kubrickfan
 Reg.: 19 Dic 2005 Messaggi: 917 Da: gessate (MI)
| Inviato: 02-07-2006 13:44 |
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La spina del diavolo
Titolo originale: El espinazo del diablo
Nazione e Anno: Spagna, Mex, 2006
Genere: Drammatico
Durata: 106 minuti
Regia: Guillermo del Toro
Cast: Eduardo Noriega, Marisa Paredes, Federico Luppi, Fernando Tielve
Distribuzione: Moviemax
Produzione:
Trama : nella spagna del 1939 Carlos , un bimbo di dodici anni , viene lasciato in un orfanatrofio nella fase finale della guerra civile. La cosa che colpisce di piu' Carlos della tetra struttura e' una bomba inesplosa che giace in mezzo al cortile , e dopo una scorribanda notturna per dimostrare il proprio coraggio l'adolescente viene a contatto con il misterioso " sospiroso " . E mentre la misteriosa presenza aleggia sull'orfanatrofio gli animi degli istruttori e addetti dell'orfanatrofio esplodono per via delle loro pulsioni represse.A carlos sospeso tra curiosita' infantile e durezza della situazione, non resta che affidarsi a...
Osservazioni : la coppia Almodovar - Del toro ( produttore e regista ) ci regala questo bel film assolutamente atipico nel panorama dei film horror-thriller imperante con risultati pessimi di questi tempi , costruendo una toccante storia di coraggio infantile e crudelta' da parte degli adulti.Il ritratto dei piccoli sfortunati e' fatto con grande stile e con un occhio preciso verso i loro timori , che si materializzano maggiormente in presenza delle trame e degli odii tra gli adulti che in presenza del misterioso " sospiroso ", visto quasi come la fase finale delle loro paure piuttosto che reale minaccia.Gli attori particolarmente ispirati , un uso della fotografia virato verso il seppia per accentuare il senso di disagio e di claustrofobica costrizione nelle mura e una iconografia dell'ectoplasma assolutamente ottima ( la piu' inquietante degli ultimi tempi e oltretutto senza uno sforzo tecnico di grande impatto ma emotivamente disturbante ) fanno di questo asciutto film ,che va oltre il genere ghost-story per raccontare molto di piu', un lavoro da non perdere.Come era prevedibile e sperabile viene raccontata una storia piena anche di poesia , con i locali e i letti che ricordano alcune scene de " la maleducacion " , dove questi piccoli eroi innocenti vittime di una guerra ,che addirittura a uno di loro piace ,ci fanno riscoprire il vero lato della paura simboleggiata da una bomba e concretizzata dall'odio e dalla cupidigia degli adulti, paura affrontata con coraggio perche' per loro la fase dell'innocenza e' totalmente strappata dal destino.L'unica vestigia dell'innocenza rimasta sono dei giornalini e i giocattoli che il piccolo grande carlos possiede e condivide con gli altri, giornalini non messi a caso perche' simboleggiano la loro voglia di diventare scrittori e disegnatori per scrivere storie piene di avventura e gloria, contrarie alla loro di disperazione .Segnalazione per la coppia Paredes - Noriega ottimi e presenti accanto ai picocli eroi.Un film da non perdere in questo luglio che non offrira' , almeno per quanto riguarda la grande distribuzione, film cosi' intensi.
_________________ non solo quentin ma nel nome di quentin...quentin tarantino project
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