Autore |
stati di allucinazione |
coriander
Reg.: 23 Ott 2003 Messaggi: 98 Da: napoli (NA)
| Inviato: 10-11-2003 10:44 |
|
film di ken russel, con esordio attoriale di william hurt. certo non è una pietra miliare, ma nella sua bizzarria ha, credo, qualcosa di interessante.
[spoiler] il film ci mostra i tentativi dello scienziato hurt di arrivare a percepire e comprendere un “se stesso” primordiale, precedente alla nascita dell’uomo e fuso con l’universo(mica poco…). le prove vanno avanti attraverso la combinazione di una vasca di isolamento (una specie di scaldabagno pieno d’acqua in cui viene messa una persona a mollo ed al buio, per isolarla dalla realtà) e droghe artigianali di alcuni shamani. hurt, dopo delle semplici visioni, regredirà fisicamente al livello di un ominide più scimmia che uomo, concentrato di istinti, poi attraverso la trasfigurazione ad un ammasso deforme di carne dalle sembianze vagamente umane sarà per un po’ l’universo stesso e probabilmente qualcosa a metà fra dio ed una iacuzzi. infine sarà l’amore a salvarlo. questa la trama brevemente e confusamente.
la bizzarria del film sta nell’essere assolutamente sgangherato, nel portare avanti tesi sbilenche con una certa sicumera ed una apparentemente fastidiosa supponenza. ma a questa impostazione si oppone la tutt’altro che trascurabile visione di immagini fantasiose e che stupiscono (le visioni di hurt durante i suoi esperimenti con i narcotici), ricercate ed indice di una certa maestria. questi due caratteri dell’opera stridono tanto da far pensare ad una cosa: il regista si è assai divertito, e ci sta anche un po’ prendendo in giro.
a questo aggiungi delle citazioni (e quantitativamente anche qualcosa in più) a qualcosa che fa paura citare esplicitamente: 2001 odissea nello spazio. la seconda vasca di isolamento, quella dalla quale il protagonista uscirà trasformato in quadrumane, è cubica ed assolutamente nera, oserei dire monolitica. il primate stesso è del tutto simile a quelli che spadroneggiano all’inizio del film kubrickiano, e bastona una vittima in un modo che ricorda la feroce scimmia di 2001 che ha trovato un modo comodo per frollare i tapiri.
in effetti, superficialmente, il percorso stesso del film segue al contrario quello di 2001, una antievoluzione dall’uomo alla scimmia, attraverso un percorso ciclico che ci porta comunque inevitabilmente all’universo ed a ulteriori creazioni in bilico fra l’evoluzione e l’involuzione.
tirando le somme, questo film mi ha ricordato quel che dice ghezzi a proposito dell’impersonale nel cinema, quel viluppo involontario di codici che portano un’opera a considerarsi ed ad essere considerata aldilà dei soliti parametri, uno stato raggiungibile non solo dai grandi maestri, ma quasi un’occasionalità in cui il cinema esprime se stesso…non a caso, credo, il film in questione è stato accostato all’interno della nottata di fuori orario, a “l’esorcista ii” di boorman, altro visionario e bizzarro film, uno dei feticci ghezziani.
_________________ SlowFilm
...i'll tell you all my secrets but i lie about my past... |
|
ilaria78
Reg.: 09 Dic 2002 Messaggi: 5055 Da: latina (LT)
| Inviato: 12-11-2003 21:04 |
|
solo ora leggo questo topic devo dire molto interessante,purtroppo il film l'ho visto un sacco di tempo fa e lo ricordo pochissimo,ma il parallelo con 2001 è veramente affascinante,spero di riuscire a trovarlo e rivederlo presto
_________________ ...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere... |
|
|