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L'amore ritrovato |
gbgbgb
Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 1888 Da: na (NA)
| Inviato: 27-09-2004 00:30 |
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L’amore ritrovato
Tratto da un racconto di Carlo Cassola “L’amore ritrovato” narra la storia di un amore tormentato vissuto da un impiegato di banca (sposato e con figlia) e una manicure (dal passato un po’ turbolento). E’ un film d’altri tempi, in un certo senso, tanto per l’ambientazione, molto accurata, che ripercorre 10 anni di storia italiana (dal ’36 al ’46) quanto per lo stile adottato da Mazzacurati elegiaco e retrò. E questi sono gli aspetti positivi del film che ha il merito di raccontare con eleganza e respiro una storia. In particolare risulta affascinante l’utilizzo che il regista fa del “treno”, mezzo di trasporto oggi ormai molto “depoeticizzato” ma che compare qui come mezzo di incontri di abbandoni e di vita vissuta. Tuttavia, nonostante gli indubbi pregi, il film non convince e risulta altalenante.
Una sceneggiatura non sempre chiara nel suo evolversi e una recitazione non sempre ispirata rendono piuttosto confuso proprio lo sviluppo della storia d’amore tra Giovanni e Maria tanto che si fa molta fatica ad affezionarsi ai personaggi e al loro amore impossibile, sembrando piuttosto, la loro, una relazione esclusivamente sessuale e meschina. Viene quindi a mancare, gravemente, proprio il fattore emotivo e coinvolgente del film e alla fine non si soffre e non si gioisce per le alterne vicende di questa storia. Stefano Accorsi si conferma un discreto attore ma ancora acerbo nell’utilizzo di mezzitoni e sfumature. In particolare non aiuta il suo sguardo un tantino inespressivo. La Sansa, decisamente attrice sopravvalutata, riesce a regalarci poche espressioni convincenti, navigando, poi, in una interpretazione incolore e spaesata. A volte sembra abbia sempre la stessa espressione (in particolare quando sorride)
Pessima poi la scena finale, miserevole imitazione dell'
"Età dell'innocenza" di Martin Scorsese.
ma per favore....
p.s.Elogio a parte per l’arzillo Roberto Citran che merita di cero una menzione.
[ Questo messaggio è stato modificato da: gbgbgb il 27-09-2004 alle 00:33 ] |
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veraesim
Reg.: 17 Giu 2004 Messaggi: 89 Da: firenze (FI)
| Inviato: 27-09-2004 17:39 |
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l'ho trovato veramente brutto,piu' che altro mancava alchimia tra i due protagonisti,accorsi decisamente poco coinvolto nella parte ha una faccia da pesce lesso per tutto il film,la sansa è bravina ma meno del solito,l'impressione che si ha è che questo film sia poco sentito emotivamente
[ Questo messaggio è stato modificato da: veraesim il 27-09-2004 alle 17:43 ] |
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misaki84
Reg.: 29 Lug 2003 Messaggi: 2189 Da: Montecchio Maggiore (VI)
| Inviato: 27-09-2004 18:23 |
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Probabilmente le scene e la sceneggiatura dell’ultimo film di Mazzacurati sarebbero state perfette per un cortometraggio sull’amore, ma per in una pellicola di quasi due ore le atmosfere non bastano.
La storia d’amore fedifraga tra Giovanni (Stefano Accorsi) e Maria (Maya Sansa), casualmente ritrovatisi dopo una fugace storia adolescenziale di molti anni prima, costituisce l’ossatura ed il corpo della storia: la loro relazione, i loro screzi, la situazione illegale sono sviluppati per tutto il film con alcuni piccoli subplot poco efficaci (l’unico che fa un po’ sorridere vede protagonista il bigliettaio interpretato da un delizioso Messeri).
Ma a questo film mancano delle svolte, i due salti temporali non creano alcun minima apprensione sulle sorti dei personaggi anche perché, almeno nel primo terzo di film, la relazione tra i due amanti è tutt’altro che romantica ed idilliaca, mentre le languide scene o le discordie alla lunga risultano poco appassionanti e ripetitive. Ed è proprio un senso di noia che sopraggiunge quando ci si rende conto che non è successo e non succederà niente anche perché la conclusione della vicenda viene chiarificata e conclusa più di qualche minuto prima della fine.
Sopravvivono nella memoria soltanto alcune sporadiche, ma ben girate, scene d’amore e di tenerezza tra i due protagonisti, molto belle, quasi struggenti prese di per se, ma che non possono fare la fortuna di un lungometraggio. Sicuramente il merito di rendere queste scene particolarmente deliziose è quasi esclusivamente di Maya Sansa che, ancora una volta nelle vesti di una donna in difficoltà con sé stessa e con gli altri, riesce a rendere bene tutte le sfumature e i conflitti del suo personaggio soprattutto grazie alla sua mimica facciale che rende quasi superflue molte delle sue battute. Lo stesso non si può dire di Accorsi che si limita a 2-3 espressioni nonostante il suo tono di voce sia quasi sempre adatto alla scena.
Sorprende in positivo l’accuratezza nella realizzazione tecnica per quanto riguarda la fotografia e la scenografia (qualità spesso sconosciuta nel cinema nostrano).
