Laura Dern vaga come uno zombie sul set , entra nel passaggio AXXON e si trova in una sala cinematografica. Sullo schermo danno il film che ha appena girato. La mdp stacca e inquadra un uomo che entra in sala,altro stacco e l’uomo compare simultaneamente sullo schermo mentre gira l’angolo e sale su per le scale. E’ una storia in divenire, nel suo atto di compiersi, a sua volta osservata dalla ragazza in lacrime alla TV (e a sua volta ripresa sul piccolo schermo da una ulteriore inquadratura che mostra sul teleschermo e in diretta il bacio finale tra le protagoniste di due differenti sottolivelli della storia).
E’ questa la sintesi estrema del film, che riassume perfettamente tre storie identiche incastonate perfettamente una sopra l’altra partendo da spazi temporali completamente diversi.
Questa in sintesi , e scritta malissimo, la Gestalt del film .


[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 24-02-2007 alle 13:15 ]

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