FilmUP.com > Forum > Tutto Cinema - La classe
  Indice Forum | Registrazione | Modifica profilo e preferenze | Messaggi privati | FAQ | Regolamento | Cerca     |  Entra 

FilmUP Forum Index > Cinema > Tutto Cinema > La classe   
Vai alla pagina ( 1 | 2 | 3 | 4 Pagina successiva )
Autore La classe
martalari

Reg.: 11 Mag 2006
Messaggi: 460
Da: roma (RM)
Inviato: 11-10-2008 13:55  



UNA STORIA VERA !!

Non è un thriller, non è un giallo,non è un action movie, non è un fantasy, non è fantascienza ma realtà, quella di tutti i giorni : da una parte un professore dall'altra un gruppo di studenti, sembrano 25enni, ma in realtà sono 14enni che frequentano "LA CLASSE" (al cinema nel week end)




I LIMITI E LA MEDIA


Un professore che pur non alzando la voce riesce a farsi rispettare da un gruppo di giovani ragazzi, giovanissimi con le loro problematiche, le loro passioni e con un'unica cosa in comune LA CLASSE non un'inutile fiction ma un film già designato agli Oscar, una classe dove il nostro professore diventa un maestro su come parlare, su come non esagerare, non è importante basarsi sul loro limite scolastico (i voti, la media) ma conoscerli meglio per porre loro dei limiti di comportamento da non superare.....



DIFFICILI MA ADORABILI

Il film inizia con i professori di una scuola francese che si presentano "sono ragazzi difficili ma adorabili" dice il primo insegnante ai nuovi colleghi appena arrivati come parlasse a soldati arrivati in trincea

Conosciamo e scopriamo i loro studenti (giovani alla loro prima esperienza BRAVISSIMI non attori professionisti) scena dopo scena, LEZIONE DOPO LEZIONE, discussione dopo discussione, hanno origini, religioni, stili di pensiero diversi, ognuno decide di passare quell'ora di lezione passivamente o attivamente, c'è chi nasconde ostilità e chi invece ama essere al centro dell'attenzione, come nella vita...




IMPARARE ANCHE PER LA VITA

Una vita sicuramente diversa da quello che in impara in classe, ma è pur vero che quello che "impariamo a scuola servirà un giorno nella vita" spiega il professore, cercare di porre dei paletti serve non per vendicarsi ma fare in modo che la società funzioni e migliori ...non è un fatto di forza ma di disciplina



SCENE DA SEGNALARE


Simpatica la scena del congiuntivo, i ragazzi sono concordi nel pensare che "dire se io fossi" o usare congiuntivi sia un modo di esprimersi "vecchio" ("professore le pare che io mi rivolgo a mia madre dicendo se tu fossi, etc.."), ma il professore fa capire invece l'importanza di esprimersi correttamente ma soprattutto di conoscersi bene, per questo decide di fare un compito in classe dove ognuno può raccontarsi e allo stesso tempo conoscersi e accettarsi per evitare di nascondere le proprie fobie e vergogne


Simpatica poi al scena del ragazzo che chiede di non esser giudicato per come si veste "vestirsi è una libertà di espressione, io non vi ho mai giudicato per quello che siete o dite e allo stesso tempo non voglio esser giudicato per come mi esprimo anche nel vestirmi"




LEZIONE DOPO LEZIONE....IL FILM DIVENTA INTERESSANTE PER I DIALOGHI SCRITTI BENISSIMO


Un film fatto di dialoghi e di controcampi con tre camere, una sugli studenti, una sul professore e una terza d'insieme, non si parla di droga, non si parla di sesso, non si parla di razzismo,non si parla d'amore per il vicino di banco.....

è uno scontro generazionale tra chi non lo ha deciso in prima persona ma deve svegliarsi ogni mattina per andare a scuola e chi prende questo lavoro come missione non per reprimere le loro passioni e la loro libertà con minacce o punizioni ma stimolandoli VALORIZZANDO I LATI POSITIVI NELLE COSE CHE LORO RITENGONO INTERESSANTI, evitando lo scontro (pur educandoli ad alzare la mano per parlare o a chiedere permesso per allontanarsi dalla classe.."Non siamo qui per vendicarci, ma per provare a insegnare la disciplina") e premiando le loro conquiste sui banchi di scuola.


CONTENUTI CHE PORTERANNO ALL'OSCAR....PER ADESSO E' QUASI SICURA UNA NOMINATION

Il film racconta un anno di scuola, lezione dopo lezione, ma in tanti dialoghi scopriamo un cinema diverso, interessante, non fatto di virtuosissimi da parte di chi deve girare le scene, ma fatto di contenuti, quelli che la scuola non riesce a dare ......



