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Autore Kill Bill
13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 30-10-2003 15:46  
quote:
In data 2003-10-30 15:44, konart scrive:
quote:
In data 2003-10-30 15:42, 13Abyss scrive:
quote:
In data 2003-10-30 15:26, konart scrive:
Ci sono scene che non dimenticherò mai come ad esempio le ombre su sfondo blu...



Ehi! Ma qui mi si copia!
Ehehehehe...




...se non ti do ragione io...



Verissimo.
_________________
Rubare in Sardegna è il Male.

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Shaka1978

Reg.: 11 Dic 2002
Messaggi: 379
Da: PsE (AP)
Inviato: 30-10-2003 15:52  
visto martedì, convinto che si pagasse di meno (invece la promozione al cinema era giovedì, ci son cascato come un fesso).

Domanda preliminare e scusate la mia ignoranza ma... a quando la seconda parte?

Comunque... avevo già visto le vostre recensioni tentando di evitare le spoilerate.. ma posso dire che questo è uno di quei film di cui puoi anche sapere la storia dall'inizio alla fine (beh forse bisognerebbe escludere qualche colpo di scena, soprattutto le ultime parole di bill) e il piacere di vederlo al grande schermo non scemerà affatto.

La scena iniziale è un incipit perfetto: crudeltà che trapela da tutte le parti, in b/n. Non me l'aspettavo un inizio così pulp. E poi... "bang bang"... una carrellata di titoli d'inizio che per quanto mi riguarda hanno creato un'impazienza notevole.
Lo stampo registico di Tarantino, totalmente invisibile nei trailer, nella prima parte del film esplode in tutta la sua genialità. Contrasti da premio, come la casetta di vernita green, sua figlia, e il combattimento (quello sì che ci introduce nel clima della pellicola!!). Domesticità, femminilità, cattiveria pura. wow. Un camper con la scritta rosa. Mi sembra di aver già visto tutto questo da qualche parte.
La struttura a capitoli, la grafica dei viaggi, la scena in ospedale... quest'ultima mi ha proprio entusiasmato oltremodo. La musichetta fischiettata che si trasforma in un motivo di suspence quasi inavvertitamente, con lo schermo diviso in due... il bello è che più si va avanti più le citazioni abbondano, ma non in maniera sterile, e nemmeno spudorata: ci sono segni e indizi dapertutto, tanto da perderne le tracce. Bisognerebbe avere una cultura di cinema disumana (come quella di Tarantino stesso d'altronde).
La seconda parte di questa prima parte è veramente molto più lineare della prima. I combattimenti la fanno da padroni, e penso di non aver visto mai nulla di così spettacolare. Il segreto è l'estremo, senza alcuna fantascienza, e quello spirito giapponese che è parte dell'anima dell'opera. Essendo un adoratore dell'animazione giapponese (e dell'idioma) non potevo non venir galvanizzato da tutto ciò.
Sangue a fontanella, violenza vendicativa di un gusto assaporato con una sadicità che sfiora nel comico per quanto è estrema e "detta bene" (lasciate qui i vostri arti mozzati, ora appartengono a me).

Nel caso non si fosse capito, questo film mi è piaciuto

smack a tutti
_________________
"Se tu dovessi incontrare Dio, lo trapasserai"(KillBill) "It's water, that's all"(Dancer in the dark) "La rivoluzione non passa per il buco del culo"(Fragola&Cioccolato) "Come si fa ad essere maschilisti con2tette di quella portata?"(Tutto su mia madre)

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GionUein

Reg.: 20 Mag 2003
Messaggi: 4779
Da: taranto (TA)
Inviato: 30-10-2003 17:14  
KILL BILL
Di Quentin Tarantino


Start ( low-fi )

Nero.
Respiro affannoso.
dissolvenza-bianco e nero-occhi-paura-sangue
BANG !!

