kubrickfan
Reg.: 19 Dic 2005 Messaggi: 917 Da: gessate (MI)
| Inviato: 19-01-2008 11:31 |
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Trama: Dave Seville è un compositore musicale in piena crisi produttiva e d'ingaggio. Dopo aver lasciato la propria fidanzata per problemi di correlarsi come una famiglia, le persone e il suo produttore ormai lo schivano perchè egli risulta privo di interesse affettivo o biecamente monetario. Ma un giorno a sconvolgere la sua vita arrivano tre teneri scoiattoli canterini dalla voce melodiosa a fargli capire quanto può essere importante avere dei veri sentimenti. Improvvisamente sembrano spalancarsi per lui le porte del successo, ma ...
Commento: Nel 1958 Ross Bagdasarian creò un simpatico trio di scoiattoli (o meglio, di Chipmunks), cedendo alla geniale intuizione in tempi tanto lontani (come citano i titoli di coda alla fine del film) di poter gestire la vicenda musicosurreale in maniera tanto significativa. Passati gli anni e le novelle di Bagdasarian con protagonista Alvin, il capogruppo deciso e risoluto, Simon, il cervellone occhialuto, e Theodore, il tenerone, sono diventati protagonisti di una serie di cartoni animati negli ottanta con gusto aggiornato agli spettatori del tempo.
E dopo tanti anni l'industria cinematografica in crisi di idee nuove ripesca a piene mani anche in questa direzione, affidando il film misto animazione 3d e ripresa classica al regista Tim Hill (specialista di film di questo genere visto che arriva dall'esperienza di Garfield 2) e mettendo come protagonista l'attore Jason Lee (indimenticabile protagonista con il suo motto "Ehilà Gamberone!" nella serie My name is Earl e pupillo del regista kevin Smith), dotato di una carica di simpatia e di faccia pulita davvero fuori dal comune.
La storia di questi tre scoiattoli pestiferi dalla voce melodiosa (grandioso l'inizio sull'albero con Bad Day e quando poi cantano Funkytown) è un misto di commedia buonista per famiglie dove i grandi disastri casalinghi (situazioni tipiche dei Dennis la minaccia oppure di Piccola peste) vengono cancellati dalle piccole azioni piene di sentimento e tenera semplicità (come quelle del coccoloso Theodore).
Il film inizia a spron battuto, con una sequela di situazioni divertentissime, qualche gag azzeccata e la conoscenza surreale della possibilità del rapporto di interazione umano/animata parlato (appena vista anche nel cartone puro 3d Bee Movie), poi dopo però tutto diventa scontato, ripetitivo e abbastanza monotono nonostante le canzoni cerchino di renderlo vivace. Limitarsi al momento iniziale creando una buona confusione, per poi incanalarsi nel dolce richiamo dei sentimenti vacui lo fa rappresare un po' nel ritmo, e anche il fatto di non aver saputo creare un cattivo convincente (il cosidetto zio Ian, interpretato da David Cross) gli fa limitare la connotazione al solito film per genitori con figli piccoli appresso senza nessun vero stimolo e spinta di novità.
Certo non si poteva pretendere nulla di diverso come spirito di fondo da un film simile, ma qualche battuta meglio orchestrata, qualche situazione (dopo quelle iniziali) più diversificata, che erano nelle possibilità, avrebbero dato un pulsvalore diverso da quello della mediocrità. La carica di simpatia dei tre piccoli animaletti è validissima, peccato che li si faccia muovere in un ambito del tutto privo di fascino come logica di azione, e oltretutto il fatto di volerli renderli simpatici a tutti i costi quando già lo sono di loro con situazioni pedisseque (i giocattoli utilizzati all'infinito e in ogni modo) alla fine rischia di ottenere l'effetto contrario. Il tutto viene appesantito dal fatto che quando Jason Lee manca il livello scade clamorosamente, perchè mancando la spalla ideale ai protagonisti si nota maggiormente la stanchezza della storia. Rimangono le canzoni e le coreografie dei balletti (neppure troppo fantasiose) a vivacizzare, ma è davvero troppo poco. In definitiva un film simpatia di natura e non di merito, partito davvero bene e poi affievolito, prodotto ideale per famiglie con bimbi (neppure troppo grandicelli però) che passa e va. Non possiamo certo condannare troppo film di questo genere, ma se il buonismo di fondo deve essere tanto veicolato avremmo preferito un pizzico di cattiveria in più anche se non fa aprte della genesi e natura dei personaggi. Diciamo in onore di Jason Lee "Bella Chipmunks" per quello che ci ricordate nei verdi anni della gioventù, e non tanto per questo aggiornamento tecnologico che non aggiunge nulla a quanto già detto e visto in altre occasioni cinematografiche, sperando di avere sempre un piccolo Theodore da coccolare nel letto.
Restate a vedere i titoli di coda con le cover che furono davvero belle.
_________________ non solo quentin ma nel nome di quentin...quentin tarantino project
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