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"I'm legend", teo-con o semplicemente grande film? |
gatsby
![](/forum/images/star_modx.gif) Reg.: 21 Nov 2002 Messaggi: 15032 Da: Roma (RM)
| Inviato: 12-01-2008 16:05 |
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quote: In data 2008-01-12 14:42, Chenoa scrive:
quote: In data 2008-01-12 14:28, Nuvola87 scrive:
innanzi tutto non si capisce chi sia quella ragazza che lo salva e lo porta a casa in macchina insieme al fratellino piccolo. Chi è? Che cosa ha fatto nella vita oltre a dedicarsi alla croce rossa? Poi nel flashback in cui perde la famiglia che salgono sull'elicottero, ok muoiono a causa di uno scontro con l'altro elicottero, però dove si stavano dirigendo? E poi la moglie era veramente infetta o no?
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E' davvero importante sapere queste cose ai fini della storia?
Io non penso...
Piuttosto ho notato un'incongruenza: inizialmente Neville racconta che questi esseri non hanno più nulla di umano, sono guidati dal solo istinto di sopravvivenza. Eppure la trappola ingegnata e l'attacco finale sono il frutto di un'intelligenza che di animalesco non ha proprio nulla!
Comunque mi sono divertita, a fine pellicola, a ritrovare le analogie con la quadrilogia romeriana, disseminate qua e là. Come l'idea di un mutante "guida" (come ne La terra dei morti viventi), che prova emozioni (come Bub ne Il giorno degli zombi). Certo non ho letto il romanzo originale, quindi è possibile che a sua volta Romero si sia ispirato al libro.
Un'unico appunto, avrei preferito che gli esseri non fossero fatti tutti al computer, ne avrebbe giovato il realismo.
Per il resto gran film, sentivo tutta l'angoscia che viveva quotidianamente il protagonista.
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io addirittura penso che la trappola in cui cade Smith possa essere stata anche di sua stessa fattura, la dimostrazione che a stare soli si possa impazzire (e quindi rientrerebbe, diventandone l'emblema, la scena madre di tutte quelle con i manichini), ma a parte questo, Smith può anche essersi sbagliato quando diceva che non c'era nulla di umano, non è infallibile e potrebbe anche fallire nelle considerazioni (così come fallisce quando crede che non ci sia una comunità di sopravvissuti).
A parte questo credo che su alcune scelte di sceneggiatura (soprattutto sul finale) sia pesato un po' il Smith pensiero esplicistato a fine conferenza romana (è importante che lo spettatore esca felice dalla sala), anche se quel finale è coerente con l'aspetto spiritual-religioso del resto del film. Quantomeno questo aspetto non è troppo calcato e l'uomo (in senso generale) che è stato causa del male è anche colui che con la ricera scientifica risolve quasi tutto. Non c'è una soluzione divina alla malattia, ma la divinità semplicemente, aiuta. Potevano fare ben di peggio.
_________________ Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è |
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Chenoa
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 16 Mag 2004 Messaggi: 11104 Da: Vittorio Veneto (TV)
| Inviato: 12-01-2008 16:25 |
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quote: In data 2008-01-12 16:05, gatsby scrive:
io addirittura penso che la trappola in cui cade Smith possa essere stata anche di sua stessa fattura, la dimostrazione che a stare soli si possa impazzire (e quindi rientrerebbe, diventandone l'emblema, la scena madre di tutte quelle con i manichini), ma a parte questo, Smith può anche essersi sbagliato quando diceva che non c'era nulla di umano, non è infallibile e potrebbe anche fallire nelle considerazioni (così come fallisce quando crede che non ci sia una comunità di sopravvissuti).
| Sì, sono d'accordo, in effetti quest'incongruenza è facilmente giustificabile data la condizione in cui Smith ha vissuto per anni.
quote: In data 2008-01-12 16:05, gatsby scrive:
A parte questo credo che su alcune scelte di sceneggiatura (soprattutto sul finale) sia pesato un po' il Smith pensiero esplicistato a fine conferenza romana (è importante che lo spettatore esca felice dalla sala), anche se quel finale è coerente con l'aspetto spiritual-religioso del resto del film.
