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Autore L'amore non basta
kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 20-04-2008 18:49  
Trama: Martina è un assistente di volo che casualmente in aereo incontra Angelo, un ragazzo con una tremenda paura di volare, timido e complessato, che dimentica il suo diario dopo il volo. La donna decide di non restituire lo scritto ma di leggerlo. L'azione provoca una sorta di confusione mentale a Martina nel leggerlo, mentre Angelo cade in profonda crisi depressiva non riuscendo a mantenere i lavori già precari che aveva. Sorprendentemente scopriamo che ...



Commento: Nei momenti in cui impera la commedia italiana di facile e leggera degustazione, Stefano Chiantini (unica prova precedente con Forse sì...Forse no del 2004) dirige questo piccolo dramma di coppia con venature umoristiche (affidate alla coscienza autoinventata di Angelo, che reincarna il padre, interpretata da Rocco Papaleo in versione avvocatizia), che non è assolutamente da avvicinare come uno spettacolo leggero e di passatempo in quanto si dipana in maniera quasi claustofobica, con numerosi soliloqui e con incontro/scontro sull'amore contrastato che porta sull'orlo dell'esaurimento nervoso e toglie dal contatto con la realtà. Martina (Giovanna Mezzogiorno, reduce dalla trasferta americana di L'amore ai tempi del colera) ed Angelo (Alessandro Tiberi, visto non troppo tempo fa nel film taggaro Scrivilo sui muri) si incontrano in maniera apparentemente occasionale su un aereo dove lei è una hostess, mentre lui ha una crisi di panico. Trovato il diario scordato a bordo dell'aereo di lui, Martina vorrebbe renderlo, ma l'estrema curiosità la porta a leggerlo. La lettura la coinvolge e apparentemente riunisce in coppia i due, ma dietro di questo c'è una sorpresa davvero inaspettata, l'incontro non era affatto un caso e il diario non è stato dimenticato per errore. Non volendo ovviamente togliervi nessuna sorpresa, non vi diciamo quale, ma i due vivono le loro vite in un connubio letterario che li porta empaticamente uno nel mondo dell'altro, tanto quanto Angelo si catapulta in un altro scritto quanto mai assurdo che nel suo mondo prende realtà, guidato da una coscienza che disturba i suoi pensieri incarnata nel padre scomparso che fa l'avvocato esistenzialista. Sembra che mentre leggono o scrivono distanti tra loro, i due protagonisti si incontrano e si trovino perfettamente, ma quando la cosa potrebbe passare dall'astratto al fisico non funziona più nulla, gli incontri (avvengono? sono reali?) diretti sono dei disastri. Quasi ad icona ed elogio del fatto che fuori da un pc o una chat quanto siamo dopo rinneghi quanto siamo veramente affini. C'è una bella scena in cui i due si autostringono con le braccia le proprie membra in un ballo a distanza d'amore, come se ormai ci fosse una sorta di invito o profumo che li collega ma non li vuole vicino per preservarne la platonica ma sublime sensazione.
il personaggio più composito è quello di Angelo, pieno di tic e ossessionato dalla coscienza (Papaleo è comunque decisamente troppo cabarettistico), che deve cambiare lavoro in continuazione per la sua voglia di fare qualcosa di diverso mai adattandosi al momento, perseguendo il proprio disegno senza nessun vero riscontro reale.
La difficoltà di trovarsi comunque per lui lo uccide, e preferisce (vigliaccamente?) sconfiggere i suoi fantasmi in un libro immaginandoli in prigione o nei guai. Sogno, realtà, si bilanciano in continuazione e il regista non lesina, sapientemente e con nostra sorpresa, di stupirci ogni volta senza mai cercare la facile accondiscendenza nel vacuo, come nel finale davvero sorprendente. C'è una sottotrama che riguarda la madre di Martina, sposata con un uomo che le ha dato un altro figlio, uomo che la tradisce con una prostituta (un codinato Alessandro Haber, in versione barba incolta per le notti insonni) che dimostra che oltre le difficoltà dell'incontro ci sono quelle della successiva convivenza da far durare al meglio, e la mamma che deve per forza di cosa accettare certe vergogne si porta a compromessi che in amore non andrebbero mai accettati, e che nella sua visione del dolce stil novo e dell'amore aulico Angelo rinnegherebbe in pieno.
Come si vede un film composito e da seguire con estrema attenzione senza facile acquisizione ma nel totale chiaro e leggibile, che nato dove meno te lo aspetti si altalena felicemente tra sensazioni, sogno, delusioni, amore, interpretato dalla Mezzogiorno con la solita bravura.
In definitiva una autentica sorpresa, un film amaro prodotto con coraggio (non possiamo certo immaginare grosse folle attirate da uno spettacolo tanto intimista), affidato a un praticamente giovane esordiente, che necessita di attenzione per seguirlo ma alla fine soddisfa e ci fa pensare senza essere un enigma se non al momento giusto e quando serve, risolvendosi con bravura e onestà.

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non solo quentin ma nel nome di quentin...quentin tarantino project
QUENTIN TARANTINO PROJECT

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Small982

Reg.: 15 Mar 2007
Messaggi: 185
Da: fano (PS)
Inviato: 30-04-2008 16:39  
A me è piaciuto moderatamente, comunque meritava un successo maggiore




_______SnifFilm________
L'amore non basta

[ Questo messaggio è stato modificato da: Small982 il 30-04-2008 alle 16:39 ]

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