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Autore Into the Wild - Sean Penn
AtIpIcA

Reg.: 04 Gen 2007
Messaggi: 4177
Da: Milano (MI)
Inviato: 07-02-2008 10:21  
quando sono uscita dal cinema anche io ho pnsato che era... troppo! per toppe cose, ma poi rimuginandoci sopra un attimo l'ho trovato semplicemente meraviglioso. i paesaggi, i personaggi incontrati lungo la strada, il punto di vista di un uomo che vive esattamente al contrario del resto della sua popolazione. Stilisticamente l'ho trovato assolutamente perfetto.. nonostante alcuni dettagli fossero stati trascurati.
avevo già sentito la colonna sonora, ma fine a se stessa non mi aveva dato le stesse emozioni che scaturisce durante la visione del film.
avrei apprezzato una qualche inquadratura di mappe o cartine per seguire il percorso che ha portato dalla virginia in alaska.
in generale sono pienamente soddisfatta!

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oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 08-02-2008 18:40  
D'accordo sulle obiezioni di alzyad (e di sandro): è un film forse molto costruito e poco istintivo, poco "wild". Però emotivamente è molto presente: grandissimo film.
_________________
Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 08-02-2008 19:10  
continuo a non aver visto il film,però ho letto un po' di tutto,specie le interviste di penn,e anche considerando i suoi precedenti lavori,mi risulta difficile credere a un lavoro costruito,studiato a tavolino,perchè è un tema strettamente penniano,che sente tantissimo,in cui ha speso non so quanto tempo tra soppralluoghi,incontri con chi ha conosciuto chris e quant'altro.tra l'altro ho scoperto che questo ragazzo in america è conosciuto tendenzialmente come un coglione,uno che ha buttato via tutto senza prendere nulla,come un po' dice marco82 nella sua critica.
ciao!

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oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 08-02-2008 19:52  
quote:
In data 2008-02-08 19:10, badlands scrive:
continuo a non aver visto il film,però ho letto un po' di tutto,specie le interviste di penn,e anche considerando i suoi precedenti lavori,mi risulta difficile credere a un lavoro costruito,studiato a tavolino,perchè è un tema strettamente penniano,che sente tantissimo,in cui ha speso non so quanto tempo tra soppralluoghi,incontri con chi ha conosciuto chris e quant'altro.tra l'altro ho scoperto che questo ragazzo in america è conosciuto tendenzialmente come un coglione,uno che ha buttato via tutto senza prendere nulla,come un po' dice marco82 nella sua critica.
ciao!


be' non credo che il messaggio di penn sia molo positivo, quindi il coglione ci starebbe pure.
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Michael J. Fox
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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 08-02-2008 20:25  
(parlo sempre sulla base del libro,cui immagino sia stato fedele il film)
ci sta magari criticare chris per quel che ha fatto,per come alla fine ha buttato tutto non avendo nulla,ma purtroppo questo è un rischio che ha corso perchè lo vedeva necessario nella sua fase di crescita.era una sfida,non un'idea finale.nei suoi programmi avrebbe raggiunto l'alaska,visitata ben bene,resistita e poi sarebbe tornato alla vita normale.era una persona che si è sentita soffocare dal suo ipotetico futuro,e voleva capire di che pasta era fatto.è vero,in mezzo ci sono anche i sentimenti di altre persone,in primis la ragazza che incontra sul viaggio e i genitori,ma purtroppo le scelte coraggiose comportano sempre questi rischi.è un peccato avere questa idea di una persona che ha tanto coraggio,ma d'altra parte è facile anche vederlo come incosciente che se ne frega degli altri.io penso che non sia uno così,è stato solo un ragazzo che ha messo il rispetto di se al primo posto,poi molta sfiga ha fatto finire male le cose(è morto per una pianta velenosa identica ad una commestibile mangiata,e a soli 400 metri dal suo accampamento c'era un punto di bassa in cui il fiume era facilmente guadabile anche in inverno)
ciao!

