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Per qualche dollaro in piu' |
seanma
 Reg.: 07 Nov 2001 Messaggi: 8105 Da: jjjjjjjj (MI)
| Inviato: 30-10-2003 15:51 |
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L'uomo dal sigaro sottile e il floscio poncho verde si muove tra sterrati ghiaiosi e affollati saloon:L'Uomo Senza Nome è tornato.Più forte di prima,ma non più solo.Fucile di precisione,completo nero con cappello a tesa larga,ecco il Colonnello.Uomo freddo,calcolatore implacabile.
Se in "Per pugno di dollari" l'attenzione era focalizzata su un'unica figura,quello strano stereotipo del cowboy cinico tipicamente leoniano,qui la prospettiva cambia.Nulla ha il medesimo valore che possedeva nel film precedente.Gli ambienti,l'atmosfera è cambiata.Non c'è più la volontà critico-mimetica della pellicola precedente.Ogni cosa ha riacquistato,nell'ambito dei topi del western,il posto che gli spetta,persino il Cavaliere senza nome paradossalmente perde quella caratteristica spigolosità che lo distingueva dallo "stampino" del cowboy.Messo a confronto col colonnello,risulta evidentemente più vicino all'insipido cowboy USA.Da parte sua il Colonnello ha tutti i crismi del rozzo tagliagole americano,che agisce senza mezze misure.I caratteri risultano ben definiti verso un confine di convenzionalità.Eppure....questo seppur è rilevabile,non è certo di una qualche importanza,o meglio lo è ma non nel senso più immediato.
Questa affermazione può sconcertare,visto che si parla di un film western,sembra inconcepibile estromettere qualsiasi elemento che riguardi questo genere.Questo film però di western ha solo la formale patina esteriore.Come detto,luoghi,caratteri e situazioni sono tipici del genere,ma assumono,guidate e convergenti verso un invisibile scopo e climax finale,tutt'altro valore.Innanzitutto l'unione tra il Monco e il Colnnello è quantomai atipica,perchè non troviamo in loro alcuna comunanza almeno superficiale,d'interessi.Il loro scopo è lo stesso sì,ma per ragioni diverse.Come non accennare dunque alla magistrale tripartizione subdola che il film propone,spezzando nettamente le tre simili e convergenti vicende:il Monco,il Colonnello e l'Indio,di cui parleremo più avanti.Le vicende sono separate,ma la novità apportata da Leone sta nell'aver uniformato e amalgamato le tre prospettive.Non è possibile nè corretto dire quale dei tre sia il protagoniista.Al contrario del precedente,in questo film tutte tre le figure hanno la stessa importanza,sono come tre facce della stessa persona,tre lati della stessa figura.E non avrebbe nemmeno senso cercare una sciatta e goffa distinzione tra "buoni" e "cattivi";in questo senso non si può dire che Leone giochi con gli sdtereotipi,ma piuttosto che li frantumi completamente.Ditemi,ditemi se non bisogna ammirare estasiati un personaggio come l'Indio.Un pazzo drogato,ma anche e soprattutto un uomo devastato dalle sue stesse azioni,ossessionato dal suo stesso passato,quasi letteriaramente rinchiuso in uno stereotipo con cui si trova in strenua lotta per liberarsene.Dall'altra parte il Colonnello,così simile ai tagliagole americano,ma in verità scottato e ferito da una lancinante disillusione che lo rende errante vagabondo fumatore.In mezzo,lo stereotipo,il tipo,discretamente posto in secondo piano,quasi a fare da arbitro ai due altri protagonisti.Con che coraggio suicida si può allora ancora parlare di questo come un film western?Gli orologi a carillon in uno sterrato ghiaioso non fanno molta presenza scenica.E un drogato,un taciturno e un rozzo non fanno molto "quadro tipico".La verità,nuda e cruda,è che non si tratta minimamente di un western.Del genere,come già detto,ha la patina formale che serve solamente da veicolo per andare in profondità.Un villain come l'Indio non sarebbe mai e mai concepibile nel settario western dei "pionieri".Un criminale che abbia una coscienza?un criminale che si pente?un criminale che non è tale per volontà,ma per avverso destino?Un criminale capace di commuoversi davanti a un orologio carillon?Non sia mai!Sacrilegio!Gli eroi sono eroi e i bastardi bastardi.E' l'assurdo teatrino delle marionette,l'elegante farsa patriottica o magari elegiaco-celebrativa.Balle.Gli indiani non esistono,o meglio esistono come gli eschimesi.Di questo "umanesimo" giostrato nelle solitarie lande arenariche o nei fatiscenti muffosi edifici,non c'è traccia nella comunità del genere western.Alla fine non ci sono nè vinti nè vincitori e se ci sono sono l'espressione di un cinismo totale,assoluto.E a parte i facili sentimentalismi,il finale urlo di poetico pessimismo del Trio-Uno che si discioglie(per l'Inferno o per altre terre)è difficilmente identificabile e incasellabile in un genere.Tutto ciò(lo splendido finale,il disilluso rifiuto del Colonnello dopo la rituale,completamente amitica pistolettata contro l'Indio,pervasa da un senso di ineluttabile dannazione,la stessa tragica rassegnazione dell'Indio di fronte alla sua coscienza in cancrena e memore inerme del doloroso passato,l'ironico e raggelante raziocinio del Monco in vista del profitto imminente,la greve atmosfera di comunanza del dolore,la consapevolezza drl passato inafferrabile)fa parte ed è peculiare di questo nostro nuovo,magnifico,impareggiabile,commovente poema epico dell'era moderna.
