Cinefila
Reg.: 07 Mar 2003 Messaggi: 1087 Da: PESCARA (PE)
| Inviato: 16-06-2003 12:19 |
|
Questo è un cortometraggio, visto ieri notte mentre ero (insonne come al solito) sdraiata sulla poltrona a guardare la tv.
La mia attenzione è stata attirata dal fatto ke fosse 1 corto francese, e così ho iniziato a vederlo.
Protagonista è 1 bambina di 10 anni. Della sua vita ci vengono forniti pochi, fulminanti elementi: una famiglia borghese, una sorella snob e menefreghista nei suoi confronti, genitori sempre assenti.
La bambina ha 1 sensibilità non comune: ama mettersi davanti la finestra mentre si veste, immersa in kissà quali pensieri...
E poi l'incontro: un ragazzo di una ventina d'anni, dalla palazzina di fronte, la guarda con 1 cartello in mano ke porta scritto "qualcosa da mangiare"; poi la tenda si abbassa, e si sente il suono di un pianoforte che suona una melodia dolcissima. La bambina immagina ke si tratti del ragazzo di fronte ke suona, e questo basta a farla innamorare di lui.
La stessa notte, di nascosto, la piccola prepara un panino, rompe il salvadanaio e raggiunge di corsa l'appartamento del ragazzo per porgergli quel magro pasto e i soldi guadagnati risparmiando dal battesimo.
Chiama il giovane, lui va ad aprire e se la trova davanti; la guarda sorpreso qualke istante, poi esclama <hei, vieni 1 po' a vedere: è arrivato Babbo Natale!>.
Dalla casa sbuca fuori una ragazza ( la fidanzata del "principe")dai modi spicci e rozzi, che prende una bacinella e chede alla bambina a buttarci i propri soldi; intanto "il pianista" si lamenta con la piccola perkè non ha messo i cetrioli nel panino.
Sta' per tornare dentro, quando, preso da 1 senso di colpa, invita la piccola "portatrice di doni" a entrare e bere qualcosa; lei non può, deve tornare a casa.
Mentre la porta dell'appartamento del principe azzurrosta' per chiudersi, quando la bambina nota ke al ragazzo manca una parte dell'anulare sinistro. <Deve essere difficile suonare il piano così> trova il coraggio di dirgli; <io non suono il pianoforte> risponde il giovane. La porta si kiude, e così pure i sogni della bambina.
La poesia di questo cortometraggio mi ha lasciata scoinvolta, così come gli okki delusi della piccolina. Si aspettava 1 principe, qualcuno di meraviglioso, fantastico, e invece si è trovata davanti 1 ragazzo comune, ke si è comportato come kiunque con problemi economici si comporterebbe a trovarsi davanti tanti ed inaspettati regali.
Grazie ad 1 sola telecamera, la regista riesce a trasmettere 1 concentrato di emozioni davvero pauroso, in quella ke per la ragazzina è 1 delusione grandissima e la fine della propria infanzia.
Bello...davvero bello.
_________________
FARE CINEMA è IL MIGLIOR MODO DI TRASMETTERE EMOZIONI ALLA GENTE
[ Questo messaggio è stato modificato da: Cinefila il 17-06-2003 alle 11:58 ] |
|