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Autore La Mala Educacion
leonessa

Reg.: 09 Ago 2002
Messaggi: 5315
Da: Abbiategrasso (MI)
Inviato: 16-10-2004 13:00  
La storia di vite intrecciate, destini incrociatii, amori paralleli, sguardi diretti, mani confuse. Il tutto con sottofondo di musica e visioni cinematografiche . Un film dentro un film. Almodovar gioca con noi e ci confonde, ci riprende e nuovamente ci lascia in balia delle sue donne nate uomini e dei suoi maschi vogliosi pronti a tutti per una porzione di amore. Ma è poi amore? O alla fine appagamento del desiderio e discesa nelle tenebre? Il regista spagnolo si "innamora" di Gael Garcia Bernal e gli regala una (due) parte che lo mette nuovamente alla prova e che entusiasma. Oltre i corpi e gli sguardi, l'ottima fotografia, il resto si perde e le emozioni sono soppiantate dalla storia intricata e dai risvolti noir. Comunque da vedere. Gael è... fenomenale! Un angelo caduto che si sporca nuovamente il viso e le mani con un personaggio controcorrente.

1bix8
_________________
I'm impossible to forget but hard to remember

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qbRagazzo


Reg.: 02 Gen 2002
Messaggi: 112
Da: senago (MI)
Inviato: 16-10-2004 17:28  
Non mi e’ piaciuto.
Troppe cose che non tornano :
Il padre superiore che prima si innamora del bambino , poi del ragazzo adulto …non si puo’ mischiare pedofilia e omosessualita’ con tale leggerezza.
I due bambini della quale il prete ha abusato , che una volta cresciuti , si ritrovano rispettivamente omosessuale e travestito (tossico e con seno prosperoso)
Come se ci fosse una diretta conseguenza tra essere vittime di un pedofilo e omosessualita’ ;
per carita’ , esistono adulti che da bambini sono stati violati nei collegi religiosi , ed e’ a questi che Almodovar
avrebbe dovuto chiedere quali sono le ripercussioni psicologiche e sessuali , che ognuno di loro
si portera’ dietro vita natural durante.


qualcuno riesce a spiegare i dubbi che ho posto ?
_________________
Che mi ricordi, ho sempre voluto fare il gangster . . .

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archer84

Reg.: 26 Gen 2004
Messaggi: 4249
Da: catania (CT)
Inviato: 17-10-2004 17:38  
quote:
In data 2004-10-16 17:28, qbRagazzo scrive:
Non mi e’ piaciuto.
Troppe cose che non tornano :
Il padre superiore che prima si innamora del bambino , poi del ragazzo adulto …non si puo’ mischiare pedofilia e omosessualita’ con tale leggerezza.
I due bambini della quale il prete ha abusato , che una volta cresciuti , si ritrovano rispettivamente omosessuale e travestito (tossico e con seno prosperoso)
Come se ci fosse una diretta conseguenza tra essere vittime di un pedofilo e omosessualita’ ;
per carita’ , esistono adulti che da bambini sono stati violati nei collegi religiosi , ed e’ a questi che Almodovar
avrebbe dovuto chiedere quali sono le ripercussioni psicologiche e sessuali , che ognuno di loro
si portera’ dietro vita natural durante.


qualcuno riesce a spiegare i dubbi che ho posto ?



il fatto che i due ragazzi siano omosessuali nn è conseguenza diretta delle "attenzioni" subite in collegio e cmq solo da uno dei due bambini, nn da entrambi... che i due bambini avessero già tendenze omosessuali si capisce già all'inizio quando Ignacio dice di tornare in collegio perchè innamorato dell'altro (di cui mi sfugge il nome) e che nn aveva subito molestie ma che ricambiava lo stesso i sentimenti di Ignacio...
per quanto riguarda il prete... probabilmente nn era esattamente pedofilo, semplicemente si accontentava di quel che aveva a disposizione essendo lui omosessuale (con una spiccata preferenza per la carne più giovane certo)... e cmq i "bambini" erano giovani si ma sempre sui 12/13 anni e i pedofili nn sono quelli che preferisco i bambini più piccoli, ancora lontani dalla pubertà (se è una cazzata correggetemi)?
_________________
...(cit.)

