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Autore Toro scatenato
seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 23-09-2002 21:39  
La corda sporca di sangue.Questa è l'immagine chiave e allo stesso tempo più incisiva di "Raging Bull".La corda sporca e spezzata.La corda,ma non il corpo.La storia di Jake La Motta è tutta qui:la storia di un grande incassatore,sia nell'anima che nel corpo.Ossessionato da assurde gelosie e sospetti,Jake si ammala,diventa paranoico ed è grazie a questo che "il toro si scatena".Il mondo del ring è lo specchio per Jake del mondo esterno.Ed è per questo che Jake non "va mai giù":perchè andare giù significherebbe perdere tutto quanto,in primis la dignità di uomo,ma la dignità Jake non la perde mai,no quella no,anche se ci va parecchio vicino.
E,mantenendo il parallelo,la più importante battaglia sportiva coincide contro la più grande battaglia personale,quella contro se stesso.Noi vediamo attraverso gli occhi di Jake ed attraverso gli occhi di Jake ,Sugar Ray non è altro se non il Demonio,la personificazione dei demòni interiori di La Motta.Ma in fondo Jake è in perenne lotta con se stesso e con i suoi fantasmi,ed è significativo il monologo finale allo specchio,come ad indicare una sorta di riconciliazione con se stesso.E qui si ritorna al combattimento con Robinson e la corda:bisogna ricordare però il passo biblico che Scorsese riporta come chiosa al film,vale a dire il cieco che ringrazia Cristo per la vista ridonata;questo passo allude chiaramente all'accecamento di Jake da parte di Ray(o anche ,in senso + lato,la sua prigionia)e a ciò che segue ai due avvenimenti,vale a dire la "pace" finale,anche se credo che un ombra rimanga,poichè credo che con il fratello il rapporto non si recuperi più,al contrario di quanto scrivono alcuni.Comunque,lasciando pure perdere il parallelo cristologico,è evidente come imomenti più bui della vita del pugile rappresentino tuttavia un momento anche di riscossa e mostrino l'enorme dignità di quest'uomo(la scena della corda è magistrale da questo punto di vista)
Ora,è piuttosto lapalissiano il collegamento tra due mitiche figure scorsesiane e altresì due facce della stessa persona,cioè Jake La Motta e Travis Bickle.Entrambi sono l'espressione più negativa del loro paese,entrambi hanno problemi psichici,entrambi toccano il fondo ma,quel che più conta,entrambi effettuano una risalita,più radicale quella del tassista rispetto al pugile,segno forse del residuarsi di una qualche illusione da parte del regista.
Tecnicamente parlando,questo film rappresenta una rivoluzione nel rappresentare la boxe.L'uso del bianco e nero dà degli effetti di luminosità incredibili e grazie a questo le scene del combattimento sono davvero stupende,hanno veramente quel tocco in più.
Infine,come non elogiare il Grandissimo,stupidamente criticato da un certo Mastroianni(who the fuck he is?)sulla sua preparazione al film.Uno ci mette tutto,maroni compresi,e c'è chi si permette di criticare:lui comunque grandissimo come sempre anche se ciò che conta in Scorsese è altro,più che gli attori.
9(nn definitivo)
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sono un bugiardo e un ipocrita

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Mastaz

Reg.: 19 Set 2002
Messaggi: 37
Da: Verona (VR)
Inviato: 23-09-2002 22:32  
9 anche per me. Neanche farlo apposta l'ho rivisto per la 15esima volta lo scorso sabato sera. Per me quella dei titoli iniziali è tra le scene più belle del film, il pezzo in sottofondo è veramente splendido e adeguatissimo. Il duo Pesci/De Niro è assolutamente grandioso.

Per cui datemi un'arena/
Jack il Toro si scatena/
Perchè oltre al pugilato/
sono attore raffinato/

Questo è spettacolo!
...Questo è spettacolo!
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Advertisements have them chasing cars and clothes, working jobs they hate so they can buy shit they don't need. We are the all-singing, all-dancing crap of the world. We are all part of the same compost heap...

- Taylor Durden -

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OneDas

Reg.: 24 Ott 2001
Messaggi: 4394
Da: Roma (RM)
Inviato: 24-09-2002 09:07  
Ottimi interventi.
Il mio avatar a dimostrazione del mio totale apprezzamento per il film.
_________________
tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore ?

