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Iron Man |
martalari
 Reg.: 11 Mag 2006 Messaggi: 460 Da: roma (RM)
| Inviato: 16-04-2008 02:43 |
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IRON MAN "FICHISSSSSSIMO " ANCHE PER CHI NON AMA I SUPEREROI, DIVERTENTE E AVVINCENTE"
Un uomo che ha il massimo: soldi, donne, macchine, successo...
Un uomo che progetta e vende armi : "Se il mondo non avesse bisogno di armi costruirei ospedali" risponde ad una avvenente reporter che riesce ad avvinicinarlo nonostante i suoi bodyguard..
Bodyguard simili a quelli che hanno discretamente vigilato (antipirateria con un servizio di gentili hostess concierge impacchetta cellulari e controlli raggi infrarossi in sala e giusto controllo metal detector all'entrata) per tutta la proiezione di "Iron Man"
Finalmente un film imperdibile e non noioso tratto dai fumetti della Marvel, indicato anche per chi non ama i supereeroi, ma ama alla follia il protagonista Robert Downey Jr.: ironico, spavaldo, strategicamente giusto perché amato dalla critica, osannato dalle altre star di Hollywood e amatissimo dal pubblico per il suo essere una star mai "sputtanata" sempre pieno di problemi nella vita privata ma impeccabile sul set, qui con un look così sicuro di sé ai livelli di Al Pacino ne l'Avvocato del diavolo (in certe scena lo ricorda anche)
Ma fino a che punto si è disposti a guadagnare dalle guerre in tutto il mondo? Il protagonista, un uomo milionario, si trova per la prima volta nei guai e crea un'arma (è l'inizio del film) che gli consente di diventare un supereroe
Anche qui troviamo la "Lois Lane" della situazione interpretata (ma quanto le avranno dato????) Gwyneth Paltrow, il buono-cattivo interpretato da Jeff Bridges che per l'occasione ha deciso di rasarsi a zero i capelli, anche qui troviamo una scena stile King Kong con in mezzo la donna, troviamo la "bat-iron.caverna" dove si trovano marchingegni da far rabbrividire qualsiasi "Q" di 007 , ma non la batmobile visto che il Iron Man riesce a volare grazie a dei propulsori.....
Ottima la decisione di ambientarlo ai nostri giorni, è inutile parlare di effetti speciali magnifici ma il film non è solo effetti speciali, la vera forza del film è il protagonista Robert Downey Jr che a differenza degli Spiderman, Xmen e Superman, non ha poteri soprannaturali ma costruisce un'armatura grazie al proprio ingegno
"Meglio essere temuti o rispettati ? .....o entrambi...." chiede il protagonista cinico e sicuro di sé all'inizio, per poi mettere la sua conoscenza al servizio della gente...
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Siamo sicuri e scommettiamo tutto che ci sarà un secondo Iron Man visto che il primo è venuto benissimo, mentre non ci resta che attendere anche l'uscita di Hulk anche qui, non un attore qualsiasi, ma uno dei più bravi attori di Hollywood, Edward Norton....
IRON MAN VOTO AL FILM 7 1/2
VOTO A Robert Downey Jr 8 !/2
VOTO A Jeff Bridges 8
VOTO A Gwyneth Paltrow 7
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Marcos
 Reg.: 10 Lug 2003 Messaggi: 3463 Da: Tarquinia (VT)
| Inviato: 17-04-2008 11:35 |
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A casa sto leggendomi il volume "IRON MAN: IL DEMONE NELLA BOTTIGLIA", una selezione classica di nove avventure del 1979, dove Tony Stark affrontava due nemici: il magnate Justin Hammer e l'alcolismo! Se il film mi farà provare le stesse emozioni del volume "PANINI COMICS", allora, sarò soddisfatto, perché, ormai sto attendendo anch'io l'uscita del film di Jon Favreau!
Marcos
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Salve, sono Marcos.
[ Questo messaggio è stato modificato da: Marcos il 17-04-2008 alle 11:36 ] |
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gatsby
 Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 22-04-2008 11:13 |
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Per me non merita il Tuttocinema e tutti gli utenti del forum, tranne lei, penso che la pensino allo stesso modo.
