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Giù la testa(coglione)! |
seanma
Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 08-12-2003 18:15 |
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Il Caso a volte permette l'avvenire di circostanze che portano a inaspettati effetti,come per la vicenda di questo film,inizialmente affidato a Peter Bodganovich e solo successivamente orchestrato da Leone:pur preso di "seconda mano" questo film rientra perfettamente,anche se atipicamente,nel progressivo sviluppo della "Commedia-Farsa Umana" di Leone,con rinnovata attenzione più alla Storia che al Mito.Chiaro,quasi lapalissiano il percorso che Leone traccia,il filo che distende lungo tutta la sua produzione.Novello Ovidio,dagli albori atemporali del mito(pur in tutta la sua "smitizzazione")all'ingresso della Storia del(nel)Tempo,fino all'affresco storico tout court,addirittura connotato da sfaldature temporali consistenti.Tappa importante di questo viaggio è l'amaro e disincanto urlo di denuncia di "Giù la testa".Collocato subito dopo un film che,pur ambientato ancora nel West,presenta già forti connotazioni storico-politico,questo si caratterizza come la ferita finale,la totale perdita di illusioni,di fiducia nel mondo che giocoforza cambia indisturbato.Siamo lontani dalle atmosfere ironiche e distaccate della "trilogia del dollaaro"dove si analizzava impietosamente l'inconsistenza di una favolistica leggenda,evidenziandone ed esasperandone le caratteristiche,descrivendone nel film successivo il traumatico e destabilizzante impatto con la Storia.Ne siamo lontani,perchè siamo proprio in mezzo alla Storia.Noi,come il peone Juan,rappresentante degli antichi e ancora resistenti vestigia dell'epoca mitica,siamo catapultati in un mondo che non ci appartiene minimamente,abituati come siamo a viver di piccollezze.Juan trasmigra di colpo in un universo estraneo,a tratti inconcepibile,su un terreno mai calpestato:il terreno della Storia,il terreno della rivoluzione violenta.Inutile dire ed esprimere la capacità e la forza di condanna di questo fenomeno che Leone applica attraverso un soffocante uso dell'immagine a se stante:la potenza dell'immagine è talmente bastevole da non necessitare d'altro.Lo sbigottimento dell'uomo comune,dell'uomo del Mito(Juan è l'unico a essere vestito come gli altri "eroi" leoniani)di fronte alle incredibili circostanze e agli incredibili uomini della Storia.Il miraggio di Mesa Verde è,giustappunto,un miraggio ben lontano dalla realtà dei fatti e delle persone.
Ma la Storia non è certo migliore del mito che ci lasciamo alle spalle.John,ossessionato da una struggente quanto erinnica melodia che funge da perpetuo memento,è un uomo che dalla storia è uscito terribilmente sconfitto in ideali e aspettative,vivendo appunto solo di laceranti ricordi e che nell'ingenuo e ignaro Miranda rivede la parte innocente e inconsapevole di se stesso.Il cammino congiunto di due uomini così diversi non fa che sottolineare la sostanziale inutilità dell'agire umano nella dinamica storica,che procede per sue proprie inconoscibili parallele.L'Uomo del Mito non fa che rinsaldare man mano avanzando le proprie misantropiche convinzioni,e l'Idealista della Libertà vede tragicamente sconfessate tutte le sue istanze.Di più:Miranda,l'uomo comune,perde progressivamente fiducia in una razza,quella umana che fino a quel momento era composta soltanto da egoistici opportunisti,ben cogliendo la folle inutilità,se non peggio,dell'azione violenta,mentre John sprofonda sempre più nel baratro della disperazione.
La inconfessabile,ma unica verità è che per l'uomo non ci sono appigli di nessun genere,nessun lieto fine,soltanto cruda e tragica desolazione che fa affermare a noi straniti Miranda di tutte le epoche: E adesso io?
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-Ora,giovanotto,sei ricco e te lo sei meritato.( Fa per andarsene )
-E la nostra società?
-Un'altra volta.
[ Questo messaggio è stato modificato da: seanma il 08-12-2003 alle 18:17 ]
[ Questo messaggio è stato modificato da: seanma il 03-02-2004 alle 15:33 ] |
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Ondina ex "Plumett"
Reg.: 24 Apr 2003 Messaggi: 2205 Da: Padova (PD)
| Inviato: 02-02-2004 18:17 |
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com'è che nessuno ha risposto a un topic così?...
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sloberi
Reg.: 05 Feb 2003 Messaggi: 15093 Da: San Polo d'Enza (RE)
| Inviato: 02-02-2004 19:47 |
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quote: In data 2004-02-02 18:17, Ondina scrive:
com'è che nessuno ha risposto a un topic così?...
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Tu perchè non l'hai fatto?
_________________ E' ok per me! |
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Ondina ex "Plumett"
Reg.: 24 Apr 2003 Messaggi: 2205 Da: Padova (PD)
| Inviato: 02-02-2004 20:20 |
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quote: In data 2004-02-02 19:47, sloberi scrive:
quote: In data 2004-02-02 18:17, Ondina scrive:
com'è che nessuno ha risposto a un topic così?...