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missGordon

Reg.: 03 Gen 2002
Messaggi: 2327
Da: Roma (RM)
Inviato: 17-10-2004 21:10  
quote:
In data 2004-10-17 17:38, archer84 scrive:
quote:
In data 2004-10-16 17:28, qbRagazzo scrive:
Non mi e’ piaciuto.
Troppe cose che non tornano :
Il padre superiore che prima si innamora del bambino , poi del ragazzo adulto …non si puo’ mischiare pedofilia e omosessualita’ con tale leggerezza.
I due bambini della quale il prete ha abusato , che una volta cresciuti , si ritrovano rispettivamente omosessuale e travestito (tossico e con seno prosperoso)
Come se ci fosse una diretta conseguenza tra essere vittime di un pedofilo e omosessualita’ ;
per carita’ , esistono adulti che da bambini sono stati violati nei collegi religiosi , ed e’ a questi che Almodovar
avrebbe dovuto chiedere quali sono le ripercussioni psicologiche e sessuali , che ognuno di loro
si portera’ dietro vita natural durante.


qualcuno riesce a spiegare i dubbi che ho posto ?



il fatto che i due ragazzi siano omosessuali nn è conseguenza diretta delle "attenzioni" subite in collegio e cmq solo da uno dei due bambini, nn da entrambi... che i due bambini avessero già tendenze omosessuali si capisce già all'inizio quando Ignacio dice di tornare in collegio perchè innamorato dell'altro (di cui mi sfugge il nome) e che nn aveva subito molestie ma che ricambiava lo stesso i sentimenti di Ignacio...
per quanto riguarda il prete... probabilmente nn era esattamente pedofilo, semplicemente si accontentava di quel che aveva a disposizione essendo lui omosessuale (con una spiccata preferenza per la carne più giovane certo)... e cmq i "bambini" erano giovani si ma sempre sui 12/13 anni e i pedofili nn sono quelli che preferisco i bambini più piccoli, ancora lontani dalla pubertà (se è una cazzata correggetemi)?



oddiiiooo...mi rendo conto adesso che forse questo film non è proprio riuscito se l'idea che vi siete fatti è questa...
****Possibili SPOILER******


Padre Manolo non era un omosessuale che si accontentava di quello che aveva a disposizione ma un uomo accecato dalla sua lussuria nei confronti di quello che gli sembrava un ideale di bellezza e purezza infatti quando rivede Ignazio ormai devastato dalla vita dissoluta da lui causata non lo riconosce come il ragazzino che amava e dirige le sue attenzioni sul fratello che conserva se non altro la bellezza esteriore che lui andava cercando.

Padre Manolo è causa della vita allo sbando di Ignazio, non della sua omosessualità, frase chiave è quella in cui il ragazzino dice di essersi venduto per la prima volta a padre Manolo x evitare ad Enrique l'espulsione dal collegio o comunque una punizione. dice poco prima, di aver perso la fede, e quindi di non credere più ne in Dio ne nell'Inferno, quindi di non poter avere paura...è una scena da brivido...devastante.

padre Manolo è uno che senza l'abito talare non è capace neanche di mentire bene alla moglie, non ha la morale per resistere alle pressioni di un ragazzino affamato di successo ne di contrastare chi lo ricatta...Ignacio scrive ad Enrique: "quest'uomo fa di tutto per essere
ricattato" segue le sue passioni a tal punto che si infila in situazioni da cui non può uscire.

questo film non va visto come un film omosessuale, l'omosessualità è un dato di fatto a priori, il noir si sviluppa indipendentemente da questo. se padre Manolo avesse violentato una ragazzina la trama si sarebbe comunque potuta evolvere allo stesso modo.
...almeno questo è quello che penso io...
_________________
"...Vivere è offrire se stessi, pensava; ed egli offrì se stesso..." E. Galeano

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DonVito
ex "quentin83"

Reg.: 14 Gen 2004
Messaggi: 11488
Da: torino (TO)
Inviato: 17-10-2004 21:16  
quote:
In data 2004-10-14 17:17, AlZayd scrive:
Perchè, di noi non ti fidavi..?





siete voi gli amici fidati
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Regista: "Digli che mi chieda qualsiasi altra cosa, ma questo é un favore che non posso fare"
Tom Hagen: "Lui non chiede un secondo favore se gli si rifiuta il primo, capisci?"

