dan880
Reg.: 02 Ott 2006 Messaggi: 2948 Da: napoli (NA)
| Inviato: 14-03-2007 16:32 |
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fantozzi, fracchia e tanti altri personaggi simil-perdenti che paolo villaggio ha interpretato nella sua carriera sono un mito del cinema italiano.
ma attenzione: sono grandi non solo per la comicità che hanno portato, per le gag ormai d'antologia, per delle battute storiche quasi.
ma perchè rappresentano una tipologia d'italiano che purtroppo oggi non si ha più il coraggio di rappresentare:
l'impiegato sfruttato, sottomesso al potere delle dirigenze, vittima della ruffianaggine dei colleghi.
un italiano insomma tipicamente onesto le cui disavventure sono appunto il simbolo di una società più scaltra e disonesta alla quale lui soccombe con tragicomiche e mostruose sfortune continue.
anche la macchina di fantozzi: la bianchina. quell'auto è il simbolo dell'impiegato morto di fame, come oggi non sono più rappresentati.
e c'è la scena di fantozzi va in pensione dove lui, la prima mattina da pensionato, ancora corre come se non sapesse di aver smesso di lavorare: quella vita da sfruttato l'ha fatta per così tanti anni, concedendosi poche vacanze e ferie, che si era ormai consolidata come un'abitudine irreversibile.
c'è anche un altro film, non fantozziano, interpretato da villaggio: bonnie e clyde all'italiano.
è da antologia il primo quarto d'ora di film:
villaggio interpreta leo gavazzi, uno sfortunato rappresentante di giocattoli.
ogni giorno a combattere con una vita da diseredato, con un lavoro che non rende, le umiliazioni della gente, disavventure persino nelle pause pranzo, stipendi da fame che si volatizzano in niente.
infine, altre due citazioni:
la canzone della ballata di fantozzi(sveglia e caffè, barba e bidè....; l'abitudine quotidiana dei lavoratori subordinati)
e la parte del primo fantozzi sull'incontro ta il ragioniere e il dipendente comunista di ferro folagra: ci sono intelligenti e attualissimi spunti di analisi amara sulla condizione dei lavoratori sfruttati sulla quale bisognerebbe soffermarsi attentamente.
paolo villaggio è forse l'ultima maschera realistica, comica e tragica insieme di una comicità degna della settima arte italiana. |
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