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Autore Lettere da Iwo Jima
AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 11-03-2007 16:20  
quote:
In data 2007-03-11 02:52, grouchorm scrive:
al...mi spiace dirtelo, ma mi sa che fai lo stesso errore che si fece negli anni 50-60 con john wayne: e si che è un maestro se ne accorgono anche i sassi.
se poi è propagandistico, retorico e reazionario un film come questo allora vanno bene I Berretti Verdi...




Mio caro, ma infatti questo film e il suo autore fanno un brutto e improduttivo balzo indietro negli anni '60 e anche prima. Roba vecchia, stantia, che può andare bene per chi non sa un cazzo di cinema, dove, a fronte del genio seminale, increato di J. Wayne che "riscatta", supera e neutraliza il "messaggio", gli eticismi, idealismi, la morale della favola che invecchia, dove l'estetica invece no(come pure a fronte del genio di Griffith che con Nascita di una nazione realizza il film più razzista, dunque reazionario, fascista, retorico, ecc, della storia del cinema, con un'estetica però sublime che getta le basi fondanti del cinema d'arte, del linguaggio del cinema anche moderno e contemporaneo.., e qui alla fine mi tocca ridire sempre le stesse cose, portare gli stessi esempi) Eastwood ripropone le grazie di scarto di costoro, sul piano sia contenutistico, sia estetico, dove il fatto che giri bene mi fa tornare a dire che: tutti girano bene, e che: sticazzi!

Liberi di farvi piacere quello che vi pare, ma "prendiamo il cinema come cinema e il veleno come veleno", e qui rispondo anche al Buncho il quale si lagna inutilmente, perchè, se non direttamente a lui, avevo già risposto alle sue considerazioni basate su apetti meramente tramici, dunque non sostanziali, duqnue epidermiche, non sotto/oltre la traccia apperente. Le quali considerazioni mi sono venute a noia.

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 11-03-2007 alle 16:22 ]

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 11-03-2007 17:17  
Non sei il solo.
Quattro pagine sulla trama del film, che poi non ha nulla di nuovo rispetto ai concetti già espressi in un Full Metal Jacket piuttosto che in un Apocalypse Now piuttosto che in una Sottile Linea Rossa.
Dove sarebbe la novità?
L'antieroe è il colonnello Dax di Orizzonti di Gloria; in quel film però l'impianto visivo che sorreggeva il concetto era molto più elaborato.
Certo questo Letters è girato bene, ma non mi sembra nulla di straordinario.

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bunch311

Reg.: 20 Gen 2005
Messaggi: 430
Da: roma (RM)
Inviato: 11-03-2007 20:50  
quote:
In data 2007-03-11 17:17, Quilty scrive:
Non sei il solo.
Quattro pagine sulla trama del film, che poi non ha nulla di nuovo rispetto ai concetti già espressi in un Full Metal Jacket piuttosto che in un Apocalypse Now piuttosto che in una Sottile Linea Rossa.
Dove sarebbe la novità?
L'antieroe è il colonnello Dax di Orizzonti di Gloria; in quel film però l'impianto visivo che sorreggeva il concetto era molto più elaborato.
Certo questo Letters è girato bene, ma non mi sembra nulla di straordinario.


Apocalypse now è tutt'altro film,è l'incontro con il padre totemico,è il muoversi al di là del bene e del male,la sottile linea rossa ha un sostrato animistico che in eastwood non esiste,kubrick mostrava la codardia,l'assurdità dell'uomo-animale.letters from iwo jima è il perchè di una guerra
_________________
"tutti sognamo di tornare bambini,anche i peggiori di noi,anzi forse loro lo sognano più di tutti" il mucchio selvaggio

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bunch311

Reg.: 20 Gen 2005
Messaggi: 430
Da: roma (RM)
Inviato: 11-03-2007 20:56  
quote:
In data 2007-03-11 16:20, AlZayd scrive:
quote:
In data 2007-03-11 02:52, grouchorm scrive:
al...mi spiace dirtelo, ma mi sa che fai lo stesso errore che si fece negli anni 50-60 con john wayne: e si che è un maestro se ne accorgono anche i sassi.
se poi è propagandistico, retorico e reazionario un film come questo allora vanno bene I Berretti Verdi...




