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north county storia di josey |
kubrickfan
Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
|  Inviato: 18-02-2006 23:57 |
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il film tutto incentrato e costruito sulla figura della splendida charlize thieron e' fatto in versione cronachistica per raccontare su schermo un fatto reale,dove un gruppo di donne che lavoravano in miniera di ferro si sono trovate a dover affrontare problemi di natura sessuale e molestie da parte dei colleghi maschi.Il film non scorre male, mostra la sua vicenda con chiarezza ma ha la grossa pecca di non elevarsi neppure un secondo da modi di raccontare senza graffiare troppo la vicenda,le protagoniste cherry e josey alla fine della giornata con una buona doccia tornano dei fiori quando la fatica in miniera probabilmente le segnerebbe di piu' nel fisico.anche se trovano l'escamotage che una di esse ha delle creme meravigliose e miracolose....
poi nell'ultima mezz'ora il film vuole a tutti i costi commuovere, in maniera pedante e anche forzata, infastidendo non poco il senso estetico del tutto ( la citazione di attimo fuggente poi e' ridicola !).
in definitiva un film garbato, ma assolutamente qualunque se la campagna pubblicitaria non lo avesse elevato a denuncia ( in questo senso i film di denuncia italiani sono molto meglio riusciti anche se meno ridondanti).
vedete voi, la charlize e' bella e brava , pero' attrice in una vicenda veramente dal modo di raccontare qualunque, dove alla fine ci si trova davanti al grande quesito se abbiamo assistito a un film dove se la vicenda e' piu' importante dell'attrice che la impersona.
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oronzocana
Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
| | Inviato: 19-02-2006 11:37 |
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quote:
In data 2006-02-18 23:57, kubrickfan scrive:
in definitiva un film garbato, ma assolutamente qualunque se la campagna pubblicitaria non lo avesse elevato a denuncia.
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effettivamente una denuncia la farei....a te.
quote:
In data 2006-02-18 23:57, kubrickfan scrive:
vedete voi, la charlize e' bella e brava , pero' attrice in una vicenda veramente dal modo di raccontare qualunque, dove alla fine ci si trova davanti al grande quesito se abbiamo assistito a un film dove se la vicenda e' piu' importante dell'attrice che la impersona.
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non ho capito chi è qualunque?
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Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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kubrickfan
Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
| | Inviato: 19-02-2006 11:50 |
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ahah mi denunci e poi non leggi ....almeno la mia sarebbe una vicenda vera e non artificiosa come questa tratta da un fatto vero...comunque errore di composizione ..." una vicenda raccontata in un modo qualunque"
[ Questo messaggio è stato modificato da: kubrickfan il 19-02-2006 alle 12:05 ] |
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oronzocana
Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
| | Inviato: 20-02-2006 14:57 |
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North Country è allo stesso tempo un luogo, un momento storico e un film. Un ensemble di emozioni che si intrecciano tra le vita di Josey Aimes, della sua famiglia, della comunità mineraria e della sua amica Glory. Tutti (dis)uniti in luogo misogino e moralmente confinato a stereotipi di provincia. Una realtà dura e sgorbutica dove non sembra esserci spazio per la fragilità femminile.
Una realtà dove le donne vivono ai margini della comunità, ma che sono allo stesso tempo le fondamenta della stessa. Un prinicpio che rimane in ombra, ma che viene alla luce in tutta la sua forza quando Karen Aimes(madre di Josey) abbandona sua marito, reo di non considerare più sua figlia come tale. Un terremoto spirituale che da il via ad una girandola di rivincite e di prese di posizione. Una sveglia che desta dai sonni profondi di un bigottismo temporalmente decrepito.
La regista da vita ad un opera finalizzata esclusivamente a portare più nomination possibili al capezzale del parco attori. Solo(si fa per dire) Frances McDormand e Charlize Theron riescono a raggiungere l'ambizioso traguardo grazie ad intrepretazioni magistrali. Il resto della truppa rimane un pò confinato in stereotipi occasionali e funzionali alla due super stars.
In questo genere di film molto spesso il carisma degli attori risulta determinante per la credibilità dell'opera stessa. Anche trattando temi apparentemente profondi ed emotivamente coinvolgenti, il carattere della regista passa in secondo piano e diventa uno strumento accademico con uno scopo alla "non fare danni". Tutto diventa utile per un emozione superficiale dello spettatore. Tutto è funzionale a suscitare un senso di instabilità emotiva che va a definire un alone di solidarietà e di immedesimazione soggettiva.
Non credo sia una cosa negativa o positiva, ma semplicemente rappresenta un dato di fatto. E quando questa identificazione caratteriale raggiunge i suoi frutti bisogna darne atto.
Un film furbetto insomma, ma che si svilluppa con una corenza apprezzabile.
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Michael J. Fox
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