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oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 08-02-2008 20:47  
certo, il mio era un modo di dire. Appena ho tempo scrivo due cosette.
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Michael J. Fox
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oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 09-02-2008 14:45  
Parte da una colonna sonora strabiliante il nuovo film di Sean Penn. Interpretata da Eddie Vadder, cantante dei Pearl Jam, è una parte inscindibile dell'opera cinematografica presentata all'ultima Festa del Cinema di Roma dal regista americano.
Into the wild: nomen omen. Un film sulla ricerca della felicità in un'era alienante. Il mondo ormai ruota attorno all'apparire, i rapporti interpersonali sono ridotti a qualche convenzione sociale che rimane in piedi perché è un dovere, appunto. La vita del protagonista – McCandless già biografato nel libro ispiratore del flm - è un susseguirsi di emozioni. Christopher McCandless (Emile Hirsch) diplomatosi al College si trova di fronte un futuro non incline al suo immaginario. Un percorso umano e sociale già deciso, e imposto quindi, dai genitori benestanti non convince a proseguire per la via che già era stata intrapresa, e un cambio di rotta, una ricerca della felicità, si fa presente e pressante, inevitabile per certi versi.
Il punto di rottura sembra proprio essere l'ennesimo quantum genitoriale. Il rapporto con il padre, già incrinato da sempre, si rompe definitivamente quando, all'indomani del traguardo universitario, una nuova auto si profila come premio. La reazione è sobria ed eloquente: “Non ho bisogno di una auto”.
Taglio. Netto. Si parte, con lo zaino in spalla, verso il nulla. Un viaggio più spirituale, più emozionale, che materiale. Un alice nel paese delle meraviglie, ma vissuto e metabolizzato fino all'ultimo istante.
La messinscena punta sul rincorresi di linee temporali diverse, ma uniche nel loro punto finale ed inevitabile di incontro. Si parte dal “Non ho bisogno di una auto” e si arriva alla pace dei sensi. Sarebbe meglio dire “si cerca” perché in questa iperbole dovrà essere qualcun altro a completare il disegno. Il pensiero di Penn parte da un estremo per arrivare al suo opposto, senza di fatto trovare il punto di equilibrio, lasciandolo allo spettatore, con un finale forte e necessario... e bellissimo.
La storia si sviluppa in un susseguirsi di situazioni, e personaggi, affascinanti calati in scenari da sogno, sempre a sottolineare quel carattere antimaterialista filo conduttore dell'intera pellicola.
Un messaggio laconico, immortalato anche nell'epitaffio finale, ma che si articola in una sorprendente e matura complessità narrativa e registica.
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Michael J. Fox
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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 09-02-2008 16:54  
ma perchè non trovi molto positivo il messaggio del film?

ciao!

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oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 09-02-2008 17:36  
quote:
In data 2008-02-09 16:54, badlands scrive:
ma perchè non trovi molto positivo il messaggio del film?

ciao!




diciamo che non lo trovo né positivo né negativo. Come dice lo stesso Penn: "credo che negli Usa e in Occidente siamo troppo dipendenti del comfort, e questo con gravi conseguenze. Con questo non voglio suscitare in loro strane reazioni, farli fuggire e metterli in pericolo". Il realtà McCandless fa proprio questo: fugge e si mette in pericolo.
Penso quindi che il regista dia solo l'input per far nascere una reazione, ma senza indicarne il percorso. Quella del film è solo una istintiva riflessione, pur condita da sprazzi di razionalità (come ad esempio il mancato rapporto sessuale con la bellissima Tracy/Stweart).
Tornando al fatto che - e lo ribadisco - il film sia costruito, è proprio una conseguenza di quello che ho appena detto. Magari un on the road più sporco sarebbe stato più onesto verso lo spettatore, invece tutto è stato curato in maniera quasi maniacale: sia in pre-produzione che durante le riprese.
Intendiamoci, il film è bellissimo.