Mio caro, ma infatti questo film e il suo autore fanno un brutto e improduttivo balzo indietro negli anni '60 e anche prima. Roba vecchia, stantia, che può andare bene per chi non sa un cazzo di cinema, dove, a fronte del genio seminale, increato di J. Wayne che "riscatta", supera e neutraliza il "messaggio", gli eticismi, idealismi, la morale della favola che invecchia, dove l'estetica invece no(come pure a fronte del genio di Griffith che con Nascita di una nazione realizza il film più razzista, dunque reazionario, fascista, retorico, ecc, della storia del cinema, con un'estetica però sublime che getta le basi fondanti del cinema d'arte, del linguaggio del cinema anche moderno e contemporaneo.., e qui alla fine mi tocca ridire sempre le stesse cose, portare gli stessi esempi) Eastwood ripropone le grazie di scarto di costoro, sul piano sia contenutistico, sia estetico, dove il fatto che giri bene mi fa tornare a dire che: tutti girano bene, e che: sticazzi!

Liberi di farvi piacere quello che vi pare, ma "prendiamo il cinema come cinema e il veleno come veleno", e qui rispondo anche al Buncho il quale si lagna inutilmente, perchè, se non direttamente a lui, avevo già risposto alle sue considerazioni basate su apetti meramente tramici, dunque non sostanziali, duqnue epidermiche, non sotto/oltre la traccia apperente. Le quali considerazioni mi sono venute a noia.

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 11-03-2007 alle 16:22 ]

è bellissimo vedere come l'unicosa cosa che ti interessa è portare avanti la tua idea.

ribalta o critica quello che ho detto io,oppure sta zitto,perchè stai blaterando e basta.TI ho spiegato come tu non abbia assolutamente capito Eastwood e tu continui con sofismi da brufolosi bisognosi d affetto.

_________________
"tutti sognamo di tornare bambini,anche i peggiori di noi,anzi forse loro lo sognano più di tutti" il mucchio selvaggio

[ Questo messaggio è stato modificato da: bunch311 il 11-03-2007 alle 20:59 ]

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 11-03-2007 22:30  
quote:
In data 2007-03-11 20:50, bunch311 scrive:
letters from iwo jima è il perchè di una guerra




Vabbè non hai detto nulla e lo sai.
Motiva almeno questa misteriosa affermazione.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 11-03-2007 22:41  
quote:
In data 2007-03-11 20:56, bunch311 scrive:
quote:
In data 2007-03-11 16:20, AlZayd scrive:
quote:
In data 2007-03-11 02:52, grouchorm scrive:
al...mi spiace dirtelo, ma mi sa che fai lo stesso errore che si fece negli anni 50-60 con john wayne: e si che è un maestro se ne accorgono anche i sassi.
se poi è propagandistico, retorico e reazionario un film come questo allora vanno bene I Berretti Verdi...




Mio caro, ma infatti questo film e il suo autore fanno un brutto e improduttivo balzo indietro negli anni '60 e anche prima. Roba vecchia, stantia, che può andare bene per chi non sa un cazzo di cinema, dove, a fronte del genio seminale, increato di J. Wayne che "riscatta", supera e neutraliza il "messaggio", gli eticismi, idealismi, la morale della favola che invecchia, dove l'estetica invece no(come pure a fronte del genio di Griffith che con Nascita di una nazione realizza il film più razzista, dunque reazionario, fascista, retorico, ecc, della storia del cinema, con un'estetica però sublime che getta le basi fondanti del cinema d'arte, del linguaggio del cinema anche moderno e contemporaneo.., e qui alla fine mi tocca ridire sempre le stesse cose, portare gli stessi esempi) Eastwood ripropone le grazie di scarto di costoro, sul piano sia contenutistico, sia estetico, dove il fatto che giri bene mi fa tornare a dire che: tutti girano bene, e che: sticazzi!

Liberi di farvi piacere quello che vi pare, ma "prendiamo il cinema come cinema e il veleno come veleno", e qui rispondo anche al Buncho il quale si lagna inutilmente, perchè, se non direttamente a lui, avevo già risposto alle sue considerazioni basate su apetti meramente tramici, dunque non sostanziali, duqnue epidermiche, non sotto/oltre la traccia apperente. Le quali considerazioni mi sono venute a noia.

