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Autore "Amarcord"...come a dire "io mi ricordo"
Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 27-09-2006 13:59  
Non capisco le critiche ad Amarcord sulla base della sceneggiatura.
E' come criticare Einstein per la sua pettinatura.

Ma credo che ormai sarà difficile farti cambiare idea.
Prosegui a testa bassa sulla stessa linea da tre post.


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parret

Reg.: 14 Set 2004
Messaggi: 446
Da: milano (MI)
Inviato: 30-09-2006 21:44  


[ Questo messaggio è stato modificato da: parret il 16-11-2006 alle 18:58 ]

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bbwloveit

Reg.: 30 Ott 2006
Messaggi: 2
Da: Rimini (RN)
Inviato: 30-10-2006 22:04  
quote:
In data 2002-09-16 20:20, seanma scrive:
le meravigliose figure femminile,non tanto oscuro oggetto del desiderio:la bellissima ma muta Volpina,la aristocratica Gradisca,la brutale tabaccaia(la scena delle tette è di una bestialità disturbante,ma tutto si spiega).


la scena della tabaccaia mi sembra tutto fuorchè disturbante e brutale! Tutto il contrario... c'e' un forte erotismo, innocente, selvaggio se vuoi, ma pur sempre giocoso e un po' buffo secondo me. Le pulsioni sessuali sono per definizione un po' selvaggie, specialmente in un adolescente, ed in questo caso il grado erotico e' amplificato dalla differenza di eta' tra i due (lui minorenne, lei donna matura) e dal ruolo "materno" che lei gioca nei confronti di lui.

quote:
In data 2002-09-16 20:20, seanma scrive:Ma è chiaro che tutto questo è finto,illusorio,ed è così che pian piano progredendo,le risate si fanno meno frequenti e nello spettatore si insinua una serpeggiante tristezza che raggiungerà il suo culmine con la fine del film ovvero il matrimonio di Gradisca.
Il resto,solo sogni,tutto fumo.


beh, per Fellini i sogni erano assai importanti.
La finzione e' ancora piu' vera.

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parret

Reg.: 14 Set 2004
Messaggi: 446
Da: milano (MI)
Inviato: 31-10-2006 22:51  
Ho spesso letto l'universo femminile felliniano come risorsa vitalistica ed energetica di stupore. Ho scritto a riguardo pure questo pezzo: http://forumfilmup.leonardo.it/forum/viewtopic.php?topic=48515&forum=4%20 .
In Amarcord la sessualità non mi sembra però vissuta tanto felicemente, correlandosi più spesso alla frustrazione (lo zio e il suo urlo risibile quanto disperato), alla masturbazione (Titta e i suoi compagni), a un senso di sporcizia, tanfo e stomachevolezza (l'episodio della tabaccaia)

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penny68

Reg.: 14 Nov 2005
Messaggi: 3100
Da: palermo (PA)
Inviato: 31-10-2006 22:57  
quote:
In data 2006-10-31 22:51, parret scrive:
Ho spesso letto l'universo femminile felliniano come risorsa vitalistica ed energetica di stupore. Ho scritto a riguardo pure questo pezzo: http://forumfilmup.leonardo.it/forum/viewtopic.php?topic=48515&forum=4%20 .
In Amarcord la sessualità non mi sembra però vissuta tanto felicemente, correlandosi più spesso alla frustrazione (lo zio e il suo urlo risibile quanto disperato), alla masturbazione (Titta e i suoi compagni), a un senso di sporcizia, tanfo e stomachevolezza (l'episodio della tabaccaia)

Quanto da te espresso va visto nell'ottica dell'iniziazione alla sessualità e non in chiave generale.La poesia sta tutta lì.

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 01-11-2006 10:49  
quote:
In data 2006-10-31 22:51, parret scrive:
Ho spesso letto l'universo femminile felliniano come risorsa vitalistica ed energetica di stupore. Ho scritto a riguardo pure questo pezzo: http://forumfilmup.leonardo.it/forum/viewtopic.php?topic=48515&forum=4%20 .
In Amarcord la sessualità non mi sembra però vissuta tanto felicemente, correlandosi più spesso alla frustrazione (lo zio e il suo urlo risibile quanto disperato), alla masturbazione (Titta e i suoi compagni), a un senso di sporcizia, tanfo e stomachevolezza (l'episodio della tabaccaia)



Io credo che la domanda da porsi è:
perche Fellini rappresenta così la sessualità in Amarcord?
L'idea che mi sono fatto è che sia una critica sottilmente feroce a una sorta di arresto della crescita dell'italiano medio.
Italiano medio che tra mamma castrante e chiesa colpevolizzante, preferisce riversare la propria immaturità sessuale scegliendo di diventare massa amorfa, in camicia nera e mano protesa, in un patetico temtativo di superomismo sessuale, di mediocrità culturale e ignoranza dei propti diritti civili.

Che poi a pensarci bene, cosa è cambiato da allora?
Il popolo italiano agisce quasi sempre su onde emozionali.
Passata la tempesta emotiva, tutto ritorna come prima.
Calciopoli, Berlusconi, l'indulto, le stragi.
Basta che Bartali vinca il Tour De France o che l'Italia vinca la coppa del mondo di calcio che ridiamo beati con il nostro pisellone tra le mani.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 01-11-2006 12:26  
Concordo con bbwloveit e Penny. Le scene di sessualità infantili/adolescenziali sono il puro e trasfigurante ricordo di Fellini, delle sue prime esperienze erotiche (fortemente legate al "sogno"), la sua autobiografia, uno spaccato della sessualità infantile che diventa testimonianza e "metafora" universale.

