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Autore Somewhere
martalari

Reg.: 11 Mag 2006
Messaggi: 460
Da: roma (RM)
Inviato: 05-09-2010 12:56  
mai un film come questo ha sputtanato cosi' ferocemente la televisione italiana...un film antihollywodiano e d'autore che fa capire che tutto si puo' comprare ma il bene dei propri cari che ti amano senza interesse non ha prezzo....UN FILM PER CHI AMA IL CINEMA DI SOFIA COPPOLA






In sala...

Un attore fico, ma non troppo, affascinante star pensa di avere tutto,donne che gli piombono in camera,bambole da lap dance, un ferrari e molto altro...chi lo circonda e' solo parte di una macchina che deve lodare il proprio assistito o che vuole vivere di luce riflessa...


Ma quell'uomo che tutti credono che passi le giornate a divertirsi "nel mondo dello spettacolo" in realta' e' una delle persone più sole nel "mondo reale", ha come compagno un divano e una bottiglia di birra...


Lui e' una di quella star che tutti vorrebbero nel proprio letto per una notte indimenticabile in realta' come molti si addormenta anche tra le gambe di una donna.



LA MACCHINA DA PRESA SEGUE IL RITMO DELLA VITA DELLA STAR

La macchina da presa segue il percorso della star e più che esser frenetica in realta' sembra giocare al rallenty,più che seguirlo allarga la visuale, mostrandoci e svelandoci che quella vita che tutti sognano di Hollywood quando si esce dal set ti spoglia di tutto....

Ma l'arrivo di una figlia accende "una lampadina" alla star di cui sembra brillare tutto ma non la sua vera vita quella di tutti i giorni...


IL PERCORSO DELLA COPPOLA

Che siano i palazzi di tokio o gli sfarzi di Versailles in maria antoinette, sofia coppola evidenzia la solitudine alla quale cerchiamo di fuggire ma che si puo' sconfiggere solo ritornando se' stessi

Emblematica la scena della ragazzina che pattina sul ghiaccio come a dimostrazione di quanto il talento a volte si scopre e si possa apprezzare altrove


TV TRASH DOPO LA MARINI IL PROTAGONISTA FUGGE


Ferocissimo l'attacco al mondo della tv italiana, dove tutti (gli italiani) fanno se' stessi senza recitare e dove dopo lo stacchetto della marini c'e' uno stacco col protagonista che fugge con la figlia dall'italia prima del dovuto...

Tremendo l'attacco alle domande nella conferenza stampa iniziale e tremendo quando arriva a milano l'attacco alle domande della surina

pensate che immagine verra' fuori della tv italiana, un paese che premia il trash e non sa neanche lontanamente cosa voglia dire la parola star

Simpatiche alcune battute come quella detta nella sua desolante camera "mica vorrai essere un'altro di quegli attori che giocano a fare i musicisti falliti"


IL MESSAGGIO

Un film che non ha i tempi di un film hollywoodiano perche' quello che interessa al premio oscar sofia coppola e' far capire che la notorieta' non potra' mai comprare una vita felice al fianco di chi veramente ci ama disinteressatamente.

UN FILM PER....

Per chi ama i film di sofia coppola e per chi si occupa, si e' occupato e ha sempre amato il mondo dello spettacolo senza sapere cosa realmente c'e' dietro....


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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 05-09-2010 13:46  
quote:
In data 2010-09-05 12:56, martalari scrive:
UN FILM PER CHI AMA IL CINEMA DI SOFIA COPPOLA



Ciò nonostante credo che lo vedrò.
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Le3Puttane

Reg.: 06 Feb 2004
Messaggi: 125
Da: troia (es)
Inviato: 05-09-2010 22:40  
Ci siamo anche noi nella scena della lap dance che si vede nel trailer
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"Ho fatto un incubo terribile la scorsa notte, ero il figlio di pamela anderson e lei per allattarmi usava il biberon"