Comunque...
quote: In data 2008-04-16 02:43, martalari scrive:
...qui con un look così sicuro di sé...
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essì...
quote: In data 2008-04-16 02:43, martalari scrive:
...anche qui troviamo una scena stile King Kong con in mezzo la donna, troviamo la "bat-iron.caverna"...
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a parte che in questo film la Paltrow non viene rapita da nessuno e non c'è un solo, anche lontano, ricordo o parallelo con KingKong, ma poi che c'entra?
quote: In data 2008-04-16 02:43, martalari scrive:
ma non la batmobile visto che il Iron Man riesce a volare grazie a dei propulsori...
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infatti la batmobile vola...
quote: In data 2008-04-16 02:43, martalari scrive:
...la vera forza del film è il protagonista Robert Downey Jr che a differenza degli Spiderman, Xmen e Superman,
| ma come Batman!E che cavolo l'hai citato continuamente e qui non lo dici! quote: In data 2008-04-16 02:43, martalari scrive: non ha poteri soprannaturali ma costruisce un'armatura grazie al proprio ingegno..,
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_________________ Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è |
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kubrickfan
 Reg.: 19 Dic 2005 Messaggi: 917 Da: gessate (MI)
| Inviato: 02-05-2008 23:33 |
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parliamo del film anche, che per me è valido a metà (la prima parte)
Trama: Anthony Stark è un miliardario con una particolare predisposizione e illuminazione verso l'assemblaggio di fenomenali congegni elettronici, che costruisce la sua fortuna sulla compravendita delle armi di cui si occupa l'azienda di famiglia. Privo di scrupoli e senza particolare sensibilità, si dedica alle feste e alle donne, lasciando il compito di amministrare la società a un consigliere mentore che era amico del padre defunto. Ma un giorno, mentre è in Afghanistan per la dimostrazione dell'efficacia del missile Jericho, viene rapito da dei guerriglieri con bellicose intenzioni. Scampato all'esperienza torna alla vita civile con una nuova maturità e scopre cose davvero inaspettate, ma per fare giustizia deve dotarsi di una variopinta armatura tecnolgica : sta per arrivare Iron Man!
Commento: Robert Downey Junior (bravo attore specializzato in parti off e di film indipendenti, come nel film In Dreams, che ha partecipato sempre a produzioni ai margini dei fasti di Hollywood), veste i panni (o meglio l'armatura) di uno dei supereroi Marvel che nella conoscenza generale non è famoso tanto quanto altri, ma che di contro è interessantissimo per tutte le sfaccettature che presenta rispetto ai canoni normali degli eroi in calzamaglia. In questo caso l'anima d'acciaio non è solo un veicolo di potenziamento, ma una necessità di vita, in quanto il miliardario Anthony Stark subisce un terribile trauma al cuore nel corso del suo rapimento in Afghanistan da parte di un gruppo di ribelli organizzati. Per potersi salvare deve avere l'aiuto di un altro prigioniero, che gli mette un impianto meccanico rudimentale nel petto (alimentato da una batteria di auto in stile e uso catetere). Finita la prigionia perfeziona il meccanismo, acquisisce una maturità spirituale ben diversa rispetto a quella del passato e decide di dedicare la propria vita ad aiutare l'umanità rinnegando quelle armi su cui aveva costruito il suo capitale. Per farlo costruisce una armatura tecnologicamente avanzata, che userà ben prima di quanto pensi. In questo film il nome da super eroe del protagonista arriva solo nelle fasi finali, la denominazione Iron Man passa in secondo piano rispetto a quella dell'uomo Tony Stark, che usa la tecnologia per migliorare spirito ed intelletto. In effetti la prima parte è sicuramente la migliore, con la sua claustrofobica ambientazione “povera” nelle grotte dove si forma l'uomo vero che migliora, in maniera credibile ed interessante. Anche il ritorno alla ricchezza della civiltà è un dettaglio, la sua mente ormai è concentrata a fare ben altro, per la sua sopravvivenza e per riparare agli errori del passato (frasi come “Io preferisco l'arma che si deve usare solo una volta” non faranno più parte del suo lessico), i soldi diventano solo un mezzo per costruire le (vere) armi del bene.