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OneDas

Reg.: 24 Ott 2001
Messaggi: 4394
Da: Roma (RM)
Inviato: 24-09-2002 09:56  
"Essi dunque chiamarono per la seconda volta l’uomo che era stato cieco e gli dissero: Dà gloria a Dio! Noi sappiamo che quell’uomo è un peccatore. Egli rispose: Se egli sia un peccatore, non so; una cosa so, che ero cieco e ora ci vedo" (Giovanni, IX, 24-26) con questa frase si chiude il film che invece si apre con Jack La Motta, avvolto nella nebbia che si allena da solo sul ring. Bianco e nero da paura. Anzi, nero, grigio scuro, grigio, grigio chiaro, bianco sporco, bianco. Tutta lo spettro cromatico della nostalgia rappresentato su quello schermo. L’intermezzo della Cavalleria rusticana di Mascagni, il brano più caro agli italiani d’America. De Niro tra sbuffi e sudori colpisce l’aria affannato come se combattesse a mani nude contro un enorme ed invisibile mostro mitologico. Contro chi combatte Jack De Niro tra quelle nebbie? Contro la società che lo circonda, contro un passato da figlio di emigrante, contro la famiglia, gli amici, i colleghi boxer? Combatte contro sè stesso Quel mostro che è dentro di noi. La belva immonda che ti fa vedere il bianco nero ed il nero bianco. Che ti oscura lo sguardo e ti riscalda il cervello che ti urla nelle orecchie: colpisci Jack, colpisci. Distruggi tutto quello che hai costruito prima che lo facciano gli altri! La tua carriera, la tua famiglia, la tua casa. Jack, ti stanno fottendo tua moglie, ti stanno rubando i bambini, ti stanno portando via anche l’ultimo dollaro che hai guadagnato col sudore e col sangue. Colpisci Jack, batti a morte tua moglie, quella puttana bionda che ti sta prendendo per il culo dal primo giorno in cui vi siete incontrati in quella piscina del Bronx. Lei, Vickie, quella bionda algida e fredda come un ghiacciolo, così magra, così perfetta ed equilibrata nelle forme, così diversa dalle donne della tua famiglia di emigranti italiani, dal culo grosso e dai fianchi larghi che mai si sarebbero sognate di tradire il proprio marito padrone. Lei, quella puttana, che si prende gioco di un povero italianucolo che pensa di aver conquistato il mondo solo perché sa dare qualche pugno sul ring. Lei, lo ha preso in bocca da tutti, ha succhiato l’uccello a tutti i ragazzi del quartiere (ed anche, anzi, soprattutto a tuo fratello), e mentre lo faceva pensava a te e a quella tua bizzarra, buffa, maschera di italiano in calore e rideva e succhiava, rideva e succhiava e ti tradiva, tradiva, tradiva. E questa parola ti rimbomba nella mente, deflagra nel tuo cervello e la vista ti si annebbia, il respiro inciampa tra i denti , il cuore gira come un motore in folle. E allora colpisci, distruggi, annienta. Con l’unico linguaggio che conosci a perfezione: quello dei pugni.
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tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore ?

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 15-04-2004 20:59  
quote:
In data 2002-09-24 09:07, OneDas scrive:
Il mio avatar a dimostrazione del mio totale apprezzamento per il film.


Ehmmm.... Totti???
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 15-04-2004 21:02  
Grandissimo film...

"Ehi amico, stai cercando il cesso? Ci sei in mezzo..."
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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ChMiX9

Reg.: 08 Nov 2003
Messaggi: 259
Da: Reggio calabria (RC)
Inviato: 15-04-2004 21:12  
Jack La Motta disse che alla fine della preparazione con De niro questi si era allenato tanto meticolosamente e aveva boxato tanto nell'arco di un anno da poter iscriversi e combattere in incontri da professionista! Grande Bob!
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"Che hai fatto in tutti questi anni, Noodles?" .... "Sono andato a letto presto".

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alessio984

Reg.: 10 Mar 2004
Messaggi: 6302
Da: Napoli (NA)
Inviato: 12-08-2004 16:39  
Il capolavoro di Martin Scorsese. Biografia del pugile Jake La Motta interpretato superbamente da De Niro in questo film che gli valse il secondo oscar come attore protagonista. Eccezionale anche Joe Pesci, nel ruolo del fratello. Nel film compaiono già gli irresistibili duetti fra i due attori che poi saranno conditi di maggior ironia nei futuri "Quei bravi ragazzi" e "Casinò".

Un film sulla violenza. La violenza di un uomo sia sul ring sia fuori dal ring. Geloso della moglie fino all'ossessione, al punto da pestare anche il fratello. Violenza che il prodotto della subcultura del Bronx, il quartiere italoamericano a cui anche Scorsese apparteneva, e di cui in tutta la sua carriera ha regalato un ritratto perfetto. Jake La Motta, il "toro del bornx" è l'ennesimo personaggio italoamericano dell'opera di Scorsese.

Stupenda la fotografia in bianco e nero di Michael Chapman che ha contribuito non poco all'ottima riuscita del film.

In una parola: perfetto!

