Autore |
La più grande opera d'arte cinematografica |
DottorDio
 Reg.: 12 Lug 2004 Messaggi: 7645 Da: Abbadia S.S. (SI)
| Inviato: 05-09-2005 13:55 |
|
quote: In data 2005-09-05 13:34, Deeproad scrive:
Comunque fa uno strano effetto vedere nella index del forum il titolo "La più grande opera d'arte cinematografica" subito sotto "Le Tette Più Belle".
|
_________________ Geppetto è stato l'unico uomo ad aver fatto un figlio con una sega
Attention: Dieu est dans cette boite comme ailleurs et partout! |
|
joelcoen
 Reg.: 28 Ott 2002 Messaggi: 958 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 05-09-2005 14:16 |
|
[quote]In data 2005-09-05 12:43, sandrix81 scrive:
quote: In data 2005-09-05 12:38, joelcoen scrive:
comunque il fatto che in diversi ti abbiano "capito" e risposto non dimostra affatto che il topic avesse senso, quanto piuttosto che non sei l'unico ad avere un approccio sbagliato al cinema.
|
Vero.Siamo in molti.
_________________ Breve invito a rinviare il suicidio.
Per la prima volta in vita mia provo un senso di vergogna.Forte, fortissimo.Brrrrrr. |
|
joelcoen
 Reg.: 28 Ott 2002 Messaggi: 958 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 05-09-2005 14:17 |
|
quote: In data 2005-09-05 13:55, DottorDio scrive:
quote: In data 2005-09-05 13:34, Deeproad scrive:
Comunque fa uno strano effetto vedere nella index del forum il titolo "La più grande opera d'arte cinematografica" subito sotto "Le Tette Più Belle".
|
|
_________________ Breve invito a rinviare il suicidio.
Per la prima volta in vita mia provo un senso di vergogna.Forte, fortissimo.Brrrrrr. |
|
sloberi
 Reg.: 05 Feb 2003 Messaggi: 15093 Da: San Polo d'Enza (RE)
| Inviato: 05-09-2005 14:19 |
|
Lasci cadere Joel? Bella risposta.
Io non ho nessuna intenzione di iniziare polemiche sterili. Mi pare anzi che il discorso iniziasse a prendere una piega interessante e costruttiva. Dici che i miei topic sono discutibili? Per carità, non credo assolutamente di avere la verità in tasca.Però criticameli in modo utile invece di bollarmi come un fomentatore a priori.
A me non sembra che nè tu nè coloro che hanno risposto al tuo topic ancora mi abbiano spiegato in che termini va inteso il concetto di "canoni artistici" del cinema.
Cioè, tu una strana definizione riguardante la pellicola che meglio esprime la messa in scena l'hai scritta. Ma io (e mi pare di non essere il solo) non l'ho capita. Quindi ti chiedo di provare a spiegarmela, senza il minimo pergiudizio di base che invece tu mi etichetti.
_________________ E' ok per me! |
|
sloberi
 Reg.: 05 Feb 2003 Messaggi: 15093 Da: San Polo d'Enza (RE)
| Inviato: 05-09-2005 14:26 |
|
quote: In data 2005-09-04 22:39, sandrix81 scrive:
comincio prendendo spunto da due cose che ho detto in questo topic.
la prima delle due cose $B!&(Bla mia risposta al topic. Sentieri selvaggi e Un dollaro d'onore, Ford e Hawks, il cinema classico. Il cinema in cui obiettivo della messinscena $B!&(Bdi rendere i fatti narrati nella maniera il pi$B!&(Bpossibile visivamente comprensibile. Si raccontano storie, e si cerca di raccontarle in maniera chiara: campo e controcampo perfettamente definiti, raccordi saldi e funzionali, poco uso del fuoricampo e azione ripresa nel quadro nella sua interezza. Potremmo quasi dire, stando attenti a non cadere in stereotipi e a non fraintendere, un cinema essenzialmente fatto di tecnica.
|
Ecco, questo modo di intendere il discorso fatto da Joel è abbastanza interessante. Praticamente tu, correggimi se sbaglio, faresti riferimento a quello che più o meno è considerato da tanti critici l'ABC del linguaggio cinematografico.
