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La Mala Educacion |
ines49
 Reg.: 15 Mag 2004 Messaggi: 376 Da: PADOVA (PD)
| Inviato: 11-10-2004 23:24 |
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Visto questa sera. Premetto che evito accuratamente di leggere le critiche prima di vedere il film che scelgo.
La mala educacion mi è molto piaciuta nel come è stata "costruita" anche se non mi ha coinvolta come "tutto su mia madre" forse perchè per l'argomento trattato mancavano completamente le figure femminili tanto ben raccontate negli altri films di Almodovar.
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Pythoniana
 Reg.: 06 Lug 2004 Messaggi: 1257 Da: Gorizia (GO)
| Inviato: 13-10-2004 17:36 |
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*** OCCHIO AGLI SPOILERZ! (non esagerati, cmq) ***
Bambini nella Spagna degli anni ‘60, Ignacio ed Enrique si conoscono e si innamorano in un istituto religioso, fanno insieme le prime scoperte sulla sessualità ma vengono divisi da padre Manolo, morbosamente attratto da Ignacio. A distanza di anni, nel clima della movida post-franchista, Enrique è un giovane regista emergente e sembra aver dimenticato i traumi dell’infanzia; improvvisamente, però, si ritrova davanti Ignacio, ora aspirante attore, che gli mette in mano una sceneggiatura tratta dalle loro esperienze in collegio. Dapprima riluttante, Enrique accetta comunque di girare il film e riallaccia il rapporto con Ignacio, cominciando però nel contempo a sospettare che l’amante non sia in realtà chi dice di essere. Il regista inizia la sua personale indagine, che giungerà alla svolta decisiva solo quando tornerà in scena padre Manolo, che nel corso degli anni ha abbandonato la tonaca, ha messo su famiglia e lavora nell’ambito dell’editoria…
Accompagnato da una grande attesa e preceduto da inevitabili polemiche a causa del potenziale di denuncia nei confronti dell’istituzione ecclesiastica insito nella sceneggiatura, il film di Almodòvar è in realtà il solito tourbillon di personaggi, incastri e rimandi temporali cui ci ha abituato il regista spagnolo, e l’attenzione è tanto focalizzata su questo gioco di intrecci che in realtà fatica ad emergere un’organica operazione di critica alla società ed all’ambiente dell’epoca. Anzi, se nel film è presente uno sguardo al passato, questo sembra essere, più che quello improntato alla critica sociale di Almodovar, quello dettato dalla nostalgia personale di Enrique nei confronti di Ignacio, cioè di una figura che rimpiange, cerca di ritrovare (anche attraverso il rapporto con Juan), ma poi deve rassegnarsi a considerare persa per sempre. Dall’altra parte, ecco il personaggio di Juan, che, come gli fa notare Enrique dopo averne scoperta la vera identità, ha nel sangue la vocazione dell’attore: la sua decisione di usare uno pseudonimo (oltretutto scegliendo il nome Angel, quasi a sperare in una purezza che ha già perso) è il riflesso di una vita in cui non è riuscito ad essere se stesso ma, tutt’al più, un alter ego del fratello Ignacio, ed un suo surrogato per Enrique e padre Manolo.
È vero, stavolta Pedro emoziona meno che nelle sue ultime prove, forse per eccesso di costruzione, forse perché manca una figura centrale e forte come erano Cecilia Roth in Tutto su mia madre e Javier Càmara in Parla con lei (l’attore peraltro è presente anche qui, nei panni di Paquito, l’amico del protagonista nella finzione cinematografica), ma la trama è comunque ben costruita ed il film, se si accetta di lasciarsi prendere dalle vicende narrate, non delude. Il regista gioca sapientemente con la confusione tra identità (Juan/Ignacio/Zahara) e tra realtà e rappresentazione filmica (le scene dell’incontro tra Zahara ed Enrique, che solo in un secondo tempo scopriamo essere parte del film nel film). Anche stavolta non mancano le amate citazioni cinematografiche, dalla Sara Montiel di Esa mujer, film che in una scena (quella della visita – e “La visita” è proprio il titolo della sceneggiatura scritta da Ignacio) propone un parallelismo con ciò che ci narra Almodovar, fino ai noir francesi tratti da Zola che, certo non a caso, Juan e Berenguer vanno a vedere dopo aver portato a termine il loro piano delittuoso. E se, come detto, la pellicola fatica ad emozionare, non si può comunque non apprezzare la prova degli attori: bravo come sempre Bernal, finalmente sdoganato dai ruoli sostanzialmente positivi che finora ne hanno contrassegnato la carriera; efficaci Daniel Giménez Cacho/padre Manolo e Lluìs Homar/Berenguer nella parte di chi è in apparenza carnefice (ed in questo senso non passa inosservata la somiglianza di Homar con il Jack Nicholson di Shining) ma in realtà risulta essere la prima vittima della propria ossessione; regge la parte, infine, anche Fele Martinez, titolare dell’unico personaggio con cui si può simpatizzare, Enrique, e bravo a rendere il disorientamento e lo spiazzamento di chi lentamente viene condotto, come lo spettatore, verso la tragica verità.
