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Into the Wild - Sean Penn |
badlands
Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 07-07-2008 20:56 |
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quote: In data 2008-07-07 20:48, Hegel77 scrive:
Parliamone.
Ci sono delle tendenze contraddittorie un questo film. Sono d'accordo con badlands per quanto riguarda il contenuto. Il contenuto è anti hollywooddiano, il messaggio anti materialista, una vera e propria crociata contro l'impero culturale occidentale (la logica spietata del profitto).
Non sono d'accordo invece sulla forma: la forma ricalca il cinema classico hollywooddiano, in certi momenti sembra proprio un film di Clinti Eastwood, in altri richiama i melodrammi urlati di Inarritu
Faccio un solo esempio di forma: nel finale accanto alla splendida immagine del pezzo di cielo visto dall'autobus perchè alternare le immagini con l'abbraccio della famiglia unita o con le urla mute di William Hurt contro il cielo.
C'è davvero bisogno di mostrare tutto questo?
Non si può parlare per sottrazione?
E' un mio punto di vista naturalmente, e ripeto per me il film è discreto. Ma non ottimo.
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va detto che devo rivederlo,perchè l'ho visto due volte ma ormai è passato del tempo.intendi quando lui sta morendo in pratica giusto?io lo vedo come il ragazzo che negli ultimi istanti non può non pensare alla famiglia,che tanto ha odiato ma tanto ha anche amato,almeno un tempo,ed un modo anche per non lasciare la famiglia stessa in una posizione "cattiva",mostrando tutto il loro vero e disperato dolore.certamente poteva anche finire con lo splendido sguardo al cielo,ma forse avrebbe limitato la storia a una questione a due tra chris e la natura,mentre è indubbio che la famiglia,nel bene e nel male,ha un ruolo fondamentale,e non è del tutto sbagliato mettere la loro reazione nel finale,per quanto comunque prevedibile,questo si.
poi mi metti assieme eastwood,che io adoro in quanto l'ultimo dei classici,e inarritu,che investirei volentieri anche domattina all'alba,e mi viene una strana sensazione!
ciao! |
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utopia
Reg.: 29 Mag 2004 Messaggi: 14557 Da: Smaramaust (NA)
| Inviato: 07-07-2008 20:57 |
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Baaaaaaaaad!!!
Abbiamo inviato nello stesso momento e praticamente hai scritto le stesse cose mie!!
_________________ Tutto dipende da dove vuoi andare... Non importa che strada prendi!
Happiness only real when shared. |
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utopia
Reg.: 29 Mag 2004 Messaggi: 14557 Da: Smaramaust (NA)
| Inviato: 07-07-2008 20:58 |
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quote: In data 2008-07-07 20:55, Hegel77 scrive:
E meno male che vuole alleggerire.
A me fa piangere come un vitello.
E l'espediente è un pò meschino, perchè so che quella famiglia felice non si ricostituirà mai e che quel padre sopravviverà al proprio figlio.
Dio che tristezza
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Eh, immagina se il film finiva con l'inquadratura dei suoi occhi vitrei e senza vita...
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Hegel77
Reg.: 20 Gen 2008 Messaggi: 298 Da: Roma (RM)
| Inviato: 07-07-2008 21:03 |
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quote: In data 2008-07-07 20:56, utopia scrive:
Anzi, sai perchè il finale di ItW è geniale?
Perchè dà il colpo finale allo spettatore facendo vedere tutto quello che Chris s'è perso, mettendo in crisi il concetto secondo cui felicità è osare. Felicità non è sempre fare quello che ci si sente e se è vero che seguire l'istinto può portare ad un appagamento momentaneo non si sa mai come si andrà a finire quando abbandoni le certezze che hai avuto nella tua vita.
Per quanto la famiglia potesse opprimerlo e per quanto a lui non garbasse la relazione fra i suoi, era comunque un punto fermo. Lui ha deciso di abbandonare l'oppresione e di vivere alla giornata ma purtroppo non è riuscito a concretizzare come credeva l'ideale di vita in cui voleva trovare conforto.