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 18-10-2004 00:07  
Bene, grazie, e allora va subito a vedere il fim e torna preparato! Dico...
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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alicesan

Reg.: 20 Ago 2004
Messaggi: 186
Da: verona (VR)
Inviato: 19-10-2004 18:50  
anch'io sono curiosa di vedere questo film...e comunque volevo dire una cosa in risposta a uno dei primi messaggi...da laica non credo che la nostra nazione sia schiava della religione...la nostra cultura è influenzata sicuramente dalle nostre radici cattoliche...ma se fosse così schiava della chiesa non permetterebbe l'influsso negativo di altre religioni che pretendono di cambiare la nostra identità (Vedi "La forza della ragione" di O. Fallaci)...la verità è che mai come in questi anni la chiesa è stata debole...e ora ho finito...scusate se ho divagato...ora vado a vedere il film...
_________________
Nessun uomo è un'isola chiusa in se stessa: ogni uomo è parte del tutto... La morte di ogni uomo mi diminuisce, perché io sono parte dell'umanità; perciò non chiedere mai per chi suona la campana: essa suona per te.
(John Donne)

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Bonjo3

Reg.: 13 Ott 2004
Messaggi: 404
Da: Lucca (LU)
Inviato: 22-10-2004 17:42  
La mala education è un film di Almodovar in tutto e per tutto e coon questo spirito va guardato.
Di scene toccanti nel film ce ne sono e non poche non solo quella della partita che è comunque a onor del vero è una dellle migliori.
Bellissima a mio parere anche quella del cienma dei due ragazzi. Gli attori sono tutti abbastanza bravi, anche se secondo me probabilmente non c'è nessuna interpretazione eccelsa.

Secfondo me merita di essere visto, non fosse solo per i bellissimi dialoghi (piacerebbe vederlo in spagnolo) e per le riflessioni che inevitabilmente ti porta a fre con tutti i simulacri che i diversi personaggi di volta in volta assumo/fanno assumere

_________________
Va un casino quest'anno!

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qbRagazzo


Reg.: 02 Gen 2002
Messaggi: 112
Da: senago (MI)
Inviato: 23-10-2004 18:53  
Perdonami , MissGordon , mi hai aiutato ha interpretare meglio il film , ma ho come l'impressione che non hai risposto
in maniera esauriente ai dubbi che ponevo :

tu hai dato una descrizione notevole
di Padre Manolo ma rimane il fatto che
Almodovar ha identificato nella stessa persona un omosessuale (bisessuale forse) e un pedofilo (a 12-13 anni tendenzialmente
si e' ancora nella fase preadolescenziale , Archer84) e questo non e' corretto , non e' lungimirante , specie in un contesto in
cui la societa' non ha riconosciuto i diritti delle coppie gay e abbiamo appena finito di vedere tutti le
testimonianze delle vittime del mostro
Di Marcinelle.


Perche' convogliare una serie di atti da condannare (la tossicodipendenza ,
il rubare la pensione alla nonna , il ricattare padre Manolo )
nell'esistenza di un omosessuale , oltretutto vittima delle porcate di
un sacerdote ?

Perche' dare "erroneamente" conferme (che conferme non sono , ma non lo sono per me e per te) ai pregiudizi degli omofobi tra cui
Il nostro caro ministro per gli italiani all'estero ?


E' questo che non mi e' piaciuto del film , sulla resa della fotografia ,sul tentativo di descrivere uno spaccato spagnolo di quel periodo non ho mai avuto dubbi che ci sia riuscito in pieno.