_________________ "Riempi il tuo cranio di vino prima che si riempia di terra, disse Kayam." Nazim Hikmet |
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Pythoniana
 Reg.: 06 Lug 2004 Messaggi: 1257 Da: Gorizia (GO)
| Inviato: 13-10-2004 17:41 |
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E x la serie "Ma quanto siamo fisionomisti", dialogo (che mi fa poco onore) tra me e Paolo a fine film:
Io: "Hai notato che nei titoli di coda tra i ringraziamenti c'era Leonor Watling? Chissà perché..."
P: "Boh..."
Io: "Magari ha girato qualche scena con lei e poi l'ha tagliata in montaggio... sarebbe un peccato..."
P: "Beh, anche Monica non era male..."
Io: "Sì, ma la Watling è di un altro livello... gioca in un altro campionato..."
Poi siamo andati a vedere la lista completa del cast su Imdb, e...
_________________ "Riempi il tuo cranio di vino prima che si riempia di terra, disse Kayam." Nazim Hikmet |
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isobel
 Reg.: 02 Ott 2004 Messaggi: 6 Da: bagnolo mella (BS)
| Inviato: 13-10-2004 21:01 |
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leggendo le vostre opinioni mi pare un film meritevole di essere visto...dovrei fare una critica alle sale cinematografiche...qui a brescia è uscito la settimana scorsa e già si parla di toglierlo dalla programmazione...finché si tratta di film "da incasso"allora va bene tenerli...com'è sta cosa?i film che valgono la pena di esser visti stanno fuori una settimana,che cazzata... |
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DonVito ex "quentin83"
 Reg.: 14 Gen 2004 Messaggi: 11488 Da: torino (TO)
| Inviato: 14-10-2004 12:17 |
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andrò a vederlo in questi giorni... amici fidati mi hanno detto che è molto bello....
spero di non rimanere deluso
_________________ Regista: "Digli che mi chieda qualsiasi altra cosa, ma questo é un favore che non posso fare"
Tom Hagen: "Lui non chiede un secondo favore se gli si rifiuta il primo, capisci?" |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 14-10-2004 17:17 |
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Perchè, di noi non ti fidavi..?
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
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YamaJim

 Reg.: 06 Mag 2004 Messaggi: 128 Da: RM (RM)
| Inviato: 15-10-2004 18:39 |
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Non mi è piaciuto.
La prima parte ha un piano visivo molto bello ed è curioso anche se non è riuscito ad emozionarmi per niente.
La seconda parte è un noir stupido ed insopportabile e non offre nemmeno più gioie per gli occhi...
Deluso...Il tris non è avvenuto. |
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Leonardo
 Reg.: 26 Mar 2002 Messaggi: 2398 Da: Capri (NA)
| Inviato: 15-10-2004 20:37 |
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la mala direction...
si, il mio titolo è un po' eccessivo e provocatorio ma, e mi dispiace molto, il film di Pedro stavolta mi ha molto deluso.
Partito ottimamente con un intrigantissimo gioco di incastri (la storia nella storia nella storia)e con un Gael intrigantissimo nei panni (cinematografici) del trans il film perde mano mano ogni appeal, ogni emozione, ogni attrazione.
Troppo preso dal suo complicato intreccio Pedro dimentica tutto il resto. gli attori sono appena sufficienti (un po' patetica e posticcia la caratterizzazione del protagonista di "parla con lei", appena sufficienti il regista amico di Gael e padre Manolo) le emozioni non si trovano da nessuna parte (eccezion fatta per la bellissima scena in cui Ignazio da bambino sbaglia un gol fatto per amore del compagno)
Lo pseudo thriller basato sugli effetti sorpresa non ha , invece, la minima tensione e suspance (hitchcock docet)
Assistiamo (oddio parlo per me) quasi con noia allo sviluppo della vicenda che ormai non ha nemmeno più niente di trasgressivo (che era uno dei punti di forza del Pedro anni 80).
Chi si sconvolge più oggi davanti a trans, pacchi messi in evidenza, culi nudi, penetrazioni tra maschi.
Insomma fase calante di Pedrito (ma tutto sommato il film non è così da condannare)
Ah, sulla storia dei preti mi fa davvero ridere tutto sto casino. non è mica una novità il prete pedofilo.
