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Zelig di Woody Allen |
gatsby
Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
|  Inviato: 04-12-2003 10:53 |
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Zelig di Woody Allen
E’ uno di pochi film per il quale è oggettivo dire che la confezione è di per sé già un capolavoro. Il racconto della storia di Leonard Zelig è probabilmente il più bel film autobiografico mai realizzato.
Si comincia con i ringraziamenti, dandoci subito l’impressione che quello a cui staremo per assistere non possa che esser realtà.
Si possono infatti ringraziare persone che non esistono?
E così l’assurdità del soggetto assume una sua autorevolezza, una sua veridicità grazie al modo di raccontarla. Ai ringraziamenti seguono infatti un paio di interviste reali a personaggi reali che non fanno altro che addentrarci a poco a poco verso un personaggio che mai avremmo potuto immaginare, ma della cui esistenza tutti parlano come sia un dato di fatto. Addirittura in una delle interviste successive, una signora si chiede anche:
“Strano che adesso non se ne parli più, un tempo fu il simbolo degli Stati Uniti”.Insomma, tutti sappiamo che Zelig esistette, adesso grazie al documentario vi addentreremo nei particolari.
E così Zelig esiste grazie a racconti e a vecchi filmati, tutti parlano di lui, ma lui non lo si vede mai parlare (salvo un paio di battute). Zelig come Forrest Gump diventerà simbolo senza chiederlo, starà sempre alla ricerca della propria identità, nel continuo bisogno di capire cos’è ciò che lo circonda, e diventarne egli stesso parte.La voce narrante ci riporta le sue battute( stupende quelle sui suoi genitori ebrei , ci porta le opinioni di personaggi autorevoli (Saul Bellow ad esempio), ci parla di una leggenda come se chi non la conoscesse dovrebbe vergognarsi.
Allena utilizza il suo personaggio per svariare il suo sarcasmo sui costumi americani,e sul bisogno degli americani(a anche degli europei) di consumare continuamente nuove icone nelle quali identificarsi.
Un gran capolavoro.
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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è |
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Petrus
Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
| | Inviato: 04-12-2003 15:14 |
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Superzebe
Reg.: 25 Mag 2002
Messaggi: 3172
Da: Genova (GE)
| | Inviato: 04-12-2003 20:13 |
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Non mi è piaciuto particolarmente. E' ben strutturato e la trovata è geniale ma manca la fisicità di allen che è fondamentale nei suoi film migliori.
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TINTOBRASS
Reg.: 25 Giu 2002
Messaggi: 5081
Da: Roma (RM)
| | Inviato: 05-12-2003 02:25 |
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quote:
In data 2003-12-04 20:13, Superzebe scrive:
Non mi è piaciuto particolarmente. E' ben strutturato e la trovata è geniale ma manca la fisicità di allen che è fondamentale nei suoi film migliori.
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Concordo pienamente.
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"La giovinezza è una conquista dello spirito che si raggiunge solo ad una certa età" (Proust)
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