Un film d’atmosfera ma in cui mancano le vicende, un contesto senza il testo che rende questo film, nonostante alcune buone qualità intrinseche, troppo incompleto per meritare una sufficienza.
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Leonardo
Reg.: 26 Mar 2002 Messaggi: 2398 Da: Capri (NA)
| Inviato: 30-09-2004 00:37 |
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misa mi fai morire
il tuo amore per maya è talmente irrazionale da non farti vedere i suoi indubbi limiti di attrice nemmeno in questo film.(però è una cosa dolce)
Personalmente (anche se concordo con quasi tutta la critica) l'ho trovata incerta e per niente convinta nella resa di questo personaggio. e riesce ad avere delle espressioni "inespressive" come poche!
L'unica cosa veramente bella di questo polpettone è la colonna sonora. Molto delicata e di atmosfera. sprecata qui! |
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keit84
Reg.: 28 Lug 2004 Messaggi: 457 Da: Moncalieri (TO)
| Inviato: 03-10-2004 17:18 |
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non mi è piaciuto per niente. Piatto e inutile... |
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misaki84
Reg.: 29 Lug 2003 Messaggi: 2189 Da: Montecchio Maggiore (VI)
| Inviato: 03-10-2004 18:18 |
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quote: In data 2004-09-30 00:37, Leonardo scrive:
misa mi fai morire
il tuo amore per maya è talmente irrazionale da non farti vedere i suoi indubbi limiti di attrice nemmeno in questo film.(però è una cosa dolce)
Personalmente (anche se concordo con quasi tutta la critica) l'ho trovata incerta e per niente convinta nella resa di questo personaggio. e riesce ad avere delle espressioni "inespressive" come poche!
L'unica cosa veramente bella di questo polpettone è la colonna sonora. Molto delicata e di atmosfera. sprecata qui!
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Evidentemente il mio amore è contagioso visto che non sono l'unico a pensare che la Sansa abbia fatto un'altra bella interpretazione, basta leggere un pò in giro (questo non vuol dire che abbia ragione, ma solo che il mio giudizio non è campato in aria per terzi motivi). |
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naly01
Reg.: 26 Nov 2001 Messaggi: 2248 Da: Rignano Sull'Arno (FI)
| Inviato: 04-10-2004 05:24 |
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Raccontare un amore realistico, intimo, semplice ma intenso. E’ questo il tentativo romantico di Carlo Mazzacurati, regista di L’amore ritrovato e co-autore della sceneggiatura tratta dal romanzo Una relazione di Carlo Cassola. Purtroppo, quel che ne risulta è un film mancante di vera passione, incapace di smuovere gli animi degli spettatori più esigenti, di commuoverli e di emozionarli. Cercando di dare un taglio realistico alla storia d’amore tra Giovanni (Stefano Accorsi, purtroppo monocorde e inespressivo) e Maria (Maya Sansa, eccezionale nella sua spontaneità e naturalezza), Mazzacurati cade ben presto nell’atmosfera pulita e cristallina, fin troppo piatta e semplicistica per una relazione così passionale. Tra gli altri punti negativi non si può certo scordare la poca attenzione dedicata al contesto storico, infatti i due innamorati, tolte le inevitabili differenze, potrebbero tranquillamente essere i protagonisti di una storia d’amore d’oggi, tant’è secondario il mondo attorno a loro: una mancanza grave, dato che le convenzioni storiche e sociali degli eventi raccontati sono così importanti nella riuscita della loro relazione. Ma nonostante questo, L’amore ritrovato riesce talvolta a risalire dalle superficialità e mancanze della storia e convincere, anche se non pienamente, lo spettatore. I più romantici e amanti delle storie strappalacrime infatti difficilmente resisteranno ad un amore così sofferto e pieno di avversità, dove il lieto fine è giustamente bandito dai cuori dei protagonisti e i pochi attimi di felicità vissuti insieme elevati a momenti indimenticabili. Giovanni e Maria s’incontrano fugacemente, lui marito in cerca di avventure e lei ragazza “facile” di campagna, ma s’incrociano qualche anno dopo e danno inizio ad un amore irrazionale e prettamente fisico, vorace nella sua passionalità e perciò presto condannato a finire. I due si incontrano per caso qualche mese più tardi, ed è solo a quel punto che l’amore vero entra nel loro cuore: si conoscono lentamente, senza fretta e con rispetto, si cercano, trascorrono insieme quel poco tempo a loro concesso, e senza neanche accorgersene, si innamorano. La loro relazione ha una durata complessiva di 10 anni, si ritrovano e perdono più volte, e ogni volta l’addio è crudele quanto più dolce è il momento della riconciliazione. Ma come l’amore tra Giovanni e Maria cresce sempre più, anche il desiderio di poter vivere la loro passione e tenerezza diventa invadente, e sarà lei a dire basta: l’amore che prova è troppo grande per essere rinchiuso in una storia clandestina vissuta in camere d’albergo e città sconosciute. In ogni amore, il dolore dell’addio è lacerante, ma la nostalgia ha un sapore dolce-amaro, e Giovanni e Maria si lasceranno con il regalo più immenso: infiniti ricordi di piccoli attimi di vita trascorsi insieme, quando il mondo non esisteva e il loro amore era unico.
_________________ Sono impossibile da dimenticare
e difficile da ricordare.
IOMA 2007 |
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