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Michael J. Fox
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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 09-02-2008 19:33  
Secondo me il protagonista non era fatto pronto per il "viaggio", ragione per cui soccombe, quasi in maniera ridicola, alla sua stessa "ignoranza" e presunzione, a quella natura "amica" che invece si rivelerà matrigna, assassina, in quanto estranea, in quanto "violata" dal ragazzo ineperto, animato da istanze spirituali e morali confuse e contraddittorie, con canova, fucile, ed altri vari ammennicoli "sportivi" della società civile a seguito...

Non si uccide, ad esempio, un alce gigantesco per la sopravvivenza di un solo uomo.., nè ci si avvelena con piante sconosciute, basandosi su un manualetto da uscita quindicinale in edicola..
Già questo dovrebbe fare incazzare gli animalisti che si incazzarano per nulla a fronte della breve e decisamente meno inutile (poichè assolutamente funzionale alla vicenda trattata) sequenza di corrida, presente in Parla con lei di Almodovar. Certo.., questo film ci ha canzoni fighe.., sa ben come sfruculiare l'immaginario più modaiolo e giovanilista, un po' new age, un po' animista, un po' boyscouterista.., duqnue si è più indulgenti.

Post "provocatorio", ma neanche troppo, e cmq a fin di bene...
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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Midknight

Reg.: 18 Ott 2003
Messaggi: 3555
Da: Perugia (PG)
Inviato: 11-02-2008 13:19  
quote:
In data 2008-02-09 19:33, AlZayd scrive:
Già questo dovrebbe fare incazzare gli animalisti



si ma l'uccisione del alce viene definita dal protagonista come uno sbaglio e come la tragedia più grande della sua vita, penso basterà agli animalisti per non rompere i maroni

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 11-02-2008 13:56  
quote:
In data 2008-02-09 19:33, AlZayd scrive:
Certo.., questo film ci ha canzoni fighe.., sa ben come sfruculiare l'immaginario più modaiolo e giovanilista, un po' new age, un po' animista, un po' boyscouterista.., duqnue si è più indulgenti.


ahah, ottimo
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 11-02-2008 14:20  
quote:
In data 2008-02-09 19:33, AlZayd scrive:
Secondo me il protagonista non era fatto pronto per il "viaggio", ragione per cui soccombe, quasi in maniera ridicola, alla sua stessa "ignoranza" e presunzione, a quella natura "amica" che invece si rivelerà matrigna, assassina, in quanto estranea, in quanto "violata" dal ragazzo ineperto, animato da istanze spirituali e morali confuse e contraddittorie, con canova, fucile, ed altri vari ammennicoli "sportivi" della società civile a seguito...

Non si uccide, ad esempio, un alce gigantesco per la sopravvivenza di un solo uomo.., nè ci si avvelena con piante sconosciute, basandosi su un manualetto da uscita quindicinale in edicola..



sono d'accordo con sta robba scritta da sto tizio
e la considero un pregio del film
come dice Penn:

"A Chris sarebbe bastato salire 800 metri lungo il corso del fiume per attraversarlo facilmente dove era più largo e quindi meno violento nelle correnti, ma non aveva una cartina con sè e quindi non lo sapeva"

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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 11-02-2008 14:21  
quote:
In data 2008-02-11 13:19, Midknight scrive:
quote:
In data 2008-02-09 19:33, AlZayd scrive:
Già questo dovrebbe fare incazzare gli animalisti



si ma l'uccisione del alce viene definita dal protagonista come uno sbaglio e come la tragedia più grande della sua vita, penso basterà agli animalisti per non rompere i maroni


forse gli animalisti considereranno anche che uccidere per sopravvivere è ben diverso dal farlo per divertimento
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http://trifo.blogspot.com

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 11-02-2008 14:46  
quote:
In data 2008-02-11 13:56, sandrix81 scrive:
quote:
In data 2008-02-09 19:33, AlZayd scrive:
Certo.., questo film ci ha canzoni fighe.., sa ben come sfruculiare l'immaginario più modaiolo e giovanilista, un po' new age, un po' animista, un po' boyscouterista.., duqnue si è più indulgenti.


ahah, ottimo


tutto quello che è citato mi è completamente indifferente

pertanto sei fuori strada
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For relaxing times make it Suntory time

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