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Before the devil knows you're dead (Onora il padre e la madre) - sidney lumet |
pkdick
 Reg.: 11 Set 2002 Messaggi: 20557 Da: Mercogliano (AV)
| Inviato: 29-03-2008 18:25 |
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tra l'altro mia sorella bazzicando le discussioni di imdb ha riscontrato che il 98% degli americani si è interessato unicamente a quella scena
_________________ Quattro galìne dodicimila |
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kagemusha
 Reg.: 17 Nov 2005 Messaggi: 1135 Da: roma (RM)
| Inviato: 30-03-2008 18:31 |
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Bellissima questa tragedia greca aggiornata al mito del successo e alla logica dei soldi della contemporaneità americana.
Lancinante e implacabile saggio sulla spontaneità disarmante della cattiveria umana che non diventa mai cinismo programmatico e fasullo come per esempio in "non è un paese per vecchi" dei Coen, film con il quale l'opera di Lumet condivide più di un punto, ma che supera con goleada.
regia classica ma moderna insieme, stile perfetto, sceneggiatura ottima e attori di una bravura commovente.
[ Questo messaggio è stato modificato da: kagemusha il 30-03-2008 alle 18:40 ] |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 31-03-2008 02:47 |
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quote: In data 2008-03-29 18:25, pkdick scrive:
tra l'altro mia sorella bazzicando le discussioni di imdb ha riscontrato che il 98% degli americani si è interessato unicamente a quella scena
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Anche noi italiani ci recammo in massa a vedere Ultimo tanfo a Parigi, fondamentalmente per quella storia del burro... forse spinti da curiosità "mediterranea".., da grandi culturi dell'olio d'oliva quali siamo.
p.s. - per una volta che mi rileggo.., ho scritto tanfo invece di tango... giuro che non l'ho fatto apposta, lo lascio potrebbe essere la voce dell'inconscio... |
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Nietzsche
 Reg.: 03 Ago 2007 Messaggi: 2264 Da: smaramaust (BZ)
| Inviato: 01-04-2008 09:03 |
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quote: In data 2008-03-31 02:47, AlZayd scrive:
quote: In data 2008-03-29 18:25, pkdick scrive:
tra l'altro mia sorella bazzicando le discussioni di imdb ha riscontrato che il 98% degli americani si è interessato unicamente a quella scena
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Anche noi italiani ci recammo in massa a vedere Ultimo tanfo a Parigi, fondamentalmente per quella storia del burro... forse spinti da curiosità "mediterranea".., da grandi culturi dell'olio d'oliva quali siamo.
p.s. - per una volta che mi rileggo.., ho scritto tanfo invece di tango... giuro che non l'ho fatto apposta, lo lascio potrebbe essere la voce dell'inconscio...
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tra l altro ieri sera avevo finalmente deciso di guardare sto ultimo tango a parigi, ma l ho piantato a metà...non ce l ho fatta..che pizza!
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kagemusha
 Reg.: 17 Nov 2005 Messaggi: 1135 Da: roma (RM)
| Inviato: 01-04-2008 14:07 |
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Renford
 Reg.: 18 Gen 2008 Messaggi: 20 Da: Milano (MI)
| Inviato: 02-04-2008 12:37 |
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grande film,
trovo abbastanza interessante la caratterizzazione dei personaggi femminili: si passa da personaggi a cui è dedicato pochissimo spazio come la madre, di cui si sa solo che ha una buona mira oppure la sorella, che viene interrogata solo per sapere dei fratelli maschi, a personaggi piatti e negativi: la poco amichevole ex moglie o la Tomei, comicamente imbecille.
Lumet non ha proprio tempo da dedicare alle donne del suo film, forse perchè troppo impegnato a spiegarci quanto disgraziati e perdenti siano gli uomini, di più: solo donne mediocri possono far parte del mondo dei fratelli Andy e Hank e questo perchè i due sono palesemente incapaci di riconoscere e scegliere parner in gamba.
