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Autore John Rambo di Sylvester Stallone
Marcos

Reg.: 10 Lug 2003
Messaggi: 3463
Da: Tarquinia (VT)
Inviato: 04-03-2008 12:30  
quote:
In data 2008-03-01 20:42, eltonjohn scrive:
Comunque c'è poco da fare, i migliori doppiatori sono quasi tutti romani, ma Proietti che doppia Stallone non ce lo vedo...anzi non ce lo sento




Riduardati "ROCKY" del 1976 e "F.I.S.T." del 1978, poi ne riparliamo!

Marcos
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Salve, sono Marcos.

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rockyeye


Reg.: 31 Gen 2007
Messaggi: 105
Da: catania (CT)
Inviato: 04-03-2008 13:05  
John Rambo non è più tornato a casa. L'ex reduce del Vietnam vive al confine tra la Tailandia e la Birmania e risale il fiume Salween per cacciare serpenti velenosi. L'ozio catartico del guerriero è turbato da un gruppo di missionari laici, guidati dalla bionda e idealista Sarah Miller, che vorrebbe raggiungere e soccorrere alcuni villaggi birmani vessati da un sadico regime militare. La missione di pace verrà duramente interrotta dai soldati di Burma. Messo insieme un esercito di mercenari, Rambo e compagni si imbarcheranno in un'impresa (apparentemente) suicida.
"Non si può vivere tutta la vita sopra una sella, bisogna fermarsi da qualche parte…" e così anche John Rambo ha trovato un luogo fisico e una condizione dell'anima dove cominciare progressivamente a invecchiare. Ma poi Stallone lo ha stanato e lo ha motivato con nuovi sviluppi narrativi. Così Rambo è tornato, sempre più stanco, sempre più in crisi... Con la chiamata alle armi ritorna pure l'incubo della rimozione esplicitata dall'attore-regista attraverso l'evidenza del flashback, che rinnova al giovane spettatore come al vecchio e nostalgico, le vite precedenti del reduce belligerante del cinema americano anni Ottanta.
Il John Rambo ritrovato del titolo è una maschera (di dolorose metamorfosi) la cui referenza deve essere cercata all'interno del genere (quello dei "soldati in azione" dell'action movie degli anni Ottanta) e non rispetto alla società che la produce. L'eroe in action di Stallone, lanciato contro l'esercito militare birmano che da sessant'anni uccide, tortura, stupra, umilia e mutila la popolazione Karen, è fuori tempo massimo ma proprio per questo commovente e nostalgico: un corpo votato a tutte le esperienze del dolore e a ragione di questo capace di suscitare un sentimento di malinconica compassione. John Rambo è "il nostro che arriva" da un passato leggendario in un presente ordinario che non prevede la possibilità di esistenza dell'eroe. Soddisfatto il desiderio di catarsi dello spettatore con l'orribile punizione che occorrerà al perfido antagonista, Rambo lascia il passo alla modernizzazione incipiente, imboccando solitario la strada di casa, meta e figura fondamentale del cinema americano. Come Rocky, anche Rambo esce di scena recuperando nome e identità.

CAPOLAVORO


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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 04-03-2008 13:23  
quote:
In data 2008-03-02 22:36, Marco82 scrive:
sul fatto che Stallone sia stato doppiato male sono d'accordo (basta anche solo sentire i trailer originali per capire la differente intonazione delle battute), ma sul fatto che Amendola fosse un bravo doppiatore...
doppiava tutti uguali, se ne fregava del personaggio e del suo modo di fare e dava a tutti la stessa intonazione di voce...a me sinceramente non è mai piaciuto

[ Questo messaggio è stato modificato da: Marco82 il 02-03-2008 alle 22:38 ]



Non vale solo per Amendola, tutti i doppiatori hanno un'impronta riconoscibile, fatta salva qualche diversa ma trascurabile sfumatura nell'intonazione, in tutti i personaggi doppiati.
Inoltre, anche il miglior doppiaggio di questo mondo è sempre e comunque una forzatura, un elemento estraneo che penalizza ogni film, in misura maggiore o minore a seconda dell'importanza del film stesso. Con un giocattolone blockbuster me ne sbatto se sia doppiato o meno, ed è il caso di questo Rambo che ha tuttavia del buono ma che a mio avviso più di 6, 6,5 (non mi piace dare i voti, ma giusto per rendere l'idea) non merita.