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workshop

Reg.: 06 Set 2010
Messaggi: 1
Da: Roma (RM)
Inviato: 06-09-2010 19:19  
per chi ama il cinema e vorrebbe non solo essere spettatore, propongo:
workshop di recitazione cinematografica finalizzato alla realizzazione di un corto.
Nel centro di Roma a prezzi più che accessibili per tutti!
visitate il sito: www.francescodignazio.com

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DonVito
ex "quentin83"

Reg.: 14 Gen 2004
Messaggi: 11488
Da: torino (TO)
Inviato: 07-09-2010 00:45  
un gioiellino, nient'altro

forse anche un esercizio di stile..ma sti cazzi..
ottime anche alcune scelte della colonna sonora.. Stavolta Sofia mi ha proprio preso


ps lui mi è piaciuto molto, sono curioso di sentire la sua voce originale però

pps la Chiatti è bona..ma in quei 3 minuti di merda riesce a sfigurare.. eppure in altri film non mi era sembrata così cagna maledetta

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Marcos

Reg.: 10 Lug 2003
Messaggi: 3463
Da: Tarquinia (VT)
Inviato: 07-09-2010 16:35  
Il film m'interesserebbe, ma i camei della Marini, della Ventura e di Frassica no!

Marcos
_________________
Salve, sono Marcos.

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 09-09-2010 10:18  
L'ho visto ieri, mi è piaciuto. Scritto e diretto con sobrietà, sensibilità, leggerezza.
Sofia Coppola come già in lost in traslation gioca sui silenzi e i "tempi morti" in cui sembra non succeda nulla, ma viene raccontato molto.
Può darsi sia davvero "un esercizio di stile", ma è di gran classe.

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vietcong

Reg.: 13 Ott 2003
Messaggi: 4111
Da: roma (RM)
Inviato: 26-09-2010 11:59  
mi è sembrato un film "da festival" come ce ne sono centinaia, se non fosse stato di Sofia Coppola sarebbe passato inosservato.
_________________
La realtà è necessaria a rendere i sogni più sopportabili

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83Alo83

Reg.: 26 Mag 2002
Messaggi: 16507
Da: Palermo (PA)
Inviato: 26-09-2010 13:57  
quote:
In data 2010-09-26 11:59, vietcong scrive:
mi è sembrato un film "da festival" come ce ne sono centinaia, se non fosse stato di Sofia Coppola sarebbe passato inosservato.



in realtà, proprio per come è fatto, non poteva che essere di sofia coppola.

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 29-09-2010 22:51  
quote:
In data 2010-09-05 12:56, martalari scrive:
mai un film come questo ha sputtanato cosi' ferocemente la televisione italiana...

in effetti è l'unico motivo valido per vederlo.

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TomThom

Reg.: 07 Giu 2007
Messaggi: 2099
Da: Mogliano Veneto (TV)
Inviato: 23-10-2010 19:37  
A corto di idee, tiratissimo per i capelli, autoreferenziale fino allo sbrodolamento ma senza il tocco molto più leggero di Lost In Translation.
Inutile dire che Venezia ha premiato il cognome.
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Skizopoker


Reg.: 23 Ott 2010
Messaggi: 2
Da: Gattaca (AO)
Inviato: 23-10-2010 20:49  
Film anomalo quest'ultimo di Sofia Coppola, vincitore a sorpresa dell'ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Apparentemente minimalista, una sorta di Lost In Translation senza la comicità rassegnata di Bill Murray e con il senso di straniamento del Gus Van Sant sperimentale. La storia non ha nulla di particolarmente originale: solita star hollywoddiana con vita incasinata alle prese con solita figlia undicenne che gli viene recapitata a pacco dall'ex moglie. Incontro-scontro con presa di coscienza bilaterale. Insomma sembra di conoscere il canovaccio a memoria.