[ Questo messaggio è stato modificato da: qbRagazzo il 23-10-2004 alle 18:55 ]

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missGordon

Reg.: 03 Gen 2002
Messaggi: 2327
Da: Roma (RM)
Inviato: 24-10-2004 11:08  
quote:
In data 2004-10-23 18:53, qbRagazzo scrive:
Perdonami , MissGordon , mi hai aiutato ha interpretare meglio il film , ma ho come l'impressione che non hai risposto
in maniera esauriente ai dubbi che ponevo :

tu hai dato una descrizione notevole
di Padre Manolo ma rimane il fatto che
Almodovar ha identificato nella stessa persona un omosessuale (bisessuale forse) e un pedofilo (a 12-13 anni tendenzialmente
si e' ancora nella fase preadolescenziale , Archer84) e questo non e' corretto , non e' lungimirante , specie in un contesto in
cui la societa' non ha riconosciuto i diritti delle coppie gay e abbiamo appena finito di vedere tutti le
testimonianze delle vittime del mostro
Di Marcinelle.


Perche' convogliare una serie di atti da condannare (la tossicodipendenza ,
il rubare la pensione alla nonna , il ricattare padre Manolo )
nell'esistenza di un omosessuale , oltretutto vittima delle porcate di
un sacerdote ?

Perche' dare "erroneamente" conferme (che conferme non sono , ma non lo sono per me e per te) ai pregiudizi degli omofobi tra cui
Il nostro caro ministro per gli italiani all'estero ?


E' questo che non mi e' piaciuto del film , sulla resa della fotografia ,sul tentativo di descrivere uno spaccato spagnolo di quel periodo non ho mai avuto dubbi che ci sia riuscito in pieno.


[ Questo messaggio è stato modificato da: qbRagazzo il 23-10-2004 alle 18:55 ]



no, vedi, la questione sta proprio qui.
l'universo omosessuale in questo film è la totalità della scena.
Padre Manolo/Sig.Berenguer non è un omosessuale e pedofilo è un uomo/personaggio pedofilo, tutto qui.
semmai la cosa da sottolineare è che sia un PRETE/INSEGNANTE pedofilo cioè qualcuno che dovrebbe salvaguadardare e guidare l'infanzia ed invece la distrugge perchè la sua unica legge è soddisfare le sue passioni.

è semplicemente un uomo egosita fino al delitto. omosessualità o eterosessualità non cambia.

così pure come Ignacio non è un omosessuale che ruba, ricatta si droga. è un uomo cui sono stati strappati i suoi sogni di bambino, d'amore, di speranza, che ha perso la fede in dio e nel mondo e si droga quindi ruba e per vendetta ricatta.

ma ugualmente c'è un uomo, Enrique, che ha positivamente convogliato la sua esperienza negativa in qualcosa di creativo e in parte catartico, che ha vissuto delle relazioni normali (sappiamo che è stato con Martin ma che si sono lasciati, iter normale nelle coppie sia etero che gay) che ha un lavoro che lo rende soddisfatto di se e che è riuscito a lasciarsi il passato alle spalle. un uomo che come noi guarda con orrore e sofferenza ai crimini commessi nel film...

insomma, se pensi a La legge del desiderio, anche li il mondo è tutto omosessuale e anche li in dramma si sviluppa non per questo ma per troppa passione, come un qualunque altro melodramma "normale" solo che a posto di...che ne so...Lara e il dr. Zivago ci sono Pablo e Antonio!

è vero, questo film può offrire il fianco agli omofobi ma solo perchè tali già lo sono, io lo vedo anzi, come tutti i film di Almodovar, come una affermazione di normalità...universo gay = universo etero: buoni, cattivi, belli, brutti, istintivi, razionali, egoisti, altruisti...!
quindi...pari doveri, pari diritti!