Il doppiaggio, infine, penalizza tutti i personaggi di un film, anche il più marginale, non solo i protagonisti.




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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 04-03-2008 13:50  
Io invece ritengo che il doppiaggio sia inevitabile, prima di tutto perchè la lingua originale non è quasi mai ben conosciuta ai più ( e non parlo ovviamente solo dei film USA), secondo perchè nel tentativo di leggere le didascalie in italiano ti perdi praticamente tutto del film e ciò ovviamente è penalizzante. Abbiamo in Italia degli ottimi doppiatori che a loro volta sono anche ottimi attori (che purtroppo devono accontentarsi del doppiaggio perchè i cosi detti attori veri e propri, che sono sempre gli stessi, ormai occupano la piazza e non si sa bene attraverso quali oscuri meccanismi, ma forse l'attuale leader del PD ne sa qualcosa.... ) perchè non utilizzarli?

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Perchè non gli hai sparato? Perchè?..Perchè è un mio amico

[ Questo messaggio è stato modificato da: eltonjohn il 04-03-2008 alle 13:50 ]

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Marco82

Reg.: 02 Nov 2003
Messaggi: 924
Da: Lodi (LO)
Inviato: 04-03-2008 18:05  
no io non sono d'accordo nè con AlZayd nè con eltonjohn.
il doppiaggio ha un valore fondamentale in questo film proprio perchè uno come Rambo, in perfetta "copia" dell'eroe eastwooddiano, parla poco e quel poco che dice deve essere riportato esattamente così com'è, altrimenti si perde il senso di quel poco che dice.
esempio: la scena in cui Stallone dice "quando hai la guerra nel sangue, uccidere è facile come respirare" nell'idea originale della sceneggiatura veniva detta da Rambo a Sarah durante un dialogo dentro l'officina dove lui lavora. quando Rambo la diceva, mimando anche un leggero "no" con la testa, la pronunciava con un tono secco e distaccato, quasi a mostrargli in maniera anche fin troppo "esagerata" cosa lui pensa della vita umana.
trasformata invece così com'è arrivata a noi nelle sale, laddove quel dialogo è invece diventato una voce fuori campo, il doppiatore italiano l'ha pronunciata con una voce calma e "calda", che fa intendere quasi che Rambo lo stia dicendo fra sè e sè, cosa che ovviamente è totalmente stupida in quanto Rambo lo sa benissimo chi è, non ha certo bisogno di ricordarselo da solo.
un doppiaggio brutto come in quel caso va proprio a inficiare sulla qualità del film, quindi doppiare per me è sbagliato a prescindere dal tipo o dal genere del film.

per quanto riguarda quello che dice eltonjohn: io mi sono abituato fin da piccolo guardando mtv a leggere le interviste dei miei cantanti preferiti sottotitolate, qualche anno e ormai non ci faccio neanche più caso, mezzo secondo per leggere il sottotitolo e poi torno con lo sguardo sul volto dell'attore. non mi perdo mai nulla e sono più che sicuro che la mia vista non abbia niente di eccezionale. se tutti ci abituiremmo a fare così, potremmo vedere tutti i film in lingua originale sottotitolata...pensa che figata!
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"1..2..3..4..5..e 6...sei...numero perfetto..."
"ma non era 3, il numero perfetto?"
"sì, ma io ho sei colpi quì dentro..."

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quentin84

Reg.: 20 Lug 2006
Messaggi: 3011
Da: agliana (PT)
Inviato: 04-03-2008 20:43  
quote:
In data 2008-03-04 18:05, Marco82 scrive:

il doppiaggio ha un valore fondamentale in questo film proprio perchè uno come Rambo, in perfetta "copia" dell'eroe eastwooddiano, parla poco e quel poco che dice deve essere riportato esattamente così com'è



"Perfetta copia dell'eroe eastwoodiano"??? Sei sicuro?
L'Eastwood dei film di Leone, ma,credo, anche l'ispettore Callaghan, era dotato di un'ironia, un sarcasmo che Rambo non mi sembra possedere...poi magari mi sbaglio: non sono un grande fan di Rambo e posso non essermi accorto della sua ironia.
Senza contare il fatto che Eastwood è stato diretto da gente del calibro di Sergio Leone e Don Siegel e non credo si possa dire lo stesso di Stallone/Rambo con tutto il rispetto per chi ama questo personaggio