Somewhere è un film che sembra portare fuori strada lo spettatore, ipnotizzandolo con un congelamento spaziale, portandolo all'ultimo fotogramma con il classico interrogativo: tutto qui? Si perchè Sofia Coppola contrappone il vuoto al pieno facendo una operazione che rivela la presa di coscienza del protagonista di fronte al pianto improvviso della figlia. La figlia gli rinfaccia il non esserci mai, il mancare alla sua esistenza. Questa perdita del ruolo paterno si tramuta nella mente di Johnny Marco-Stephen Dorff, nel non essere (“non sono niente”). Si accorge che le cose che ha (donne, motori, premi, aerei, elicotteri, ferrari, wi fi, hard guitar, playstation, piscine, tavoli da ping pong, massaggiatrici, ballerine da lap dance) non determinano un rafforzamento della propria identità personale, ma ne accelerano l'autocombustione e il dissolvimento.

Il rombo cupo e assordante della Ferrari che volteggia su sé stessa come un aereo senza più pilota, copre solo a tratti l'assurdo silenzio della vita alienata che percorre con inerzia il sunset boulevard. La maschera di trucco che gli cambia i connotati è una sorta di proiezione del futuro senza speranza che lo attende. Gli SMS minacciosi che continuano a rincorrerlo per insultarlo, sono quei rari momenti di verità in un mondo che ha eretto la bugia a sistema di autoconferma.

Ecco che la lentezza delle soluzioni narrative (praticamente non accade nulla fuori dai personaggi, la svolta finale è un processo di analisi interiore fatta separatamente da padre e figlia), la camera fissa, il prolungare per qualche secondo in più l'inquadratura hanno lo scopo di immergere lo spettatore nel nulla di un mondo vacuo e superficiale, che si illude che il dolore passerà e che tutto alla fine si aggiusta, come il motore della Ferrari. Johnny Marco va alla deriva con il suo materassino nella piscina dell'hotel. La sua scomparsa come essere umano viene rappresentata da una lenta uscita dal campo di ripresa. Cosa è davverero importante per Johnny Marco? Non ricorda i nomi delle sue amanti, non sa nulla di nulla, rimuove gli appuntamenti di lavoro, dimentica quali sono gli hobbies della figlia: come un camaleonte si adegua alla vanità del luogo che lo ospita: l' Hotel Chateau Marmont assomiglia ad una ingessatura troppo stretta che ti immobilizza nei movimenti e ti fa vivere al rallentatore.

Ancora Hotel come luoghi di depersonalizzazione, di straniamento, di annichilimento come in Lost In Translation, come la reggia dorata di Maria Antonietta. Luoghi fuori dal reale che riducono gli esseri umani a figurine di fantasia, evanescenti personaggi di fumetti, automi che fissano una vita artificiosa e artefatta da un balcone, che guardano la realtà circostante come fossero spettatori ebeti dell'ennesimo show televisivo. Questi luoghi rappresentano il Nowhere, terra di nessuno dove diventare quello che gli altri vogliono che noi diventiamo. La musica dei Phoenix accompagna perfettamente il protagonista alla ricerca di un Somewhere, luogo dove realtà interiore e mondo circostante finalmente entrano in risonanza. Love like a sunset e ti accorgi uscendo dalla sala che dentro di te sta germogliando il nulla dei non luoghi, delle non vite.

Sofia Coppola ci ha portato silenziosamente a prendere coscienza di questa solitudine immensa che circonda i clamori e i frastuoni del Paese dei balocchi, l'Italietta dei premi televisivi, L'America Los Angelina dello star system e degli Hotel a sei stelle comete. E come in un tramonto in cui la linea dell'orizzonte segna il limite di una illusione ottica, la fine è un nuovo inizio. Tutto qui?

“Here comes, a visible horizon.
Right where it starts and ends.
Oh, and then we start the end.
Here comes, a visible illusion.
Oh, where it starts and ends.
You're like a sunset...”

Phoenix Love like a sunset

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Ciò che non si capisce, non si possiede

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 29-10-2010 10:44  
è sempre un piacere leggerti
ma per questo film sei troppo indulgente


spero che i primi due film della Coppola non siano stati una botta di culo
_________________
For relaxing times make it Suntory time

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