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Tu perchè non l'hai fatto?
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perchè all'epoca non mi potevo collegare...
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13Abyss
Reg.: 20 Lug 2003 Messaggi: 7565 Da: Magliano in T. (GR)
| Inviato: 02-02-2004 20:27 |
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E perchè non rispondi adesso?
_________________ Rubare in Sardegna è il Male. |
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Ondina ex "Plumett"
Reg.: 24 Apr 2003 Messaggi: 2205 Da: Padova (PD)
| Inviato: 02-02-2004 20:37 |
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perchè devo parlare all'autore del topic prima che se ne vada...
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sloberi
Reg.: 05 Feb 2003 Messaggi: 15093 Da: San Polo d'Enza (RE)
| Inviato: 02-02-2004 20:56 |
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Quindi hai tutto il tempo per rispondere in futuro... aspetteremo.
_________________ E' ok per me! |
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ZoraDomina ex "Dalila"
Reg.: 30 Lug 2002 Messaggi: 4182 Da: vico equense (NA)
| Inviato: 02-02-2004 21:13 |
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ecco,ho risposto.
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Tenenbaum
Reg.: 29 Dic 2003 Messaggi: 10848 Da: cagliari (CA)
| Inviato: 02-02-2004 23:30 |
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si parla di coglioni ? presente.
_________________ For relaxing times make it Suntory time |
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Ondina ex "Plumett"
Reg.: 24 Apr 2003 Messaggi: 2205 Da: Padova (PD)
| Inviato: 03-02-2004 00:04 |
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Giù la testa è un film illuminante per quanto riguarda la più controversa manifestazione dell’insofferenza umana: la rivoluzione, un tema assai spinoso che in qualunque situazione storica non si è mai prestata al normale metro di giudizio morale, un tema delicato e affrontato da tantissimi scrittori, registi, pittori. Le variabili in gioco, i punti di vista sono tanti da non riuscire appunto a giudicare i fatti con imparzialità. Leone ce la mostra dalla parte del popolo, rappresentato dal peone Juan,che a metà del film,come a voler svelare la chiave di lettura della vicenda,pronuncia questo straordinario discorso: "Rivoluzione? Rivoluzione? Per favore non parlarmi di rivoluzione! Io so benissimo cosa sono e come cominciano: c’è qualcuno che sa leggere i libri che va da quelli che non sanno leggere i libri, che poi sono i poveracci, e gli dice: - oh, oh, è venuto il momento di cambiare tutto -. Io so quello che dico ci sono cresciuto in mezzo alle rivoluzioni. Quelli che leggono i libri vanno da quelli che non leggono i libri, i poveracci, e gli dicono: - qui ci vuole un cambiamento! – e la povera gente fa il cambiamento. E poi i più furbi di quelli che leggono i libri si siedono intorno a un tavolo, e parlano, parlano, e mangiano. Parlano e mangiano! E intanto che fine ha fatto la povera gente? Tutti morti! Ecco la tua rivoluzione! Per favore non parlarmi più di rivoluzione... E porca troia, lo sai che succede dopo? Niente! Tutto torna come prima" Miranda è dunque l’anti-eroe che ha scelto la soluzione di comodo,il banditismo. Ma è proprio lui il vero anche se inconsapevole rivoluzionario, sempre schierato dalla parte della protesta e della ribellione,portatore di un messaggio umano che risulta molto più vero e minaccioso di quello di tanti intellettuali che,per quanto convinti e infervorati,teorizzavano nei salotti davanti a una tazza di caffè. E di Miranda osserveremo la crescita interiore, che inizierà nel momento in cui si troverà da solo nel suo essere uomo,con tutti i figli uccisi,ma con un nuovo e straordinario amico,il suo ononimo ed alter-ego John,non più compagno per convenienza,ma elemento di un’amicizia che ha profonde radici nella comune perdita,nel dolore condiviso.
Trattando della rivoluzione,è un film senza dubbio spettacolare.ma comincia scenograficamente e strutturalmente come un “classico” film western, per poi svilupparsi in una dimensione narrativa che lo colloca completamente al di fuori di questo genere.Il motivo della spettacolarità è dato dal personaggio di John Mallory,il nostalgico dinamitardo irlandese,la cui entrata e uscita di scena è sempre annunciata da un’esplosione. la dinamite l’ha quindi seguito per tutta la vita,anche dopo la rivoluzione irlandese a cui aveva partecipato. l’incubo di questa rivoluzione rimane quasi costantemente presente e viene sottolineato dall’uso ricorrente del flash-back e dal tema musicale "Sean-Sean"”.Sean è il nome dell’amico di Mallory che scopriremo essere traditore del dinamitardo,un nome che lo condiziona a tal punto che, rivelando il suo nome all’amico Juan, l’irlandese risponde: "Sean (a bassa voce) – John (ad alta voce)" nel flash-back finale i due piani che lo costituiscono ci mostrano come i personaggi condividessero addirittura la stessa donna.inoltre,il traditore della rivoluzione irlandese muore contemporaneamente al traditore della rivoluzione messicana (il dottor Villega), come a sottolineare che la violenza della rivoluzione non risparmia nessuno.