| Qui infatti ci sono le discordanze con il mondo dipinto di Romero, dove al contrario non si riuscirà mai a trovare una vera causa né quindi una cura a ciò che accade, e la speranza di felicità è solo utopia. |
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SimoneNepo
![](/forum/images/star_03a.gif) Reg.: 12 Gen 2008 Messaggi: 59 Da: TORINO (TO)
| Inviato: 12-01-2008 17:32 |
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quote: In data 2008-01-12 16:05, gatsby scrive:io addirittura penso che la trappola in cui cade Smith possa essere stata anche di sua stessa fattura, la dimostrazione che a stare soli si possa impazzire (e quindi rientrerebbe, diventandone l'emblema, la scena madre di tutte quelle con i manichini), ma a parte questo, Smith può anche essersi sbagliato quando diceva che non c'era nulla di umano, non è infallibile e potrebbe anche fallire nelle considerazioni (così come fallisce quando crede che non ci sia una comunità di sopravvissuti).
A parte questo credo che su alcune scelte di sceneggiatura (soprattutto sul finale) sia pesato un po' il Smith pensiero esplicistato a fine conferenza romana (è importante che lo spettatore esca felice dalla sala), anche se quel finale è coerente con l'aspetto spiritual-religioso del resto del film. Quantomeno questo aspetto non è troppo calcato e l'uomo (in senso generale) che è stato causa del male è anche colui che con la ricera scientifica risolve quasi tutto. Non c'è una soluzione divina alla malattia, ma la divinità semplicemente, aiuta. Potevano fare ben di peggio.
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quoto, ora scrivo la recensione, sono appena tornato dalla sala, però a parte i commenti puramente tecnici che potrò fare in questo post ci sono ottimi spunti in questa discussione!
Tornato ora dal cinema.
Molto, ma molto bello, fa guerra a 28 giorni e 28 settimane dopo.
Angosciante, triste e romantico allo stesso stempo, crea fin da subito una tensione che dura fino alla fine del film, la storia è ben raccontata e non scade mai nel banale, inoltre per quanto mi riguarda quando ci sono animali nei film per me è sempre un grado di compassione in più.
Anche il finale che di solito è banale o stereotipato qui è diverso dalla stragrande linea di film horror-screamer-splatter.
La recitazione è ottima, Smith è promosso a pieni voti, certe volte ha delle espressioni davvero fantastiche, anche se ovviamente tutto il film gioca su di lui quindi è anche messo maggiormente in evidenza. Mediocre la ragazza alla fine, mi ha comunicato poco.
Ottima regia e fotografia, pulite, abbastanza classici i movimenti di macchina con qualche carrellata degna di nota.
Non mi pongo il problema del libro perchè per me letteratura e cinema sono due cose differenti, se un film mi piace e mi coinvolge non mi importa se riprende o no filo e per segno la narrazione letteraria.
Ho problemi per il voto, è molto vicino al 5 che significa capolavoro nel suo genere, ma mi trattengo e aspetto di vederlo una seconda volta, per ora gli do 4 come anche ai due film di Boyle.
Voto 1-6 = 4
_________________ Laggiù c'è qualcosa in agguato, e non è un uomo....moriremo tutti. |
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Nuvola87
![](/forum/images/star_05a.gif) Reg.: 18 Mag 2007 Messaggi: 578 Da: Torino (TO)
| Inviato: 12-01-2008 17:58 |
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quote: In data 2008-01-12 14:49, TomThom scrive:
quote: In data 2008-01-12 14:42, Chenoa scrive:
...Piuttosto ho notato un'incongruenza: inizialmente Neville racconta che questi esseri non hanno più nulla di umano, sono guidati dal solo istinto di sopravvivenza. Eppure la trappola ingegnata e l'attacco finale sono il frutto di un'intelligenza che di animalesco non ha proprio nulla!...