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"...Vivere è offrire se stessi, pensava; ed egli offrì se stesso..." E. Galeano

[ Questo messaggio è stato modificato da: missGordon il 24-10-2004 alle 11:14 ]

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liliangish

Reg.: 23 Giu 2002
Messaggi: 10879
Da: Matera (MT)
Inviato: 24-10-2004 13:44  
Non posso che dare ragione a Miss Gordon su questo argomento. La Mala Educaciòn non è un film sugli omosessuali o sull’omosessualità. Il fatto che i personaggi siano tutti uomini omosessuali deriva da precise esigenze narrative connesse allo spazio-tempo in cui la storia si inscrive. Se l’infanzia dei protagonisti si svolge negli anni cinquanta in Spagna, non c’è modo di far nascere tra loro una storia se non iscrivendoli nello stesso microcosmo del collegio maschile. Le dinamiche che si sviluppano a partire da questo nucleo narrativo sono certamente influenzate dalla natura maschile (quale che sia) dei protagonisti, ma questo non comporta alcuna intenzione moralista da parte del regista. L’omosessualità dei protagonisti non influenza che gli aspetti meramente narrativi della storia. Siamo ben lontani dalle figure stereotipate dei gay colpevolizzati e autolesionisti di certe produzioni americane dei decenni passati. L’equazione prete = pedofilo = gay è del tutto assente nel film e non può scaturire che da una visione superficiale dello stesso, influenzata, è giusto dirlo, anche dal battage pubblicitario che ha accentuato il senso anticlericale della pellicola.
I personaggi di Almodovàr non sono “gay sporchi e cattivi”; sono uomini cui la casualità ha affidato ruoli diversi nella vita, accomunati da un’altrettanto casualmente determinatasi preferenza sessuale. Le scene di sesso tra gay, le inquadrature che evidenziano i glutei torniti o i seni palesemente siliconati non sono frutto di un autocompiacimento del regista né di una volontà superficiale di scandalo, ma sono più che mai funzionali ad una storia che si snoda intorno alle metamorfosi spirituali e corporee dei protagonisti, più dei nudi femminili che popolano voyeristicamente tante produzioni italiane. Il gioco delle parti tra gli attori spiazza lo spettatore e lo costringe ad andare a fondo, oltre le impressioni superficiali, a smontare le vite e i pensieri dei protagonisti. Leo dice giustamente che non è un film che regali grosse emozioni, ma il suo merito sta proprio nel non essere facilmente digeribile, nella necessità di riflessione a posteriori che induce nel pubblico. E’ un film che per arrivare al cuore sceglie la strada più lunga e difficile della mente.

_________________
...You could be the next.

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missGordon

Reg.: 03 Gen 2002
Messaggi: 2327
Da: Roma (RM)
Inviato: 24-10-2004 18:38  
quote:
In data 2004-10-24 13:44, liliangish scrive:
Leo dice giustamente che non è un film che regali grosse emozioni, ma il suo merito sta proprio nel non essere facilmente digeribile, nella necessità di riflessione a posteriori che induce nel pubblico. E’ un film che per arrivare al cuore sceglie la strada più lunga e difficile della mente.





bella bella bella!! rosico di non essere riuscita ad esprimere io questo concetto!
ottimo, liliangish!

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Leonardo

Reg.: 26 Mar 2002
Messaggi: 2398
Da: Capri (NA)
Inviato: 24-10-2004 22:48  
quote:
In data 2004-10-24 18:38, missGordon scrive:
quote:
In data 2004-10-24 13:44, liliangish scrive:
Leo dice giustamente che non è un film che regali grosse emozioni, ma il suo merito sta proprio nel non essere facilmente digeribile, nella necessità di riflessione a posteriori che induce nel pubblico. E’ un film che per arrivare al cuore sceglie la strada più lunga e difficile della mente.




bella bella bella!! rosico di non essere riuscita ad esprimere io questo concetto!
ottimo, liliangish!



ma. il problema è che a me non ha syscitato nessuna riflessione a posteriori, nessuna strada lo ha portato al mio cuore. semplicemente non mi è piaciuto e l'ho trovato un film decisamente non riuscito.
Peccato, ripeto, perchè la prima mezz'ora era molto intrigante. Poi tante banalità stereotipi ovvietà.

