Skizotrois
 Reg.: 12 Nov 2007 Messaggi: 275 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 17-12-2007 13:32 |
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Film del 1994, sul filone neorealista, più Pasoliniano che Rosselliniano, denso di inquadrature fisse in cui ogni singolo dettaglio assume una valenza particolare.
Una storia d'amore e contemporaneamente un film nel film in cui realtà e finzione si mescolano abilmente creando delle situazioni spassosissime tipo la ripetizione continua delle scene per testardaggine degli attori che non ne vogliono sapere di obbedire alle direttive del regista. E ci mancherebbe, in un regime totalitario, in una situazione resa più drammatica dal devastante terremoto del 1990, quella troupe che gira un film diventa ancora di salvezza.
Lui corteggia Lei, che naturalmente non ne vuole sapere: problemi economici prima di tutto, interferenze familiari ad aggravare il tutto.
Ma Kiarostami si inventa un campo lunghissimo finale dove lascia allo spettatore la capacità e la voglia di mettere in moto la sua immaginazione.
Se guardate l'ultima scena, a metà percorso i due puntini lontani si uniscono e lei sembra finalmente cessare nella sua testarda marcia solitaria. E il commento musicale e la corsa veloce di Lui a recuperare le sue cose lasciate in cima alla collina, sembrano fare intuire che "amor che null'amato amar perdona..."
O forse ci piace sognarla così |
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