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Autore "E venne il giorno" di M. Night Shyalaman
sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 23-06-2008 13:11  
IL COLORE DISPERSO NELLO SPAZIO

Le piante della Terra sono arrabbiate perché noi uomini siamo dei cattivoni, e si coalizzano tra loro per farci fuori, spingendoci al suicidio attraverso una tossina prodotta e dispersa nell’aria con l’aiuto del compagno vento.
Se non vi è finora balzato in mente il dubbio che io sia completamente scemo o almeno che stia scherzando, potete tranquillamente fermarvi qui e dedicare i prossimi cinque minuti a tagliarvi le unghie o a fare uno spuntino, poiché sto per scrivere di cose che evidentemente non vi interessano in alcun modo.
Perché, se è vero che il nocciolo della questione, poi abbastanza semplice da cogliere, è che l’unica spiegazione agli eventi che Shyamalan avalla nel film sia quella che viene fuori quando finalmente gli uomini smettono di rifugiarsi dentro il loro mondo di costruzioni e barriere, materiali o astratte che esse siano, altresì il grosso rischio che la pellicola si accolla responsabilmente è quello di poter spingere la parte disattenta del pubblico a credere a ciò che il regista mette continuamente in ridicolo, perché come i suoi ridicoli personaggi ha bisogno di spiegazioni, modelli statistici e percentuali.
Non sono pochi quelli che ridacchiano in sala trovando del ridicolo in E venne il giorno, ma probabilmente non si accorgono di stare ridendo di sé stessi. O forse invece se ne accorgono e ridono per autodifesa, preoccupati più dalla crescita del proprio naso che dalla scomparsa delle api. In The happenning la parola, e con essa il pensiero, non tengono il passo dell’immagine, ed è per questo che la gente si immobilizza, mentre uno, il soggetto del – momentaneo – punto di vista, parla cercando di capire cosa succede. Gli esseri umani di Shyamalan si immobilizzano e perdono la parola perché gli esseri umani nel mondo reale non vanno più da nessuna parte e non si dicono più niente.

La critica spietata di M. Notte si rivolge infatti, questa volta, e ancora una volta, a quello che siamo diventati, al mondo che ci siamo costruiti, un mondo di costruzioni e barriere appunto.
Un mondo in cui l’incomunicabilità la fa da padrona; la comunicazione e persino la sua stessa premessa, la compresenza fisica, sono inibite dall’essere affidate sempre più esclusivamente ad una variegata serie di simulacri e feticci, cellulari apparecchi televisivi e fotografie, immagini e video, ma non solo, costruzioni e barriere lo sono case e palazzi, strade e mezzi di trasporto, lo sono in fondo persino i parchi (spazi che noi concediamo alla natura), ma lo sono certamente anche la parola e il numero, le teorie e le elaborazioni di dati, riflessi del nostro sguardo sul mondo. Viviamo in un mondo di specchi e simulacri, in cui le due torri di una centrale nucleare possono apparire sullo sfondo di un paesaggio al posto di due colline, un mondo in cui quello che ci meritiamo (“You deserve it” è scritto sul cartellone pubblicitario) è una model home (non casualmente coeva della model town in cui avviene l’esperimento nucleare nell’ultimo Indiana Jones) in cui “tutto è finto”, persino cibi e bevande, persino monitor e libri che sono già di per sé finzioni di realtà. Persino le piante.
Un mondo in cui la differenza tra i due gruppi che abbandonano le strade per trovarsi un riparo sta forse proprio alla base, ossia al criterio di formazione dei gruppi: quelli che sono pronti, e quelli che devono prendere la roba dalle auto, e forse quello che i secondi hanno lasciato nelle auto è loro stessi.
Un mondo in cui osservazione e interpretazione dei dati ottenuti dovrebbero spiegare tutto il possibile e il probabile, eppure il razionale protagonista fa una lezione a scuola su “un evento della natura che l’uomo non riesce a spiegare” e si trova poi nel corso del film ad esclamare per una decina di volte “Non lo so” di fronte ai fatti e ai dati.
Un mondo in cui Alma, che in effetti “è come se fosse distante, o roba simile” perché è forse l’unica a non “aver perso i contatti”, funziona continuamente come spia (“pensavamo che nessuno avrebbe più inventato malvagità come queste!”) o come espressione dell’impressione di realtà (“ti rendi conto quant’è schifosa la gente?”).