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 11-03-2007 alle 16:22 ]

è bellissimo vedere come l'unicosa cosa che ti interessa è portare avanti la tua idea.

ribalta o critica quello che ho detto io,oppure sta zitto,perchè stai blaterando e basta.TI ho spiegato come tu non abbia assolutamente capito Eastwood e tu continui con sofismi da brufolosi bisognosi d affetto.

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"tutti sognamo di tornare bambini,anche i peggiori di noi,anzi forse loro lo sognano più di tutti" il mucchio selvaggio

[ Questo messaggio è stato modificato da: bunch311 il 11-03-2007 alle 20:59 ]



Dimenticato il quotidiano confettino Falqui al sapore di prugna? Beh, vai a gagare lo stesso e lontano da qui, in donde non ci pergiunga l'olezzo delle tue "critiche" partorite con dolor... ahi-ahi! che buncho der kul sfortunato sei!

Ossequi.

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grouchorm

Reg.: 05 Mar 2007
Messaggi: 28
Da: Roma (RM)
Inviato: 12-03-2007 00:50  
m'avevano raccontato degli infernali litigi di filmup.
cmq, in parte concordo: se eastwood è reazionario e non sa fare cinema (non girare, quello lo fa anche veronesi o muccino), allora probabilmente non lo hai capito, o peggio non ti va di capirlo perchè simbolo di un'america, e di un cinema americano, che però, al contrario del tuo giudizio e sistema critico, non è rimasto agli anni 60, ma si è evoluto, e sopratutto si è ripensato(vedasi Flags of our fathers).
se poi il segnale del revisionismo è la rivalutazione dell'infido fascismo di berretti verdi, aveva ragione albanese, quando in uno sketch mostrava il cinefilo di sinistra che sputava contro i maestri ed osannava alvaro vitali.
_________________
Don't dream it, be it...

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 12-03-2007 01:12  
quote:
In data 2007-03-12 00:50, grouchorm scrive:
m'avevano raccontato degli infernali litigi di filmup.
cmq, in parte concordo: se eastwood è reazionario e non sa fare cinema (non girare, quello lo fa anche veronesi o muccino), allora probabilmente non lo hai capito, o peggio non ti va di capirlo perchè simbolo di un'america, e di un cinema americano, che però, al contrario del tuo giudizio e sistema critico, non è rimasto agli anni 60, ma si è evoluto, e sopratutto si è ripensato(vedasi Flags of our fathers).
se poi il segnale del revisionismo è la rivalutazione dell'infido fascismo di berretti verdi, aveva ragione albanese, quando in uno sketch mostrava il cinefilo di sinistra che sputava contro i maestri ed osannava alvaro vitali.




Credo che invece sia tu a non aver capito una sola acca di ciò ho inteso dire. Mai parlato di revisionismo, di rivalutazione vitaliane nè di sputazzamenti verso i maestri. Se c'è una cosa che mi irrita è quando si cerca di mettermi in penna farsi e significati mai vergati su un cazzo di foglio vituale, il quale, quantunque destinato al cesso in men che non si dica, non per questo autorizza chi legge a non darsi una bella risciacquatina con acqua fresca all'occhio pendulo e bovino. Potrei rispondere, parafrasando Moretti: ve la meritate l'evoluzione del cinema americano!

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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 12-03-2007 14:18  
Non posso credere che questo film sia brutto.
Oggi me lo vedo e domani insulterò sguaiatamente chiunque lo abbia criticato

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 12-03-2007 15:57  
quote:
In data 2007-03-12 14:18, kagemusha scrive:
Non posso credere che questo film sia brutto.
Oggi me lo vedo e domani insulterò sguaiatamente chiunque lo abbia criticato



O mamma mia que miedo! Io cmq non ho detto che che è "brutto".., ti prego risparmiami!

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 12-03-2007 alle 15:57 ]

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 13-03-2007 11:47  
Visto ieri.
Non posso che accodarmi ai commenti non entusiastici di Alzayd e Petrus.
Mi aspettavo molto di più, speravo in qualcosa di nuovo, di originale, una scossa salutare che mi riportasse il Clint degli Spietati. Invece Eastwood sembra avere imboccato una deriva retorica aggravata dalla poca originalità di un tema già strizzato e prosciugato da altri.
Spero che adesso i fans di Eastwood non dicano che ho accusato il regista di essere un reazionario revisionista fascista.
Il film non è brutto, è semplicemente insipido.

