FilmUP.com > Forum > Tutto Cinema - Lettere da Iwo Jima
  Indice Forum | Registrazione | Modifica profilo e preferenze | Messaggi privati | FAQ | Regolamento | Cerca     |  Entra 

FilmUP Forum Index > Cinema > Tutto Cinema > Lettere da Iwo Jima   
Vai alla pagina ( Pagina precedente 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 Pagina successiva )
Autore Lettere da Iwo Jima
eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 16-03-2007 19:49  
Ma quando cazzo esce sto film? Da noi non si è ancora visto!
_________________
Riminesi a tutti gli effetti...a'l'imi fata!

  Visualizza il profilo di eltonjohn  Invia un messaggio privato a eltonjohn    Rispondi riportando il messaggio originario
eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 04-08-2007 13:35  
Sono finalmente riuscito a vederlo in dvd,non male anche se mi aspettavo qualcosa di più,ad esempio più "movimento bellico".Bella la figura del generale interpretato da Watanabe (ho scritto bene?),umano e rassicurante oltre che determinato e quindi piuttosto diverso dallo stereotipo dell'ufficiale giapponese tutto urla e disciplina che siamo stati abituati a vedere in innumerevoli film di genere.Il giovane soldato che non ne vuole sapere di "immolarsi" e che vuole solo ritornarsene a casa dalla famiglia,è anch'esso ben diverso dalla solita figura del soldato nipponico,votato con entusiasmo a morte sicura e magari capace di continuare la guerra ad oltranza finchè l'ordine di resa non arriva.Un film di guerra dove forse per la prima volta i giapponesi vengono veramente ritrati come esseri umani, stanchi della guerra ed ansiosi di vedere la parola fine. La fotografia con quei colori sbiaditi,il paesaggio brullo e francamente squallido dell'isola di Iwo Jima,danno un senso di oppressione e di voglia di andare via,"Morire per un posto come questo? Che se la prendano pure quest'isola gli americani..."
_________________
Riminesi a tutti gli effetti...a'l'imi fata!

  Visualizza il profilo di eltonjohn  Invia un messaggio privato a eltonjohn    Rispondi riportando il messaggio originario
Luciferus

Reg.: 07 Ago 2007
Messaggi: 20
Da: Rimini (RN)
Inviato: 07-08-2007 17:32  
Veramente un bellissimo film che coglie in pieno il senso della guerra: una grande ingiustizia che rende l'uomo privo di libertà, di dignità e di morale.
E intendo da qualunque punto di vista e in qualunque schieramento.
Le guerre sono tutte evitabili e dal film del grande Clint deve uscirne questo concetto.
_________________
"Almeno sono morti per una buona causa..."
"Quale causa?" "la Libertà-del popolo americano-".
"Tira la catena e sciacquati il cervello...."

  Visualizza il profilo di Luciferus  Invia un messaggio privato a Luciferus    Rispondi riportando il messaggio originario
gabbiano77

Reg.: 09 Ago 2007
Messaggi: 11
Da: palemro (PA)
Inviato: 09-08-2007 08:42  
ottimo film
_________________
sito/forum,molto carino e interessante, clicca quì (X)

  Visualizza il profilo di gabbiano77  Invia un messaggio privato a gabbiano77    Rispondi riportando il messaggio originario
kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 09-08-2007 09:44  
il parlato italiano esclusivo per il dvd non ha aggiunto nulla. ho preferito la versione sottotitolata al cinema di questo capolavoro.
_________________
non solo quentin ma nel nome di quentin...quentin tarantino project
QUENTIN TARANTINO PROJECT

  Visualizza il profilo di kubrickfan  Invia un messaggio privato a kubrickfan    Rispondi riportando il messaggio originario
TomThom

Reg.: 07 Giu 2007
Messaggi: 2099
Da: Mogliano Veneto (TV)
Inviato: 09-08-2007 12:16  
L'ho preferito di gran lunga a Flags Of Our Fathers.

Certo non aggiunge nulla alla filmografia militare nella storia del cinema, ma ha dei momenti molto intensi ed una colonna sonora altrettanto toccante.

Eastwood ha il dono di saper porgere con semplicità un linguaggio filmico comprensibile a tutti, il suo è cinema di indubbia qualità accessibile senza scervellamenti e ha il pregio dell'immediatezza e della profondità emotiva, a volte sempliciotta o forse retorica, ma comunque vera.
Cosa non da poco.
_________________

  Visualizza il profilo di TomThom  Invia un messaggio privato a TomThom    Rispondi riportando il messaggio originario
AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 09-08-2007 15:59  
quote:
In data 2007-08-09 12:16, TomThom scrive:
ha il pregio dell'immediatezza e della profondità emotiva, a volte sempliciotta o forse retorica, ma comunque vera.
Cosa non da poco.