Un mondo in cui c’è sempre qualcuno che insegue l’altro, ed è Elliott che insegue Alma, è Elliott che ha bisogno dell’ennesimo simulacro, l’anello dell’umore, per sentirsi addosso quel blu che Alma ha dipinto negli occhi. Ma è sempre Elliott che alla fine sceglie di abbandonare un altro strumento di distanziazione, il tubo per parlare tra le due case, per ritrovare la comunicabilità, per ritrovare qualcosa da dire, per tornare a guardarsi negli occhi, trasmettendosi amore.
E il colore dell’amore, che i due non ricordano? Quello è lo stesso grazie al quale Ivy Walker riconosce sempre Lucius Hunt in The Village. È il colore che nei film di Shyamalan non si vede perché è il colore che manca al mondo ridicolo che mette in scena, il colore di cui quel mondo avrebbe bisogno per essere meno inadeguato.

E poi, c'era qualcos'altro che volevo dire, ma non ricordo bene.
A che punto sono arrivato?
Che.... punto.....



http://www.positifcinema.com/evenneilgiorno.htm

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 23-06-2008 14:02  
quote:
In data 2008-06-23 13:01, utopia scrive:
quote:
In data 2008-06-23 12:58, Valparaiso scrive:
Beh, Utopia, è troppo facile anche moderare alla cazzo di cane senza fare nomi.
Capisco le intenzioni positive che lo hanno determinato, ma nella maniera in cui è venuto fuori, il tuo intervento è soltanto molesto.
Io del tuo "tutti" non mi ci sento parte, mi pare di avere sempre argomentato la mia opinione.
Strano poi che la moderazione non intervenga mai quando insulti gratuiti e immotivati vengono da certi utenti, mentre quando provengono da TomThom o Fakuser ci si muova con tempestività assoluta.


Valpa, mi aspettavo un intervento del genere e non ho problemi a fare nomi, in primo luogo Marien, Abyss e Thom.
Non ho certo aspettato l'intervento di Thom; il problema era che ogni volta che entravo qui dentro e volevo intervenire ho preferito lasciar correre sperando che il tutto scemasse da sè. Cosa che non è stata.
E, francamente, questa puntualizzazione
Io del tuo "tutti" non mi ci sento parte, mi pare di avere sempre argomentato la mia opinione
la trovo davvero fuori luogo dal momento che mi pare tu non abbia usato offese verso nessuno.
E' chiaro che il mio tutti si riferiva a chi si è discostato dalla critica al film e non a chi ha civilmente espresso il proprio parere al riguardo.




Eh no. Questa volta no.
Il fatto di utilizzare la parola "tutti", probabilmente, significava che avevi respirato aria di astio senza però preoccuparti di valutare dove e quando questo astio si fosse concretizzato. Quindi un po' ha ragione Valpa.
Se avessi letto i post, infatti, avresti constatato che in questa tranche non ho offeso nessuno. Se è apparsa qualche offesa tra i miei post è perchè il mio profilo è stato utilizzato anche da Abyss, che per altro ha ben specificato di essere lui l'autore dei post incriminati.

Quindi non solo non hai paura a tirarmi in mezzo, ma mi tiri in mezzo pure a sproposito. Sei una dura cazzo!

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[ Questo messaggio è stato modificato da: Marienbad il 23-06-2008 alle 14:06 ]

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utopia


Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 14557
Da: Smaramaust (NA)
Inviato: 23-06-2008 14:07  
quote:
In data 2008-06-23 14:02, Marienbad scrive:
Eh no. Questa volta no.
Il fatto di utilizzare la parola "tutti", probabilmente, significava che avevi respirato aria di astio senza però preoccuparti di valutare dove e quando questo astio fosse concretizzato. Quindi un po' ha ragione Valpa.
Se avessi letto i post, infatti, avresti constatato che in questa tranche non ho offeso nessuno. Se è apparsa qualche offesa tra i miei post è perchè il mio profilo è stato utilizzato anche da Abyss, che per altro ha ben specificato di essere lui l'autore dei post.