Anche nel sogno/esperienza "mostruosa", resta l'ineffabile ed incorrotto candore del fanciullo.

Perfino (il) Casanova, con le sue depravazioni, nell'"umiliante" percorso esistenziale, è un uomo bambino che ambisce invero alla purezza, alla catarsi.


_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 01-11-2006 13:04  
Poteva scriverci sopra un libro invece che farne un film. Eppoi ..chissenefrega!
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E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 01-11-2006 14:11  
Ma non è una interpretazione psicoanalitica, al massimo sociologica.
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True love waits...

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 01-11-2006 15:02  
quote:
In data 2006-11-01 14:11, Schizobis scrive:
Ma non è una interpretazione psicoanalitica, al massimo sociologica.




In ogni caso, a mio avviso, un'interpretazione limitata.
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 01-11-2006 15:07  
quote:
In data 2006-11-01 15:02, AlZayd scrive:
quote:
In data 2006-11-01 14:11, Schizobis scrive:
Ma non è una interpretazione psicoanalitica, al massimo sociologica.




In ogni caso, a mio avviso, un'interpretazione limitata.




Direi un buon punto di vista su cui confrontarsi.
Non escludo le altre interpretazioni a priori, penso siano modi diversi di vedere la stessa cosa.
Direi che su Amarcord una interpretazione del genere non è limitata, ma è una possibilità interpretativa.
Sugli altri film di Fellini sono più vicino alla vostra posizione, su Amarcord dissento.

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True love waits...

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 01-11-2006 15:18  
quote:
In data 2006-11-01 15:07, Schizobis scrive:
quote:
In data 2006-11-01 15:02, AlZayd scrive:
quote:
In data 2006-11-01 14:11, Schizobis scrive:
Ma non è una interpretazione psicoanalitica, al massimo sociologica.




In ogni caso, a mio avviso, un'interpretazione limitata.




Direi un buon punto di vista su cui confrontarsi.
Non escludo le altre interpretazioni a priori, penso siano modi diversi di vedere la stessa cosa.
Direi che su Amarcord una interpretazione del genere non è limitata, ma è una possibilità interpretativa.
Sugli altri film di Fellini sono più vicino alla vostra posizione, su Amarcord dissento.





Naturalmente in ogni opera d'arte agisce la psicologia e il sociale, intenso in senso lato, ma le tue pur apprezzabili "speculazioni" in tal senso, mi sembrano eccessive, se non del tutto accessorie.
A mio avviso Amarcord è uno dei film più onirici e nostalgici di Fellini. "Nostalghia" propositiva e priva di rimpianti, anche se è vero che:
"In quasi ogni tipo di felicità c'è un elemento di añoranza [nostalgia - ndr], perchè la mente si concentra meglio sulle cose di cui è privata." - Gerard Brenan, da A sud di Granada


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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 01-11-2006 15:51  
In ogni caso ci sono un sacco di libri che possono trattare gli stessi argomenti sociologici e psicologici, e in maniera molto più approfondita.
Non abbiamo bisogno che ce lo venga a dire Fellini. Un film è un film, non un trattato di psico-sociologia.
_________________
E' una storia che è successa ieri, ma io so che è domani.

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 01-11-2006 15:53  
Le mie speculazione possono essere accessorie. e le interpretazioni limitate,per carità.
Quello che tenevo a sottolineare era la coincidenza storica della infanzia e adolescenza di Fellini (il regista è del 1920) con il periodo fascista.
Il ricordo personale del regista della "Sua Rimini" è chiaramente trasfigurato in maniera grottesca. Ma sarebbe ridicolo non notare l'analogia tra la raffigurazione macchiettistica di tutte le figure di potere di quel periodo (penso ai gerarchi fascisti, alle figure religiose) e l'immaturità sessuale di Titta e dei compagni di "goliardate". Questa adolescenza mentale si riflette nella stupidità dilagante di quel periodo.
Naturalmente Fellini mostra il suo lato onirico e nostalgico. Le tette "himalayane" della tabaccaia fanno parte del suo immaginario erotico. Il lungo pano sequenza finale sul matrimonio della Gradisca è il corrispettivo poetico di una lacrima di rimpianto per un passato che non c'è più
Ma il mio riferimento era alla raffigurazione grottesca e caricaturale che riprende la satira del MarcAurelio arrichendola di connotazioni sociologiche.
Altri critici cercano di interpretare questo "fascismo" di Amarcord come stato di immaturità personale, come regressione ed espressione di una crisi di identità.
Saranno limitati e accessori, ma a mio giudizio sono stimolanti dal punto di vista interpretativo.

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 01-11-2006 15:56  
quote:
In data 2006-11-01 15:51, Quilty scrive:
In ogni caso ci sono un sacco di libri che possono trattare gli stessi argomenti sociologici e psicologici, e in maniera molto più approfondita.
Non abbiamo bisogno che ce lo venga a dire Fellini. Un film è un film, non un trattato di psico-sociologia.




Dai buonino Quilty, vai a teatro.....
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