Stop

Rewind
Revenge

Quentin Tarantino ha avuto per il cinema lo stesso effetto che ì Sex Pistols hanno avuto per il rock : riappropriarsi di una forma espressiva ormai agonizzante ( strappandola dalle mani di un sistema jurassico ) e darle nuova linfa vitale.
Proprio come i Pistols riportarono il rock nelle cantine urlando i loro slogan sulle macerie del progressive , Tarantino ha riconsegnato il cinema a chi lo ama davvero , dimostrando definitivamente che non c’è bisogno di budget miliardari per ottenere prodotti di qualità.
Ed è proprio per questo la “critica classica” non lo ama : come può un normalissimo ex commesso di videoteca permettersi l’ardire di reinventare il cinema ?
Ma laddove era stata la furia nichilista ( e un manager col senso degli affari ) a dare una svolta alla storia della musica , Tarantino mette in campo l’amore e il suo smisurato genio visivo.
Perché, parlamoci chiaro, Quentin Tarantino è un genio.
E KILL BILL né è la prova schiacciante.
Dopo le fiammate iniziali di LE IENE e PULP FICTION , e il mezzo passo falso di JACKIE BROWN , è riuscito finalmente a dosare alla perfezione tutti gli ingredienti, e il suo “ meltin’ pop ” cinematografico ha questa volta raggiunto la perfezione.
Perché questa volta non saranno i dialoghi a lasciare il segno.
Non sarà il suo “celebrato” montaggio, anche se per Tarantino il tempo ( l’ordine ) continua ad essere un concetto di cui abusare in qualsiasi momento, e non saranno i suoi personaggi eccessivi e sopra le righe.
Saranno le immagini.
E se il cinema è ( soprattutto ) rappresentazione visiva ( e questo film è l’ideale per alimentare l’eterno dibattito ) , KILL BILL è uno spettacolo per gli occhi.
Occhi onnivori che si ciberanno di ogni millimetro di sequenze tagliate con la precisione della Katana e cucite con la seta.
Occhi che ad ogni cambio di inquadratura sentiranno la mancanza della precedente .

Il ritmo è quasi intollerabile.
Saltati a piè pari slow-motion e bullet-time , le coreografie di Kill Bill hanno la velocità del vento e la potenza del fuoco.
La rappresentazione della violenza è teatrale , mai fine a se stessa.
Il sangue scorre a fiumi , ma basta un battito di ciglia per filtrarlo col bianco e nero.
Basta intervenire su di un interruttore per trasformarlo in colore con cui disegnare arabeschi su una tela blu notte animata da ombre cinesi.
Basta lasciarsi andare con l’immaginazione per fargli assumere i contorni più rassicuranti di un anime giapponese.

Fino all’epilogo.

La sposa apre il sipario che sta per chiudersi su questo primo tempo, e la poesia si materializza davanti ai nostri occhi esausti.
I tempi dell’attesa sono diradati alla perfezione ( da oggi in poi grazie a Quentin Tarantino smetteremo di associare il classico dei SANTA ESMERALDA alla mezz’ora di divertentismo nella disco – bettola di turno) , poi finalmente il duello finale ha inizio.

Fino all’ultimo rivolo di sangue.
Quello che macchia la neve immacolata e che è il più realistico di tutto il film.


Testimoni di un capolavoro















Voto : 10








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Luke71

Reg.: 06 Ago 2003
Messaggi: 3997
Da: pavia (PV)
Inviato: 30-10-2003 17:42  
......complimenti Gion Uein bella recensione...
_________________
No hay banda,non c'è una banda
è tutto..tutto registrato
No hay banda...eppure
Noi sentiamo una banda

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GionUein

Reg.: 20 Mag 2003
Messaggi: 4779
Da: taranto (TA)
Inviato: 30-10-2003 17:52  
denghù luke !

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OneDas

Reg.: 24 Ott 2001
Messaggi: 4394
Da: Roma (RM)
Inviato: 30-10-2003 18:29  
quote:
In data 2003-10-30 17:14, GionUein scrive:
Saltati a piè pari slow-motion e bullet-time , le coreografie di Kill Bill hanno la velocità del vento e la potenza del fuoco.


Ottima intuizione !
_________________
tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore ?

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Natalija

Reg.: 22 Ott 2003
Messaggi: 500
Da: Pianella (PE)
Inviato: 30-10-2003 19:04  
Io non mi sbilancerei troppo se fossi in voi...non avete ancora visto la seconda parte!Certo ke la prima è davvero un capolavoro, quindi posso comprendere l'entusiasmo generale...
_________________
E Ciàula si mise a piangere, senza saperlo, senza volerlo, dal gran conforto, dalla grande dolcezza che sentiva, nell'averla scoperta, là, mentr'ella saliva pel cielo, la Luna.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 30-10-2003 19:08  
Ciao, sono nuovo, o lavato con perlana... , sta di fatto che questo è il mio primo messaggio in questo forum.