Quindi non solo non hai paura a tirarmi in mezzo, ma mi tiri in mezzo pure a sproposito. Sei una dura cazzo!



Ma infatti l'astio non era riferito all'ultima tranche, dal momento che ho detto che più di una volta avrei voluto intervenire ma non l'ho fatto.
Non perchè son pavida o altro, ma perchè ho la certezza assoluta che se l'avessi fatto fin dall'inizio ci si sarebbe lamentati del fatto che qui dentro non c'è più libertà d'espressione, che è finita l'era della bella moderazione, che siamo bigotti, che siamo questo e quello, che non ci sono più le mezze stagioni.
E questo è innegabile, non ci prendiamo per il culo.
L'ultimo botta e risposta è stato Abyss - Thom, certo che lo so e certo che l'ho letto (non intervengo certo tanto per); ho tirato in ballo anche te dal momento che, in precedenza, sei stata coinvolta.

E comunque, se a qualcuno ne fottesse qualcosa, ho fatto gran fatica a leggervi perchè praticamente mi avete detto tutto il film ed odio le anticipazioni.
Quindi vi odio.
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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 23-06-2008 14:09  
quote:
In data 2008-06-22 20:17, Fakuser scrive:
quote:
In data 2008-06-22 20:01, Marienbad scrive:
quote:
In data 2008-06-22 19:31, Fakuser scrive:


Quindi una buona immagine eidetica è SEMPRE icastica, Marien?




Ma piantala




Ho fatto una domanda apposta per vedere se avevo capito....

La tua risposta mi pare fin troppo eloquente...




Beh, dovendo risponderti seriamente ti ci manderei, perchè la tua domanda è chiaramente stupida. Poi, se vuoi argomentarla meglio magari ci si può anche sbizzarrire.
Un suggerimento però, occhio a dove vai a parare, perchè il termine che hai usato rimanda alla nozione di rappresenzazione e l'immagine eidetica ne è l'antitesi.

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 23-06-2008 14:12  
quote:
In data 2008-06-23 14:07, utopia scrive:

Ma infatti l'astio non era riferito all'ultima tranche, dal momento che ho detto che più di una volta avrei voluto intervenire ma non l'ho fatto.
Non perchè son pavida o altro, ma perchè ho la certezza assoluta che se l'avessi fatto fin dall'inizio ci si sarebbe lamentati del fatto che qui dentro non c'è più libertà d'espressione, che è finita l'era della bella moderazione, che siamo bigotti, che siamo questo e quello, che non ci sono più le mezze stagioni.
E questo è innegabile, non ci prendiamo per il culo.
L'ultimo botta e risposta è stato Abyss - Thom, certo che lo so e certo che l'ho letto (non intervengo certo tanto per); ho tirato in ballo anche te dal momento che, in precedenza, sei stata coinvolta.

E comunque, se a qualcuno ne fottesse qualcosa, ho fatto gran fatica a leggervi perchè praticamente mi avete detto tutto il film ed odio le anticipazioni.
Quindi vi odio.




No scusa, ma allora sono cretina io. Con questa tranche indendevo tutto il topic.
Non mi pare di aver offeso nessuno, o di aver utilizzato parolacce et similia.
Indicami dove, "in primo luogo Marien", ha offeso qualcuno.
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utopia


Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 14557
Da: Smaramaust (NA)
Inviato: 23-06-2008 14:16  
Eheh, mia cara... mi sa che hai frainteso il mio 'in primo luogo'.

La questione era che, semplicemente, si voleva constatare se io avessi o meno le palle di richiamarti. E con il mio 'in primo luogo' volevo sottolinearlo.
Perlomeno era questa la mia intenzione.