Che tutto questo rappresenti un pregio, nutro seri dubbi, e così anche sulla "profondità" di un film, didascalico, che ha come fine la retorica, la propaganda, il messaggio chiuso e morale (di una favola mille volte indicibilmente meglio raccontata), dunque scontato, prevedibile, vecchio, avvitato in maniera goffa intorno all'asse della "storia"...
Grattato il sottile smalto che lo rende epidermicamente accattivante (e non parlo del mero piano letterario) e prontamente consumabile, non c'è ulteriore sotto_traccia/testo da portarsi dietro durante quel "viaggio immaginario" che in genere ogni bravo regista fa si che lo spettatore possa compiere nella sua mente stimolata e non riempita con lo stucco delle certezze solide ed inamovibili, in piena libertà. Non c'è nulla da fare (per quanto mi riguarda, ovvia_mente), Eastwood, come Spielberg (quando eccezionalmente ciò non accade), aldilà delle accattivanti cornici, mostrano paesaggi, con barriere, da cartolina. Oltre il panorama visibile, non c'è nulla, o quasi, dietro gli esauriti profili delle montagne, dietro cui "perdersi" (per ritrovarsi)... Tutto questo, e quanto ho avuto modo di argomentare meglio nei precedenti post.., ma in effetti mi sto ripetendo...

_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 09-08-2007 alle 16:01 ]

  Visualizza il profilo di AlZayd  Invia un messaggio privato a AlZayd  Vai al sito web di AlZayd    Rispondi riportando il messaggio originario
eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 09-08-2007 17:01  
In effetti il film non brilla per particolare originalità,ma è la prima volta che vedo un film sulla seconda guerra mondiale in cui ci sono soldati giapponesi che non vogliono morire,non mi sembra poco
_________________
Riminesi a tutti gli effetti...a'l'imi fata!

  Visualizza il profilo di eltonjohn  Invia un messaggio privato a eltonjohn    Rispondi riportando il messaggio originario
TomThom

Reg.: 07 Giu 2007
Messaggi: 2099
Da: Mogliano Veneto (TV)
Inviato: 09-08-2007 21:43  
@AlZayd: come già detto nel mio post, è ovvio che questo film non aggiunge nulla di nuovo alla filmografia bellica esistente.

Per dire, pellicole di tal fatta ne ho viste un sacco ed una sporta, e poche volte si può dire di un film di guerra: "Ah però, mi ha aperto una nuova prospettiva...".

Ad eccezione forse de La Sottile Linea Rossa, che non merita nemmeno di essere accostata al lavoro di nonno Clint, essendo più filosofia panteista su schermo che non semplice cinematografia.

Detto questo però, a mio parere Eastwood, a costo di ri-ripetermi, ha un grosso pregio: sa porsi dietro la macchina da presa come un abile artigiano e lavora sapientemente. I suoi prodotti sono così dire "per tutti", ma non di grossolane fattezze e anzi, a tratti rifiniti con pennellate d'autore. Forse un fuoriclasse mancato, ma pur sempre un gran bel giocatore, per dirla in termini sportivi.

Certo la vera Arte filmica è altro, in ambito bellico e non solo, e non sarò io certo a farti cambiare idea visto la tua avversione per la premiata ditta East & Spiel (e comunque Iwo Jima batte quella stercata di Ryan in scioltezza, a mio modo di vedere, visto che hai estratto dal tuo cilindrone personale delle ciofeche anche zio Steven...).

E quindi...bè sì...stasera mi guardo Orizzonti Di Gloria per la sesta volta. Ho voglia di formicai pullulanti e infestati.

Saludos.
_________________

  Visualizza il profilo di TomThom  Invia un messaggio privato a TomThom    Rispondi riportando il messaggio originario
AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 09-08-2007 22:44  
quote:
In data 2007-08-09 21:43, TomThom scrive:
comunque Iwo Jima batte quella stercata di Ryan in scioltezza, a mio modo di vedere, visto che hai estratto dal tuo cilindrone personale delle ciofeche anche zio Steven...).




Su questo non ci piove. East in fondo è la parte più "pulita" della premiata ditta.., la quale sembra possedere un coscIenza, o un'anima? Perlomeno mi sono rifatto gli occhi con Million dollar..; con Spiel, il regista dinosauro per eccellenza, da secoli solo sterco secco. E se n'è accorto anche il grande pubblico pagante...