Però a mio avviso cadi in una di quelle contraddizioni di fondo che ho tentato di esplicitare nel mio post, ovvero prendi in considerazione solo un certo modo di fare cinema, solo una certa corrente di esso, tralasciando dal tuo discorso dunque un'enorme quantità di film che sono imparagonabili sottendendo una completa diversità di "canoni artistici".
_________________ E' ok per me! |
|
sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 05-09-2005 15:04 |
|
sì, appunto, prendo la base del linguaggio. a mio modo di vedere era l'unico modo possibile di rispondere ad una domanda di quel tipo, altrimenti ogni corrente, ogni avanguardia, ogni periodo, ogni paese, ogni singolo regista, andrebbe preso come a sè stante.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
|
joelcoen
 Reg.: 28 Ott 2002 Messaggi: 958 Da: Napoli (NA)
| Inviato: 05-09-2005 15:34 |
|
quote: In data 2005-09-05 15:04, sandrix81 scrive:
sì, appunto, prendo la base del linguaggio. a mio modo di vedere era l'unico modo possibile di rispondere ad una domanda di quel tipo, altrimenti ogni corrente, ogni avanguardia, ogni periodo, ogni paese, ogni singolo regista, andrebbe preso come a sè stante.
|
Ma la base del linguaggio cinematografico rappresenta il punto più alto della sua parabola, perchè è in quel momento che si stacca dalle altre arti da cui è dipendente e diventa pura riproduzione visiva.
_________________ Breve invito a rinviare il suicidio.
Per la prima volta in vita mia provo un senso di vergogna.Forte, fortissimo.Brrrrrr. |
|
sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 05-09-2005 15:51 |
|
quote: In data 2005-09-05 15:34, joelcoen scrive:
Ma la base del linguaggio cinematografico rappresenta il punto più alto della sua parabola, perchè è in quel momento che si stacca dalle altre arti da cui è dipendente e diventa pura riproduzione visiva.
|
mi piacerebbe sapere cosa sono:
a) la parabola del linguaggio cinematografico (e i suoi "punti più bassi", ma forse prima di parlare di parabole sarebbe meglio sapere cosa sono);
b) le arti da cui il cinema sarebbe dipendente (e naturalmente in quali aspetti si esplichi questa dipendenza);
c) "pura riproduzione visiva" (e cosa non lo è, visto che lo diventa solo in un certo momento)
d) il cinema, quando non è "pura riproduzione visiva".
tutta roba per me priva di senso.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
|
royearle ex "meskal"
 Reg.: 06 Mag 2005 Messaggi: 6294 Da: napoli (NA)
| Inviato: 05-09-2005 16:16 |
|
quote: In data 2005-09-05 15:34, joelcoen scrive:
quote: In data 2005-09-05 15:04, sandrix81 scrive:
sì, appunto, prendo la base del linguaggio. a mio modo di vedere era l'unico modo possibile di rispondere ad una domanda di quel tipo, altrimenti ogni corrente, ogni avanguardia, ogni periodo, ogni paese, ogni singolo regista, andrebbe preso come a sè stante.
|
Ma la base del linguaggio cinematografico rappresenta il punto più alto della sua parabola, perchè è in quel momento che si stacca dalle altre arti da cui è dipendente e diventa pura riproduzione visiva.
|
No, aspetta, mi pare chiaro che non hai le idee molto chiare su questo argomento, adesso non ho tempo di intervenire, ma se ti è possibile fermati per un po':stai mischiando tutta una serie di concetti che non c'entrano nulla l'uno con l'altro e che non hai compreso, ti chiedo una moratoria sulle stronzate almeno per qualche ora. |
|
sloberi
 Reg.: 05 Feb 2003 Messaggi: 15093 Da: San Polo d'Enza (RE)
| Inviato: 05-09-2005 21:13 |
|
quote: In data 2005-09-05 14:26, sloberi scrive:
quote: In data 2005-09-04 22:39, sandrix81 scrive:
comincio prendendo spunto da due cose che ho detto in questo topic.