L'AVVERSARIO GUIDA E AMICO


Per una volta quello che sembra un avversario all'inzio dell'anno è l'unica persona che può aiutare ragazzi giovanissimi e sempre più spavaldi ma allo stesso tempo sempre più deboli



Un film (ha vinto a Cannes) che la Francia ha deciso di designare per gli Oscar (altro che Gomhorror), un film diverso che magari potrà incassare poco per numero copie ma che a noi (e a molti altri) è piaciuto moltissimo

LA CLASSE (Un anno di scuola mai così vera)

Voto alla sceneggiatura e ai dialoghi 8

  Visualizza il profilo di martalari  Invia un messaggio privato a martalari  Vai al sito web di martalari    Rispondi riportando il messaggio originario
TheSpirit

Reg.: 21 Set 2008
Messaggi: 3605
Da: Napoli (NA)
Inviato: 19-10-2008 15:06  
Grandissimo film questo di Cantet, vincitore della Palma d'Oro al festival di Cannes.
Tra le mura (come recita il titolo originale della pellicola), di un istituto della periferia parigina, lungo l'arco di un anno scolastico, in una sorta di docu-fiction naturalista che rinuncia alle convenzioni della narratività tradizionale, per indagare tra le pieghe di uno spaccato di realtà, la cui autoreferenzialità è accentuata dal fatto che il mondo esterno non viene praticamente mai mostrato.
Un film di straordinaria intelligenza, che non offre risposte facili, che non ci mostra professori-eroi come nella maggior parte delle pellicole del sottogenere scolastico, Nè particolari cambiamenti o trasformazioni da parte degli studenti.
"Io non ho imparato niente", dirà una ragazza al professore, al momento di salutarsi per le vacanze.
Un film che nasce dalla realtà in maniera spontanea, attraverso dei laboratori tenuti con dei veri studenti, che hanno suggerito molte delle vicende poi incluse nel film, e che pure si presenta stratificato, con una serie di dettagli e spunti di riflessione che solo una riflessione successiva può rivelare.
Ma è indubbio che il primo tratto determinante del film è il senso di realtà che passa attraverso di esso, i volti, le espressioni, gli atteggiamenti, su cui non ci si sofferma mai più di tanto, ma nei quali riconosciamo senza dubbio la vita di una scuola così come è.
Ed è per questo che, guardato dal punto di vista di una narrazione tradizionale, il film di Cantet può lasciare perplessi e non soddisfatti: esso non fornisce nessuna risposta, solo una serie di segnali da interpretare. Il mondo esterno, con tutte le sue contraddizioni, che si riverberano nella scuola, è soltanto suggerito, eppure tutto rimanda ad esso. In questo, Entre les murs rappresenta il perfetto complemento di Gomorra. Nonostante qui non siano rappresentate situazioni estreme, di violenza o di droga, che pure esistono nel mondo della scuola, in favore di una "normalità" maggiormente rappresentativa e meno carica di stereotipi, anche qui, come nel film di Garrone, sta a noi intuire il contesto più vasto che fa da sfondo ad una serie di eventi e situazioni.
L'incomunicabilità, tra il linguaggio dell'istituzione scolastica e la vita dei ragazzi, tra culture diverse in una società multietnica, l'assurdità per cui un ragazzo solitario che passa le giornate al computer viene indicato come modello, mentre un altro, che si dà da fare in tutti i modi per aiutare la famiglia, viene espulso dalla scuola, tutti i limiti dell'impresa talvolta disperata che va sotto il nome di insegnamento vengono mostrati attraverso una rappresentazione che non è pessimista né ottimista ma semplicemente onesta. Lo stesso protagonista viene impietosamente mostrato cadere, con un errore che chiama in causa ancora una volta lo scarto comunicativo, ma che non di meno resta grave.
Alla fine non ci saranno né vincitori né vinti, in questo spaccato di realtà, ma solo, forse, una maggior consapevolezza delle problematiche della scuola, ma anche, più in generale, di una società moderna.

Sul sito Cinemaplus




[ Questo messaggio è stato modificato da: TheSpirit il 19-10-2008 alle 21:21 ]

  Visualizza il profilo di TheSpirit  Invia un messaggio privato a TheSpirit  Vai al sito web di TheSpirit    Rispondi riportando il messaggio originario
kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 24-10-2008 00:24  
Trama: Un professore di lettere affronta il nuovo anno scolastico con la sua classe piena di elementi svogliati, poco inclini alla collaborazione e oltretutto che continuano a litigare tra loro anche per futili motivi. Cercando di motivarli almeno, egli cerca di eseguire delle lezioni che non si fermino solo allo studio di verbi e congiuntivi, ma che possano servire ai ragazzi per avere più fiducia nell'apprendimento e in se stessi. Purtroppo, però, il carattere litigioso di uno di essi rischia di minare i piani del professore obbligandolo a prendere controvoglia severi provvedimenti disciplinari.



