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Autore Il MIGLIOR FILM DI TUTTI I TEMPI
malcolmx

Reg.: 13 Gen 2005
Messaggi: 58
Da: REGGIO EMILIA (RE)
Inviato: 14-01-2005 19:25  
Si vabbè, cominciamo a giocare con le parole. Adesso viene fuori che "Mamma il ragazzino è diventato ristretto" è paragonabile a un film di Ozu o "Mamma ho perso il tram" è alla stregua di Godard. No, senza offesa, ma cerchiamo di fare una distinzione perchè se no si finisce in un vicolo cieco.

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oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 14-01-2005 19:26  
quote:
In data 2005-01-14 19:25, malcolmx scrive:
Si vabbè, cominciamo a giocare con le parole. Adesso viene fuori che "Mamma il ragazzino è diventato ristretto" è paragonabile a un film di Ozu o "Mamma ho perso il tram" è alla stregua di Godard. No, senza offesa, ma cerchiamo di fare una distinzione perchè se no si finisce in un vicolo cieco.


ma chi è che ha mai detto quello che scrivi?????
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Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 14-01-2005 19:29  

se il film costa molto è commerciale

se il film ha successo è commerciale

beh a me sembra una stronzata
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MaratSafin

Reg.: 17 Ott 2004
Messaggi: 831
Da: trafalmadore (CO)
Inviato: 14-01-2005 19:32  
quote:
In data 2005-01-14 19:25, malcolmx scrive:
Si vabbè, cominciamo a giocare con le parole. Adesso viene fuori che "Mamma il ragazzino è diventato ristretto" è paragonabile a un film di Ozu o "Mamma ho perso il tram" è alla stregua di Godard. No, senza offesa, ma cerchiamo di fare una distinzione perchè se no si finisce in un vicolo cieco.



Che distinzioni dovremmo fare?

Te ne faccio un paio:

film ad altro budget/film a basso budget.

Film amatoriali/film commerciali.

Film belli/film brutti.

Cazzo gente tutti i film (a parte le filmine del vostro matrimonio) sono concepite per arrivare nelle sale. Indi per un pubblico. Indi sono COMMERCIALI. A seconda del budget speso mireranno ad avere rientri più o meno alti, quindi la logica commerciale sarà più o meno esasperata. Da qui la supposta libertà artistica del cinema indipendente. Pochi costi= poche aspettative= più libertà.

L'unico cieco mi sembri tu.

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(..)Ha creato un profilo solo per scrivere 3 puttanate...(powered by Stilgar)

[ Questo messaggio è stato modificato da: MaratSafin il 14-01-2005 alle 19:34 ]

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malcolmx

Reg.: 13 Gen 2005
Messaggi: 58
Da: REGGIO EMILIA (RE)
Inviato: 14-01-2005 19:35  
Il film è commerciale quando i propositi del regista sono finalizzati al guadagno, non all'opera in se. E' la stessa differenza che c'è tra Ferretti Lindo Giovanni e Eros Ramazzotti. Tutto sta nel capire cosa vuole la gente. Brani sull'amore, sul matrimonio perfetto o sull'erezione triste e il tedio domenicale. Va da sè che il risultato è drammaticamente differente.

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MaratSafin

Reg.: 17 Ott 2004
Messaggi: 831
Da: trafalmadore (CO)
Inviato: 14-01-2005 19:45  
Tu supponi un legame che non esiste fra due categorie, che poi non sono neanche categorie, come stabile.

Si potrebbe al massimo asserire che tendenzialmente i film ad alto budget e con finalità dichiaratamente commerciali sono brutti e quelli a basso budget sono belli.

Ma mi puzza lo stesso di semplificazione e massimalismo da intellettuali snob.
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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 14-01-2005 19:47  
quote:
In data 2005-01-14 19:35, malcolmx scrive:
Il film è commerciale quando i propositi del regista sono finalizzati al guadagno, non all'opera in se. E' la stessa differenza che c'è tra Ferretti Lindo Giovanni e Eros Ramazzotti. Tutto sta nel capire cosa vuole la gente. Brani sull'amore, sul matrimonio perfetto o sull'erezione triste e il tedio domenicale. Va da sè che il risultato è drammaticamente differente.



io penso che anche Vanzina ci mette il cuore nel realizzare i suoi film

non credo che si metta a girare pensando ai soldi
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liliangish