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Diamo per buona questa tua interpretazione.
Ma allora perchè cedere alle tentazioni taumaturgiche?
Ma veramente basta la presenza di un ragazzo in fuga dalla civiltà per riconciliare una coppia in un giorno e una notte?
Veramente bastano tre parole urlate dalla cima di una montagna per riconvertire il vecchio a una vita diversa?
Ecco perchè parlo di contraddizione intrinseca.
E di Inarritu mi riferivo al film 21 Grammi e alle tendenze mistico-retoriche
_________________ Dare un senso alla vita può condurre a follie,
ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudine e del vano desiderio |
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Valparaiso
Reg.: 21 Lug 2007 Messaggi: 4447 Da: Napoli (es)
| Inviato: 07-07-2008 21:04 |
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Ma la verità è che Chris non sbaglia affatto.
Fa benissimo a cercare, i modelli che gli venivano offerti erano comunque sbagliati.
Lui ha cercato, ed ha raggiunto un grado di consapevolezza e di felicità (muore felice e "illuminato", benché si tratti di una allucinazione, quella inquadratura ha ovviamente un valore anche simbolico). La sua scelta di ribellione porta i familiari a rimettersi in discussione, e il suo diario potrà ispirare loro e persino altre persone che lo leggeranno.
Quella di Chris è una vittoria completa, su tutti i fronti; semplicemente il risultato della sua ricerca, estrema eppure così necessaria, è diverso da quello che lui aveva supposto durante il suo viaggio.
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Hegel77
Reg.: 20 Gen 2008 Messaggi: 298 Da: Roma (RM)
| Inviato: 07-07-2008 21:07 |
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quote: In data 2008-07-07 21:04, Valparaiso scrive:
Ma la verità è che Chris non sbaglia affatto.
Fa benissimo a cercare, i modelli che gli venivano offerti erano comunque sbagliati.
Lui ha cercato, ed ha raggiunto un grado di consapevolezza e di felicità (muore felice e "illuminato", benché si tratti di una allucinazione, quella inquadratura ha ovviamente un valore anche simbolico). La sua scelta di ribellione porta i familiari a rimettersi in discussione, e il suo diario potrà ispirare loro e persino altre persone che lo leggeranno.
Quella di Chris è una vittoria completa, su tutti i fronti; semplicemente il risultato della sua ricerca, estrema eppure così necessaria, è diverso da quello che lui aveva supposto durante il suo viaggio.
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SPOILER
Ecco per esempio la luce.
Prima in cima alla montagna il fascio di luce illumina vecchio e giovane
Poi nel finale il raggio di luce colpisce Chris agonizzante.
Non è pleonastico?. Un pò troppo ridondante?
_________________
Dare un senso alla vita può condurre a follie,
ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudine e del vano desiderio
[ Questo messaggio è stato modificato da: Hegel77 il 07-07-2008 alle 21:08 ] |
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Valparaiso
Reg.: 21 Lug 2007 Messaggi: 4447 Da: Napoli (es)
| Inviato: 07-07-2008 21:13 |
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quote: In data 2008-07-07 21:07, Hegel77 scrive:
quote: In data 2008-07-07 21:04, Valparaiso scrive:
Ma la verità è che Chris non sbaglia affatto.
Fa benissimo a cercare, i modelli che gli venivano offerti erano comunque sbagliati.
Lui ha cercato, ed ha raggiunto un grado di consapevolezza e di felicità (muore felice e "illuminato", benché si tratti di una allucinazione, quella inquadratura ha ovviamente un valore anche simbolico). La sua scelta di ribellione porta i familiari a rimettersi in discussione, e il suo diario potrà ispirare loro e persino altre persone che lo leggeranno.
Quella di Chris è una vittoria completa, su tutti i fronti; semplicemente il risultato della sua ricerca, estrema eppure così necessaria, è diverso da quello che lui aveva supposto durante il suo viaggio.
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SPOILER
Ecco per esempio la luce.
Prima in cima alla montagna il fascio di luce illumina vecchio e giovane
Poi nel finale il raggio di luce colpisce Chris agonizzante.