Commento: Vincitore della palma d'oro al festival di Cannes 2008 e e tratto dal romanzo del protagonista del film François Bégaudeau. Laurent Cantet, dopo averci narrato di un argomento scottante come il turismo sessuale nel controverso Verso il sud, gira una nuova pellicola estraendo gli attori principali direttamente dai banchi di scuola, facendogli recitare ciò che vivono. Stessa cosa per il protagonista, François Bégaudeau, professore nella vita e stessa mansione nel film. Girato totalmente all'interno della scuola, cortile compreso, e per gran parte della durata in una classe, con stile documentaristi co ed asciutto, Cantet ci catapulta dentro questo microcosmo multietnico che sono le scuole medie francesi, un calderone bollente di giovane umanità molto irrequieta, che cerca di essere stimolato da un professore di lettere volonteroso che non si rassegna al fatto che la sua materia venga vista come inutile e desueta, non presente nell'uso odierno, ma sopratutto cerca di stimolare a dovere gli alunni con un input un po' particolare : quello di utilizzare la classe per aprirsi, parlare, divulgarsi oltre che apprendere. Un intento volonteroso, ma i ragazzi sono preda di continue insofferenze, sono permalosi e scattano per un non nulla, anche tra di loro. Oltretutto gli altri professori sembrano del tutto indifferenti al fatto di non stimolare a dovere i loro scolari, preferiscono cedere alla facile tentazione delle punizioni per liberarsi dei personaggi più difficili ("Una volta si e una volta no lo caccio di classe") venendo meno alla concezione base del far capire quanto sia importante l'apprendimento, sopratutto per allontanare dalla strada i meno inclini ad esso. Ci sono delle belle scene di intenso dialogo, come quando il professore dà delle "sgallettate" alle due alunne rappresentanti di classe, scatenando la reazione dei ragazzi che a conti fatti hanno lo stesso potere di poter punire i docenti tanto quanto questi verso di loro, oppure di quando si parla di istituire una sorta di patente della condotta a punti, ma stando attenti a non darne troppi in positivo agli studenti più meritevoli in quanto poi questi potrebbero infrangere a lungo i regolamenti, forti di un punteggio alto.
Il personaggio del ragazzo del Malì, con la madre che crede che lui studi regolarmente solo perchè è sempre in camera, probabilmente invece perchè dedito ai videogiochi o la musica rap, è duro, intenso, totalmente privo di ogni possibile cedimento verso gli impulsi (positivi) che gli vengono dall'esterno, convinto che comunque vada a finire sarà tutto inutile. All'esterno della scorza apparentemente violenta si cela un personaggio insicuro, indeciso, che cerca di farsi notare reagendo bruscamente. Intelligenteme nte è stato inserito un altro personaggio, sempre di colore, che sembra aver percorso in passato la stessa strada, ma che ora riscolarizzato in questa nuova classe pare avere acquisito maggiore calma e sicurezza. Si vuole dare un messaggio di riconciliazion e con l'istituzione, peccato che poi alla fine tutto si ribalta e torniamo di nuovo nello sconforto, perchè il ragazzo stesso ammette che non c'è stato per lui nessun vero insegnamento, è la vita che lo ha portato a questo e non la scuola.
Un messaggio triste ed amaro, reso con qualche lungaggine narrativa solo nel momento dell'apparizione della madre dello studente irrequieto, l'unico pezzo dove perdendo un attimo l'asciutezza documentaristi ca ci si abbandona leggermente al patetico (i professori sono indecisi se dare una punizione scolastica perchè temono che il severo padre, che non si vede mai, possa rimandarlo nel paese natio).
Le ragazze sembrano essere le più combattive e presenti, affilano la lama della loro parola molto meglio dei versi che il professore cerca di far amare (oltre al Diario di Anna Frank, uno specchio tragico della loro età, molto più serena e disibinita), agiscono senza tema dei muscoli della punizione e cercano di imporsi.
Se un errore si può imputare a Cantet è quello di aver disegnato come irrequieti e problematici sopratutto i colored e gli extracomunitar i, tralasciando nella lista dei "cattivi" i francesi, che invece sono secchioni oppure rappresentanti di classe meritevoli di lode, sarebbe stata meglio un po' più di bilnaciamento razziale in questo caso, dove però c'è un bellissimo ritratto di un ragazzo cinese che vede la scuola come unico mezzo di comunicazione e la classe come gioia, in quanto il resto della giornata non vede nessuno se non uno schermo e una consolle di videogiochi.
Mentre il mondo delgi adulti sembra sterile senza vera forza, quello degli studenti appare pieno di grandi potenzialità, purtroppo indirizzate verso il lato sbagliato. Scene intense come quella della classe vuota (un autentico delitto come il deserto nel quale ho assistito alla proiezione di questa pellicola mentre da parte c'erano persone per Disaster movie) e del dialogo finale con la timida studentessa di colore (che sottintende che in questa scuola imparare non è per tutti, non basta leggere un libro per sapere i dettami della vita) sono attimi intensi di cinematografia, pur se il film effettivamente dilata il racconto ai limiti massimi. Per un genitore che ha un alunno è un film che fa pensare, riconsiderare l'importanza della scuola anche se si sa che poi dopo il mondo del lavoro del tutto diverso può rinnegare quanto imparato, un monito per seguire i propri figli, dargli il massimo impulso per apprendere il più possibile in quanto l'istruzione sembra non avere peso nella vita solo in apparenza, tanto quanto i verbi classici, ma invece non ha prezzo per costruire noi come uomini, liberi da considerazioni di denaro ma solidi nel proporsi al mondo.
Cantet chiude il film con un messaggio di speranza, con una ideale partita a pallone in amicizia totale fra docenti e studenti, soddisfando la passione del protagonista nella vita reale (si occupa di calcio per un giornale) e facendo capire che la vittoria si costruisce insieme e non da avversari, da due parti diverse ma non nemiche.
In definitiva un film intenso, maturo, amaro, che piacerà moltissimo ai genitori con figli scolari di qualsiasi tipo che si sentiranno coinvolti appieno, stimolati a seguire ancor meglio la progenie studentesca, segno raro di coinvolgimento artistico nel girare pellicole, prive di qualunque orpello luccicante ma decisamente dense di umanità. La durata, il tema e lo stile documentaristi co potrebbero scoraggiarvi di base, non fatelo perchè il film non è affatto pesante da seguire ma più che altro duro da accettare in alcuni punti, dato che ci può prendere lo sconforto per certe situazioni dove sembra non ci sia via d'uscita oltre la punizione. Bravi i ragazzi ad essere se stessi (speriamo che nella realtà alcuni non siano così se stessi), ottimo il protagonista che si nota coinvolto dal tema. Da non perdere, il premio francese non l'ha davvero rubato, tantomeno potrà rubare quelli del vostro biglietto.


