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"Femme publique", di A. Zulawski |
Richmondo
 Reg.: 04 Feb 2008 Messaggi: 2533 Da: Genova (GE)
| Inviato: 03-06-2008 15:32 |
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Femme publique di A. Zulawski è il terzo film francese di questo sottovalutato regista polacco, ed è un'opera che è capace di alienare la mente dello spettatore con la sola potenza ammaliante delle sue immagini così stranianti.
Una ragazza francese, che posa nuda per un fotografo le cui mire sono del tutto ambigue, aspira a diventare un'attrice. Un regista particolarmente emotivo e nevrotico le darà la possibilità di realizzare il suo sogno, scritturandola per una parte nel suo film tratto da I Demoni di Dostoevskij. Ma da quel momento in poi alcuni eventi sanguinosi metteranno in crisi le certezze di tutti, minando la consapevolezza e la prorpia autoconoscenza ed imponendo un sadico scambio di personalità che conduce all'autodistruzione.
Il Cinema di Zulawski è semrpe così stralunato, così avulso dal contatto con la realtà, che anche le sue forme divengono dilatate, assumono la valenza a-temporale ed a-giografica delle sue storie, si insinuano negli insondabili interstizii che separano la letteratura dalla verità, il Cinema e l'immagine dalla parola e dalla sintassi, il vero ed autentico significato dall'apparente e sibillino significante.
In questo film nulla è quello che sembra. Le riprese sono elastiche, letteralmente mosse da un illogico dinamismo che sa di irrequietudine, di febbrile parossismo che nasce da un'incontrollato ed inesplorato retrotrerra dell'animo umano.
La psiche scriteriata e sviscerata domina il corpo (nudo) dell'attrice, ma anche quello vestito degli altri personaggi, i quali fanno delle loro stesse movenze disordinate, tribali, il tramite per parlare attraverso la mimica e non il verbo.
Zulawski sembra mettere in scena l'eterno conflitto fra mente e corpo, fra razionalità e fantasia, e dipinge i suoi personaggi come menadi in preda ad un estatico moto irrefrenabile.
Le architetture scelte, nei set, sono costantemente distorte, mai rigorose o citeriate, ma sempre vicine alla stessa voluta deformità della messa in scena, con inquadrature arzigogolate, che richiedono movimenti sinuosi ed angolari della cinepresa, la quale si addentra negli intermi, si aggira per le vie di un'irriconoscibile Parigi, con la stessa reverente paura di scoprire qualche inenarrabile verità.
Ma non c'è verità, in fondo. Non si arriva da nessuna parte, se non ad uno sconvolgimento totale proprio della realtà stessa. La finzione prende il sopravvento, gli attori del film diventano attori anche nella vita, in un inteminabile gioco delle parti che non conosce punti fermi o convinzioni minimamente solide.
Il regista, co-protagonista di Femme publique , non riconosce più il confine fra la sua vita e l'opera a cui sta dando la luce, non individua più la differenza fra l'interpretazione e l'oggettività. Le luci naturali si confondono con quelle artificiali del set, ciò che la mente vuole o chiede al corpo, si mischia a ciò che il Mondo effettivamente è. Lo scopo a cui i personaggi devono mirare, nella loro vita, si cela dietro alle apparenze e si amalgama a quello che il recondito desiderio vorrebbe che fosse. Cede il confine fra desiderio e realtà.
Ed unica finstra sul Mondo è una televisione, sempre accesa ed indipendente, quasi fosse un essere autonomo che giace a sproloquiare in una stanza semi aperta, che mantiene i contatti fra Cinema e vita materiale, fra realtà e fantasia, ma sempre confondendone i contorni con quel tocco di insano (ma eccitante) surrealismo, capace di infondere inquietudine e disagio profondo, nella sola visione del Mondo, filtrato e ricalcato nelle sue forme più relative, meno oggettive, rivisto e filmato attravrso l'intraducibile soggettività che risiede nel cranio di ogni essere umano.
_________________ E' meglio essere belli che essere buoni. Ma è meglio essere buoni che essere brutti. |
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Topper
 Reg.: 04 Giu 2004 Messaggi: 6779 Da: Roma (RM)
| Inviato: 03-06-2008 16:25 |
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Stasera mi aspetta Possession intanto... |
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Richmondo
 Reg.: 04 Feb 2008 Messaggi: 2533 Da: Genova (GE)
| Inviato: 03-06-2008 17:24 |
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quote: In data 2008-06-03 16:25, Topper scrive:
Stasera mi aspetta Possession intanto...
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Hai detto niente...
Facci sapere che ti è parso.
_________________ E' meglio essere belli che essere buoni. Ma è meglio essere buoni che essere brutti. |
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Topper
 Reg.: 04 Giu 2004 Messaggi: 6779 Da: Roma (RM)
| Inviato: 05-06-2008 16:12 |
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Molto bello!
Peccato che durante la visione della versione consegnatami dal mulo gli attori abbiano cominciato a parlare altre lingue perlopiù sconosciute! |
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Richmondo
 Reg.: 04 Feb 2008 Messaggi: 2533 Da: Genova (GE)
| Inviato: 05-06-2008 16:20 |
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quote: In data 2008-06-05 16:12, Topper scrive:
Molto bello!
Peccato che durante la visione della versione consegnatami dal mulo gli attori abbiano cominciato a parlare altre lingue perlopiù sconosciute!
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Ahah. Per questa ragione ho iniziato la mia carriera di collezionista di Dvd: per i benefici che apportano i sottotitoli e gli affini.
_________________ E' meglio essere belli che essere buoni. Ma è meglio essere buoni che essere brutti. |
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