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Petrus
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 17 Nov 2003 Messaggi: 11216 Da: roma (RM)
| Inviato: 01-06-2005 10:58 |
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Il cinema italiano presenta indubbiamente alcuni problemi. E molti sono i dibattiti e i luoghi comuni che sono sorti attorno a questa ormai annosa carenza di qualità globale nelle pellicole nostrane.
Mi sento di poter individuare, almeno come base di discussione, nella scrittura dei testi una delle colonne portanti che mancano nella produzione delle pellicole dell’italica gente.
E’ questo un o dei difetti, ma non il solo purtroppo, di Cielo e Terra, esordio da solista di Luca Mazzieri, che ci presenta una storia potenzialmente interessante, ma che per scrittura e direzione attoriale si lascia facilmente trascinare nell’abisso della piccola produzione italiana.
C’è chi in conferenza stampa ha tirato fuori accostamenti con Rossellini e Renoir nella messa in scena. Lasciando perdere queste palesi idiozie, l’unico riferimento “colto” che si potrebbe cercare sarebbe con una paesaggistica e una gestione dell’inquadratura alla Herzog. Ma anche qui stiamo fantasticando. Si perché la vicenda, che pone a confronto un gruppo di tedeschi sbandati e dei contadini italiani sospetti di partigianismo, si adagia su tempi e gestualità fortemente teatrali. Ma questa particolarità diventa solamente una palla al piede, laddove la direzione di tutto il cast, tecnico ed artistico, risulta molto marginale, se non del tutto assente. La cattiva gestione degli attori si accompagna ad un’altrettanto non riuscita gestione dello spazio, la cui descrizione arriva a presentare veri e propri errori di sintassi cinematografica. Il tutto basato su un’introspezione personale dei personaggi che, quando va bene, viene appena abbozzata, quando peggio, viene del tutto raccontata. E’ proprio questa tensione a trasmettere con il parlato i moti dell’animo dei personaggi che fa perdere la vis narrativa al film. Pellicola che, tra l’altro, viene pomposamente presentata come atto di accusa contro tutte le guerre, mentre pare solo un atto d’accusa contro se stessa.
_________________ "Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate" |
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gatsby
![](/forum/images/star_modx.gif) Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 01-06-2005 11:00 |
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Io ci sono andato giu molto più pesante!
Si potrebbero utilizzare tanti bei giri di parole per dire come è “Cielo e Terra”l’ultimo lavoro di Luca Mazzieri (per la prima volta alla regia senza il gemello Marco), ma certe volte è meglio essere il più categorici possibile ed evitare fraintendimenti, meglio dirlo chiaramente che “Cielo e Terra” è, semplicemente, un film brutto. Per spiegare come si sia giunti ad una tale, forse spietata, valutazione, si potrebbe partire dallo stimolo che tutti (o quasi) i malcapitati spettatori avvertiranno di abbandonare la sala o ad addormentarcisi dentro (a seconda dello stato d’animo del momento e dalla comodità del cinema scelto) durante la proiezione. Ma c’è sicuramente dell’altro…
Se davvero c’era bisogno di narrare ancora al cinema la ferocia e l’insensatezza della seconda guerra mondiale, non era certo questo il modo. Mazzieri (qui anche autore della sceneggiatura con Andrea Oliva e Luca Croci) mette in scena una storia banale e noiosa, ricca di luoghi comuni e strafalcioni logico/storici. GianmarcoTognazzi diventa l’Adrien Brody (premio oscar con “Il Pianista”) de’noattri, anche lui ebreo coi capelli a caschetto maestro di musica (lui però suona il violino), che però al contrario dell’eroe “polanskiano” parla tanto e mai a proposito. Ciò che sentiremo dire da lui, e dagli altri suoi compagni di ventura sono una serie di frasi fatte ricche di retorica, che paiono uscite dai quadernini di un classe di terza elementare impegnata a scrivere pensierini di due righe sulla guerra e la pietà degli uomini. Tutto già visto, e per fortuna, mai a tali livelli. In tutto ciò emerge una completa disattenzione da parte della regia, per i vari personaggi della storia, abbandonati spesso e volentieri per lunghi periodi in situazioni drammatiche e ripresi poco dopo in tutt’altro contesto senza che ci sia mostrato come ci siano arrivati. Gli sviluppi psicologici dei protagonisti lasciano poi il tempo che trovano (vogliamo parlare della repentina presa di coscienza dell’ufficialetedesco ?o del lamentoso personaggio di Anna interpretato dalla Caprioli?).Manca un’organizzazione del tempo e dello spazio filmico, e quel che si avverte è un generale senso di confusione che certo non aiuta la pellicola a rendersi credibile agli occhi di chi sarà riuscito a tenerli aperti.
Certe volte per screditare un film del genere si parla di prodotto televisivo. In questo caso sarebbe davvero un complimento.
La frase: “Scavate, e ringraziate il cielo che poi vi mettiamo sottoterra
_________________ Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è |
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Hawke84
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 08 Giu 2004 Messaggi: 5586 Da: Cavarzere (VE)
| Inviato: 01-06-2005 11:19 |
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wow siete "quasi" d'accordo!
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vado a tirar sassi da un cavalcavia
provate a fermarmi col sarcasmo se ci riuscite
[Petrus]
[ Questo messaggio è stato modificato da: Hawke84 il 01-06-2005 alle 11:19 ] |
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gatsby
![](/forum/images/star_modx.gif) Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 01-06-2005 11:32 |
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