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quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 02-04-2008 18:41 |
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quote: In data 2008-04-02 12:37, Renford scrive:
la Tomei, comicamente imbecille.
| Il personaggio della Tomei secondo me, non è nè comico nè imbecille.Forse il doppiaggio italiano l'ha un po' penalizzata...non ho visto la versione originale.
A me è sembrata una donna che ha un gan bisogno di sentirsi desiderata (forse non solo sessualmente), riconosciuta.
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 02-04-2008 alle 18:42 ] |
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liliangish
 Reg.: 23 Giu 2002 Messaggi: 10879 Da: Matera (MT)
| Inviato: 02-04-2008 19:25 |
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quentin84
 Reg.: 20 Lug 2006 Messaggi: 3011 Da: agliana (PT)
| Inviato: 02-04-2008 20:13 |
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quote: In data 2008-04-02 19:25, liliangish scrive:
comunque della Tomei si può dire tutto, tranne che sia piatta...
| Sono d'accordo |
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TomThom
 Reg.: 07 Giu 2007 Messaggi: 2099 Da: Mogliano Veneto (TV)
| Inviato: 02-04-2008 21:36 |
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Che donna, la Marisa... |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 03-04-2008 02:15 |
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quote: In data 2008-04-02 18:41, quentin84 scrive:
Il personaggio della Tomei secondo me, non è nè comico nè imbecille.
Forse il doppiaggio italiano l'ha un po' penalizzata...non ho visto la versione originale.
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Senza il forse e senza un po'..,il doppiaggio l'ha decisamente trasformata, affibiandole una cadenza di voce melensa che non corrisponde affatto al carattere e ruolo del personaggio, ed ovviamente al modo di recitare con la voce dell'attrice stessa.
Negli altri personaggi l'elemento "alieno" si nota di meno, ma, prendiamo Hoffman, la sua voce originale è un altro pianeta, nelle micro e macro "inflessioni", nelle sfumature, soprattutto, che spesso fanno la differenza... Il doppiaggio è sempre "criminale".., magari da arresti domiciliari e con tutte le attenuanti del caso.., ma di guai ne combina assai! In questo caso quasi ribalta un personaggio...
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel
[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 03-04-2008 alle 02:17 ] |
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Renford
 Reg.: 18 Gen 2008 Messaggi: 20 Da: Milano (MI)
| Inviato: 03-04-2008 10:07 |
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quote: In data 2008-04-02 18:41, quentin84 scrive:
quote: In data 2008-04-02 12:37, Renford scrive:
la Tomei, comicamente imbecille.
| Il personaggio della Tomei secondo me, non è nè comico nè imbecille.Forse il doppiaggio italiano l'ha un po' penalizzata...non ho visto la versione originale.
A me è sembrata una donna che ha un gan bisogno di sentirsi desiderata (forse non solo sessualmente), riconosciuta.
[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 02-04-2008 alle 18:42 ]
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io farei un distinguo: una cosa è la tua opinione sul personaggio su cui non mi permetto di dissentire, un'altra e l'immagine del personaggio che vuole trasmetterci Lumet che è assai meno soggettiva:
http://www.popentertainment.com/tomei.htm
una scena come quella dell'addio con Hoffman con quel trolley trascinato maldestramente su due rampe di scale e la comica richiesta di denaro per il taxi è fatta per farci capire quanto "dingbat" è il personaggio interpretato dalla Tomei.
Il fatto che poi, come giustamente osservi, soffra, non le impedisce di essere un imbecille. |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 03-04-2008 15:48 |
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Non vedo perchè una donna come il peronaggio interpretato dalla Tomei, che sente su di sè il male di vivere, in un mondo di alienati, dovrebbe essere una imbecille per il solo fatto che in momento di grande tensione, e forse dolore, se ne esce con una battuta involontariamente comico-ironico-patetica. Succede anche nei migliori funerali...
Io ravviso un fondo di tenerezza che sfocia nella com-passione. Il personaggio della Toemei (come tutte le figure femminili del film) è invero molto dignitoso e a suo modo forte. Lei era in fondo il "collante" tra i due fratelli bamboccio (quelli si) e di un'intera situazione familiare in precario equilibrio. Uscita lei di scena, rimasti soli i f.lli bambocci, la situazione precipita.
