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"Signs", segnali del cinema attuale |
Wiggler
Reg.: 26 Ago 2002 Messaggi: 722 Da: Milano (MI)
| Inviato: 22-10-2002 21:55 |
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ma spiegatemi una cosa: tra Zanfo e mongo dal pianeta pongo che diavolo avete tutti le tastiere easykey della fisher price? quelle coi tastoni grossi che si premono con un palmo? ECCOLA LA TASTIERA!
TOGLEITE QUEL DIAVOLO DI CAPS LOCK!!!
_________________ Ay, mujer como haces daño pasan los minutos cual si fueran años mira estos celos me estan matando |
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Wiggler
Reg.: 26 Ago 2002 Messaggi: 722 Da: Milano (MI)
| Inviato: 22-10-2002 21:56 |
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ah e come se non bastasse il film è una merda tremenda con dei buchi narrativi degni della mummia 2
_________________ Ay, mujer como haces daño pasan los minutos cual si fueran años mira estos celos me estan matando |
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JohnMilton
Reg.: 26 Mag 2002 Messaggi: 334 Da: Ancona (AN)
| Inviato: 23-10-2002 14:16 |
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quote: In data 2002-10-22 20:06, mengo13 scrive:
...ecco giusto...lasciamo stare per una volta le qualita' artistiche e concentriamoci per una volta alle qualita' tecniche!!!
Il cinema non deve essere per forza SOLO arte!!
Nessuno e' rimasto fulminato dall'attacco di pearl h....o dalla ricostruzione in gladiator del colosseo o dal montaggio di face/off?????
Leggendo sopra ho letto di esempi come Mulholland Drive...non discuto su questo (un filmone!!) ma secondo me' si puo' giudicare anche e solo le qualita' tecniche...come mattia ha ampiamente descritto questo signs e' tencicamente girato divinamente...e artisticamente anche ottimo...bisognerebbe dividere in due un film...tecnica e artistica...
Le major lo fanno e lo sanno bene su cosa puntare!!
Poi se oltre alla tecnica ci aggiungono il resto(come in questo signs)....tanto meglio...
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Ma il cinema è arte ! E' pura arte, non si puo' prescindere da questa caratteristica.La tecnica fa parte dell'artisticità stessa di una pellicola : pensate ad un sacco di Burri o ad un taglio sulla tela di Fontana,tanto per fare esempi noti in un altro campo: sono opere d'arte anche per la tecnica, ma non sono solo per quello,lo sono per interpretazione, studio,idee, sentimenti...Un film è tecnica ed è molto altro, in modo inscindibile.
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"...Come gli attori,che tentano in modo così patetico di non guardarsi allo specchio.Che tentando,indietreggiano...solo per vedere il loro viso riflesso nei prismi di una lumiera" Francis Scott Fitzgerald
[ Questo messaggio è stato modificato da: JohnMilton il 23-10-2002 alle 18:31 ] |
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missGordon
Reg.: 03 Gen 2002 Messaggi: 2327 Da: Roma (RM)
| Inviato: 23-10-2002 15:10 |
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vado a vederlo stasera...di molto avvantaggiata dal magnifico mini-saggio di Mattia. Grazie.
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 23-10-2002 15:35 |
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... ma poi non dimenticarti di farci sapere come è andata la visione...
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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Quilty
Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 25-10-2002 11:42 |
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Bell'analisi Mattia...però il film non è niente di che.
I punti che non vanno li hai sottolineati, aggiungerei la scarsa originalità del tutto, se non quella di voler usare un fenomeno misterioso( e quindi che tende ad avere spiegazioni soprannaturali o mistiche quasi) per indagare in realtà su un altro fenomeno soprannaturale cioè la FEDE.
Credere agli alieni significa ritrovare la fede, almeno per il protagonista( un pessimo mel Gibson...persino il cane quando muore recita meglio di lui)all'inizio scettico riguardo al fenomeno. Come dramma psicologico fa abbastanza ridere, direi che è banalotto, come thriller viene in mente Romero appunto, come dicevi, la fantascienza qui non c'entra molto e aver mostrato gli alieni- ma sono sempre e solo uomini verdi??-è una pecca grave, dopo che il film si era basato tutto sul non mostrare l'ignoto.