L'unica cosa davvero toccante è stata rivedere ignatio trentenne rovinato in ogni senso
(e questo, vista come conseguenza degli abusi subiti da ragazzo era una cosa toccante da approfondire... ma quando poi vediamo che il fratello (Gael) è ancora peggio di Ignatio e che al personaggio stesso di Ignatio non è concesso nessun approfondimento, allora anche quel piccolo sentimento di emozione scomapare
voto 6
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lemona
 Reg.: 07 Gen 2002 Messaggi: 819 Da: ferrara (FE)
| Inviato: 16-10-2004 01:43 |
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bruttissimo il solito almodovar che si ripete, il film nelk film ... e non mi si dica che c'e' da scandalizzarsi con il il prete pedofilo ... non c'e' nessun pugno nello stomaco,,, e poi basta concludere il film coln la fraase passione .... òa passione e' solo per mentecati mentali |
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naly01
 Reg.: 26 Nov 2001 Messaggi: 2248 Da: Rignano Sull'Arno (FI)
| Inviato: 16-10-2004 01:47 |
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LA MALA EDUCACION
VOTO: 8
Con degli strepitosi titoli di testa profondamente classici che ricordano il miglior Hitchcock, inizia La mala educaciòn, ultima provocatoria e malinconica opera di Pedro Almodòvar. La brutale e cinica storia di quattro personaggi dalle doppie identità e dal passato angosciante che si ritrovano e si perdono, si confondono e trasformano, fino a cambiare per sempre le loro solitarie vite.
Gael Garcia Bernal è il protagonista eclettico dell’opera, interprete di tre personaggi diversi che si ricongiungono in un solo e bravissimo nella sua naturalezza, definendo un’interpretazione elegante, delicata, vera che non disdegna i mezzi toni e le affascinanti sfumature recitative. Ma tutto il film è sorretto da un cast di prim’ordine, come del resto accade in tutte le opere di Almodòvar (anche se qui, al contrario di Tutto su mia madre, l’universo è maschile e al contrario del doloroso Parla con lei, aspro), dall’incisivo e tagliente Daniel Giménez Cacho al simpaticissimo Javier Càmara in un piccolo ruolo che dà linfa e vitalità alla storia raccontata, da Fele Martìnez in un’interpretazione sensibile e seducente a Lluìs Homar, perfetto nel ruolo morboso di Berenguer.
Almodòvar ha gusto per i dettagli, i colori e l’atmosfera a metà tra noir e melò, ma ha soprattutto una grande attenzione per i suoi personaggi, ossessivi e ossessionati, vittime e carnefici, angeli e diavoli, persi in un esistenza di desiderio e ambizione che soffoca e opprime.
Un ottimo gioco narrativo di montaggio e flashback, tre spazi temporali che si confondono e si rievocano, senza cadere mai in una dispersione del melodramma, ma anzi, componendo un quadro nostalgico di ricordi ed emozioni, personaggi mascherati nell’anima e persi nel cuore. Almodòvar infonde il film di gusto classico e coscienza moderna, carica di nostalgia ogni scena e s’insinua senza esitazione nell’inferno delle vite dei suoi personaggi, in un’atmosfera enigmatica e incantatrice, che non esclude scene sottilmente d’impatto e momenti alla deriva. Una storia morbosa, narrata con essenzialità e crudezza ma capace di coinvolgere e appassionare, un lungo racconto d’identità tradite e mascherate, di passioni pericolose, gelosie ossessive, erotismo e psicologia, tra passato, presente e futuro persi nelle vendette e nei ricatti e che getta angoscia sulla vita di ogni essere umano, dove nessuno, alla fine, può davvero conoscere l’oggetto del suo desiderio.
_________________ Sono impossibile da dimenticare
e difficile da ricordare.
IOMA 2007 |
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gbgbgb
 Reg.: 10 Ott 2001 Messaggi: 1888 Da: na (NA)
| Inviato: 16-10-2004 02:00 |
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haimè faccio anche io parte dei deterrenti di questo film
(insieme a tanti altri, non solo in questo forum (il film ha perso anche la corsa all'Oscar)
"La mala education" non appassiona e non coinvolge.
E' un film dalle buone premesse ma dai mediocri sviluppi che risultano peraltro un po' triti e ritriti e anche anacronistici (certe sequenza presunte trasgessive fanno quasi tenerezza per la loro banale ingenuità)
Almodovar non è riuscito a trovare una strada brillante per superare la sua riuscitissima fase melò (Tutto su mia madre,Parla con lei) senza ricorrere allo scimmiottamento dannoso del suo cinema passato.
Ma Pedrò è sempre un cineasta da intuizioni geniali e grande impatto visivo.
Non dubitò che troverà presto una nuova strada e un nuovo capolavoro.
non si possono certo sfornare di continuo piccol capolavori....
