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Autore Il risveglio delle tenebre
kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 25-11-2007 19:18  
Trama: Will ha un destino di cui è ignaro, è il depositario di un mistero da lungo tempo tenuto celato, che potrebbe far spostare l'ago della bilancia della battaglia millenaria tra luce e tenebre. Giunto il momento che le tenebre si stanno scatenando, il gruppo dei vetusti lo toglie dalla sua vita semplice con i suoi fratelli per rivelargli il segreto che porta con sè ...

Commento: Primo adattamento cinematografico di una serie di romanzi della scrittrice Susan Cooper, questo The Seeker:The dark is Rising (in Italiano hanno tradotto solo la seconda parte per non rivelare il grande mistero che cela Will, il ragazzo protagonista) è un poco fantasioso e monotono film fantasy sospeso tra passato e presente, realizzato presentando una cornice familiare del tutto anonima di un padre con 6 figli. Uno di essi è l'inconsapevole Ricercatore, destinatario del segreto e delle capacità in lui latenti che possono sventare i terribili attacchi del cavaliere delle tenebre (esatto, uno solo, interpretato da Christopher Eccleston senza nessun pregio particolare, cattivo tratteggiato in maniera davvero anonima). Alla ricerca dei sei segni per sventare il male (segni da conservare in una cintura artefatto) Will, scopertosi eroe dopo essersi sentito lo sfigato di turno per lungo tempo, dimostrerà a tutti quanto coraggio possiede per impedire che il mondo cada preda del terrore e del gelo.
La necessità di sfornare un film fantasy a tutti i costi da proporre nel periodo prenatalizio (prima che arrivino i colossal pigliatutto) ha convinto i produttori e i distributori ad attingere anche ai romanzi della Cooper, peccato che lo abbiano fatto affidando la regia a uno spento ed anonimo David L. Cunningham (ricordiamolo per Fight for freedom, sicuramente migliore di questo) che ha svolto il compitino da perfetto yes-man.
La trama, di per se neppure fantasiosa, viene sviluppata in maniera monotona e sbrigativa, con viaggi nel tempo talmente veloci da risultare ridicoli (manderemo Cunningham a scuola da Doc Brown di Ritorno al futuro) alla ricerca dei sei segni della luce, e tutto, a partire dal clan dei vetusti ( capitanati da Ian McShane e da Frances Conroy, la Ruth di Six Feet Under) appare e si mostra dal segreto come se fosse la cosa più scontata del mondo ("Ciao, siamo il clan dei vetusti eredi dei templari" con risposta"Dammi il 5 bello, mi sento un po' sfigato ma ci starò dentro a fare il ricercatore e la missione"), tutto quello che avviene è privo di qualunque interesse ed emozione, ogni cosa altamente prevedibile mentre anche gli effetti speciali alla cg segnano il passo.
Si voleva fare una specie di Ponte per Therabithia in chiave veramente fantasy (il bel film di questa primavera invece lo era solo per via della necessità di uscire dalla relatà ed era uan contaminazione visiva limitata), con il tutto giocato tra le diverse epoche (presente e passato) per accontentare il numero di spettatori più alto possibile, sia gli amanti dell'epico in costume (anche se di costumi ne vediamo davvero pochi) sia di quelli delle commedie adolescenziali (presente pure un timido tentativo di innamoramento e i rapporti difficili con i fratelli più grandi).
Si parlava prima dei viaggi nel tempo, che sono talmente fulminei da essere assenti, con brevissime inquadrature che poco utilizzano le scenografie e i rari costumi allestiti (surreale il momento del regalo dell'orologio ...), togliendo qualunque sapore epico alla vicenda.
Durando solo 94 minuti non si può parlare di torpore vedendo questo film, finisce per fortuna presto, il problema vero e reale è che se si devono fare film di genere fantasy per forza e sopratutto con tale pochezza, sarebbe bene che uscissero solo in home video per non intasare una programmazione già troppo piena che penalizza i lavori di qualità nell'esposizione in cartellone.
In definitiva una pellicola anonima come poche, noiosa e che si muove insapore tra le insicurezze giovanili patetiche del protagonista (un biondo ed antipatico Alexander Ludwig) che non trova sbocchi di gloria nella vita reale, mal sorretto da un cast svogliato e che neppure nel lato tecnico si segnala.
Evitatelo con cura in quanto se non floppa clamorosamente il rischio di altre trasposizioni cinematografiche dei libri della Cooper è molto alto.

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non solo quentin ma nel nome di quentin...quentin tarantino project
QUENTIN TARANTINO PROJECT

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