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A me è parso invece che l'attacco finale sia una pura e semplice dimostrazione dell'istinto del branco assetato di sangue...più animalesco di così...
| Animalesco in parte sì, ma anche no e mi sono basata su uno di quegli esseri, quello che probabilmente ha teso la trappola a Will Smith incazzatissimo con lui perchè gli aveva portato via la sua compagna, che era stata messa nella sala esperimenti per provare il nuovo vaccino che poi sarà la soluzione finale. Ora io non so se anche la vendetta sia un gesto animalesco, forse sì, forse no, però, se non erano più esseri umani, se vivevano basandosi solo più sul principio di sopravvivenza, non si sarebbero dovuti concentrare così tanto a riprendere quell'essere di sesso maschile incazzato con Will Smith, ma piuttosto tutto il branco, che invece sembra comparire sopratt verso la fine. Anzi, fossi stata la regista, probabilmente avrei messo qualche flashback o ripresa televisiva in più su loro che devastavano il mondo in quanto affamati.
PS Ri-Ciao Tom!
_________________ La vera felicità non dipende da fattori esterni. |
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Nuvola87
![](/forum/images/star_05a.gif) Reg.: 18 Mag 2007 Messaggi: 578 Da: Torino (TO)
| Inviato: 12-01-2008 17:58 |
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quote: In data 2008-01-12 14:42, Chenoa scrive:
quote: In data 2008-01-12 14:28, Nuvola87 scrive:
innanzi tutto non si capisce chi sia quella ragazza che lo salva e lo porta a casa in macchina insieme al fratellino piccolo. Chi è? Che cosa ha fatto nella vita oltre a dedicarsi alla croce rossa? Poi nel flashback in cui perde la famiglia che salgono sull'elicottero, ok muoiono a causa di uno scontro con l'altro elicottero, però dove si stavano dirigendo? E poi la moglie era veramente infetta o no?
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E' davvero importante sapere queste cose ai fini della storia?
Io non penso...
Piuttosto ho notato un'incongruenza: inizialmente Neville racconta che questi esseri non hanno più nulla di umano, sono guidati dal solo istinto di sopravvivenza. Eppure la trappola ingegnata e l'attacco finale sono il frutto di un'intelligenza che di animalesco non ha proprio nulla!
Comunque mi sono divertita, a fine pellicola, a ritrovare le analogie con la quadrilogia romeriana, disseminate qua e là. Come l'idea di un mutante "guida" (come ne La terra dei morti viventi), che prova emozioni (come Bub ne Il giorno degli zombi). Certo non ho letto il romanzo originale, quindi è possibile che a sua volta Romero si sia ispirato al libro.
Un'unico appunto, avrei preferito che gli esseri non fossero fatti tutti al computer, ne avrebbe giovato il realismo.
Per il resto gran film, sentivo tutta l'angoscia che viveva quotidianamente il protagonista.
| No effettivamente no, però, essendo una spettatrice abbastanza esigente quando vedo questo genere di film che sfociano nello psicologico divento veramente puntigliosa su tutto, insomma, sì, erano dettagli superflui e non importanti, però avrebbero potuto arricchire meglio la storia e forse farmela apprezzare un po' di più.
_________________ La vera felicità non dipende da fattori esterni. |
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GionUein
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 20 Mag 2003 Messaggi: 4779 Da: taranto (TA)
| Inviato: 12-01-2008 23:21 |
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quote: In data 2008-01-12 14:28, Nuvola87 scrive:
Vado un po' controcorrente a quello che si sta dicendo nel topic: questo film non mi è piaciuto; ok la recitazione di Will Smith è notevole, si è impegnato alla grande e si può proprio dire che non è male a recitare e si è distaccato dal ruolo del principe di Bel Air. La storia del film però non mi convince; è stata buona l'idea dell'uso dei flashback per non rendere la storia troppo banale, però ci sono delle parti che restano troppo oscure: innanzi tutto non si capisce chi sia quella ragazza che lo salva e lo porta a casa in macchina insieme al fratellino piccolo. Chi è? Che cosa ha fatto nella vita oltre a dedicarsi alla croce rossa? Poi nel flashback in cui perde la famiglia che salgono sull'elicottero, ok muoiono a causa di uno scontro con l'altro elicottero, però dove si stavano dirigendo? E poi la moglie era veramente infetta o no?
Ho trovato anche scontato il finale, anzi, credo sia la parte più brutta del film, dove lui alla fine si sacrifica e casualmente sorella e fratellino si salvano, trovano la colonia dei sopravvissuti e vissero felici e contenti... Insomma, mi aspettavo di più.
_________________
La vera felicità non dipende da fattori esterni.