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 23-06-2008 14:17  
quote:
In data 2008-06-22 20:21, Valparaiso scrive:

Sì sì, ma infatti, al di là di alcuni termini che trovo inaridiscano un po' il linguaggio, noto comunque che hai un'ottima sensibilità, e un'ottimo "occhio". Non di rado fai delle osservazioni e dei ragionamenti che hanno anche una loro poeticità.
Però trovo che qualche termine orrido come l'ultimo che ho citato possa seriamente inficiare la portata di un ragionamento. Anche perchè così si fa strame della lingua greca senza troppo rispetto, utilizzandola per comporre neologismi che poco hanno a che vedere col significato e la storia filosofica di un certo termine. E non sembra neanche un termine capace di aprire chissà quali universi concettuali, visto che tutto sommato il concetto che esprime appare semplice e abbastanza intuitivo. Quindi mi viene un po' da chiedermi "Ma perché?".
Comunque figuriamoci, si tratta di un approccio più che lecito, la mia considerazione era più che altro di natura estetica.





Ah ok. Comunque per certi versi concordo con te, talvolta la terminologia è davvero spietata con i sensi. Mischia ancor più le carte e allontana dalla chiarezza.
La terminologia va sicuramente pesata. E io la peso sempre. Se ho usato la formula di Bertetto è perchè l'ho trovata davvero geniale ed esaustiva (ovviamente se correlata alla sua teorizzazione).
Per il resto mi fa piacere quello che hai scritto e aggiungo che sei uno dei pochi con cui vale la pena discutere e pure litigare.
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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 23-06-2008 14:19  
quote:
In data 2008-06-23 14:16, utopia scrive:
Eheh, mia cara... mi sa che hai frainteso il mio 'in primo luogo'.

La questione era che, semplicemente, si voleva constatare se io avessi o meno le palle di richiamarti. E con il mio 'in primo luogo' volevo sottolinearlo.
Perlomeno era questa la mia intenzione.





Ma cosa cazzo ti sei fumata?

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utopia


Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 14557
Da: Smaramaust (NA)
Inviato: 23-06-2008 14:20  
quote:
In data 2008-06-23 14:19, Marienbad scrive:
quote:
In data 2008-06-23 14:16, utopia scrive:
Eheh, mia cara... mi sa che hai frainteso il mio 'in primo luogo'.

La questione era che, semplicemente, si voleva constatare se io avessi o meno le palle di richiamarti. E con il mio 'in primo luogo' volevo sottolinearlo.
Perlomeno era questa la mia intenzione.





Ma cosa cazzo ti sei fumata?


Magari...
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oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 23-06-2008 14:27  
quote:
In data 2008-06-23 00:18, oronzocana scrive:
quote:
In data 2008-06-22 17:26, oronzocana scrive:
quote:
In data 2008-06-22 16:36, Marienbad scrive:
Ho dimenticato di aggiungere che l'immagine eidetica definisce con due termini, eidos (idea) e immagine (in quanto visibile), una gestalt che produce "il senso in relazione al visibile" e "il visibile in relazione al senso".



questo chi lo realizza secondo te? La regia o il montaggio, magari con una costruzione sintattica di non facile lettura?
Non so perché, ma a titolo esemplificativo mi viene in mente L'anno scorso a Marienbad.




... ripropongo la domanda.




pronto!!!
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Valparaiso

Reg.: 21 Lug 2007
Messaggi: 4447
Da: Napoli (es)
Inviato: 23-06-2008 14:32  
quote:
In data 2008-06-23 14:16, utopia scrive:


La questione era che, semplicemente, si voleva constatare se io avessi o meno le palle di richiamarti.



Non per metterti ulteriormente in difficoltà, ma questa è una tua interpretazione alquanto personale. A me non frega nulla di chi richiami, per me sarebbe andato benissimo anche se non fosse stato richiamato nessuno. Ho solo chiesto di puntualizzare a chi fosse rivolto il richiamo in particolare, visto che messo in quel modo sembrava un po' ambiguo.