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bunch311

Reg.: 20 Gen 2005
Messaggi: 430
Da: roma (RM)
Inviato: 13-03-2007 14:32  
quote:
In data 2007-03-13 11:47, Schizobis scrive:
Visto ieri.
Non posso che accodarmi ai commenti non entusiastici di Alzayd e Petrus.
Mi aspettavo molto di più, speravo in qualcosa di nuovo, di originale, una scossa salutare che mi riportasse il Clint degli Spietati. Invece Eastwood sembra avere imboccato una deriva retorica aggravata dalla poca originalità di un tema già strizzato e prosciugato da altri.
Spero che adesso i fans di Eastwood non dicano che ho accusato il regista di essere un reazionario revisionista fascista.
Il film non è brutto, è semplicemente insipido.

Che vuol dire nuovo e orginale?Mi sembra un film antropologico come pochissimi altri,che non sfiora i patetismi in nessuna scena pur rendendo palpabile ognit tipo di sentimento.Probabilmente non un capolavoro,ma un ottimo film sicuramente
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"tutti sognamo di tornare bambini,anche i peggiori di noi,anzi forse loro lo sognano più di tutti" il mucchio selvaggio

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 13-03-2007 15:28  
quote:
In data 2007-03-13 14:32, bunch311 scrive:

Che vuol dire nuovo e orginale?Mi sembra un film antropologico come pochissimi altri [/quote]

Facendo uno sforzo di buona volontà per dare il senso che volevi dare tu a un termine usato in maniera non del tutto appropriata, direi che, proprio in base a ciò che volevi più che evidentemente veicolare, infiniti sono gli esempi di film "antropologici".., praticamente tutti, o quasi.., sia i belli che i brutti. Chiedi sempre agli altri di argomentare, critichi e disprezzi a spada tratta ed occhi bendati, per poi, come sempre, non dire un cazzo.

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coriander

Reg.: 23 Ott 2003
Messaggi: 98
Da: napoli (NA)
Inviato: 13-03-2007 16:02  
quote:
In data 2007-02-25 00:55, AlZayd scrive:
Al contrario di Eastwod che è sempre pronto a restaurare il suo mito dell'eroe, che vorrebbe, mentendo, far passare per anti-eroe!


concordo col giudizio di alzayd riguardo l'ultimo eastwood, cito questa frase come riassuntiva dell'impostazione. non ricordo se scrissi qualcosa di molto simile su flags, ma di certo l'ho pensato.

riguardo i paragoni con kubrick fatti da altri, proprio non ci stanno. arancia meccanica e full metal sono opere fortissime per tematiche e rappresentazione e solo un autoinganno dello spettatore violento può leggervi un'ispirazione alla violenza. al contrario, con eastwood (comunque autore di molte pellicole apprezzabili, il mio discorso si riferisce agli ultimi lavori) è il regista ad ingannare spacciando propaganda in una confezione fintamente antieroica.
_________________
SlowFilm

...i'll tell you all my secrets but i lie about my past...

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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 13-03-2007 17:30  
Propaganda?
boh io non ci arrivo...
Eastwood non è un antimilitarista questo è certo come è certo che non è una colpa,
e non è un antiamericano
oserei dire anzi che è un conservatore
un americano che ama il suo paese pur cogliendone le contraddizioni, il suo dittico non è un dittico di condanna alla guerra come i film di kubrick ma è un film che della guerra cmq coglie il lato tragico, drammatico, commovente e lo rielabora sullo schermo con uno stile che ha del meraviglioso per rigore, semplicità, intensità, capacità di trattenersi. Io rimango a bocca aperta davanti chi lo definisce "insipido".
Sono d'accordo che il film smonta solo parzialmente il mito dell'eroe: Watanabe è un eroe, anche il medico di Flags of... era un eroe. Ciò che realmente viene condannato nei due film è la maniera con cui la società
costruisce i suoi eroi: in america con i lustrini e i media (eroi u.s.a. e getta) in giappone tramite un condizionamento culturale globale che spinge l'uomo a rinunciare con facilità al suo bene più prezioso per qualcosa di eroico e stupido assieme. Ma ciò di cui relamente Iwo Jima parla è dell'istinto alla sopravvivenza, raccontato in maniera sublime e umanissima da un regista partecipe e un cast in stato di grazia.

Flags of our father mi aveva irritato davanti a Iwo Jima mi genufletto, è il più bel film dell'anno con buona pace di Scorsese e Mann.

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