mallory
Reg.: 18 Feb 2002 Messaggi: 6334 Da: Genova (GE)
| Inviato: 06-04-2003 04:25 |
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"Questa è la mia vita",come questo è uno splendido documentario su uno spaccato di vita,che sopprime con impassibilità la poetica rappresentazione della crudeltà della vita.
Langue la sceneggiatura attraverso la didascalica cronologia degli episodi nei quali,una giovane ragazza,si avvicina alla prostituzione,non solo vendendo il suo corpo nell'ipotetica trama,ma vendendo il suo stesso intimismo a favore di un'esplicita testimonianza sugli aspetti della vita,eludendo il pathos infervorato dal linguaggio convenzionale del cinema,che travisa la realisticità.
Nessuno meglio di Jean Luc Godard riesce nell'impresa,rappresentando con assoluta maestria un'indagine che si antepone al lirismo dell'arte,delineandone un nuovo itinerario,inverso e complesso da percorrere,in perfetta coerenza con i principi teorici sui quali si sposta il cinema sperimentale dell'autore.
La coralità dell'espressione diviene quidi riflessione,che si avvale unicamente dell'uso della macchina da presa,che si disinteressa della performance recitativa degli attori,o della trama,ma che attraverso il significativo uso della mdp,esprime i concetti compendiandoli nel linguaggio cinematografico,fatto di lunghi piani sequenza che si muovono lentamente alle spalle degli attori,fatto di eccentriche inquadrature,fatto di citazioni-spunti di riflessione,fatto di tempi e spazi che non si muovono in concomitanza della narrazione...Fino alla fine,fino all'ultimo respiro esalato dalla protagonista,ripreso in un larghissimo piano che fa della scena una fetta di mondo da osservare e analizzare,piuttosto che da condividere e immedesimarsi. |
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