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 23-06-2008 14:32  
quote:
In data 2008-06-22 20:42, Midknight scrive:
quote:
In data 2008-06-22 16:36, Marienbad scrive:
Ho dimenticato di aggiungere che l'immagine eidetica definisce con due termini, eidos (idea) e immagine (in quanto visibile), una gestalt che produce "il senso in relazione al visibile" e "il visibile in relazione al senso". Se una di queste non appoggia sull'altra e non si nutre dell'altra, non è più un immagine eidetica. Cosa resta? Il buco nero del segno filmico. In questo senso il film è improduttivo.



Probabilmente c'è gente che di greco antico ne sa più di me, ma eidos non mi sembra abbia a che fare con "idea", piuttosto con "vedere" o "visivo". Se ho ragione che cazzo significa immagine eidetica? Immagine visiva? Un po un termine a cazzo.
Osservazione che per altro non serve una cippa alla interessante discussione



Probabilmente non solo c'è gente che ne sa più di te e di me messi insieme, ma c'è pure da sottolineare che tu non ne sai un'emerita minchia.

Il termine "eidos", nell'accezione usata in principio da Platone significa "forma". Nella sua trattazione filosofica la forma non è un'immagine, una sagoma, ma un qualcosa che connette sia visibilità che conoscibilità.
Il senso che più gli si avvicina è quello relativo ad Idea.

<Il termine con cui Platone ha indicato l’essenza è "eidos". Platone per "eidos" non intendeva affatto, come pensiamo noi moderni, qualcosa che si risolvesse in un "ens mentis", bensì ciò a cui mira il pensiero quando pensa> cit.

Per questo Bertetto utilizza proprio questo termine, perchè il cinema, attraverso l'essenza dell'immagine, il simulacro del reale, filtra l'idea oltre la visibilità.
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utopia


Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 14557
Da: Smaramaust (NA)
Inviato: 23-06-2008 14:35  
quote:
In data 2008-06-23 14:32, Valparaiso scrive:
quote:
In data 2008-06-23 14:16, utopia scrive:
La questione era che, semplicemente, si voleva constatare se io avessi o meno le palle di richiamarti.


Non per metterti ulteriormente in difficoltà, ma questa è una tua interpretazione alquanto personale. A me non frega nulla di chi richiami, per me sarebbe andato benissimo anche se non fosse stato richiamato nessuno. Ho solo chiesto di puntualizzare a chi fosse rivolto il richiamo in particolare, visto che messo in quel modo sembrava un po' ambiguo.


Ahah, ma tranquillo che non mi metti in difficoltà!
Allora bon!
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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 23-06-2008 14:35  
quote:
In data 2008-06-23 14:27, oronzocana scrive:
quote:
In data 2008-06-23 00:18, oronzocana scrive:
quote:
In data 2008-06-22 17:26, oronzocana scrive:
quote:
In data 2008-06-22 16:36, Marienbad scrive:
Ho dimenticato di aggiungere che l'immagine eidetica definisce con due termini, eidos (idea) e immagine (in quanto visibile), una gestalt che produce "il senso in relazione al visibile" e "il visibile in relazione al senso".



questo chi lo realizza secondo te? La regia o il montaggio, magari con una costruzione sintattica di non facile lettura?
Non so perché, ma a titolo esemplificativo mi viene in mente L'anno scorso a Marienbad.




... ripropongo la domanda.




pronto!!!




Eccomi, scusa Oronzo, ma a te rispondo dopo, ora devo proprio fuggire.
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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 23-06-2008 14:40  
quote:
In data 2008-06-23 14:32, Marienbad scrive:
<Il termine con cui Platone ha indicato l’essenza è "eidos". Platone per "eidos" non intendeva affatto, come pensiamo noi moderni, qualcosa che si risolvesse in un "ens mentis", bensì ciò a cui mira il pensiero quando pensa> cit.

praticamente è quello che ho in mente quando sto zitto un'ora se mi si chiede un parere su qualcosa.
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