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evilinside

Reg.: 02 Mar 2003
Messaggi: 519
Da: Otranto (LE)
Inviato: 09-05-2005 10:28  
Film di Martin Scorsese del 1980 con Robert De Niro e Joe Pesci. La storia di Jack La Motta, pugile famoso per la sua forza e la sua abilità di incassatore ma anche per la sua trasgressività fuori dal ring (donne, cibo e alcool). Ottimamente interpretato dal grande De Niro che vince (e merita) anche l'oscar. Nel film deve ingrassare di ben 30 chili, solo per girare gli ultimi 20 minuti finali. SOlo un attore di questa caratura lo può fare. Anche Joe Pesci (sempre fedele al fianco di De Niro nei film di Scorsese) che interpreta il fratello del pugile, recita davvero bene.
E' stato considerato il migliore film degli anni 80 e il miglior film sul pugilato in assoluto.
Da vedere e rivedere.
_________________
Visitate il mio sito interamente dedicato al mondo dell'horror : http://www.e-v-i-l-i-n-s-i-d-e.com/.
Sto cercando dei collaboratori che mi aiutino a migliorare e abbellire il sito. Fatevi avanti.....

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RickBlaine

Reg.: 30 Mar 2003
Messaggi: 1868
Da: Collegno (TO)
Inviato: 09-05-2005 10:34  
Grande il bianco e nero scelto, secondo la leggenda, perché a Scorsese non piaceva il colore rosso dei guantoni
_________________
Best Always, John Landis

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DottorDio

Reg.: 12 Lug 2004
Messaggi: 7645
Da: Abbadia S.S. (SI)
Inviato: 23-06-2005 20:05  
Questo film è veramente eccezionale, i titoli d'inizio sono veramente da brivido e già da quelli ci si rende conto che siamo di fronte a un capolavoro.
E Pensare che Scorsese pensava di realizzare il suo ultimo film perchè pensava di muorire entro pochi anni.
Rifutò ripetutamente le suppliche di De Niro che voleva assolutamente convincere il regista a mettere su pellicola la sceneggiatura e solo quando il buon Martin cominciò a sentirsi male cominciò a prendere in considerazione la possibilità di realizzare il film.
Questo è spettacolo!

P.s. quell'anno erano usciti anche The Elephant Man e Shining e chi ha vinto?
Un film di Radford
W gli oscar!
_________________
Geppetto è stato l'unico uomo ad aver fatto un figlio con una sega

Attention: Dieu est dans cette boite comme ailleurs et partout!

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Schizo

Reg.: 16 Ott 2001
Messaggi: 1264
Da: Aosta (AO)
Inviato: 28-03-2006 11:14  
RAGING BULL (la madre di tutte le sconfitte) di Martin Scorsese 1980 atto primo

La madre di tutte le sconfitte. Una totale identificazione con la tematica autodistruttiva di Scorsese. Un film portato avanti e completato come se fosse l’ultimo, la sensazione di dover lasciare un testamento postumo. Martin Scorsese durante le riprese del film, entra ed esce dagli ospedali in preda a dolori atroci di stomaco ed emorragie interne. La droga e l’alcol gli hanno bucato le budella ed i medici non sono ottimisti sulla prognosi. Raging Bull non è un film sul pugilato, non è un film su Jack La Motta, non è un film su un italiano paranoico (e con deliri di gelosia) a Brooklyn o meglio tutto ciò è un pretesto. Scorsese vuole rappresentare (in un bianco e nero neo realistico) la sua parabola autodistruttiva e la lucida coscienza del proprio autolesionismo: “prima ero cieco, adesso ci vedo….”(dal Vangelo secondo Giovanni).
L’inizio è folgorante ed epico: sulle note dell’Intermezzo della Cavalleria Rusticana di Mascagni vediamo il mitico Jack La Motta avvolto in una nuvola simbolica di fumo muoversi al rallentatore su un ring che sembra sospeso nel tempo e nello spazio,agitando i guantoni nel’aria (combattendo fantasmi?); unico punto di riferimento le corde del ring che dividono il campo di ripresa in tre spazi identici. La parabola ha una fase ascendente: in questa vediamo il talentuoso Jack macinare ad uno ad uno i suoi avversari, con il talento e la determinazione di una rabbia giovane, selvaggia ma, si badi bene, pura. Le riprese dei combattimenti sono entrate nella storia del cinema, Scorsese mette la macchina da presa in mezzo al ring, e i pugni dati e presi sono ingigantiti dalla soggettiva. Gli schizzi di sangue e le trasfigurazioni dei volti tumefatti sottolineano in maniera iperrealistica la violenta legge del ring ( e della vita). Ma già nella veloce fase ascendente Scorsese tratteggia il carattere di un uomo fondamentalmente insicuro, ossessionato dalla gelosia, ossessionato dal fatto di avere le mani troppo piccole (solo le mani?), violento come un cinghiale ma anche amabilmente tenero con il fratello (un Joe Pesci veramente leggendario) e nei pentimenti post ira funesta con la vispa moglie (massacrata di botte). I dialoghi tra De Niro e Joe Pesci sono quanto di più bello abbia prodotto Martin Scorsese nella fine introspezione psicologica dei personaggi; in essi vi è tratteggiato genialmente tutto l’universo psicopatico di Jack, l’iniziale amore e comprensione del fratello maggiore che tenta di aprirgli la scalata al mondiale, commettendo il più tragico degli errori:scendere a compromessi, perdere la purezza, vendersi l’anima.