[ Questo messaggio è stato modificato da: quentin84 il 04-03-2008 alle 20:44 ]

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 05-03-2008 00:49  
quote:
In data 2008-03-04 13:50, eltonjohn scrive:
Io invece ritengo che il doppiaggio sia inevitabile, prima di tutto perchè la lingua originale non è quasi mai ben conosciuta ai più ( e non parlo ovviamente solo dei film USA), secondo perchè nel tentativo di leggere le didascalie in italiano ti perdi praticamente tutto del film e ciò ovviamente è penalizzante. Abbiamo in Italia degli ottimi doppiatori che a loro volta sono anche ottimi attori (che purtroppo devono accontentarsi del doppiaggio perchè i cosi detti attori veri e propri, che sono sempre gli stessi, ormai occupano la piazza e non si sa bene attraverso quali oscuri meccanismi, ma forse l'attuale leader del PD ne sa qualcosa.... ) perchè non utilizzarli?

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[ Questo messaggio è stato modificato da: eltonjohn il 04-03-2008 alle 13:50 ]



Sul doppoaggio le opinioni sono sempre state molto divergenti. Vero che possono distrarre dalla visione, i sottotitoli, vero anche che questo è vero anche perchè ni italiani non siamo abituati a leggere i sottotitoli senza perdere l'immagine, sarà vero tutto quello che vuoi, ma alla fine la prova del nove è guardarsi un film in lingua originale e far caso alla differenza.

Questa del doppiaggio resta comunque una questione assai controversa che divide parecchio, non mi dilungo ci dovrebbe essere un topic in cui se ne discusse parecchio.
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 05-03-2008 01:06  
quote:
In data 2008-03-04 18:05, Marco82 scrive:
no io non sono d'accordo nè con AlZayd nè con eltonjohn.
il doppiaggio ha un valore fondamentale in questo film proprio perchè uno come Rambo, in perfetta "copia" dell'eroe eastwooddiano, parla poco e quel poco che dice deve essere riportato esattamente così com'è, altrimenti si perde il senso di quel poco che dice.
esempio: la scena in cui Stallone dice "quando hai la guerra nel sangue, uccidere è facile come respirare" nell'idea originale della sceneggiatura veniva detta da Rambo a Sarah durante un dialogo dentro l'officina dove lui lavora. quando Rambo la diceva, mimando anche un leggero "no" con la testa, la pronunciava con un tono secco e distaccato, quasi a mostrargli in maniera anche fin troppo "esagerata" cosa lui pensa della vita umana.
trasformata invece così com'è arrivata a noi nelle sale, laddove quel dialogo è invece diventato una voce fuori campo, il doppiatore italiano l'ha pronunciata con una voce calma e "calda", che fa intendere quasi che Rambo lo stia dicendo fra sè e sè, cosa che ovviamente è totalmente stupida in quanto Rambo lo sa benissimo chi è, non ha certo bisogno di ricordarselo da solo.
un doppiaggio brutto come in quel caso va proprio a inficiare sulla qualità del film, quindi doppiare per me è sbagliato a prescindere dal tipo o dal genere del film.

per quanto riguarda quello che dice eltonjohn: io mi sono abituato fin da piccolo guardando mtv a leggere le interviste dei miei cantanti preferiti sottotitolate, qualche anno e ormai non ci faccio neanche più caso, mezzo secondo per leggere il sottotitolo e poi torno con lo sguardo sul volto dell'attore. non mi perdo mai nulla e sono più che sicuro che la mia vista non abbia niente di eccezionale. se tutti ci abituiremmo a fare così, potremmo vedere tutti i film in lingua originale sottotitolata...pensa che figata!




Comunque, a prescindere dal giudizio filmico, il mio più tiepido del tuo, concordo con te su quanto dici sul doppiaggio, sul fatto che un doppiaggio sbagliato (dove anche il migior doppiaggio in un certo senso lo è) può penalizzare un film. Certo.., se un film è brutto o bello.., alla fine tale resta, anche con il meglio o peggior doppiaggio, però si dovrebbe sempre rispettare l'intenzione dell'autore.