Cmq, la tua ottica mi sembra un tantino sfocata; se inforcassi gli occhiali giusti ti accorgeresti Iwo Jima non ha nulla di artigianale; si sentono i rumori degli stantuffi e delle bielle delle grandi fabbriche che assemblano in catena di montaggio! C'è tutta la più grande e possente impalcatura kolossal hollywoodiana dietro quel film.

quote:
[i]
La Sottile Linea Rossa, che non merita nemmeno di essere accostata al lavoro di nonno Clint, essendo più filosofia panteista su schermo che non semplice cinematografia.



Anche su questo ti inviterei a riflettere meglio, chè se il film di Malich non fosse, prima di ogni altra cosa, puro cinema, arte dell'immagine, sai che palle colle filosofie panteistiche!



_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

  Visualizza il profilo di AlZayd  Invia un messaggio privato a AlZayd  Vai al sito web di AlZayd    Rispondi riportando il messaggio originario
TomThom

Reg.: 07 Giu 2007
Messaggi: 2099
Da: Mogliano Veneto (TV)
Inviato: 10-08-2007 09:25  
Ahbbè allora...

Sul fatto che Lettere Da Iwo sia hollywoodiano questo è ovvio, ciò che volevo sottolineare è l'artigianalità della regia, nel senso che pur avendo a disposizione grandi mezzi il cinema di Eastwood mi dà sempre l'idea di una certa semplicità di fondo. Per l'appunto, non è Steven Il Baracconiere Venghino Signori Venghino.

E per quanto concerne La Sottile...Certo che il panteismo deve essere accompagnato da immagini capaci di catturare l'animo dello spettatore! Mi sembra palese che altrimenti mi leggerei un trattato di filosofia senza passare dal via (leggesi cinema). Non s'era capito?!...
_________________

  Visualizza il profilo di TomThom  Invia un messaggio privato a TomThom    Rispondi riportando il messaggio originario
quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 12-08-2007 16:43  
Può darsi che io abbia un pregiudizio positivo riguardo "East & Spiel", ma Letters from Iwo Jima non mi ha deluso affatto: la regia solida di Clint, la tecnica assolutamente perfetta (molto bella la fotografia livida e ben girate le scene di battaglia), la capacità di non scadere nel melenso nei momenti più toccanti SPOILER (i soldati che si fanno esplodere,la lettura della lettera della mamma del soldato americano,la scoperta dei prigionieri uccisi dagli americani).

Trovo che Eastwood si sia accostato ad una cultura non sua con sensibilità e rispetto e che sia stato molto onesto nell'assumere il punto di vista di Kuribayashi e Ishi (oltre al soldato semplice Saigo) cioè dei due personaggi che conoscono meglio gli USA.
I giapponesi,comunque, non sono descritti come "barbari" (come ha scritto AlZayd), ma come uomini forti, fragili, sensibili, spaventati, aggressivi anche crudeli, ma è proprio ciò che la guerra tira fuori a tutte le persone.

Kuribayashi è una figura che mi ha molto colpito: ama la sua patria e la serve con onore, ma non è un fanatico e si rende conto di quanto le convizioni del suo Paese possano essere diverse dalle sue.

Poi, naturalmente, c'è Saigo, il soldato che vuole solo tornare a casa, ma avrà uno scatto di ribellione proprio in memoria di Kuribayashi che l'ha salvato svariate svolte.

Non so se sia un film pacifista, di sicuro non è militarista, descrive la guerra con crudezza svelandone tutta l'inutilità e la crudeltà, sì, tutte cose che Kubrick e Malick (ognuno a modo suo) hanno fatto in maniera più profonda, ma anche Eastwood, secondo me, se la cava bene, con asciuttezza e sincerità.

Sicuramente un film hollywoodiano, ma è la Hollywood migliore, quella che sa coinvolgere, emozionare e far riflettere.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 12-08-2007 alle 17:19 ]

  Visualizza il profilo di quentin84  Invia un messaggio privato a quentin84    Rispondi riportando il messaggio originario
AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 14-08-2007 19:55  
quote:
In data 2007-08-12 16:43, quentin84 scrive:
I giapponesi,comunque, non sono descritti come "barbari" (come ha scritto AlZayd), ma come uomini forti, fragili, sensibili, spaventati, aggressivi anche crudeli, ma è proprio ciò che la guerra tira fuori a tutte le persone.