_________________ sono un bugiardo e un ipocrita |
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madymask
 Reg.: 16 Lug 2002 Messaggi: 3798 Da: napoli (NA)
| Inviato: 31-10-2003 00:22 |
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Grande film Sean!!Secondo Western che vedo, e qsto genere mi prende sempre di più, tutti gli attori sono grandi, e come al solito musiche straordinarie!!
Sergio Leone è davvero un grande!!
Dialoghi fantastici!!
Per il resto hai detto tutto tu.
Ciao.
_________________ "Voglio diventare l'idolo dei ragazzi poveri di Napoli, perche' loro sono com'ero io quando vivevo a Buenos Aires."
(Diego Armando Maradona)
FORZA DIEGO!! |
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fassbinder
 Reg.: 29 Ago 2003 Messaggi: 1335 Da: reggio emilia (RE)
| Inviato: 31-10-2003 00:34 |
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Una perla cinematografica con Volonté in stato di grazia.
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13Abyss
 Reg.: 20 Lug 2003 Messaggi: 7565 Da: Magliano in T. (GR)
| Inviato: 31-10-2003 00:48 |
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Gran film, ma il mio preferito resta Van Cleef, con quell'aria da cavaliere cinico pare uno Sean Connery disilluso.
Meglio il film successivo cmq, quello è veramente intoccabile.
_________________ Rubare in Sardegna è il Male. |
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Matthew
 Reg.: 07 Set 2003 Messaggi: 1164 Da: Reggio Emilia (RE)
| Inviato: 31-10-2003 17:51 |
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Io adoro Van Cleef.
Spettacolare la frase finale quando Clint dice: "Niente vecchio..non mi tornavano i conti".
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madymask
 Reg.: 16 Lug 2002 Messaggi: 3798 Da: napoli (NA)
| Inviato: 31-10-2003 18:32 |
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Titoli di testa fantastici!!
_________________ "Voglio diventare l'idolo dei ragazzi poveri di Napoli, perche' loro sono com'ero io quando vivevo a Buenos Aires."
(Diego Armando Maradona)
FORZA DIEGO!! |
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liliangish
 Reg.: 23 Giu 2002 Messaggi: 10879 Da: Matera (MT)
| Inviato: 01-11-2003 10:53 |
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woodyeah
 Reg.: 03 Nov 2003 Messaggi: 5 Da: arnago (TN)
| Inviato: 03-11-2003 22:36 |
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un grande film come tutti i western di Sergio Leone che venivano sottovalutati all'epoca e lo vengono tutt'ora!!!
comunque l'attore migliore in quei film è Clint Eastwood , sembra nato nel vecchio west |
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Alex76
 Reg.: 29 Ott 2003 Messaggi: 12 Da: Verona (VR)
| Inviato: 04-11-2003 12:46 |
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Basta la scena finale per evidenziare la cifra stilistica del film.
Van Cleef: "Ehi ragazzo tutto bene?"
Eastwood: "Tranquillo vecchio, e' che non mi tornavano i conti...ne mancava uno."
Cioe' questo e' grande cinema! |
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