L'altro giorno ho rivisto Onora il padre e la madere di S. Lumet doppiato. Lo avevo visto in originale alla Festa di Roma e, nonostante l'ottimo cast di doppiatori, il film - che resta pur sempre un capolavoro -ci rimette. Alla bravissima (e, diciamolo pure, bonissima, ora che è un po' più matura...) Marisa Tomei, è toccata una voce un po' da svampitella, mentre interpreta il ruolo di una donna controversa ma tutt'altro che bellocchia e sprovveduta. Questa cosa mi ha dato fastidio, perchè questo doppiaggio, quantunque tecnicamente perfetto, penalizza l'arte di quella attrice.
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oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 05-03-2008 09:01  
quote:
In data 2008-03-05 00:49, AlZayd scrive:
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In data 2008-03-04 13:50, eltonjohn scrive:
Io invece ritengo che il doppiaggio sia inevitabile, prima di tutto perchè la lingua originale non è quasi mai ben conosciuta ai più ( e non parlo ovviamente solo dei film USA), secondo perchè nel tentativo di leggere le didascalie in italiano ti perdi praticamente tutto del film e ciò ovviamente è penalizzante. Abbiamo in Italia degli ottimi doppiatori che a loro volta sono anche ottimi attori (che purtroppo devono accontentarsi del doppiaggio perchè i cosi detti attori veri e propri, che sono sempre gli stessi, ormai occupano la piazza e non si sa bene attraverso quali oscuri meccanismi, ma forse l'attuale leader del PD ne sa qualcosa.... ) perchè non utilizzarli?

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[ Questo messaggio è stato modificato da: eltonjohn il 04-03-2008 alle 13:50 ]



Sul doppoaggio le opinioni sono sempre state molto divergenti. Vero che possono distrarre dalla visione, i sottotitoli, vero anche che questo è vero anche perchè ni italiani non siamo abituati a leggere i sottotitoli senza perdere l'immagine, sarà vero tutto quello che vuoi, ma alla fine la prova del nove è guardarsi un film in lingua originale e far caso alla differenza.




per forza.
La recitazione è prima di tutto pantomima e chiaramente con un doppiaggio decontestualizzante, il risultato e drammatico. Basti pensare, ad esempio, ai film asiatici dove tutto il recitare ruota attorno ad una danza muscolare e corporale degli attori. Il doppiaggio occidentale non ha senso di esistere, proprio per mancanza totale di affinità tra gli idiomi e tra il modo di porli in essere con tratti somatici non decontestualizzabili.
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Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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Marco82

Reg.: 02 Nov 2003
Messaggi: 924
Da: Lodi (LO)
Inviato: 05-03-2008 14:10  
quote:
In data 2008-03-04 20:43, quentin84 scrive:
L'Eastwood dei film di Leone, ma,credo, anche l'ispettore Callaghan, era dotato di un'ironia, un sarcasmo che Rambo non mi sembra possedere...


ma infatti io non mi riferivo a quel momento dell'"evoluzione" del personaggio, mi riferivo a quando eastwood ha iniziato a prendere in mano il suo stesso personaggio e, appunto, ad "evolverlo", esattamente come ha fatto stallone con rocky e rambo.
questo rambo in particolare mi ricorda moltissimo william munny; un personaggio ormai invecchiato, che non vuole più riprendere la veste da "uomo che riesce sempre a cavarsela" come era un tempo (rambo addirittura pagherebbe i pirati birmani pur di non ucciderli!) anche se contemporaneamente lo "sente" che è rimasto il figlio di puttana che è sempre stato. quasi come se fosse un passato che non vuole più ricordare, ecco. poi vabbè parlare del personaggio eastwooddiano richiederebbe un sacco di tempo e questo non è il topic adatto, ma le similitudini ci sono eccome.

quote:
In data 2008-03-05 09:01, oronzocana scrive:
Il doppiaggio occidentale non ha senso di esistere


assolutamente d'accordo!
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"1..2..3..4..5..e 6...sei...numero perfetto..."
"ma non era 3, il numero perfetto?"
"sì, ma io ho sei colpi quì dentro..."

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