[ Questo messaggio è stato modificato da: Nuvola87 il 12-01-2008 alle 14:29 ]
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Cara, devi esserti addormentata piu' volte durante la visione.
_________________ U N I T A C I N E F I L A |
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GionUein
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 20 Mag 2003 Messaggi: 4779 Da: taranto (TA)
| Inviato: 12-01-2008 23:23 |
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Deeproad
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 08 Lug 2002 Messaggi: 25368 Da: Capocity (CA)
| Inviato: 13-01-2008 09:20 |
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quote: In data 2008-01-12 15:33, igiul46 scrive:
quote: In data 2008-01-10 02:47, martalariz scrive:
A PROPOSITO : DOVE PRENDERÀ' IL CARBURANTE?
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Che domandone??!! bhe secondo me è piu facile trovarlo in una new york deserta che in una normale!! che dici?!
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In effetti... ma che poi, se proprio vogliamo buttarla sul realistico, ci sono tutta una serie di situazioni che, senza una costante manutenzione da parte dell'uomo, prima o poi finirebbero per distruggere il pianeta in tempi nemmeno troppo lunghi. Basti pensare alle centrali nucleari e via dicendo.
_________________ Le opinioni espresse da questo utente non riflettono necessariamente la loro immagine allo specchio. |
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kubrickfan
![](/forum/images/star_05a.gif) Reg.: 19 Dic 2005 Messaggi: 917 Da: gessate (MI)
| Inviato: 13-01-2008 09:37 |
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incredibilmente io e gats siamo d'accordo !
Trama: Robert Neville è scampato a una terribile tragedia di massa che ha coinvolto la popolazione mondiale, ed è apparentemente l'unico sopravvissuto integro di una New York abitata ormai soltanto da relitti umani che vagano senza pensieri e senza cognizione alla ricerca disperata di cibo con l'istinto di mordere ad ogni segno di vita. Il giorno con la luce del sole è sicuro perchè questi esseri sono fotosensibili, ma la notte la città diventa loro dominio. Con la sua fidata Sam, un cane lupo sopravvissuto all'epidemia, vaga continuamente mandando un messaggio per cercare dei sopravvissuti senzienti come lui ...
Commento: Will Smith (protagonista in passato di film catastrofici come Indipendence Day e dopo alcune convincenti prove come attore come in Alì che lo hanno portato ad avere una maggiore caratura artistica) è il protagonista unico di questo film “assolo” tratto dal romanzo di Richard Matheson da cui erano già stati tratti 2 film (uno con Vincent Price, L'ultimo uomo sulla terra, datato 1964 e Occhi bianchi sul pianeta terra datato 1975).
E finalmente, dopo tanti remake, rivisitazioni fiacche e vari lavori privi di vero interesse ripescati solo per una logica puramente commerciale per sfruttare idee del passato mancando quelle nuove, ecco arrivare un film di validissima caratura, ben interpretato da uno Smith crepuscolare nella sua solitudine (ottimi i dialoghi con i manichini e i duetti con la cagnetta Sam, tra l'altro bravissima e autentica attrice tanto quanto Smith, si potrebbe tornare ai tempi e alle citazioni di Cat Ballou in cui Lee Marvin disse che il cavallo recitò meglio di lui). La trama è lineare : un virus che doveva essere usato e distribuito per curare il cancro si trasforma e stermina la popolazione mondiale, i cui unici sopravvissuti sono degli esseri deformi privi di cervello e con il corpo fotosensibile alla luce (li potremmo definire una sorta di zombie-vampiri) e, nella città di New York, come essere senziente apparentemente solo Robert Neville. La grande mela è un misto di urbanizzazione resa a giungla, dove gli animali selvaggi vagano liberi in mezzo a cumuli di automobili accatastate. Di giorno Neville è alla ricerca di cibo e sostentamento, di notte si barrica nella sua casa bunker per non incorrere in brutti incontri alla strenua ricerca di una cura contro il terribile virus.
Questa che potrebbe sembrare una trama tanto lineare viene sviluppata in maniera egregia dalla sorprendente prova del regista Francis Lawrence, videoclipparo e autore in passato di Constantine con Keanu Reeves, che la rende carica di tensione, sviluppa benissimo il concetto della solitudine e aiutato da un coinvoltissimo protagonista proroga i coinvolgimenti emotivi con degli intelligenti flashback della vita che fu senza essere stucchevole o interrompente riguardo al progredire della storia .