Reg.: 23 Giu 2002
Messaggi: 10879
Da: Matera (MT)
Inviato: 14-01-2005 19:47  
Francamente anch'io non capisco. La definizione di film commerciale è chiaramente labile e variabile, per cui esistono delle "gradazioni" di commercialità.
Che il film migliore di tutti i tempi possa essere o meno un film commerciale dipende esclusivamente dal soggetto che giudica e dai suoi parametri di giudizio.
Per quanto a chi ama il cinema possa dispiacere, la maggior parte del pubblico non ha la benché minima idea di cosa il cinema sia. La maggior parte delle persone, per usare un'espressione di Marien che ritengo esemplare, ama le storielle che si raccontano al cinema e non il cinema stesso.
Da questo punto di vista ISDA è un ottimo film, anche se non ha pretese autoriali e non dice assolutamente niente di nuovo o di significativo in termini di arte cinematografica.
Personalmente non lo giudico un film commerciale ma semplicemente un film vecchio, ossia un film che racconta alla maniera dei colossal di cinquant'anni fa. E questo è l'aspetto in cui si avvicina maggiormente al libro da cui è tratto, che a sua volta era un libro fuori dal tempo, un libro che avrebbe potuto essere scritto cent'anni prima.
Affrancarsi da questo modo di vedere il cinema non è facile, e io ci sto provando da molti mesi, senza essere sicura di avere le capacità per riuscirci.
E' chiaro che anche tra le persone che hanno questo approccio "sbagliato" (lo metto tra virgolette perché non so quanto sia oggettivamente sbagliato) ci sono quelle che amano le belle storielle a lieto fine e quelli che invece preferiscono le storie complicate, non lineari, disturbanti. Ma in ogni caso non distinguono la bellezza del film dalla bellezza della storia.
Un film a parer mio è tanto più commerciale quanto più si avvicina ai gusti del primo gruppo. Tra quelli a cui piacciono le storielle, quelli che amano le storielle a lieto fine. Che poi sono la maggior parte delle persone.
Certo è riduttivo, e ci sono almeno altre cinquanta variabili che andrebbero prese in cosiderazione per determinare la commercialità di un film. Ma questo mi sembra uno degli aspetti più importanti e, anche, più facilmente comprensibile.
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...You could be the next.

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malcolmx

Reg.: 13 Gen 2005
Messaggi: 58
Da: REGGIO EMILIA (RE)
Inviato: 14-01-2005 19:54  
Intellettuale e snob lo accetto. Mi sta bene. Però guarda che non ho mai detto che il commerciale è sempre una porcheria. Lo è molto spesso. Ma non sempre. Che la popolazione cinematografica media sia ad un livello indecente, bene, dalle letture che mi consigli non vedo come potresti essere in disaccordo con me. Non Azzanniamoci solo per l'aggressività. Tentiamo il ragionamento. Il cinema è uno strumento di espressione. Può essere usato in mille modi. Può essere utilizzato per esprimere il bello. Può essere usato per fare mille rivoluzioni. E può essere usato esattamente come un'industria qualunque, per ricavare profitto. Ma le distinzioni esistono, eccome. Se certi registi si "vendessero" al commercio puro guadagnerebbero cento volte quello che guadagnano ora. Eppure non lo fanno. Perchè ? Perchè non è vero che i soldi sono tutto. Esiste anche il rispetto per se stessi e per il pubblico. E meno male.

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MaratSafin

Reg.: 17 Ott 2004
Messaggi: 831
Da: trafalmadore (CO)
Inviato: 14-01-2005 19:54  
Mi cito da un altro topic per dire che Lilian ha espresso un bel concetto.

quote:
In data 2005-01-13 19:16, MaratSafin scrive:

Bunuel:

"Metropolis non è un film unico: sono due film uniti per il ventre, ma con necessità spirituali divergenti, assolutamente antagonistiche.

Quelli che considerano il cinema in quanto valido narratore di storie, patiranno con Metropolis una profonda delusione. Ciò che viene narrata è triviale, ampolloso, pedantesco, di un vieto romanticismo.

Ma se all'aneddoto preferiamo lo sfondo plastico-fotogenico del film, allora Metropolis colmerà tutte le misure, ci stupirà come il più meraviglioso libro d'immagini che sia mai stato composto."