_________________
non solo quentin ma nel nome di quentin...quentin tarantino project
QUENTIN TARANTINO PROJECT

  Visualizza il profilo di kubrickfan  Invia un messaggio privato a kubrickfan    Rispondi riportando il messaggio originario
mary93

Reg.: 11 Dic 2008
Messaggi: 129
Da: bagnoli irpino (AV)
Inviato: 11-12-2008 20:38  
E' bellissimo.Io l'ho visto con la scuola, alle mie compagne nn è piaciuto. A me invece si. si vede ke la storia è vera xkè è molto realistico.... sembrava di stare nella mia di classe!
_________________
mary93

  Visualizza il profilo di mary93  Invia un messaggio privato a mary93  Email mary93     Rispondi riportando il messaggio originario
sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 11-12-2008 23:55  
boh, in buona sostanza è un film del tutto insulso, se invece delle immagini avessero fatto scorrere le pagine della sceneggiatura era la stessa cosa.
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

  Visualizza il profilo di sandrix81  Invia un messaggio privato a sandrix81  Vai al sito web di sandrix81    Rispondi riportando il messaggio originario
TheSpirit

Reg.: 21 Set 2008
Messaggi: 3605
Da: Napoli (NA)
Inviato: 12-12-2008 00:19  
quote:
In data 2008-12-11 23:55, sandrix81 scrive:
boh, in buona sostanza è un film del tutto insulso, se invece delle immagini avessero fatto scorrere le pagine della sceneggiatura era la stessa cosa.



eh? per la verità il film sembra che di scritto non abbia proprio nulla, vive quasi solo di immagini...