Impostazione di base complessa e poco tradizionale dei supereroi con superproblemi, d'altronde Iron Man nella storia Marvel è sempre stato uno dei “maturi”, quello che non si esitava ad innestare in trame e intrighi politici non solo in versione antirussa durante la guerra fredda ma anche contro il misterioso e minaccioso oriente (vedi un suo nemico storico, il Mandarino, che non è detto che non appaia come prime-villain in un eventuale seguito visto che qua è presente brevemente come una specie di occulta minaccia), non a caso poi è il capo degli Avengers di cui è membro storico. Purtroppo dopo la prima parte il film si sgonfia, si perde e ripete in siparietti umoristici dell'uomo che parla con la sua armatura e il computer Jarvis (che nel fumetto è il fedele servitore degli Avengers), qualche cosa stucchevole (il cuore scultura nella piccola teca) ed evolve in un combattimento stile Robocop 2 davvero di poca fantasia, abbassando di parecchio il valore complessivo del film, dato che la sfarzosa inevitabile lotta è troppo lunga e decisamente di impatto ben inferiore a quelli dei raggi repulsori che escono dai guanti e dai calzari di Iron Man. Di fronte a una sceneggiatura che fa la fine del canotto sgonfiato abbiamo un cast di tutto rispetto, che oltre a una convincente interpretazione di Downey Junior, davvero bravo, si avvale di una Gwyneth Paltrow in grande spolvero fisico (interpreta l'assistente fidata Pepper Potts, coinvolta emotivamente dal suo capo), Terrence Howard è James Rhodes, il miglior amico di Tony e ufficiale d'alto grado, per concludere con la suggestiva presenza di Jeff Bridges rapato a zero, interpretando Obadiah Stane, il consigliere numero uno di Stark.
Camei a profusione, con quello inevitabile di Stan Lee (in mezzo a delle biondone fa Hugh Hefner, l'ideatore di Playboy), due agenti Shield come Samuel L.Jackson e Hilary Swank, e lo stesso regista Jon Favreau fa la guardia del corpo e l'autista. Discorso a parte merita quello della scelta in casa Marvel di un regista (fondamentalmente un attore) praticamente novizio in questo ruolo, dopo aver insignito di tale ruolo per altri eroi ben altri nomi (Raimi, Ang Lee per esempio), volontà di poter amministrare a volere e potere delle sceneggiature calibrate di personaggi non di sicuro grande attecchimento di base (Iron Man non è l'Uomo Ragno ovviamente) senza rischi autoriali soprattutto in una ottica di produzione successiva dei seguiti. Comunque indipendentemente dalle strategie, il suo lavoro lo fa senza problemi, rispetta modi e tempi, fa evolvere a dovere il personaggio centralizzando nelle inquadrature Stark (grande punto di forza questo) poi dopo non è colpa sua se dovendo dirigere l'inevitabile combattimento deve fare solo lo yes man.
Gli effetti speciali della Ilmagic sono davvero di pregevole fattura, con dei voli mozzafiato e movimenti ottimi delle armature, che si integrano perfettamente nello sfondo cittadino (e stavolta non c'è la martoriata New York ma le spiaggie della West Coast, incredibile la villa del magnate eroe).
In definitiva un buon film su uno dei supereroi maturi della casa delle idee, che parte davvero bene ed è sorretto da un cast d'eccezione e degli effetti del tutto validi, garantendo un divertimento intelligente e buoni spunti. Purtroppo la fase d'evoluzione successiva si perde in alcune cose troppo pacchiane e il percorrere strade non nuove nella fase finale porta un calo di fascino troppo marcato e sensibile facendoci uscire dalla sala un po' delusi. Alla prossima, sperando nell'arrivo di villain di fascino esotico, tenendo conto che la trama futura non abbisognerà del racconto delle origini e potrà partire subito con altro. Visto come è andata con questo, se sarà un bene o un male lo vedremo.
_________________ non solo quentin ma nel nome di quentin...quentin tarantino project
QUENTIN TARANTINO PROJECT |
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sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 03-05-2008 01:13 |
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gran film, non ci speravo neanch'io
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
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gatsby
 Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 03-05-2008 09:32 |
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utopia

 Reg.: 29 Mag 2004 Messaggi: 14557 Da: Smaramaust (NA)
| Inviato: 03-05-2008 12:00 |
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quote: In data 2008-05-03 09:32, gatsby scrive:
Se vi interessa qui c'è l'intervista che ho realizzato al regista Jon Favreau, spero che a breve mettano anche il file audio (che è più ampio e dettagliato)
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Very interesting!