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leonessa

Reg.: 09 Ago 2002
Messaggi: 5315
Da: Abbiategrasso (MI)
Inviato: 25-10-2004 00:09  
quote:
In data 2004-10-24 22:48, Leonardo scrive:
quote:
In data 2004-10-24 18:38, missGordon scrive:
quote:
In data 2004-10-24 13:44, liliangish scrive:
Leo dice giustamente che non è un film che regali grosse emozioni, ma il suo merito sta proprio nel non essere facilmente digeribile, nella necessità di riflessione a posteriori che induce nel pubblico. E’ un film che per arrivare al cuore sceglie la strada più lunga e difficile della mente.




bella bella bella!! rosico di non essere riuscita ad esprimere io questo concetto!
ottimo, liliangish!



ma. il problema è che a me non ha syscitato nessuna riflessione a posteriori, nessuna strada lo ha portato al mio cuore. semplicemente non mi è piaciuto e l'ho trovato un film decisamente non riuscito.
Peccato, ripeto, perchè la prima mezz'ora era molto intrigante. Poi tante banalità stereotipi ovvietà.



Ci sono due generi di film come dice giustamente liliangish: quelli che ti fulminano il cuore e quelli che ti trapassano la mente. "Tutto su mia madre" sicuramente parlava al cuore mentre il successivo "Parla con lei" dialogava con la mente dello spettatore per poi 'aggredire' il cuore e l'anima. Ma questo poteva accadere solo in un successivo momento. Quello che mi è mancanto per "La mala educacion" è proprio una risposta. Emotiva o celebrale che fosse. Il film passa e scorre nonostante qualche veloce emozione e qualche piccola riflessione. Il resto è già dimenticato come mai i film di Pedro sono già stati dimenticati. E ciò me ne duole...

1bix8
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missGordon

Reg.: 03 Gen 2002
Messaggi: 2327
Da: Roma (RM)
Inviato: 25-10-2004 00:36  
quote:
In data 2004-10-25 00:09, leonessa scrive:
quote:
In data 2004-10-24 22:48, Leonardo scrive:
quote:
In data 2004-10-24 18:38, missGordon scrive:
quote:
In data 2004-10-24 13:44, liliangish scrive:
Leo dice giustamente che non è un film che regali grosse emozioni, ma il suo merito sta proprio nel non essere facilmente digeribile, nella necessità di riflessione a posteriori che induce nel pubblico. E’ un film che per arrivare al cuore sceglie la strada più lunga e difficile della mente.




bella bella bella!! rosico di non essere riuscita ad esprimere io questo concetto!
ottimo, liliangish!



ma. il problema è che a me non ha syscitato nessuna riflessione a posteriori, nessuna strada lo ha portato al mio cuore. semplicemente non mi è piaciuto e l'ho trovato un film decisamente non riuscito.
Peccato, ripeto, perchè la prima mezz'ora era molto intrigante. Poi tante banalità stereotipi ovvietà.



Ci sono due generi di film come dice giustamente liliangish: quelli che ti fulminano il cuore e quelli che ti trapassano la mente. "Tutto su mia madre" sicuramente parlava al cuore mentre il successivo "Parla con lei" dialogava con la mente dello spettatore per poi 'aggredire' il cuore e l'anima. Ma questo poteva accadere solo in un successivo momento. Quello che mi è mancanto per "La mala educacion" è proprio una risposta. Emotiva o celebrale che fosse. Il film passa e scorre nonostante qualche veloce emozione e qualche piccola riflessione. Il resto è già dimenticato come mai i film di Pedro sono già stati dimenticati. E ciò me ne duole...

1bix8



non lo so...certo ogni cosa è soggettiva, (che banalità...!) a me non ha fatto questo effetto...l'idea di passione come motore di ogni azione, buona o cattiva, mi ha preso allo stomaco, la tristezza di enrique e la sua deterinazione mi hanno fatto amare il personaggio, l'interpretazione di Bernal mi ha riportato nel vecchio mondo di Almodovar che sembrava dimenticato...quello della movida e dei melodrammi sentimentali in cui tutti prima o poi, magari in un mondo meno colorato ma con la stessa idea di tragedia, ci siamo ritrovati...e la figura sullo sfondo della madre, che accetta i suoi figli in ogni modo, che li ama comunque e manda loro le poche cose che ha perchè sono fatte nel luogo dove sono nati, mi ha profondamente commossa.

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