Nella versione originale questo si capisce meglio anche dal tono asciutto, tutt'altro che melenso come da doppiaggio, della vera voce della Tomei. Di una sensualità, come sua la "fugura", davvero "inquietante"...
[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 03-04-2008 alle 15:53 ] |
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Renford
 Reg.: 18 Gen 2008 Messaggi: 20 Da: Milano (MI)
| Inviato: 03-04-2008 17:29 |
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CONTIENE SPOILER
mi sembra che la scena dell'addio non sia l'unica nella quale ci viene spiegato chi è Gina. Ho trovato abbastanza interessante anche quella immediatamente dopo il funerale, in macchina con Hoffman. A inizio film subito dopo la scopata, Gina sembra in qualche modo realmente interessata al marito e gli chiede cosa pensa, la domanda verrà invano reiterata più volte nel corso del film. Beh, nella scena in macchina Hoffman DICE esattamente cosa pensa e a quel punto Lumet ci regala dei formidabili primi piani di Gina, totalmente incapace di avere a che fare col marito in termini di reale comunicazione. Ci sono molti sentimenti che passano sul volto della bravissima Tomei: imbarazzo, fastidio, frustrazione, paura, la compassione (che tu ravvisi)mi pare ci sia in scarsissima quantità. |
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AlZayd
 Reg.: 30 Ott 2003 Messaggi: 8160 Da: roma (RM)
| Inviato: 04-04-2008 12:00 |
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Qualche spicciola considerazione sulla storia, su ciò che emerge dalla supefice, dove la vera partita si gioca nel profondo ...
E' infatti, come dicevo, la moglie ad essere interessata al marito, e non il marito alla moglie, la quale avrebbe potuto rappresentare la "salvezza" dell'uomo se costui non fosse stato a tutt'altre losche faccende affaccendato.
Esemplare in tal senso la scena iniziale, la commozione della donna, l'onanismo dell'uomo che riesce ad esprimere sessualità ed affetti soltanto in un contesto esotico-vacanziero, nella fuga dalla vita reale, dai sensi di colpa e di odio, dalle frustrazioni e ambizioni sbagliate, dai sentimenti troppo intensi che lo sopraffanno, che non può permettersi. Quello della Tomei non è un ruolo da dark lady, secondo il classico schema del "genere, bensi il ritratto di una donna "reale" - in un contesto narrativo realistico ed insieme trasfigurato -, pur con le sue debolezze, forse umiliata e trascurata, sicuramente dolente ed autentica, in un paradigmatico contesto sociale e famigliare devastato e perverso. Non è il riratto di una donna imbecille.
Ci sarebbe da indagare meglio (ma personalmente preferirei seguitare a "leggere£ tale aspetto in maniera pre-logica, dove ciò che mi affascina del film è il suo essere pura forma del linguaggio cinematografico) in quello scenario di "complessi" che affondano le radici nelle antiche ragedie "classiche", sulla ragione del tradimento "incestuoso" con il fratello. In ogni caso Lumet (l'intera pellicola, ogni aspetto di quella, anche quello testuale e sotto-testuale, si srotola con salvifico "distacco") si limita genialmente a suggerire, mai a definire significati etico-morali e psichici con prese di posizioni nette ed univoche. Qui comanda il cinema, non la letteratuta, il teatro, la soci(psic)ologia, come nella migliore tradizione cinematografica che ha già affrontato queste tematiche con la macchina da presa che, preso quello a pretesto, fa cinema e non testo.
L'incomunicabilità tra i coniugi - che emerge anche nella scena in macchina, dove il personaggio della Tomei viene essenzialmente caratterizzato con la sola forza dell'immagine, con quei bellissimi primi piani, come da te giustamente evidenziato - si cela nell'uomo, non nella donna che induce in noi spettatori pietas con-passione, che non è mera pelosa pena o pietà. Parlavo infatti della nostra "cum passio", non della sua per il marito, che pure alberga, da costui non riconosciuta, in Gina. |
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