_________________ Tutto dipende da dove vuoi andare... Non importa che strada prendi!
Happiness only real when shared. |
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gatsby
 Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 03-05-2008 12:06 |
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badlands
 Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 03-05-2008 19:48 |
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finalmente ho capito!!!
ciao! |
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oronzocana
 Reg.: 30 Mag 2004 Messaggi: 6056 Da: camerino (MC)
| Inviato: 04-05-2008 20:21 |
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il film è ottimo.
_________________ Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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Small982
 Reg.: 15 Mar 2007 Messaggi: 185 Da: fano (PS)
| Inviato: 05-05-2008 12:49 |
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Molto divertente, meglio di quanto avrei immaginato
Che strano vedere Bridges in un ruolo da cattivo!
___SnifFilm____
I am Iron Man!
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gatsby
 Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 05-05-2008 12:56 |
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ermejofico
 Reg.: 17 Ago 2005 Messaggi: 662 Da: roma (RM)
| Inviato: 05-05-2008 17:30 |
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"Ogni città, ogni stato debbe reputare inimici tucti coloro che possono sperare di poter occupare el suo et da chi lei non si può difendere". Poiché Mr. Stark non è un segretario fiorentino e non è vissuto ai primi del 500 ma è un fabbricante di armi negli anni della guerra fredda, rivolgendosi al figlio non si è espresso con i termini delle “Parole da dire sopra la provvisione del danajo” ma con un più colorito aforisma (di identico significato): “Il nemico è quello che ha una mazza più grossa della tua”. Parole che il giovane Tony ha preso anche troppo alla lettera, succedendo al padre nella direzione dell’industria di armamenti e sviluppando autonomamente il concetto di “grossa mazza” nel senso del libertinaggio più sfrenato. Due idee che si sposano perfettamente nell’episodio della giornalista che abborda Stark con pretesi motivi umanitari e di denuncia, per poi finire nel letto del magnate per un intervista più personale (peccato non aver osato un po’ di più, facendo lavorare la giornalista “convertita” per “Le Monde diplomatique”!).
L’esistenza di Tony Stark sembrerebbe così destinata a trascorrere spensierata fra una lucrosa fornitura all’esercito e una galoppata nel letto con qualche bellezza da calendario; ma ecco che, come da copione, ci si mettono di mezzo le ragioni del cuore che trasformeranno il cinico trafficante d’armi in protettore degli oppressi (che sono tali, ha scoperto, anche grazie alle sue invenzioni) e lo avvieranno addirittura sulla strada della monogamia, grazie ai buoni uffici della solerte e fedele segretaria (alle non appariscenti forme di Gwyneth Paltrow, bisogna riconoscerlo, il ruolo di “Alfred in gonnella” si adatta a pennello).
Già, il cuore: ecco un bel problema per gli sceneggiatori. Come rispolverare l’archetipo della sede del sentimento, della fonte della vita, senza adagiarsi su motivi letterari ed occultando la simbologia quanto basta? Rivelazione: il fumetto offre una materializzazione della “sede dell’anima” già pronta: una specie di jojo iridescente, una rotella con lucine, che fa mostra di sè in mezzo al petto di Stark. Assemblata con pezzi di fortuna da un secondo padre (il compagno di prigionia dopo l’attentato ed il sequestro), permette al protagonista di restare in vita, tenendo le schegge di metallo che lo hanno colpito lontano da aree vitali. Il filo della narrazione segue così le vicende di questo cuore meccanico: il manufatto viene in un primo tempo sostituito dal protagonista con un congegno più avanzato, poi custodito dalla donna (che, nell’operazione, avrà modo di “toccare il cuore” dell’uomo). In seguito è rubato dal villain che, unendo tecnologia e credenza magica, intende “nutrirsi” del cuore del nemico per appropriarsi della sua forza, e infine è reimpiantato nella versione originale, al termine di una vicenda rocambolesca in cui avrà grossa parte un comprimario servizievole ed espressivo, fino a quel momento rimasto in attesa nel cono d’ombra del set up. Grazie al concorso di tutti questi aiutanti, il cuore sarà ritrovato e la nemesi dell’eroe verrà affrontata e distrutta.
