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CARO DIARIO di Nanni Moretti |
Schizobis
Reg.: 13 Apr 2006 Messaggi: 1658 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 17-02-2007 21:22 |
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CARO DIARIO di Nanni Moretti (High Hopes)
Miglior regia al Festival di Cannes 1994, caro Diario è uno dei film più riusciti di Nanni Moretti, quello dove privato e pubblico si amalgamano perfettamente in un apologo morale. Il film è diviso in tre episodi (In Vespa, Isole e Medici) tutti accomunati da una certa invalicabile distanza tra le high hopes del regista narratore e la triste realtà di una società italiana che sembra irrimediabilmente malata e decadente
Nel primo episodio In Vespa vediamo Nanni scorazzare nelle strade estive di una Roma desertica, vediamo tanti quartieri. L’impressione è sempre quella: di desolazione, di abbandono, di una umanità tutta rinchiusa nelle sue comodità piccolo borghesi, impantofolata e inacidita dall’egoismo. Moretti se la prende coi critici che esaltano “Henry, pioggia di sangue” e dichiara il proprio amore inconfessato per il ballo ma questi momenti autoironici si stemperano nello struggente finale, sottolineato dalla musica appropriata di Nicola Piovani, di fronte all’abbandono attorno alla lapide in memoria di uno dei più grandi poeti del nostro tempo.
Isole è uno spaccato feroce della nostra Italietta tra orrore e folclore in cui la televisione istupidisce anche gli intellettuali che vogliono sapere in anticipo le trame di Beautiful. Lipari con il suo traffico da grande metropoli, Salina in mano ai figli unici, Panarea con le sue feste trash, Stromboli con la sua gente inospitale e un sindaco incompreso (che vorrebbe Morricone e Storaro a firmare la colonna sonora e le luci dell’isola), Alicudi senza gas ed elettricità: in nessuna di queste isole è possibile trovare pace e al buon Nanni non resta che starsene da solo a giocare a palla in un campo da calcio abbandonato, con il piano malinconico di Nicola Piovani in sottofondo
L’ultimo episodio ha ancora una più forte impronta autobiografica: Medici è la storia tragicomica della odissea personale di Nanni Moretti attraverso dermatologi e medici interni per cercare di risolvere un prurito che ormai da mesi lo sta divorando. Tutti questi medici parlano molto ma non sembrano sapere ascoltare: decine di prescrizioni, centinaia di flaconi e confezioni di farmaci, perfino massaggi ai piedi e agopuntura per poi alla fine scoprire che quel sintomo era riferibile al Linfoma di Hodgkin, un tumore fortunatamente guaribile. Resta la perplessità del paziente che aprendo la enciclopedia riesce a farsi la diagnosi da solo, evitando i sorrisini beffardi di medici che imputano tutto allo stress o scuotono la testa perché vedono il povero Nanni sfiduciato e depresso (e ci mancherebbe, con quel calvario!).
Chiusura con la canzone Inevitabilmente cantata da Fiorella Mannoia che porta un raggio di luce in una descrizione che ha l’amaro come gusto dominante.
Caro Diario ha un grande pregio, partendo da una storia personale riesce a ricavare sentimenti e tematiche universali. La sincerità autobiografica di Nanni Moretti si trasforma in poesia, a differenza di Aprile dove degenera in delirio di paternità.
[ Questo messaggio è stato modificato da: Schizobis il 17-02-2007 alle 21:29 ] |
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quentin84
Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 18-02-2007 00:51 |
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"Voi gridavate cose orrende e violentissime e voi siete abbruttiti, io gridavo cose giuste e sono uno splendido quarantenne".
Il disprezzo per frasi fatte e luoghi comuni, l'orgoglio di essere in minoranza "anche in una società migliore di questa", tre sguardi disincantati, ironici e surreali sulle miserie del nostro Paese.
Per ritrovare un senso non rimane che andare in "pellegrinaggio laico" sul lungomare di Ostia dove hanno ucciso Pasolini.
L'incontro con Jennifer Beals e le corse in vespa sulle note di "Didi" di Khaled sono indimenticabili. |
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ermejofico
Reg.: 17 Ago 2005 Messaggi: 662 Da: roma (RM)
| Inviato: 18-02-2007 15:16 |
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quote: In data 2007-02-17 21:22, Schizobis scrive:
CARO DIARIO di Nanni Moretti (High Hopes)
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Isole è uno spaccato feroce della nostra Italietta tra orrore e folclore in cui la televisione istupidisce anche gli intellettuali che vogliono sapere in anticipo le trame di Beautiful. [...]
[ Questo messaggio è stato modificato da: Schizobis il 17-02-2007 alle 21:29 ]/b]
| La reqisitoria di Moretti non è diretta tanto contro la televisione, quanto contro la sciocca ed egoriferita "intellighenzia de sinistra" nostrana. Messa di fronte alla modernità, questa sceglie o di rifugiarsi in improbabili roccaforti dove coltivare la propria sterile separatezza, o di cedere completamente le armi, finendo per glorificarne le manifestazioni più deteriori.
Il genio morettiano sta nel far confluire i due atteggiamenti nella stessa persona.
_________________ "Che cosa te ne fai di una banca se hai perduto l'amore?" |
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Schizobis
Reg.: 13 Apr 2006 Messaggi: 1658 Da: Aosta (AO)
| Inviato: 18-02-2007 17:29 |
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quote: In data 2007-02-18 15:16, ermejofico scrive:
quote: In data 2007-02-17 21:22, Schizobis scrive:
CARO DIARIO di Nanni Moretti (High Hopes)
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Isole è uno spaccato feroce della nostra Italietta tra orrore e folclore in cui la televisione istupidisce anche gli intellettuali che vogliono sapere in anticipo le trame di Beautiful. [...]
[ Questo messaggio è stato modificato da: Schizobis il 17-02-2007 alle 21:29 ]/b]
| La reqisitoria di Moretti non è diretta tanto contro la televisione, quanto contro la sciocca ed egoriferita "intellighenzia de sinistra" nostrana. Messa di fronte alla modernità, questa sceglie o di rifugiarsi in improbabili roccaforti dove coltivare la propria sterile separatezza, o di cedere completamente le armi, finendo per glorificarne le manifestazioni più deteriori.
Il genio morettiano sta nel far confluire i due atteggiamenti nella stessa persona.
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In realtà durante l'episodio si citano filosofi ed intellettuali (ad es Popper) ma senza volere dare una connotazione politica.
L'assunto è la famosa frase "La televisione è il nulla" contraddetta dalla triste realtà che questo nulla attrae lo spettatore come un terribile buco nero.
Nanni Moretti ci tiene infatti a precisare che quella che sta guardando non è la televisione, ma la Mangano che balla il mambo.
Al di là di destra e sinistra (l'accusa politica la vedo più nel primo episodio contro i post sessantottini), qui viene sottolinata l'anima nera dell'intellettuale che predica bene ma razzola male, indipendentemente da che schieramento provenga. |
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