Non è pleonastico?. Un pò troppo ridondante?
_________________
Dare un senso alla vita può condurre a follie,
ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudine e del vano desiderio
[ Questo messaggio è stato modificato da: Hegel77 il 07-07-2008 alle 21:08 ]
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La luce sul vecchio e sul giovane non la ricordo, dovrei rivederlo, ma quello che accade prima è che il protagonista è capace di aiutare gli altri a trovare la propria strada, la propria verità, ma non riesce ad avere una visione chiara su se stesso.
La luce del finale la ricordo perché è un genere di scena che mi piace molto: ha un senso, infatti, nella storia (è una delle tante stronzate che si vedono, probabilmente, quando si sta morendo, specialmente in caso di avvelenamento e fame), ma ha anche un senso a livello di racconto (allude alla serenità e al grado superiore di saggezza raggiunto dal personaggio). |
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badlands
Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 07-07-2008 21:16 |
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ma poi non sappiamo se quelle parole dette da chris cambiano la vita alle persone veramente,o se è questione di giorni e tutto tornerà come prima.sappiamo che con la sua lucida follia di certo illumina la vita di chi incontra,e spinge a migliorarsi,ma poi magari fra un anno tutto torna come prima.non so se vinca addirittura su tutta la linea,perchè comunque lui muore con la consapevolezza di aver sbagliato con la sua ostinata ricerca,ma è pur vero che ogni viaggio che si chiude con una consapevolezza e un viaggio ben fatto,qualunque sia la fine
ciao! |
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badlands
Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 07-07-2008 21:17 |
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quote: In data 2008-07-07 20:57, utopia scrive:
Baaaaaaaaad!!!
Abbiamo inviato nello stesso momento e praticamente hai scritto le stesse cose mie!!
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e questo mina le mie già miserrime certezze
ciao! |
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utopia
Reg.: 29 Mag 2004 Messaggi: 14557 Da: Smaramaust (NA)
| Inviato: 07-07-2008 21:29 |
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quote: In data 2008-07-07 21:04, Valparaiso scrive:
Lui ha cercato, ed ha raggiunto un grado di consapevolezza e di felicità
[...]
Quella di Chris è una vittoria completa, su tutti i fronti; semplicemente il risultato della sua ricerca, estrema eppure così necessaria, è diverso da quello che lui aveva supposto durante il suo viaggio.
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Ecco, io per esempio quest'interpretazione non l'avevo data e non mi sento di respingerla ma non credo sia questo il messaggio del finale.
Nonostante siano le persone che ha odiato tantissimo fino a scappare da loro, Chris ha un ultimo pensiero per la sua famiglia. Non solo a sua sorella, cui è legatissimo, ma all'intero nucleo familiare.
Questo è importante, perchè mette lo spettatore dinnanzi proprio a domande di questo tipo: 'E' morto felice d'aver fatto quello che voleva o maledetto per non aver rivisto l'ultima volta i suoi cari?'
'Come si sentirebbero la hippie ed il vecchio della montagna se sapessero che colui nel quale hanno identificato il proprio figlio è morto solo come un cane?'
'Come faranno i genitori di Chris ad appagare i sensi di colpa per la morte del figlio?'
E' come se il finale desse l'input per costruire un'altra storia, per riprendere dove Chris s'è fermato dato che ha lasciato praticamente tutto in sospeso.
Lui ha cambiato la vita degli altri ma non è riuscito a farne della sua quello che voleva.
E ciò è tremendamente triste.
_________________
*** Fiocco blu: diventerò zia di un piccolo anti-interista!!! ***
Oh mio dip! (thanks to Janet)
[ Questo messaggio è stato modificato da: utopia il 07-07-2008 alle 21:43 ] |
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Valparaiso
Reg.: 21 Lug 2007 Messaggi: 4447 Da: Napoli (es)
| Inviato: 07-07-2008 21:32 |
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quote: In data 2008-07-07 21:16, badlands scrive:
ma poi non sappiamo se quelle parole dette da chris cambiano la vita alle persone veramente,o se è questione di giorni e tutto tornerà come prima.sappiamo che con la sua lucida follia di certo illumina la vita di chi incontra,e spinge a migliorarsi,ma poi magari fra un anno tutto torna come prima.non so se vinca addirittura su tutta la linea,perchè comunque lui muore con la consapevolezza di aver sbagliato con la sua ostinata ricerca,ma è pur vero che ogni viaggio che si chiude con una consapevolezza e un viaggio ben fatto,qualunque sia la fine
ciao!