E' un film anche sulla paranoia contemporanea , sul poter dei media tutti concentrati su un unico avvenimento.
Shyalaman ha mischiato un po' di cose e se non si può dire che sia il solito film iper scontato alla "independence day", il risultato non è poi così interessante.il mio voto è un 6 pieno.
_________________ E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani. |
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Quilty
Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 25-10-2002 17:19 |
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Ho trovato interessante questa opinione sulla sezione omonima...un po' crudele forse....
ps:ma quanti microfoni si vedono per tutto il film? ah Shyamalan....
Luoghi comuni
(avete notato che non ci sono più le mezze stagioni?) parabola discendente per il giovane shyamalan, che dopo l’ottimo “il sesto senso” e il passabile “unbreakable” ci propone ora un film eufemisticamente insulso: siamo messi in guardia per il futuro dal gridare al genio ogni qual volta un esordiente confeziona un gran bel prodotto. signs – segni – si diceva, ma segni di che: della non esistenza delle coincidenze? dello stucchevole e ripetitivo percorso per ritrovare la fede perduta? del fervore creativo del regista che sta tirando le cuoia? o del fatto che si stava meglio quando si stava peggio? mah! il buon vecchio mel, abbandonato da poco l’abito talare dopo l’incredibile incidente d’auto che ha segato letteralmente in due la moglie, si vede invadere le sue proprietà granoturchesche prima dai prodigiosi e misteriosi cerchi, poi da alieni con problemi dermatologici che cercheranno, in maniera a dir poco raffazzonata, di conquistare il mondo per…, oh no, fame, fame di carne umana!!! che cosa?!?! si, il genere umano sta rischiando di diventare cibo per alieni, e scusate se è poco. alienacci cattivoni: ma siamo ritornati ai tempi nei quali gli indiani scotennatori ne buscavano, sempre e comunque, dai cappelloni americani? parrebbe proprio di si. avete notato che i giovani non hanno più rispetto per gli anziani??? comunque, mel si salverà, e con lui tutta la famigliola superstite: fratello fallito, figlioletto asmatico, figlioletta premonitrice e acquafobica, ricordandosi, nel momento culmine, delle ultime parole profetiche e illuminanti dette dalla moglie in fin di vita (chi, di fronte ad un’orda di alieni sbavanti che cercano di buttarti giù la porta di casa, non si soffermerebbe a ricordarsi delle ultime parole di un suo caro in punto di morte??? no, basta!!!), ritrovando la fede e tornando a fare il prete. vi prego di nuovo, basta così, non fatemi continuare oltre. dal giovane cineasta non me l’aspettavo proprio un film infarcito di tutti i più urticanti luoghi comuni (a proposito, ma secondo voi il fatto che non ci sono più le mezze stagioni dipenderà forse dal buco dell’ozono???), che risulta a dir poco noioso a dispetto della durata intorno ai 100 minuti. il travaglio interiore, ed esteriore, di mel assume toni tal volta addirittura comici: assurdi i suoi continui tentativi di fermare pianti dirotti davanti alla prole, vivaci come i migliori zombi di gorge romero. ma come si fa? per ultimo pongo un appello: chi sarà in grado, uscendo dal cinema, di affermare, in maniera del tutto sana di mente, di essere quanto meno riuscito a non testeggiare almeno cinque volte durante la proiezione, si faccia avanti e mi ridicolizzi: io, fan di “lo chiamavano trinità”.
Massimiliano, 30 anni, Vicopisano (PI). (25 Ottobre 2002)
_________________ E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani. |
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dutch73
Reg.: 26 Giu 2002 Messaggi: 456 Da: fermo (AP)
| Inviato: 25-10-2002 17:53 |
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HO VISTO SIGNS! RIMARRO' SEGNATO A VITA!
Speravo di riuscire a capire qualcosa sui "Circle" ed invece solo pochi riferimenti ed il film si trasforma e precipita rovinosamente. Colpa di una sceneggiatura debole e scontata? Elementare? Colpa della faccia per nulla espressiva del "fu" grande Mel?