[ Questo messaggio è stato modificato da: gbgbgb il 16-10-2004 alle 02:01 ] |
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robertino
 Reg.: 15 Ott 2004 Messaggi: 44 Da: beverly hills (es)
| Inviato: 16-10-2004 02:07 |
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quote: In data 2004-10-16 02:01, robertino scrive:
quote: In data 2004-10-16 01:43, lemona scrive:
bruttissimo il solito almodovar che si ripete, il film nelk film ... e non mi si dica che c'e' da scandalizzarsi con il il prete pedofilo ... non c'e' nessun pugno nello stomaco,,, e poi basta concludere il film coln la fraase passione .... òa passione e' solo per mentecati mentali
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What is this?? a movie fan?
you have mental illness too?
como dite voi....maladia mentale...in United States è vero problem, vanno anche al governo...
better in forum
FUCK!
_________________
Sono tutto chiacchiere e distintivo.
[ Questo messaggio è stato modificato da: robertino il 16-10-2004 alle 02:07 ] |
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lemona
 Reg.: 07 Gen 2002 Messaggi: 819 Da: ferrara (FE)
| Inviato: 16-10-2004 02:15 |
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quote: In data 2004-10-16 02:07, robertino scrive:
quote: In data 2004-10-16 02:01, robertino scrive:
quote: In data 2004-10-16 01:43, lemona scrive:
bruttissimo il solito almodovar che si ripete, il film nelk film ... e non mi si dica che c'e' da scandalizzarsi con il il prete pedofilo ... non c'e' nessun pugno nello stomaco,,, e poi basta concludere il film coln la fraase passione .... òa passione e' solo per mentecati mentali
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What is this?? a movie fan?
you have mental illness too?
como dite voi....maladia mentale...in United States è vero problem, vanno anche al governo...
better in forum
FUCK!
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Sono tutto chiacchiere e distintivo.
[ Questo messaggio è stato modificato da: robertino il 16-10-2004 alle 02:07 ]
| il fuck te lo0 puo risparmiare idiota e ti accontenti di poco di un film insulso e come i suoi precedenti.... fenomeno |
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robertino
 Reg.: 15 Ott 2004 Messaggi: 44 Da: beverly hills (es)
| Inviato: 16-10-2004 02:32 |
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oooooh, anche nostro presidente cespuglio ha dislalia come vostro critico Lemona
lui forse corre per vostre elezioni?
se fa porkerie con Mafia I am sure che ce la fa....
Peace and love.
_________________ Sono tutto chiacchiere e distintivo. |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 16-10-2004 03:32 |
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quote: In data 2004-10-15 20:37, Leonardo scrive:
Lo pseudo thriller basato sugli effetti sorpresa non ha , invece, la minima tensione e suspance (hitchcock docet)
Assistiamo (oddio parlo per me) quasi con noia allo sviluppo della vicenda che ormai non ha nemmeno più niente di trasgressivo (che era uno dei punti di forza del Pedro anni 80).
Chi si sconvolge più oggi davanti a trans, pacchi messi in evidenza, culi nudi, penetrazioni tra maschi.
Insomma fase calante di Pedrito (ma tutto sommato il film non è così da condannare)
Ah, sulla storia dei preti mi fa davvero ridere tutto sto casino. non è mica una novità il prete pedofilo.
L'unica cosa davvero toccante è stata rivedere ignatio trentenne rovinato in ogni senso
(e questo, vista come conseguenza degli abusi subiti da ragazzo era una cosa toccante da approfondire... ma quando poi vediamo che il fratello (Gael) è ancora peggio di Ignatio e che al personaggio stesso di Ignatio non è concesso nessun approfondimento, allora anche quel piccolo sentimento di emozione scomapare
voto 6
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Se sei andato a vedere il film aspettandoti un thriller alla hitchcock, ti credo che sei rimasto deluso. Mi sembra un accostamente davvero imbrobabile. Anche per quanto riguarda il sesso omosessuale, con esplicitazioni varie annesse e connesse, non mi sembra che nel cinema "popolare", quindi non di nicchia o d'avanguardia, sia all'ordine del giorno. In ogni caso Almodovar procedede mediante una rappresentazione tutt'altro che pecoreccia o scontata. Idem dicansi per quanto riguarda la pedofilia ecclesiatica, anche quella trattata in maniera diversa dal solito, ovvero come di solito non viene proprio affrontata.
Io non sentito l'esigenza di un approfondimento. E' la profondità dei contenuti che rende profondi i personaggi. Sulla regia non c'è nulla da dire; la sua mano è sicura, il suo occhio immaginifico, lo stile perfetto e mai ridondande, anzi Questo è un Almodovar molto controllato e poco propenso a riproporre l'usato gioco. Confermo quel che avevo già detto: con la Mala educacion, film duro, estremo, atrraversato da un lirismo apparente raggelato, Almodovar ha deciso che non ha da esserci l'emozionismo automatico.
_________________ "Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel |
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