Non ricordo di aver mai usato il termine barbaro, anzi ho sicuramente scritto "barbarico", che significa ben altro. Mai, inoltre, perdere di vista il contesto in cui certi termini vengono utilizzati, si rischia di stravolgere l'esatto senso della frase. In ogni modo, fatte salve le attenuanti generiche relative alla sporca guerra di fronte alla quale si è tutti uguali (e manco per il cazzo, mi sia permessa l'esclamazione, perchè la realtà storica dice che i giapponesi fossero notoriamente animati da una "barbarica (secondo l'ottica occidentale, greco-giudaico-cristiana, di "medeiana" memoria) determinazione guerresca che sfogava nel "fanatismo", in forme estreme di lotta, di orgogliosa resistenza, in base ad una visione del vita e delle "filosofie" affatto diverse dalle nostre più "levigate" e buoniste (ipocritamente levigate e buoniste, basti pensare agli infiniti massacri americanisti...), molto più variegata di quanto East abbia voluto rappresentare, omologando, stereotipatizzando il tutto, addomesticando, mistificando tale complesso universo. Dunque il problema nasce allorchè in Letters... si "americanizzano" i giapponesi che non si arresero, o percepirono l'orrore della sporca guerra perchè tutti abbiamo una mamma", e perchè di lei, è risaputo, ce n'è una sola.., ma per via, soprattutto, della potenza criminale e devastatrice delle atomiche di Iroshima e Nagashaki!

Opera mistificicatoria, dunque, sul piano storico, propagandadistica, confusa, moralista, girata bene - e sticazzi, mi sia permesso, si è mai visto che a Hollywood con quei quei budget, e con quei "nomi", non sappiano girare bene? - dunque artefatta ed insincera sia sul piano contenutistico, sia su quello estetico, con quella sua perfezione così ricercata da apparire manieristica. Basta paragonare questo filmetto sentimentaloide ai film di Malich, Kubrick, Fuller, ecc, ecc.., solo per via del tema sporca guerra, disumanizzante, ecc, ecc..; cercate di trovare qualche più solido contenuto su cui fondare il senso del vostro apprezzamento, lasciate perdere le didascalie...

  Visualizza il profilo di AlZayd  Invia un messaggio privato a AlZayd  Vai al sito web di AlZayd    Rispondi riportando il messaggio originario
quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 14-08-2007 20:40  
Scusa Al-Zayd, non sono sicuro di aver ben compreso....cosa c'entrano Hiroshima e Nagasaki? A parte che, a quanto mi risulta, sono fatti avvenuti dopo Iwo Jima ed Eastwood non se ne occupa affatto...non mi sembra che voglia giustificare "a priori" la distruzione di quelle due città, è proprio una vicenda diversa.

Poi chi sarebbero i giapponesi "americanizzati? Ti riferisci a Kuribayashi e al barone Ishi?
Quei personaggi (che, fra l'altro, sono figure esistite realmente, che Clint e lo sceneggiatore giapponese hanno debitamente "romanzato") sono "ponti" fra due culture diversissime, non è un caso che Eastwood li abbia scelti per accostarsi a un mondo che non conosce e che, forse, non capisce del tutto per quanto si sia sforzato.
Quanto a Saigo..io questa "americanizzazione" non la vedo..vabbè, è solo una mia impressione.

Quanto alla lettera di mamma, d'accordo, è un espediente ingenuo, forse, ma da un film hollywoodiano prodotto da Spielberg, me lo aspetto mentre non lo avrei mai tollerato da Kubrick o Malick.
E poi questi momenti "strappalacrime" (ma Clint è sempre bravo a non eccedere) non sono mai gratuiti.

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 14-08-2007 alle 20:56 ]

  Visualizza il profilo di quentin84  Invia un messaggio privato a quentin84    Rispondi riportando il messaggio originario
Futurist

Reg.: 30 Giu 2005
Messaggi: 1290
Da: firenze (FI)
Inviato: 14-08-2007 23:02  
quote:
In data 2007-08-14 19:55, AlZayd scrive:
si "americanizzano" i giapponesi che non si arresero, o percepirono l'orrore della sporca guerra perchè tutti abbiamo una mamma", e perchè di lei, è risaputo, ce n'è una sola.., ma per via, soprattutto, della potenza criminale e devastatrice delle atomiche di Iroshima e Nagashaki!

Opera mistificicatoria, dunque, sul piano storico, propagandadistica, confusa,



Ma anche no.
Un merito di Clint è stato proprio quello di non utilizzare i soliti stereotipi da film di guerra... se questo è un difetto...
_________________
"Verso l'infinito e oltre, per arrivare là dove nessu uomo è mai giunto prima"

"trascendere le limitazioni umane e padroneggiare l'universo" (medaglia Fields)

  Visualizza il profilo di Futurist  Invia un messaggio privato a Futurist    Rispondi riportando il messaggio originario
Vai alla pagina ( Pagina precedente 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 Pagina successiva )
  
0.007799 seconds.






© 2025 Film Is Now group. Tutti i diritti riservati
Film Is Now group non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti.
Fin Network ltd