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Green Zone |
martalari
Reg.: 11 Mag 2006 Messaggi: 460 Da: roma (RM)
| Inviato: 02-04-2010 22:43 |
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VISTO GREEN ZONE belissimo e avvincente voto 8 (esce il 9 aprile).
Azione,adrenalina,suspance e strepitosi dialoghi...Puo' un film d'azione essere per una volta non la solita americanata?
Green zone lo e' ed e' al di sopra di ogni aspettaviva un grandissimo film che non vi fara' mai distrarre (non siamo neanche riusciti ad andare in bagno per non perdere neanche una battuta o una scena).
La storia e' quella di un ufficiale che alla ricerca delle armi di distruzioni di massa si accorge che qualcosa non va nella ricerca di quello che il pentagono segnala come priorita'....
dal regista di bourne supremacy e ultimatum un film girato benissimo (sembra di essere tra i soldati al fianco di matt damon) assolutamente non scontato (tra le altre cose dura meno di 2 ore che volano subito e questo e' un bene)
Ma la vera forza del film aldila' della spettacolarita' (che si possono gustare solo al cinema per film del genere) sono i dialoghi, capirete l'assurdita' di alune azioni, la risposta illogica agli ordini ai quali "obbedire senza fare domande" cose che viene detta al soldato matt damon ...ma lui non si da vinto e iniziera' a cercare la luce in qualcosa di poco chiaro....
matt damon dosato, non ci sono scene di lotta inutili ma solo quelle necessarie e funzionali per la storia, non ci sono scene di violenza gratuita
un film non di guerra ma di estrema azione ma con contenuti(i dialoghi) importanti un film che dovrebbero vedere tutti perche' per la prima volta nel cinema si capira' l'assurdita' di alcuni conflitti in giro per il mondo.
Bravissimo e finalmente sfruttato bene Greg kinnear nel ruolo dell'uomo del pentagono.
Molto interessante anche la figura della stampa che a volte non verifica le fonti.
Ottimo brendan gleeson nel ruolo dell'uomo della Cia
Fino alla fine non saperete chi sono i buoni e chi i cattivi.
P.s. Non riuscirete ad alzarvi dalla poltrona fino alla fine del film.voto 8
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bruman79
Reg.: 28 Feb 2006 Messaggi: 1 | Inviato: 10-04-2010 17:22 |
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gatsby
Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 10-04-2010 17:43 |
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Hamish
Reg.: 21 Mag 2004 Messaggi: 8354 Da: Marigliano (NA)
| Inviato: 15-04-2010 00:13 |
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Concordo anche io. Film molto bello, avvincente e che ti tiene incollato allo schermo. Le immagini del bombardamento sono di un realismo impressionante, mentre non concordo sul fatto che il film sia una critica al comportamento americano in Iraq. E' più una critica al bushismo.
In ogni caso merita d'esser visto. |
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oronzocana
Reg.: 30 Mag 2004 Messaggi: 6056 Da: camerino (MC)
| Inviato: 27-04-2010 22:51 |
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Niente di nuovo sul fronte... orientale. Paul Greengrass, regista britannico, è uno dei nuovi, rampanti e mordaci registi sulla cresta dell’onda. Fin da Bloody Sunday l’autore aveva fatto capire al pubblico il suo punto di vista sulla politica perché, se è vero che i successivi The Bourne Supremacy, The Bourne Ultimatun e United 93 virano apparentemente verso l’action, il cuore di ogni singola pellicola pulsa incessantemente una torbida mistura di realtà e mistificazione che ben si apparenta con l’antica scienza del governo. In realtà nessuno dei film di Greengrass è un mero film d’azione, di puro intrattenimento disimpegnato, ma è carico di significati, di strali contro la realtà somministrata a mo’ di dose di morfina al grande pubblico, di antitesi gnoseologiche che annebbiano lo spiritico critico di spettatori imboniti dal deus ex machina: la democrazia.
«La democrazia» e le «armi di distruzione di massa» sono due locuzioni che suonano come il gong ristoratore per il pugile suonato sull’orlo del KO. Anche qui, infatti, lo spettatore non è altro che la mimesi del cittadino qualunque. Il regista apparentemente gira un film d’azione, etichettabile aprioristicamente come un genere popolare da divertissement, ma nelle viscere della celluloide si annida un essere sopito rispondente al nome di coscienza sociale. Così le armi di distruzione di massa appaiono all’orizzonte come fantasmi, così i topoi dell’action si manifestano allo spettatore frastornato.
Greengrass scende sempre sul campo, partendo dal mattoncino più piccolo e insignificante se preso nella sua unitaria essenza. Molto chiusa e claustrofobica (non solo visivamente), la messinscena privilegia un uso smodato e frenetico di zoom, macchina a mano, “schiaffi”... insomma, tutto quel cinema sporco che tanto va di moda e che tanto rende giustizia ad un’analisi politica cinica e caustica. Le immagini sembrano rubate da una troupe televisiva incollata alle truppe in combattimento, ma allo stesso tempo rappresentano l’occhio vigile della CIA che manipola ogni singola pedina esistente sull’immenso scacchiere (non solo iracheno). Una continua corsa ad ostacoli tra complotti, false notizie, manipolazioni della realtà che da sempre stanno a cuore al regista suddito di Sua Maestà. Azione o non azione, non importa.
_________________ Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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sandrix81
Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 05-11-2010 23:25 |
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è la morte cerebrale sto film, un fotoromanzo sarebbe meno didascalico, e il top è quando matt damon va da brendan gleeson e gli fa il riassunto della trama del film fino a quel punto. storico.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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