Ci sentiamo subito dall'inizio all'interno dell'animo contrastato di questo sopravvissuto alla perenne ricerca di qualche altro essere umano che possa interagire con lui, vorremmo entrare nello schermo (citando Woody Allen al contrario con La rosa purpurea del Cairo) a dirgli di non mollare mai perchè noi ci siamo e abbiamo paura di questo futuro prossimo vicino che ci fa tanta paura (la vicenda è ambientata nel 2012 con il virus che si scatena inizialmente nel 2009). Si poteva pensare a fronte di questo nuovo remake che fosse solo un aggiornamento stantio delle tematiche espresse negli altri due film, che avrebbe upgradato la tecnologia per renderla confortevole alle nuove generazioni (che magari avrebbero sorriso di fronte alle peregrinazioni con martello e paletto di legno di Vincent Price preoccupato di non avere abbastanza benzina per tornare al rifugio sicuro), dotando di grandi apparecchiature il film incurante della sua anima. Invece no. Neville non è un Rambo o un Terminator, è un uomo tristemente solo addestrato quanto vogliamo (ex ufficiale dell'esercito) ma pieno di rimorsi e dolori di non aver trovato al momento giusto le soluzioni per impedire la catastrofe, e che la troppa solitudine riempita solo dai film in dvd (come nella mega citazione di Shrek che vorrebbe comunque dire che il cinema è un amico sempre presente, scompare chiunque o l'umanità ma il ricordo della sua esistenza è imperituro grazie alla settima arte) e dalla sua cagnetta Samantha. Lo spleen del dolore è tremendo, la lucidità di movimento viene a mancare molte volte per il vuoto delle certezze, portandolo a fare errori che potrebbero essere fatali. Tra l'altro gli effetti che visualizzano gli animali selvaggi in corsa e gli esseri umaniformi sono morbidi e ben fatti, si integrano bene nello sfondo anche se non ci si avvicina certo alla perfezione di altri lavori (notabile soprattutto in alcuni voli di stormi di uccelli), ma possiamo scusare tranquillamente alcune piccole sbavature che non notiamo minimamente tanto siamo presi dal fascino avvincente e dalla tensione della storia. Per carità, non che la tecnologia comunque non sia presente nel film (Neville è un ricercatore e di fatto usa pc e schermi piatti insieme ad avanzati sistemi di ricerca scientifica), ma non ne è un fattore predominante, rispettando il romanzo di Matheson (scientificamente ricercante che vedeva il protagonista andare in biblioteca ad informarsi come mai i vampiri erano sensibili alla luce e perchè reagissero all'aglio o morissero con il paletto di frassino) e incutendo allo spettatore la paura necessaria e dovuta senza mai esagerare nel voler blobbare all'estremo senza senso il visuale. Le trappole sono corde, l'esplorazione è a piedi e il senso di essere in una giungla primordiale piena di cemento del tutto presente, come dimostra la macchina sportiva dell'inizio abbandonata per un ben più congegnale fuoristrada nel proseguire. In definitiva godiamoci appieno questo film, con una ottima prova d'attore, che soddisferà sia chi cerca solo intrattenimento intelligente sia chi vuole avere una nuova versione di un romanzo e di film classici senza strapazzare nulla con pallidi upgrade, donando di base un lavoro pieno di coinvolgimento emotivo. Non siamo mai soli, ricordiamocelo, la chiave di tutto è in noi stessi.
_________________ non solo quentin ma nel nome di quentin...quentin tarantino project
QUENTIN TARANTINO PROJECT |
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Deeproad
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 08 Lug 2002 Messaggi: 25368 Da: Capocity (CA)
| Inviato: 13-01-2008 09:38 |
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quote: In data 2008-01-12 16:05, gatsby scrive:
ma a parte questo, Smith può anche essersi sbagliato quando diceva che non c'era nulla di umano, non è infallibile e potrebbe anche fallire nelle considerazioni
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Ma certo che si è sbagliato. Se non ricordo male proprio ne "L'ultimo uomo della Terra" veniva approfondito il discorso legato all'umanità dei mostri e alla mostruosità dell'uomo che il protagonista apprende gradualmente (non vorrei confondermi, l'ho visto molto tempo fa, ma mi pare di ricordar bene).