La parabola del “cuore ritrovato” assicura il giusto grado di compattezza alla storia. In questo modo viene risolto il classico problema dei cali di interesse del pubblico durante i “recitativi”, permettendo al film di procedere svelto da un’ “aria” (assemblaggio di cazzottoni fantatecnologici) alla successiva.
La catarsi a cui assistiamo è naturalmente tutta fumettistica. E del fumetto originario il regista sposa senza alcuna riserva l’estetica, con soluzioni grafiche retro come le tendine (comunque non ridondanti) e la presenza rapida e pregnante dello stesso inventore del fumetto, il vecchio Stan Lee, che, non per la prima volta, appare in un cammeo rapidissimo. Alle soluzioni visive ispirate al fumetto, Favreau aggiunge di suo le belle “riprese impossibili” da dentro il casco, in cui i visi dei contendenti in primissimo piano vengono dipinti con i “colori di guerra” degli schermi computerizzati che forniscono informazioni sull’ambiente circostante. Notevole è poi la panoramica “a schiaffo” che segue l’entrata in scena dall’alto dell’uomo di ferro, fino a fermarsi, dopo opportuno tremolio e nuvoletta di polvere, sulla sua figura accucciata in procinto di alzarsi per dare inizio al combattimento. Le digitalizzazioni super perfezionate della IL&M fanno il loro eccellente lavoro ed il rischio della “assenza di peso” delle creature elettroniche è scongiurato (anche con l’ausilio della bella gag dell’atterraggio incauto sul tetto della villa di Stark, con sfondamento successivo di pavimenti, pianoforti a coda ed auto fuoriserie nel garage sotterraneo).
Obbligatorio attendere la fine dei titoli di coda per tre buoni motivi: per buona educazione, per ascoltare la versione strumentale del vecchia “Iron man” dei Black Sabbath, per assistere alla sequenza extra che apre la via ad un futuro (?) crossover (così come era avvenuto nell’ultimo X-man.)
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"Che cosa te ne fai di una banca se hai perduto l'amore?"
[ Questo messaggio è stato modificato da: ermejofico il 05-05-2008 alle 17:31 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: ermejofico il 05-05-2008 alle 17:40 ] |
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Marcos
 Reg.: 10 Lug 2003 Messaggi: 3463 Da: Tarquinia (VT)
| Inviato: 06-05-2008 12:35 |
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quote: In data 2008-05-05 12:49, Small982 scrive:
Molto divertente, meglio di quanto avrei immaginato
Che strano vedere Bridges in un ruolo da cattivo!
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Per me, è più strano non vederlo doppiato da Sergio di Stefano, ma da Massimo Corvo!
Marcos
_________________ Salve, sono Marcos. |
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Marcos
 Reg.: 10 Lug 2003 Messaggi: 3463 Da: Tarquinia (VT)
| Inviato: 06-05-2008 13:16 |
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"IRON MAN" è stata una piacevole, ironica sorpresa nel primo week-end di maggio. Forse, il primo film Marvel che fa veramente divertire e riflettere allo stesso tempo. Bravo Robert Downey Jr. nel ruolo di Tony Stark e di Iron man, molto bella ed azzeccata Gwyneth Paltrow nel ruolo della segretaria Virginia "Pepper" Potts, sarcastico e pelato Jeff Bridges col suo Obadiah Stone, il cattivo, ottimi camei di Hilary Swank e di Samuel L. Jackson, nei ruoli di una ragazza di Tony Stark al tavolo dei dadi e del colonnello Nick Fury dello "SHIELD"! che dire ? Mi aspettavo il più scontato dei Mandarini, come avversario, invece, mi sono ritrovato un Iron man più grosso e cattivo! Consigliato, finalmente la "MARVEL" entra nel suo periodo di film più maturi, ma divertenti, un pò come il "ROBOCOP" di Paul Verhoven del 1987!
Marcos
_________________ Salve, sono Marcos. |
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