Ritengo che Kill Bill sia un film bello ma non impossibile. Sicuramente molto ben girato, pirotecnico, sgargiante e sfavillante, là dove non appare ridondante, mi è sembrato tuttavia abbastanza inutile. Non perchè l’opera sia priva di una morale e di un messaggio per bene o per male, neppure per le massicce dosi di violenza che vi si ostentano (amo opere che in tal senso meriterebbero la dannazione eterna). Ciò che trovo limitante è il “cinefilismo” a iosa e ad oltranza che induce l’autore a porre in campo soluzioni figurative e narrative decisamente non inedite e che mio avviso finiscono per deporre a favore di una assimilazione fin troppo modaiola, manierata e studiata di una consistente porzione di storia del cinema. Molti spettatori e critici considerano tale aspetto il punto di forza del genio tarantiniano; un punto di vista che potrei anch’io condividere – e lo condivido certamente per quanto riguarda le sue precedenti opere - se non fosse che mi sono davvero stancato di stra-ri-vedere certe soluzioni e situazioni filmiche talmente prevedibili e scontate, se non banali, che spesso mi capita di intuire al volo, prima di essere proiettate sullo schermo. Sulle orme degli antichi padri, sta più che bene, ma con la perfida e febbrile arroganza del figliolo che dopo averlo ucciso sul serio, il genitore, ne raccoglie l’eredità per gettarsi a capofitto in quel nulla o in quel tutto (s)conosciuti, aborrendo il profitto, con sommo sprezzo del rischio e del pericolo, dimenticando e facendoci dimenticare padri, madri, tutori, santi protettori ed ispiratori.
Il film, tra l’altro - così monco come un tronco per metà privo di rami e di fronde - ci lascia lì, tra il sole e l’ombra, sulla riva del fiume che ci separa dal “mistero”, ad osservare attoniti e a speculare su cosa farà da grande il non più giovanissimo ed acclamato, giustamente celebrato, cineasta.
Nel complesso grazioso, il film ha buoni picchi e giusti guizzi, ma anche sequenze piuttosto prevedibili, fiacche e bislacche, dove la sorpresa e la suspense, l’ironia e l’iperbole, spesso finiscono per rappresentare una vana intenzione.
Sul piano del visionarismo più immaginifico, granguignolesco e delirante, ci sarebbe da dire che Ken Russel e Alejandro Jodorovsky, per citare due mostri sacri del cinema imparentanti, loro si, unicamente con se stessi, fecero benissimo e di meglio alcuni lustri or sono.
Poiché il soggetto ed il riferimento (a)temporale, spaziale e (sub)culturale entro cui matura la vicenda (che sia pop oppure post, purchè modero - ad ogni costo e per diletto - poco importa), resta un fatto di secondaria importanza nel cinema, è presto detto che una spada da samurai che uccide 88 incauti nipponici (non) equivale al grottesco funerale di un elefante celebrato in una squallida città messicana, oppure ad un tragico e fallito amplesso, (non)consumato in un wagon lits nella Russia degli Zar, che si colora di nero e di rosso, quantunque in assenza di (inutili) spargimenti di sangue o d’inchiostro.
Nulla di nuovo sotto il sole, dunque.
Con rispetto parlando.






[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 30-10-2003 alle 19:23 ]

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 30-10-2003 19:31  
Mi sembra una buona intuizione.

La gonna da divisa scolastica è la stessa che indossa la sensuale protagonista di Exotica, il film di Atom Egoyan.

Tarantino, chi è costui: un fetiscista cinefilo o un cinefilo feticista?



quote:
In data 2003-10-29 17:56, MalloryK scrive:
quote:
In data 2003-10-29 12:32, Deeproad scrive:

Ma il fatto è che Kill Bill è totalmente intriso di feticismo! Vogliamo parlare dell'insistente indugiare della telecamera sulla gonna della divisa scolastica di Gogo mentre scende dalle scale? Kill Bill è l'apoteosi del feticismo, traspare da tantissime inquadrature, il punto è che molte volte ci sfuggono perchè sortiscono effetti diversi a seconda dell'utente che le recepisce.




beh, questo è molto nipponico, in linea con l'atteggiamento del film.



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malebolgia

Reg.: 15 Gen 2003
Messaggi: 2665
Da: matelica (MC)
Inviato: 30-10-2003 20:50  
quote:
nulla di nuovo sotto il sole.


per quanto sia vero, mi sento di aggiungere: fortunatamente.

che ben vengano
quote:
certe soluzioni e situazioni filmiche talmente prevedibili e scontate, se non banali, che spesso mi capita di intuire al volo, prima di essere proiettate sullo schermo

se il risultato finale è quello che tarantino ci offre con kill bill.
questo film è una boccata d'aria fresca che da un bel po' non respiravo.

e pazienza se molti vecchi hanno ottenuto esiti migliori già anni orsono riguardo:
il visionarismo più immaginifico, granguignolesco e delirante, e il “cinefilismo” a iosa e ad oltranza che induce l’autore a porre in campo soluzioni figurative e narrative decisamente non inedite (cit.).
per grazia ricevuta l'allievo ha appreso alla perfezione la lezione dei maestri ed ora applica e stravolge ciò che ha imparato.
a me basta. e avanza.


ps: ammazza alsaid, quante parentesi.... e che caz...