la prima delle due cose $B!&(Bla mia risposta al topic. Sentieri selvaggi e Un dollaro d'onore, Ford e Hawks, il cinema classico. Il cinema in cui obiettivo della messinscena $B!&(Bdi rendere i fatti narrati nella maniera il pi$B!&(Bpossibile visivamente comprensibile. Si raccontano storie, e si cerca di raccontarle in maniera chiara: campo e controcampo perfettamente definiti, raccordi saldi e funzionali, poco uso del fuoricampo e azione ripresa nel quadro nella sua interezza. Potremmo quasi dire, stando attenti a non cadere in stereotipi e a non fraintendere, un cinema essenzialmente fatto di tecnica.
|
Ecco, questo modo di intendere il discorso fatto da Joel è abbastanza interessante. Praticamente tu, correggimi se sbaglio, faresti riferimento a quello che più o meno è considerato da tanti critici l'ABC del linguaggio cinematografico.
Però a mio avviso cadi in una di quelle contraddizioni di fondo che ho tentato di esplicitare nel mio post, ovvero prendi in considerazione solo un certo modo di fare cinema, solo una certa corrente di esso, tralasciando dal tuo discorso dunque un'enorme quantità di film che sono imparagonabili sottendendo una completa diversità di "canoni artistici".
|
Ma come cazzo è venuto scritto?
_________________ E' ok per me! |
|
sloberi
 Reg.: 05 Feb 2003 Messaggi: 15093 Da: San Polo d'Enza (RE)
| Inviato: 05-09-2005 21:26 |
|
quote: In data 2005-09-05 15:34, joelcoen scrive:
Ma la base del linguaggio cinematografico rappresenta il punto più alto della sua parabola, perchè è in quel momento che si stacca dalle altre arti da cui è dipendente e diventa pura riproduzione visiva.
|
Bè Joel, penso d'aver capito il tuo giochino che è quello di scrivere un post arzigogolato e immensamente vago (e vacuo) per eludere la questione e non farti capire. E' già la seconda volta che lo fai ed immagino che anche stavolta non darai spiegazioni più chiare perchè è tutto il mondo che è cretino e non ti capisce.
Io te le chiedo. Poi se hai voglia di darle per una volta...
Comunque vorresti praticamente dare ragione a Sandrix? E no, è troppo facile attaccarsi al carro della prima spiegazione intelligente (solo un po' per la verità, non ti gasare troppo Sandrix). Io voglio sentire con le tue parole ciò che intendi, non con quelle mutuate da un altro utente.
Tra l'altro la dimostrazione lampante di quanto ti stia arrampicando sugli specchi è data dal fatto che nei post precedenti hai sottolineato come giuste le risposte di alcuni utenti relative a film come Aurora, Matrix e altri che certamente non rispondono alle caratteristiche enunciate da Sandrix.
_________________ E' ok per me! |
|
Petrus
 Reg.: 17 Nov 2003 Messaggi: 11216 Da: roma (RM)
| Inviato: 06-09-2005 23:22 |
|
quote: In data 2005-08-30 17:19, joelcoen scrive:
Qual è la pellicola che, secondo voi, corrisponde di più ai canoni "artistici" del cinema.La settima arte, l'arte della messa in scena, dove trova il suo esempio massimo, il suo vertice.Non il vostro preferito, nè il film migliore, ma la più grande opera d'arte cinematografica.
|
Dicevo che questo topic non ha senso
In realtà un senso ce l'ha. L'unica risposta possibile è che una perfezione etica ed estetica nel cinema non esiste. Essendo ogni opera cinematografica un sostanziale perseguimento di una determinata etica descritta da una determinata estetica, si può semplicemente dire che è impossibile rispondere, se non viziati da un umanissimo e comprensibilissimo personale gusto o affinità.
