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DRIVE |
martalari
 Reg.: 11 Mag 2006 Messaggi: 460 Da: roma (RM)
| Inviato: 01-10-2011 15:41 |
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Visto DRIVE Pulp movie americano ma dallo stile europeo un film dove il silenzio (nella prima parte) e il sangue (nella seconda) supera il numero di dialoghi. Molto cruento ma molto interessante.
Voto 7
Premessa
L'importante e' cercare di non leggere nulla sul film..(Cercate di farlo con tutti i film thriller, horror, fantascienza che usciranno quest'anno)
LA STORIA?
Vi serve solo sapere che il protagonista Ryan Gosling e' uno stunt ma guadagna con altre attivita'...restando in macchina (e' quanto si vede nella prima scena)
AZZERATE LE ASPETTATIVE COME SEMPRE E ALLACCIATE LE CINTURE
Non vi aspettate pero' il Fast & Furious d'autore, non vi aspettate inseguimenti e scene in macchina solo spettacolari , quello che conta e' la storia e naturalmente la scelta di girarla cosi' (regia ottima).
Non vi aspettate il capolavoro, alcuni lo troveranno geniale altri un film interessante e lo e' anche se l'importante e' non aspettarsi come sempre nulla o quasi.
TUTTO SALE...SCENA DOPO SCENA...ANCHE LA VIOLENZA E L'AZIONE...
All'inizio si e' un po' spiazziati dal taciturno "autista" che evita di parlare se non deve...e inevitabilmente le scene della seconda parte del film appaiono anche piu' forti per l'inatteso comportamento di alcuni attori.
OTTIMO CAST
Curioso vedere anche Ron Perman, Hollywood ha capito che una faccia caratterizzata e ben nota e' sempre un valore aggiunto per la scena e il "ripescaggio" dei vecchi attori aiuta a rendere piu' emozionante alcune scene.
Molto interessante l'attore che intepreta "l'agente" di Ryan e perfetto l'attore che fa il boss con una faccia che e' un misto tra Gene Hackman e John C Reilly.
UN VIAGGIO DENTRO IL PERSONAGGIO..COME LO ERA PAUL HAGGIS E Steven Soderbergh, UN NUOVO TALENTO
E quando il gioco si fa duro la recitazione deve essere assolutamente impeccabile come lo e' la regia che non indugia su cio' che gravita intorno a Ryan ma cerca di farci entrare nella sua testa spiazzandoci, sorprendendoci.
Un Pulp movie americano ma dallo stile europeo, cinema (europeo) che viene anche deriso simpaticamente in una battuta come anche la critica che ha applaudito alla fine del film.
Se vi aspettate il film spara,insegui e scappa cambiate sala, se volete vedere un film MOLTO duro e interessante che racconta la storia di un uomo amante della velocita' che si trova davanti ad una scelta importante dettata anche da fattori esterni allora potete andare...La macchina da presa e' interessata a cio' che accade dentro Ryan e non a cio' che sta accadendo intorno a lui...
Se amate il cinema, quello vero,non si puo' perdere restando sempre coscienti che non e' un film hollywoodiano (per lo stile) e di sangue ne vedrete tanto...tantissimo....
Voto 7
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badlands
 Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 01-10-2011 17:32 |
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tu sai marta quanto ti ammiri e apprezzi il lavoro che fai per il forum,senza di te non avremmo ogni settimana i topic nuovi.però perdonami,come cazzo fai ad accomunare sto regista a soderbergh,e questo ad haggis?nel senso che fanno cacare tutti e tre?
ciao! |
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DonVito ex "quentin83"
 Reg.: 14 Gen 2004 Messaggi: 11488 Da: torino (TO)
| Inviato: 09-10-2011 20:27 |
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beh però questa regia ha vinto la palma d'oro a cannes.. di lui ho visto la trilogia del pusher sottotitolato.. non male |
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DonVito ex "quentin83"
 Reg.: 14 Gen 2004 Messaggi: 11488 Da: torino (TO)
| Inviato: 25-10-2011 15:27 |
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più che altro dirò eresie ma certi momenti del film mi ricordano la mano di lynch.. ed anche quella di cronenberg.. ma nessuno l'ha visto? |
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badlands
 Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 25-10-2011 18:57 |
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no io non l'ho visto eh,non do giudizi sul regista perchè proprio non lo conosco,è che davvero non capivo cosa potesse accomunarlo agli altri due
ciao! |
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EricDraven
 Reg.: 02 Lug 2005 Messaggi: 22547 Da: genova (GE)
| Inviato: 26-10-2011 15:28 |
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io l'ho visto ed effettivamente un qualcosa di Cronenberg ce lo può avere.
Lynch non direi, forse solo perchè ci sono pochi dialoghi e per la scena girata sulla Mulholland Drive.
Cmq il film non è male. La regia e la recitazione di Gosling sono una spanna sopra il resto. |
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oronzocana
 Reg.: 30 Mag 2004 Messaggi: 6056 Da: camerino (MC)
| Inviato: 27-10-2011 09:51 |
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Fin dalle prime immagini, mi è balzato in mente Clint Eastwood e il suo imperturbabile, freddo, ieratico e fulminante sguardo da “uomo senza nome” di un certo cinema western, un po’ suo, un po’ di Sergio Leone. E’ curioso vedere come questo talentuoso e semisconosciuto autore danese, se non fosse per la recente vittoria al Festival di Cannes del premio per la miglior regia, abbia indovinato un film tutt’altro che scontato e, chiamiamolo così, facile. Il plot è praticamente inesistente, ridotto all’osso, senza un background che delinei i caratteri del protagonista: un ragazzo, anche piuttosto giovane, biond(in)o, slavato e inespressivo, che si invaghisce di una ragazza-madre anch’essa in po’ lolita. Un binomio che suscita tenerezza, simpatia: una compassione quasi cristiana, di amore verso il più debole. Ma lo straniero, in realtà, è tutt’altro che indifeso. Anzi, è il difensore di una (il)legalità (in)giusta. Una sorta di diritto mite, pronto a sferrare strali contro chiunque si meriti un’arbitraria, ma condivisibile, vendetta.
Il cavaliere pallido omaggia più l’icona (di un certo) Eastwood, rispetto ad altre fette di cinema comunque visibili. E lo fa con lo stile di uno dei cineasti più classici e affascinanti ancora sulla cresta dell’onda. L’uso della macchina da presa è, infatti, accorto, lento, molto compassato. Una sobrietà che insegue il cammino del protagonista, proiettato in una dimensione praticamente istantanea, dove non c’è spazio per il domani. Giorno dopo giorno, passo dopo passo, la vita del driver prosegue con enorme vivacità; dove la crudezza della violenza, rompe la monotonia della mediocrità di una comunità, solo apparentemente genuina.
Il richiamo allo “uomo senza nome” è evidente, e celebrativo allo stesso tempo, nella scena del pasto appartato presso un anonimo fast-food. Come un cowboy solitario, il protagonista viene avvicinato da un abitante di frontiera, rispondendo con la dovuta, e tipica, scontrosità forestiera.
La macchina da presa segue il trascorrere degli eventi, con una scelta ben precisa e decisa: non ci sono compromessi, come nel carattere dell’anonimo driver. La violenza è mostrata nella sua parossistica deflagrazione, senza trucchi o artifizi; senza eroismo o illusioni hollywoodiane.
Come il protagonista, anche il regista guida: entrambi senza voltarsi indietro.
_________________ Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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