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mallory
Reg.: 18 Feb 2002 Messaggi: 6334 Da: Genova (GE)
| Inviato: 03-02-2004 00:45 |
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[ Questo messaggio è stato modificato da: mallory il 03-02-2004 alle 15:54 ] |
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EtaBeta
Reg.: 11 Nov 2003 Messaggi: 1493 Da: Roma (RM)
| Inviato: 03-02-2004 10:41 |
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La prima volta che venne trasmesso in televisione fu corredato da un interessantissima intervista a Sergione nostro, il quale parlò dell'episodio non lesinando giudizi davvero poco lusinghieri su Bogdanovich (al punto che pensai ce l'avesse con lui personalmente). In sostanza disse che la produzione del film (la UA se non ricordo male) gli aveva mandato il buon Peter con il copione per una consulenza (era considerato un vate in fatto di western), la sua risposta fu che il copione non era granchè, l'idea di fondo era molto buona ma che secondo lui Bogdanovich era assolutamente inadatto all'impresa e avrebbe senza dubbio rovinato tutto. La produzione allora chiese a lui di riscriverlo e dirigerlo, lui accettò e chiese come interpreti Malcolm McDowell e Eli Wallach, la produzione impose Rod Steiger e James Coburn, i quali, non appena seppero che c'era Leone dietro al progetto, si offrirono praticamente gratis. Cosa rispose Sergione? Che volete, non si rifiuta mai un'oscar winner...
_________________ "ci sedemmo dalla parte del torto poichè tutti gli altri posti erano occupati" B.Brecht
"una giornata senza sorriso è una giornata persa" C.Chaplin
You better let somebody love you
before it's too late |
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Cronenberg
Reg.: 02 Dic 2003 Messaggi: 2781 Da: GENOVA (GE)
| Inviato: 07-08-2004 11:36 |
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Juan Miranda, un fuorilegge messicano padre di cinque figli, incontra John Mallory, fuorilegge anch’esso, irlandese e rivoluzionario, i due si associano per svaligiare la banca di Mesa Verde, ma proprio a Mesa Verde si troveranno al fianco dei rivoltosi di Villa e Zapata.
Un solo aggettivo basterebbe a descrivere “Giù la Testa”, sesto film di Sergio Leone, ovvero: istrionico; ora, l’istrionismo può esser piacevole in una determinata dose, ma farlo perdurare per centocinquantaquattro minuti, appare quasi come un doppio salto mortale, ad effetto certo, ma purtroppo a forte rischio caduta. Ed infatti il film incespica spesso e volentieri, nella maniera di quegli anni, nella macchietta dei personaggi e nella direzione subalterna, che crea troppe situazioni retoriche in un contesto che dovrebbe al contrario essere l’antimorale per eccellenza; per il resto le musiche di Morricone, salvano in corner, alcune situazioni davvero irritanti, quali i numerosi flashback al ralenti e alcuni buchi narrativi, che grazie ad esse riescono a rinvigorirsi e a far divagare lo spettatore da quello che vede, non molto. Molto interessanti alcune sequenze intimiste-rivelatorie, la rivoluzione è ovunque, la politica su di essa, i fuorilegge inconsapevoli della ragione, quasi per principio si nascondono da queste due grandi masse ideologiche, o ancora la magnifica sequenza della rapina in banca, che si rivela ben altro, praticamente uno spoglio dei neuroni verso la libertà politica generale. Del resto Leone, anche se qui in maniera quasi sempre sottotono, esprime concetti validi, maschera la realtà con l’ironia della sorte, e ahinoi maschera il grande cinema, con un invadente senso istrionico dell’antimorale.
_________________ La ragione è la sola cosa che ci fa uomini e ci distingue dalle bestie
René Descartes |
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UptownGirl
Reg.: 13 Lug 2004 Messaggi: 56 Da: arzignano (VI)
| Inviato: 01-10-2004 14:19 |
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ho visto questo film dopo essere stata al concerto di Ennio Morricone,e aver ascoltanto la stupenda "Sean,Sean"..il film è stato abbastanza carino...non ho capito alcune cose ancora!
Voi che ne pensate?La colonna sonora è straordinaria!!!!!
_________________ Arrivi tardi,cara. Ora è me che vogliono...
E io sono una grande STAR!
......DA SOLA! |
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hal9000
Reg.: 13 Set 2004 Messaggi: 1519 Da: treviglio (BG)
| Inviato: 01-10-2004 14:31 |
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cosa non hai capito esattamente?
_________________ "Anche i pomodori sanno che non si sfugge al passato" |
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