Di qui la mancanza di senso di cui sopra
_________________ "Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate" |
|
royearle ex "meskal"
 Reg.: 06 Mag 2005 Messaggi: 6294 Da: napoli (NA)
| Inviato: 07-09-2005 00:08 |
|
Ecco, il punto è questo. la domanda posta da joelcoen presuppone che esista un cinema che è "più cinema" di altri, che si pone come realizzazione più pura delle caratteritteristiche fondamentali e della vera vocazione del mezzo cinematografico. In passato ci sono state correnti teoriche che hanno identificato questa vocazione in una certa caratteristica del cinema: ad esempio Bazin riteneva che la natura del cinema fosse fondamentalmente quella di portare alla realizzazione più compiuta la riproduzione fotografica del reale, aggiungendo la capacità di riprodurre lo scorrere del tempo. Ciò lo portava aa auspicare un cinema realista, con riflessioni per certi versi affini a quelle di Zavattini e dei neorealisti in Italia. L'accento in questo cinema cade sul momento della ripresa, la figura stilistica che meglio lo incarna è quella del piano-sequenza.
Altri posero l'accento sul cinema come linguaggio delle immagini, ad esempio i formalisti russi, ed identificarono l'operazione fondamentale che distingueva il cinema da ogni altro mezzo espressivo nel montaggio.Per Ejzenstein ad esempio due immagini poste in sequenza generavano un significato che era altro da ciò che entrambe rappresentavano. Per il cinema americano il cinema era il mezo ideale per narrare delle storie, e il linguaggio cimeatografico non aveva altra funzione che quella di illustrare al meglio al pubblico più vasto possibile delle storie aderenti ad un ventaglio di generi dalle caratteristiche facilmente riconoscibili.
Si potrebbe dire forzando che in questo cinema la sceneggiatura assumesse il ruolo centrale.
Oggi mi pare che la tendenza a teorizzare concetti come "natura profonda del cinema" sia un po' desueta, anche se in fondo vi sono delle tendenze che implicitamente forniscono questa risposta. Abbiamo registi che pongono la rappresentazione fedele di certi aspetti della realtà al centro del loro cinema, in genere portando avanti un certo tipo di impegno politico, altri fanno un cinema più legato all'immaginario...
Tanti modi di fare cinema che naturalmente rispondono ognuno a determinate premesse estetiche (preferisco non tirare in ballo l'etica, che vorrebbe dire già fare una scelta di campo per una di queste linee estetiche), che determinano i propri canoni estetici di riferimento che magari non hanno la stessa validità a contatto con altre idee di cinema. Tutto questo avendo alle spalle un secolo di cinema, che ha creato un linguaggio delle immagini, arricchito ormai anche da altri medium, ormai di complessità estrema, a cui si può attingere in modi sempre nuovi, e forse il citazionismo ad oltranza è proprio il più banale e sterile di questi. |
|
sandrix81
 Reg.: 20 Feb 2004 Messaggi: 29115 Da: San Giovanni Teatino (CH)
| Inviato: 07-09-2005 01:28 |
|
quote: In data 2005-09-07 00:08, meskal scrive:
ad esempio Bazin riteneva che la natura del cinema fosse fondamentalmente quella di portare alla realizzazione più compiuta la riproduzione fotografica del reale, aggiungendo la capacità di riprodurre lo scorrere del tempo.
|
diciamocelo pure, Bazin è fondamentale, ma era anche un po' pirla.
_________________ Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina. |
|
royearle ex "meskal"
 Reg.: 06 Mag 2005 Messaggi: 6294 Da: napoli (NA)
| Inviato: 07-09-2005 01:41 |
|
quote: In data 2005-09-07 01:28, sandrix81 scrive:
quote: In data 2005-09-07 00:08, meskal scrive:
ad esempio Bazin riteneva che la natura del cinema fosse fondamentalmente quella di portare alla realizzazione più compiuta la riproduzione fotografica del reale, aggiungendo la capacità di riprodurre lo scorrere del tempo.
|
diciamocelo pure, Bazin è fondamentale, ma era anche un po' pirla.
|
Ma quelle pagine sono bellissime da leggere, e pure giuste in fondo, semplicemente non è l'unica verità. Anche se Welles in effetti prese per il culo lui e i Cahiers per tutta la vita...
|
|
|