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Ma ha sbagliato fino a un certo punto, dopotutto ha conosciuto gente, ha vissuto momenti bellissimi ed esaltanti.
Morire capita a molti.
La rappresentazione cristologica del finale, dopotutto, rimanda chiaramente ad un sacrificio "necessario". Lui ha sbagliato, per me, solo nell'immaginare di star cercando qualcosa di diverso da ciò che stava cercando.
Lo stesso discorso che fai per i personaggi incontrati potrebbe valere per il protagonista, magari se fosse riuscito a tornare a casa si sarebbe rotto il cazzo dopo una settimana e avrebbe mandato di nuovo tutti a cagare.
Semplicemente perché non esistono, nella vita, soluzioni definitive e valide una volta per tutte, siamo esseri in perenne trasformazione e gli equilibri, così come si creano, facilmente vanno in pezzi.
Esistono però delle esperienze che potremmo definire illuminanti, che possono arricchire un'esistenza e magari ci aiutano a vivere meglio per un po', fin quando non ci sarà bisogno di una nuova esperienza che sappia reindirizzarci sulla giusta strada. L'unico senso, dopotutto, e credo che sia anche un po' il senso del film, è proprio nel viaggio.
Senza la sua ricerca, e la sua scelta di solitudine, Chris non avrebbe mai capito quanto aveva bisogno degli altri. E però il rapporto con gli altri non poteva essere quello, fittizio, della società da cui proveniva, dei suoi genitori. Era necessario reinventare quei rapporti, ripartire da nuove basi. Forse Chris avrebbe saputo come fare, una volta tornato a casa. Il destino ha voluto che non gli venisse data la possibilità di provare. La sua storia resta comunque una grande fonte di ispirazione, e di domande, a cui ognuno può tentare di dare una risposta col proprio viaggio.
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Valparaiso
Reg.: 21 Lug 2007 Messaggi: 4447 Da: Napoli (es)
| Inviato: 07-07-2008 21:41 |
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quote: In data 2008-07-07 21:29, utopia scrive:
quote: In data 2008-07-07 21:04, Valparaiso scrive:
Lui ha cercato, ed ha raggiunto un grado di consapevolezza e di felicità
[...]
Quella di Chris è una vittoria completa, su tutti i fronti; semplicemente il risultato della sua ricerca, estrema eppure così necessaria, è diverso da quello che lui aveva supposto durante il suo viaggio.
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Ecco, io per esempio quest'interpretazione non l'avevo data e non mi sento di respingerla ma non credo sia questo il messaggio del finale.
Nonostante siano le persone che ha odiato tantissimo fino a scappare da loro, Chris ha un ultimo pensiero per la sua famiglia. Non solo a sua sorella, cui è legatissima, ma all'intero nucleo familiare.
Questo è importante, perchè mette lo spettatore dinnanzi proprio a domande di questo tipo: 'E' morto felice d'aver fatto quello che voleva o maledetto per non aver rivisto l'ultima volta i suoi cari?'
'Come si sentirebbero la hippie ed il vecchio della montagna se sapessero che colui nel quale hanno identificato il proprio figlio è morto solo come un cane?'
'Come faranno i genitori di Chris ad appagare i sensi di colpa per la morte del figlio?'
E' come se il finale desse l'input per costruire un'altra storia, per riprendere dove Chris s'è fermato dato che ha lasciato praticamente tutto in sospeso.
Lui ha cambiato la vita degli altri ma non è riuscito a farne della sua quello che voleva.
E ciò è tremendamente triste.