  Visualizza il profilo di TheSpirit  Invia un messaggio privato a TheSpirit  Vai al sito web di TheSpirit    Rispondi riportando il messaggio originario
sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 12-12-2008 01:48  
lo sapevo che dovevo aver sbagliato sala!
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

  Visualizza il profilo di sandrix81  Invia un messaggio privato a sandrix81  Vai al sito web di sandrix81    Rispondi riportando il messaggio originario
ssj4gohan

Reg.: 07 Set 2005
Messaggi: 192
Da: Capurso (BA)
Inviato: 12-12-2008 12:58  
Ma perchè ha anche una sceneggiatura? Credevo che fosse tutta un'improvvisazione...

  Visualizza il profilo di ssj4gohan  Invia un messaggio privato a ssj4gohan     Rispondi riportando il messaggio originario
mary93

Reg.: 11 Dic 2008
Messaggi: 129
Da: bagnoli irpino (AV)
Inviato: 12-12-2008 16:11  
Ma xkè ne parlate cs male, in fondo il cinema francese è fatto cs!
_________________
mary93

  Visualizza il profilo di mary93  Invia un messaggio privato a mary93  Email mary93     Rispondi riportando il messaggio originario
sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 12-12-2008 16:12  
Bannatemi preventivamente.
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

  Visualizza il profilo di sandrix81  Invia un messaggio privato a sandrix81  Vai al sito web di sandrix81    Rispondi riportando il messaggio originario
ssj4gohan

Reg.: 07 Set 2005
Messaggi: 192
Da: Capurso (BA)
Inviato: 13-12-2008 10:23  
quote:
In data 2008-12-12 16:11, mary93 scrive:
Ma xkè ne parlate cs male, in fondo il cinema francese è fatto cs!



Ultimamente anche quello italiano...

  Visualizza il profilo di ssj4gohan  Invia un messaggio privato a ssj4gohan     Rispondi riportando il messaggio originario
Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 15-12-2008 14:46  
quote:
In data 2008-12-12 16:11, mary93 scrive:
Ma xkè ne parlate cs male, in fondo il cinema francese è fatto cs!




_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

  Visualizza il profilo di Tristam  Invia un messaggio privato a Tristam  Vai al sito web di Tristam    Rispondi riportando il messaggio originario
mary93

Reg.: 11 Dic 2008
Messaggi: 129
Da: bagnoli irpino (AV)
Inviato: 15-12-2008 22:58  
Forse proprio xkè è cs il cinema francese e italiano piace..... forse nn lo apprezzate xkè siete abituati a vedere film commerciali statunitensi.Nn è colpa vostra, ma purttroppo siete abituati cs.Un consiglio? Cambiate genere e paese dei film ke guardate!
_________________
mary93

  Visualizza il profilo di mary93  Invia un messaggio privato a mary93  Email mary93     Rispondi riportando il messaggio originario
ssj4gohan

Reg.: 07 Set 2005
Messaggi: 192
Da: Capurso (BA)
Inviato: 15-12-2008 23:10  
No, è errato il concetto. Il Cinema Italiano lo è stato agli albori, ma quello di oggi non può essere chiamato Cinema, salvo qualche rara eccezione e da anni a questa parte non ce ne sono, a parte le trasposizioni dei romanzetti di Moccia o la Panarello che se sono ritenuti capolavori italiani, ben venga, vuol dire che di Cinema non ne capiremo nulla. Se invece ripenso al Troisi o Benigni o a chi come loro usava l'arte per mostrare ciò che noi sapiamo tutti, allora sono dalla tua parte. Ma è solo uno spiraglio di luce nella notte eterna...

  Visualizza il profilo di ssj4gohan  Invia un messaggio privato a ssj4gohan     Rispondi riportando il messaggio originario
DeadSwan

Reg.: 05 Apr 2008
Messaggi: 1478
Da: Desda (es)
Inviato: 16-12-2008 10:33  
quote:
In data 2008-12-15 22:58, mary93 scrive:
Forse proprio xk� � cs il cinema francese e italiano piace..... forse nn lo apprezzate xk� siete abituati a vedere film commerciali statunitensi.Nn � colpa vostra, ma purttroppo siete abituati cs.Un consiglio? Cambiate genere e paese dei film ke guardate!




ah ah ah ah ah ah!


_________________
Dresda, Sassonia, Germania
Se non riesci ad uscire dal tunnel, almeno arredalo

  Visualizza il profilo di DeadSwan  Invia un messaggio privato a DeadSwan    Rispondi riportando il messaggio originario
Vai alla pagina ( 1 | 2 | 3 | 4 Pagina successiva )
  
0.131497 seconds.






© 2025 Film Is Now group. Tutti i diritti riservati
Film Is Now group non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti.
Fin Network ltd