E poi, per favore! Un alieno che si ferma d'innanzi a porte e finestre sbarrate da tavole inchiodate!
Solo accenni! A tutto, ma solo accenni!
Accenni al dramma familiare per la scomparsa di un caro. Accenni a quanto facilmente possono crollare le convinzioni religiose... perfino quelle di un prete. Accenni alla frustrazione e alla voglia di riscatto di un mancato campione di baseball. Bah!
...e poi chi lo dice che gli alieni siano cattivi per forza!
Quanto è presuntuoso il genere umano!
_________________ I need a vacation! |
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 25-10-2002 18:30 |
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secondo me nell'opinione che hai riportato tu Quilty non c'è nulla di interessante se non un semplice ri-raccontare, ciò che tutti hanno visto nel film, attraverso una forma canzonesca e ridicoleggiante.
personalmente la mia testa non ha mai testeggiato... forse probabilmente perchè mi sono soffermato unicamente a guardare un film e non ad ascoltare una storia...
per questo il fatto che ci si approcci al film come se fosse un testo quasi sacro e rivelatorio dei misteri della vita extraterrestre è a mio avviso quanto di più sbagliato si possa fare.
ma tutto sta sempre nell'attesa che si crea nel pubblico...
questo comporta da una parte una pubblicità "intelligente e accattivante" della casa di distribuzione o produzione mirata soltanto ad attirare il maggior numero di persone.
dall'altro ci si schiera immediatamente e passivamente nella folla del pubblico.
quindi da un lato si è pronti subito a farsi fregare: si guardano i trailer, si legge il trafiletto apposito del giornale idiota di turno che urla al capolavoro rivelatorio, dall'altro si affida tutta la propria intelligenza nelle mani di un'entità nulla, sperando di essere sconvolti...
in tutti i casi l'approccio critico cinematografico che si dovrebbe comunque mantenere di fronte un film si perde nei desideri narrativi del singolo...
e allora poi a fine film ecco i commenti sui perchè e percome la storia non ha funzionato, cosa manca e dove non ha portato a fondo i temi che tanti desideravano... ecco ancora le domande cervellotiche che ci si fa per spiegarsi come mai gli alieni siano cattivi e non sappiano aprire le porte... queste e tante altre...
insomma ci si attacca a quanto di più semplice e immediato: le possibili incongruenze della sceneggiatura.
attraverso questo modo ci si dimentica che le sceneggiature perfette non hanno senso di esistere e che le scelte narrative sono sempre pensate in relazione alla costruzione visiva del film...
si sbatte violentemente e con dolore contro una sottile parete carta di riso...
e intanto il cinema sotto continua ad esistere e ad esserci, ma tutti si dimenticano di vederlo....
La storia? ...ha poca importanza!
Le scelte fatte per questa storia? ognuna potrebbe andare bene...
Allora forse, se di storia sempre bisogna parlare, è meglio cercare di capire perchè e come le scelte narrative influenzino la regia. o ancora cercare di capire meglio come la regia si muova con la narrazione... sono tanti i punti di approccio.. ma riportare semplicemente ciò che è accaduto dicendo: "non è bello", "fa ridere" ecc ecc,,,ha poco senso.
Lo abbiamo già visto il film e il riassunto di ciò che accade in un film non è il cinema...
Ecco allora perchè per caso trovo una cosa detta da Godard, una cosa molto giusta e interessante che spesso non ricordiamo, e la uso come firma...
e...?
......e Godard ha ragione...
................ha davvero ragione
_________________
"La mia originalità, e il mio fardello, sta nel credere che il cinema sia fatto più per pensare che per raccontare storie" JLG
[ Questo messaggio è stato modificato da: mattia il 25-10-2002 alle 18:40 ] |
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Quilty
Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 7637 Da: milano (MI)
| Inviato: 25-10-2002 22:02 |
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Godard ha ragione, e allora bisognerebbe chiedersi a cosa fa pensare questo film.