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Sì, sono d'accordo che il finale pone una serie di problemi, è però proprio per quei genitori, per la sorella, per gli amici, per le persone che indubbiamente ama, che lui scrive, se non erro, parole con cui chiede di non disperarsi per il suo destino, che il suo viaggio non è stato inutile, e le scrive perché allontanandosi ha potuto amarli in maniera diversa e forse migliore.
La felicità, è vero, è reale solo quando è condivisa, e però lui in qualche modo muore felice, nonostante sia solo, perché forse è meno solo di quanto fosse mai stato... Ha imparato a non essere solo. E in qualche modo non lo è, solo, attraverso le cose scritte e lasciate per gli altri...
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badlands
Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 07-07-2008 21:44 |
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ma infatti son daccordo con te,il discorso sulle persone che magari dopo un po' tornano come prima era per hegel,che mi pare avesse inteso il passaggio di chris come rimedio assoluto di tutti i mali,mentre invece va visto solo nell'immediato,nel bene che ha portato con se e in cosa ha fatto migliorare le persone,poi è tutto da vedere che la riappacificazione di un momento tra gli hippie sia eterna,ad esempio.
sugli sbagli,tralasciando quelli materiali,non credo ne abbia fatti troppi,ha trattato tutti nel modo logico,forse trascurando la sorella,il suo unico vero appoggio,che magari meritava più considerazione,magari con qualche lettera.ma la sua coerenza e la sua fermezza sono ammirevolissimi,ha un obiettivo e lo persegue,fino alla morte,per nulla prevista e,sappiano oggi noi,assolutamente evitabile,bastava fare poco più di 200 metri a piedi a ovest e sarebbe stato salvo.ma purtroppo,come dici tu,le persone muiono spesso.
ora vado a vedermi ai confini della realtà
ciao! |
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utopia
Reg.: 29 Mag 2004 Messaggi: 14557 Da: Smaramaust (NA)
| Inviato: 07-07-2008 21:46 |
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quote: In data 2008-07-07 21:41, Valparaiso scrive:
Sì, sono d'accordo che il finale pone una serie di problemi, è però proprio per quei genitori, per la sorella, per gli amici, per le persone che indubbiamente ama, che lui scrive, se non erro, parole con cui chiede di non disperarsi per il suo destino, che il suo viaggio non è stato inutile, e le scrive perché allontanandosi ha potuto amarli in maniera diversa e forse migliore.
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E se le avesse scritte solo per alleviare loro il dolore, senza crederci neppure lui, perchè sapeva che qualcuno, prima o poi, avrebbe trovato i suoi resti ed il suo diario informando la famiglia?
quote: In data 2008-07-07 21:41, Valparaiso scrive:
La felicità, è vero, è reale solo quando è condivisa, e però lui in qualche modo muore felice, nonostante sia solo, perché forse è meno solo di quanto fosse mai stato... Ha imparato a non essere solo. E in qualche modo non lo è, solo, attraverso le cose scritte e lasciate per gli altri...
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Comunque, esco un pò dal topico, però non so voi... Io quando sono felice ho il bisogno impellente di parlarne con qualcuno ed è un modo per godersi la gioia in maniera amplificata
_________________ Tutto dipende da dove vuoi andare... Non importa che strada prendi!
Happiness only real when shared. |
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badlands
Reg.: 01 Mag 2002 Messaggi: 14498 Da: urbania (PS)
| Inviato: 07-07-2008 21:51 |
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beh si,credo tutti abbiano piacere a dividere la felicità.chris credo non ne aveva,almeno fino a metà viaggio,sapeva che senza arrivare inalaska,era come essere rimasto a casa.la certezza di tornare gli ha fatto lasciare per strada le belle persone trovate,ma con loro credo che sia stato molto felice,e lo sarebbe stato in futuro.ma doveva fare il suo viaggio.ci sono volte in cui uno sfida se stesso per sentirsi meglio,realizzato.per dira una stronzata,riuscire a fare una bella salita in bici senza metterci una eternità per molti è una cavolata,ma a me da una gran soddisfazione.poi,gli imprevisti purtroppo sono sempre ovunque
ciao! |
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