In questo film la questione viene appena accennata proprio in quella scena, quando sembra che Smith ancora non si renda conto della relativa umanità dei mostri. Cosa che poi invece si rivela essere una cantonata, in virtù sia della trappola, ma anche nel finale, quando lui urla di aver trovato una cura e di voler salvare tutti loro, laddove invece la loro priorità era quella di ottenere giustizia per tutte le morti che lui aveva causato (ricordate la scena in cui ci si sofferma sulle foto appese al muro dei cadaveri deceduti in seguito ai suoi esperimenti, no?).
Concetti qui dipinti in maniera sfuggente rispetto a "L'ultimo uomo della Terra", nell'ambito di un linguaggio attualizzato e maggiormente improntato all'azione. Sfuggenti, ma non casuali né tantomeno contraddittori.
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[ Questo messaggio è stato modificato da: Deeproad il 13-01-2008 alle 09:45 ] |
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SimoneNepo
![](/forum/images/star_03a.gif) Reg.: 12 Gen 2008 Messaggi: 59 Da: TORINO (TO)
| Inviato: 13-01-2008 12:06 |
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Infatti, l'incongruenza sul fatto che loro in effetti sono, almeno in parte intelligente significa solo che Smith ha sbagliato, cosa assolutamente possibile e che aggiunge veridicità al film, piuttosto ho trovato 1 po stereotipate le figure della ragazza e del bambino, per cambiare potevano mettere semplicemente un altro uono.
Anche la potenza effettiva dei mostri è un po troppo elevata, vabbeh che il virus ne potenzia le capacità etc etc, ma questi erano quasi superuomini...
Per ultimo, il fatto che si DEVE sempre mettere un cattivo piu cattivo degli altri...boh non so qui se lo potevano evitare...
Ma sono minuzie.
_________________
Laggiù c'è qualcosa in agguato, e non è un uomo....moriremo tutti.
[ Questo messaggio è stato modificato da: SimoneNepo il 13-01-2008 alle 12:06 ] |
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Deeproad
![](/forum/images/star_06a.gif) Reg.: 08 Lug 2002 Messaggi: 25368 Da: Capocity (CA)
| Inviato: 13-01-2008 14:37 |
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quote: In data 2008-01-13 12:06, SimoneNepo scrive:
Anche la potenza effettiva dei mostri è un po troppo elevata, vabbeh che il virus ne potenzia le capacità etc etc, ma questi erano quasi superuomini...
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Ovviamente nessun essere umano, per quanto potenziato, avrebbe potuto spaccare una vetrata di quel tipo a testate senza frantumarsi le ossa. Ma in fondo i discorsi sull'attendibilità lasciano sempre il tempo che trovano, personalmente preferisco dare rilievo ai contenuti.
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Nuvola87
![](/forum/images/star_05a.gif) Reg.: 18 Mag 2007 Messaggi: 578 Da: Torino (TO)
| Inviato: 13-01-2008 15:57 |
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quote: In data 2008-01-12 23:21, GionUein scrive:
quote: In data 2008-01-12 14:28, Nuvola87 scrive:
Vado un po' controcorrente a quello che si sta dicendo nel topic: questo film non mi è piaciuto; ok la recitazione di Will Smith è notevole, si è impegnato alla grande e si può proprio dire che non è male a recitare e si è distaccato dal ruolo del principe di Bel Air. La storia del film però non mi convince; è stata buona l'idea dell'uso dei flashback per non rendere la storia troppo banale, però ci sono delle parti che restano troppo oscure: innanzi tutto non si capisce chi sia quella ragazza che lo salva e lo porta a casa in macchina insieme al fratellino piccolo. Chi è? Che cosa ha fatto nella vita oltre a dedicarsi alla croce rossa? Poi nel flashback in cui perde la famiglia che salgono sull'elicottero, ok muoiono a causa di uno scontro con l'altro elicottero, però dove si stavano dirigendo? E poi la moglie era veramente infetta o no?
