gongolante
 Reg.: 06 Feb 2002 Messaggi: 3054 Da: Cesena (FO)
| Inviato: 06-08-2003 17:53 |
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Rosario e Matteo i due quindicenni protagonisti del film non potrebbero essere più diversi, il primo del profondo sud, orfano di madre, col padre in prigione, religioso e talmente orgoglioso da rifiutare l'aiuto di chicchessia. Il secondo, Matteo, è invece nato e cresciuto a Torino in una famiglia benestante che ha potuto offrirgli tutto quello che voleva in un ambiente tutto sommato sereno anche se la madre è un'artista un po' pazza e i problemi di comunicazione col padre sono notevoli.
Film fatto di contrapposizioni, di inevitabile modo di porsi alla vita a seconda delle proprie radici, di infelicità, di mancanza di comunicazione e soprattutto di comprensione, di esistenze difficili e complicate, di piccoli e grandi egoismi più o meno mascherati.
Buoni gli spunti ma ciò che manca è un vero svolgimento narrativo, una trama in cui unirli, anzichè una successione di eventi pseudocasuale come è si la vita di tutti i giorni ma che non sempre funziona al cinema.
I due ragazzi recitano talmente sotto le righe da apparire forzati mentre Orlando non deve impegnarsi più di tanto per timbrare il cartellino. Il resto del cast è discreto, compreso lo stesso Calopresti in una parte secondaria.
Di Calopresti avevo visto la parola amore esiste che avevo preferito di gran lunga, ma lì il peso del film era sulle spalle di attori come la Bruni Tedeschi, Bentivoglio e Depardieu e di una sceneggiatura più convincente e mirata.
Voto 6.
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