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Schizo

Reg.: 16 Ott 2001
Messaggi: 1264
Da: Aosta (AO)
Inviato: 28-03-2006 11:15  
ATTO SECONDO TORO SCATENATO

La parabola discendente di Jack inizia proprio nel momento in cui è costretto a vendere il suo primo incontro a Cosa Nostra. Da quel momento in poi Jack perde completamente il controllo di stesso, perché ha venduto se stesso. Vincerà il suo mondiale, indosserà la tanto sognata corona, ma si rende conto del retrogusto amaro di questo successo: in fondo lui ha vinto perché i mammasantissima hanno dato via libera. Non basta il talento, jack, a questo mondo. Adesso la paranoia diventa delirio maniacale, vedi nemici ovunque, tua moglie, tuo fratello. I tuoi pugni colpiscono a vuoto, jack, perché stai sbagliando bersaglio. Sei solo adesso, non puoi più continuare ad essere pugile, cerchi di inventarti una seconda carriera aprendo uno squallido locale e intrattenendo gli avventori con battutine da avanspettacolo. In questo delirio autodistruttivo e masochistico riesci a farti beccare dalla polizia per corruzione di minorenne e ti sbattono pure in galera. Il grande Jack La Motta in galera, grasso come un bue (trasformazione straordinaria di DeNiro, ingrassato per davvero di 25 chili!!!!), preso per il culo dai secondini.
Una fine ingloriosa, una trasfigurazione indecente come indecente è staccare a martellate le pietre preziose dalla cintura iridata per ricavarne un po’ di quattrini.
Ma proprio nel buio della cella avviene la conversione dell’ uomo La Motta, in una delle scene più toccanti del film. Quella serie impressionante di pugni rivolti verso il muro sono in realtà diretti verso sé stesso, nella lucida coscienza di avere gettato tutta la sua vita alle ortiche come uno stupido. Stupido stupido stupido ripetuto all’infinito. Il finale è un altro colpo di genio Scorsesiano, un nuovo duello allo specchio (modello Taxi Driver) dell’antieroe, ma stavolta il sorriso teatrale di Jack (con citazione dotta da “Fronte del Porto”) sottende la rassegnata accettazione della sconfitta (that’s entairtment, anche questo fa parte dello spettacolo), questa volta sappiamo benissimo di chi è la colpa. It’s you, Jack (o Charlie).

Martin Scorsese ha avuto una seconda possibilità per salvare la sua vita e lo ha fatto.
Sarebbe bello dopo essere stati ciechi per così tanto tempo, potere avere una seconda possibilità per apprezzare meglio la vita.

A mio giudizio il miglior film di Scorsese. Si sentono moltissimo le influenze del nostro cinema (il Fellini de “La Strada”, Il Visconti di “Rocco e i suoi fratelli”)
Oscar a De Niro come miglior attore protagonista (era impossibile non darlo!).
Oscar a Thelma Schoonmaker per il miglior montaggio
Naturalmente i giurati degli Academy Awards bocciano Scorsese e Lynch (The elephant man!) e danno il premio di miglior film e miglior regia (sic!!!!) a Robert Redford con il pasticciaccio melenso di Ordinary people (Gente Comune).
Bocciato pure Joe Pesci a favore di Timothy Hutton in Ordinary People come miglior attore non protagonista.
Uno scandalo, insomma!

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Albysat

Reg.: 19 Feb 2003
Messaggi: 863
Da: ffshdgf (AR)
Inviato: 30-03-2006 06:07  
quote:
In data 2005-05-09 10:34, RickBlaine scrive:
Grande il bianco e nero scelto, secondo la leggenda, perché a Scorsese non piaceva il colore rosso dei guantoni



Secondo me però i colori avrebbero dato un qualcosa in +......Ad un film da me votato 9.5
Il 10 solo se fosse stato a colori ....
Ottimo bob
_________________
Hey Franck...
Vaffanculo Frank...

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MrDurden

Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 257
Da: Lanciano (CH)
Inviato: 03-04-2006 09:13  
non c'è niente da fare...
ITALIANS DO ALL BETTER
_________________

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