Ho trovato anche scontato il finale, anzi, credo sia la parte più brutta del film, dove lui alla fine si sacrifica e casualmente sorella e fratellino si salvano, trovano la colonia dei sopravvissuti e vissero felici e contenti... Insomma, mi aspettavo di più.
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La vera felicità non dipende da fattori esterni.
[ Questo messaggio è stato modificato da: Nuvola87 il 12-01-2008 alle 14:29 ]
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Cara, devi esserti addormentata piu' volte durante la visione.
| Ahaha no, no anzi molte scene mi hanno tenuta ben sveglia tipo quando il cane Samantha entra nel palazzo buio e poi spuntano gli esseri, perchè l'adrenalina non manca in questa pellicola, però boh, ripeto che cmq mi aspettavo di più, soprattutto alla fine.
_________________ La vera felicità non dipende da fattori esterni. |
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mahhhhh
![](/forum/images/star_04a.gif) Reg.: 01 Set 2007 Messaggi: 122 Da: milano (MI)
| Inviato: 13-01-2008 21:32 |
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Premetto di non averlo ancora visto, ma mio padre sì e dopo avergli un po' raccontato le opinioni che ho letto qui, mi ha detto che tutta 'sta profondità non l'ha proprio colta.
Come dice sempre lui " é un bell'action movie che non ti annoia". |
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Salentinu
![](/forum/images/star_02a.gif) Reg.: 05 Gen 2008 Messaggi: 18 Da: afakistan (es)
| Inviato: 14-01-2008 01:23 |
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quote: In data 2008-01-13 15:57, Nuvola87 scrive:
quote: In data 2008-01-12 23:21, GionUein scrive:
quote: In data 2008-01-12 14:28, Nuvola87 scrive:
Vado un po' controcorrente a quello che si sta dicendo nel topic: questo film non mi è piaciuto; ok la recitazione di Will Smith è notevole, si è impegnato alla grande e si può proprio dire che non è male a recitare e si è distaccato dal ruolo del principe di Bel Air. La storia del film però non mi convince; è stata buona l'idea dell'uso dei flashback per non rendere la storia troppo banale, però ci sono delle parti che restano troppo oscure: innanzi tutto non si capisce chi sia quella ragazza che lo salva e lo porta a casa in macchina insieme al fratellino piccolo. Chi è? Che cosa ha fatto nella vita oltre a dedicarsi alla croce rossa? Poi nel flashback in cui perde la famiglia che salgono sull'elicottero, ok muoiono a causa di uno scontro con l'altro elicottero, però dove si stavano dirigendo? E poi la moglie era veramente infetta o no?
Ho trovato anche scontato il finale, anzi, credo sia la parte più brutta del film, dove lui alla fine si sacrifica e casualmente sorella e fratellino si salvano, trovano la colonia dei sopravvissuti e vissero felici e contenti... Insomma, mi aspettavo di più.
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La vera felicità non dipende da fattori esterni.
[ Questo messaggio è stato modificato da: Nuvola87 il 12-01-2008 alle 14:29 ]
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Cara, devi esserti addormentata piu' volte durante la visione.
| Ahaha no, no anzi molte scene mi hanno tenuta ben sveglia tipo quando il cane Samantha entra nel palazzo buio e poi spuntano gli esseri, perchè l'adrenalina non manca in questa pellicola, però boh, ripeto che cmq mi aspettavo di più, soprattutto alla fine.
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ehhm...mi sa ke gion si riferiva al fatto che le domande che ponevi trovano tutte risposta nel film...
la ragazza che lo salva si presenta e dice che era un'immune come lui e che ha sentito il suo messaggio alla radio e si era presentata al porto... (ma proprio quel giorno lui non c era andato a causa della morte del cane...)
poi la moglie ha ripetuto il test ed è risultata negativa... dunkue NON INFETTA... secondo me quella scena ce l'hanno aggiunta giusto per mostrare quanti non-infetti potrebbero essere stati blocchati per sbaglio...
... stavano andando dalla zia lo ripetono ca. 10 volte in macchina..si deduce che la zia abiti abbastanza lontano in un luogo "sicuro"...
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you're words are poison!
[ Questo messaggio è stato modificato da: Salentinu il 14-01-2008 alle 01:25 ] |
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