edito.
m'ero scordato: jorodowsky forever

_________________
la gretta esteriorità della malebolgia è solo una mera subcoscienza collettiva

[ Questo messaggio è stato modificato da: malebolgia il 30-10-2003 alle 20:56 ]

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 30-10-2003 22:53  
quote:
In data 2003-10-30 20:50, malebolgia scrive:
quote:
nulla di nuovo sotto il sole.


per quanto sia vero, mi sento di aggiungere: fortunatamente.

che ben vengano
quote:
certe soluzioni e situazioni filmiche talmente prevedibili e scontate, se non banali, che spesso mi capita di intuire al volo, prima di essere proiettate sullo schermo

se il risultato finale è quello che tarantino ci offre con kill bill.
questo film è una boccata d'aria fresca che da un bel po' non respiravo.

e pazienza se molti vecchi hanno ottenuto esiti migliori già anni orsono riguardo:
il visionarismo più immaginifico, granguignolesco e delirante, e il “cinefilismo” a iosa e ad oltranza che induce l’autore a porre in campo soluzioni figurative e narrative decisamente non inedite (cit.).
per grazia ricevuta l'allievo ha appreso alla perfezione la lezione dei maestri ed ora applica e stravolge ciò che ha imparato.
a me basta. e avanza.


ps: ammazza alsaid, quante parentesi.... e che caz...

edito.
m'ero scordato: jorodowsky forever

_________________
la gretta esteriorità della malebolgia è solo una mera subcoscienza collettiva

[ Questo messaggio è stato modificato da: malebolgia il 30-10-2003 alle 20:56 ]



(...) (...) (...) (...) (...)

Partendo dal fondo dove (di solito) si deposita la buona sostanza: HASTA SIEMPRE JODOROVSKY!!!!

Ne (ri)parliamo altrove?

per grazia ricevuta l'allievo ha appreso alla perfezione la lezione dei maestri ed ora applica e stravolge ciò che ha imparato.
a me basta. e avanza.


Il risultato estetico non sempre è sinonimo di buona sostanza. Nelle immagini di quei "vecchi" artigiani - aggiungerei Fellini - c'era duende o pathos; nelle ultime visioni tarantiniesche c'è un sogno post-industriale. Per quanto la cosa possa apparirci legittima e necessaria.

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 30-10-2003 alle 22:56 ]

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 31-10-2003 00:17  
Eh si, niente di nuovo sotto il sole...
Infatti qui parliamo di Marte!!!
Dire che Tarantino non crea, ma si limita a scopiazzare da vari generi e si ripete in qualcosa di anti-innovativo non mi sembra riduttivo, ma una semplice e pura... castroneria (qui la censura vige ).
Te la butto lì:
per me è il film più innovativo dai tempi di Brazil del (sempremitico) Gilliam.
Mah, sai, si parla "solo" di cinema, ed è proprio questo il fattore vincente di Tarantino.


Cmq oggi ho comprato il CD. Spettacolare, com'era da aspettarsi visto il film.
Su tutti Bang Bang di Nancy Sinatra, Battle without Honor or Humanity e The Flower of Carnage. Da notare che non c'è una canzone dello stesso genere di un'altra.
Pulp, molto pulp, pure troppo.
Ma va bene così.
Poi ha ragione GionUein, ho rivalutato anche Santa Esmeralda. Magie Tarantiniane.

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Leonardo

Reg.: 26 Mar 2002
Messaggi: 2398
Da: Capri (NA)
Inviato: 31-10-2003 11:56  
questo tarantino sembra sia piaciuto a tutti. come mai secondo voi in USA ha avuto così poco successo?
forse è uscito col "restricted" della censura che è già un bel taglio agli incassi, ma forse no

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 31-10-2003 12:09  
quote:
In data 2003-10-31 00:17, 13Abyss scrive:
Eh si, niente di nuovo sotto il sole...
Infatti qui parliamo di Marte!!!


Il Giappone e gli USA su Marte? Devi aver sbagliato rotta.


Dire che Tarantino non crea, ma si limita a scopiazzare da vari generi e si ripete in qualcosa di anti-innovativo non mi sembra riduttivo, ma una semplice e pura... castroneria (qui la censura vige ).

Ma dai.., abituato ai truculenti fasti tarantineschi e alla debordante follia di Brazil, vorresti farmi credere che provavi pudore a dire esplicitamente che l'opinione di chi non la pensa come te rappresenta una cazzata? Vabbè la censura.., ma non sarà mica così beghina!


Cmq la mia castroneria contro la tua. Se possibile.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 31-10-2003 12:12  
quote:
In data 2003-10-31 11:56, Leonardo scrive:
questo tarantino sembra sia piaciuto a tutti.



Ecco una buona ragione per diffidare...

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