Io onestamento non guardo mai i trailer, non leggo nulla prima di una visione per non farmi influenzare a priori(successivamente sì, lo faccio) e non ho particolari aspettative, guardo un film e mi lascio trascinare senza troppi desideri.
Io allora vorrei citare Bergman:
"Chiunque faccia cinema dovrebbe avere uno scopo, cioè quello di avvicinarsi il più possibile allo spettatore, di toccarlo il più profondamente possibile. Quella che io chiamo "la tecnica", consiste nel sapere esattamente come toccare lo spettatore.."
Bene, sarà dunque il caso che un regista non ci propini i soliti clichè visti e stravisti, omini verdi che invadono la terra, la guerra dei due mondi, la notte dei morti viventi, incontri ravvicinati del terzo tipo, il tutto condito con un dramma familiare visto e stravisto, il bambino asmatico e sofferente-c'è sempre il bambino fragile- il fratello campione mancato, la solita crisi mistica che finisce a vino e tarallucci.
Il film potrebbe funzionare fino a che si racconta per sottrazione di immagini, fino a che non si vede l'alieno:fino a quel punto almeno c'era una certa coerenza , contraddetta invece alla fine dalla presenza di quei cosi(verdi, tanto per essere originali)ridicoli dotati di artigli(!)che spruzzano gas tossici(!). I mostri che invadono la terra e la terrorizzano sono esseri che rimangono chiusi in uno sgabuzzino o che non sanno aprire una porta. Tutta la tensione creata svanisce con delle trovate che sono di segno opposto a quanto impostato precedentemente(il narrare per ellissi eccetera).
Per tornare a Godard: a che farebbe pensare questo film? A me non fa pensare proprio a nulla, scivola via nella totale indifferenza anche perchè la storia appunto è banalotta e di poca importanza. Le scelte registiche sono già ampiamente sperimentate, qui addirittura contraddittorie(da una parte una narrazione per sottrazione visiva, dall'altra la pacchianata alla Independence Day con buffi ometti incapaci che si perdono in un bicchiere d'acqua!), si ruba di qua, si copia di là e il pasticcio è fatto...
Dove dovrebbe toccarmi questo film?
Per il dramma di un padre( e che palle ,sembra un caso da Defilippi), per il mistero alieno, per la tensione che non c'è, anzi si alternano momenti intensi a situazioni comiche(forse involontariamente)?
Non c'è dramma come si vorrebbe creare, non c'è suspence nè tensione. O meglio c'è ma è tutto annacquato e a livelli superficiali.
Questo film non mi fa pensare e non mi ha toccato minimamente. Non che sia brutto, ma un film come tanti.Come troppi.
_________________ E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani. |
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missGordon
Reg.: 03 Gen 2002 Messaggi: 2327 Da: Roma (RM)
| Inviato: 26-10-2002 01:20 |
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Ragazzi ho sono appena tornata dopo aver visto Signs.
Premetto che ci sono andata infarcita di pregiudizi perchè i due precedenti film si Shyamalan non mi erano piaciuti per niente.
...ma questo è davvero ben fatto!
Mi è piaciuto davvero tantissimo!
Il ritmo è perfetto: la tensione cresce, raggiunge il culmine, viene stemperata dalla situazione "comica" per poi ricominciare a salire. Non ti da un attimo di tregua.
E la cosa più sconvolgente è che un prodotto tanto affascinante è costruito su una sceneggiatura assolutamente semplice.
Il concetto di base è semplice, i cerchi di grano, gli alieni stessi sono un mero pretesto (e un modo per attirare il pubblico, d'accordo.) per permettere al regista una riflessione sulla fede, e su quanto questa (paragonata ai media) possa influire suggestionare gli uomini.
Anche se temo di attribuirgli meriti che non ha credo che Shyamalan, oltre ad essere un ottimo regista (le sue soluzioni narrative, anche se non sono un'esperta, mi ricordano molto quelle di Kubrick o Hitchcock) è anche un uomo estremamente intelligente...e non credo proprio che nel suo film ci sia un fondo di razzismo, anzi...crea prodotti con più piani di lettura, uno buono per gli americani, uno per i popoli "civili" (come diceva Wilde)
Mattia, una domanda: tu hai visto il film in inglese, quando Gibson torna a casa dopo il suo semi-incontro con l'alieno nel ripostiglio, ti ricordi cosa dice?