Per gli aneddoti, in effetti, c'è sempre mia nonna.






Continuo tuttavia a non riconoscere quello della commercialità o supposta tale come un valido criterio estetico nell'avvicinarsi alla critica del cinema.
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DottorDio

Reg.: 12 Lug 2004
Messaggi: 7645
Da: Abbadia S.S. (SI)
Inviato: 14-01-2005 19:55  
quote:
In data 2005-01-14 19:35, malcolmx scrive:
Il film è commerciale quando i propositi del regista sono finalizzati al guadagno, non all'opera in se. E' la stessa differenza che c'è tra Ferretti Lindo Giovanni e Eros Ramazzotti. Tutto sta nel capire cosa vuole la gente. Brani sull'amore, sul matrimonio perfetto o sull'erezione triste e il tedio domenicale. Va da sè che il risultato è drammaticamente differente.


ecco la definizione di commerciale, bravo.
Per esempio film come Chronicles of Riddick e il Quinto elemento sono film commerciali, perchè concepiti con l'unico fine di guadagnare soldi senza curare la trama (tra questi film ci si potrebbe aggiungere anche film come Armageddon, The Core, il Titanic, e altri ancora), mentre ci sono film che vogliono raccontare una storia (vedi film di Scorsese, Kubrick, Hitchcock) e spesso si ha anche un bel risultato artistico (i nomi sopra citati sono garanzia di arte) e ci sono film che vogliono raccontare storie scomode ad ogni costo (come dice il mitico Abel Ferrara (di cui consiglio caldamente il cattivo tenente e China Girl): "l'incasso al botteghino è l'ultimo dei miei pensieri quando lavoro a un film" (grande e basta) e secondo me dovrebbe essere così.
Aigor si è espresso.

_________________
Geppetto è stato l'unico uomo ad aver fatto un figlio con una sega

Attention: Dieu est dans cette boite comme ailleurs et partout!

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MaratSafin

Reg.: 17 Ott 2004
Messaggi: 831
Da: trafalmadore (CO)
Inviato: 14-01-2005 20:00  
quote:
In data 2005-01-14 19:54, malcolmx scrive:

Perchè non è vero che i soldi sono tutto. Esiste anche il rispetto per se stessi e per il pubblico. E meno male.




Questo è ovvio. Ma non si può fare finta di non sapere cosa sta dietro alla produzione di un film.

E nonostante questo molti autori riescono a coniugare le due cose. Ma neanche questo fa di un regista un ottimo regista e di un film un ottimo film.

Quelle a mio avviso sono cose che stanno a monte e con le quali si può o meno essere d'accordo. Quello di cui si deve parlare è il film con le sue caratteristiche, altrimenti analizzeremmo Orson Welles per il contratto spropositato che riuscì a strappare alla MGM.

Invece grazie a Dio ce lo ricordiamo per la profondità di campo, i piani sequenza e per la fotografia di Toland, fra le altre cose.
_________________
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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 14-01-2005 20:02  
ecco, un'altra differenza fondamentale è quella tra cazzate e cose almeno sensate.
e le ultime 4-5 pagine di questo topic ne sono la riprova.
scusate l'arroganza e la spocchiosità.
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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malcolmx

Reg.: 13 Gen 2005
Messaggi: 58
Da: REGGIO EMILIA (RE)
Inviato: 14-01-2005 20:03  
Ecco, finalmente nomi. ooooohhhh, Alfred Hitchcock. Nemico giurato del commercio. Grande lavoratore. Genio. Eppure oggi se uno si avvicina al cinema non può fare a meno di guardare una sua pellicola. Lui ha vinto con la testa dura sfidando le masse e dunque sfidando il tornaconto. E ha fatto una prima, grande rivoluzione. Senza prendere in giro nessuno. Ma rispettando lo spettatore. Idem per Abel Ferrara e Stanley Kubrick

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MaratSafin

Reg.: 17 Ott 2004
Messaggi: 831
Da: trafalmadore (CO)
Inviato: 14-01-2005 20:09  
COmunque Gangs of New York seguendo la vostra logica è commerciale, quindi fa schifo.

Seguendo la mia fa schifo e basta. Nomi o non nomi, budget o non budget, Scorsese o non Scorsese.
_________________
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