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missGordon
Reg.: 03 Gen 2002 Messaggi: 2327 Da: Roma (RM)
| Inviato: 26-10-2002 01:40 |
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ehm...scusate...solo alcune annotazioni che mi vengono in mente qua e la alle 2 di notte e appena tornata dalla isione del film
- in effetti sul film non si afferma mai con sicurezza che gli alieni siano "cattivi". Ogni teoria ha 2 possibili risvolti, uno positivo e uno negativo, sia quelle proposte dai dai media, sia quelle che il bambino legge sul libro.
- ricordatevi che il regista è di origini indiane e che quindi la sua cultura ha un rapporto con "l'acqua" diverso dal nostro.
- non è neanche detto che il film si concluda con una soluzione della crisi mistica del protagonista
p.s.
gli alieni non vengono descritti come esseri particolarmente forti, ma paricolarmente inteligenti...è plausibile pensare che quello nello stanzino lo avessero liberato gli altri...
_________________ "...Vivere è offrire se stessi, pensava; ed egli offrì se stesso..." E. Galeano |
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Tristam ex "mattia"
Reg.: 15 Apr 2002 Messaggi: 10671 Da: genova (GE)
| Inviato: 26-10-2002 02:24 |
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MissG....
allora premetto che non sempre è stato facile capire l'americano soprattutto nei momenti in cui parlavano sussurrando (e sono tanti!)...
nonostante abbia visto il film due volte, perchè sono duro di comprendonio e una visione non mi basta mai, ho cercato durante la recensione di ricordarmi alcuni pezzi del film e purtroppo dimenticavo sia le sequenze visive sia i dialoghi...
ma forse anche non capire del tutto ciò che dicevano mi aiutava a vedere soltanto il film e il cinema. un pò come i giovani della Nouvelle Vague davanti al cinema giapponese costretti a capire dove stava il cinema... consiglio a tutti i film in originale senza sottotitoli..
comunque... non posso aiutarti in maniera completa per la cosa che mi stai chiedendo, ma da quanto ricordo, potrei dirti soltanto in generale che tornato dall'incontro ci sia un momento di effettiva disperazione per il fatto che questa cosa stia succedendo davvero e che subito dopo si inizi a discutere se restare in casa o andare vicino al lago come fa il personaggio di Shyamalan (proprio perchè si crede che l'acqua possa ferire gli alieni)..poi la votazione, ecc ecc....
nulla di che come vedi...
se è vero che hai visto il film in italiano ricorderai meglio tu ciò che hanno detto...
come mai me lo chiedi?
_________________ "C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"
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missGordon
Reg.: 03 Gen 2002 Messaggi: 2327 Da: Roma (RM)
| Inviato: 26-10-2002 02:44 |
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volevo semplicemente la conferma per una mia teoria.
quando lui torna dalla casa dell'uomo interpretato dal regista, racconta ai figli e al fratello ciò che era accaduto usando, in italiano, una lunga serie di condizionali e volevo sapere se è solo una finezza dei nostri adatatori o se anche in Inglese viene sottolineata in modo tanto evidente la sua incertezza...lo sai, è una mia deformazione, l'eccessiava attenzione al "testo"..ognuno tende a muoversi nel suo campo.
In ogni modo se quest'attenzione alle parole è realmente voluta la situazione è ancora più interessante.
non sappiamo se l'alieno realmente avrebbe voluto fargli del male, sappiamo però per certo che lui ha ferito l'alieno... |
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missGordon
Reg.: 03 Gen 2002 Messaggi: 2327 Da: Roma (RM)
| Inviato: 26-10-2002 02:46 |
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p.s.
credo comunque che tornerò a vederlo anch'io sono propio curiosa di vedere il titolo della vhs cancellata dal bambino!
_________________ "...Vivere è offrire se stessi, pensava; ed egli offrì se stesso..." E. Galeano |
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