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Autore Children of men di Alfonso Cuaron. Il futuro è passato, il cinema è qui
AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 19-11-2006 20:48  
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In data 2006-11-19 09:39, gatsby scrive:
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In data 2006-11-18 23:42, AlZayd scrive:
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In data 2006-11-18 21:36, gatsby scrive:
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In data 2006-11-18 21:21, AlZayd scrive:
Più che di potente realismo, parlerei di vuoto e didascalico, prevedibile naturalismo. Il realismo di per se, in ogni caso, non determina l'eccellenza di un'opera d'arte, anzi, spesso tradisce l'incapacità di riportare il gioco sul piano della trascendenza, che è superamento del mero dato reale, o realistico. Apetto che un film di "finzione" come I figli degli uomini, avrebbe dovuto contemplare. Sull'abilità tecnica niente da dire, e aggiungo, a quanto già detto, che i piani sequenza ri-fanno il verso manierato, modaiolo, in maniera involuta rispetto ai ben più illustri modelli di riferimento. La camera si vede troppo, lo spettatore diventa l'operatore.., e così il "trucco". Il cinema non è solo tecnica. Questo film, nonostante calmori e furori - cose mille volte viste, nel cinema d'autore degli anni '70, e poi nella lunga e mortifera ondata blockbuster - è totalmente privo di originalità, immaginazione e poesia. Per questo parlavo di un progetto nato vecchio.
Come lo sono tutti i film blockbuster.

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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 18-11-2006 alle 21:24 ]



ma quel diventare operatore è la lofgica dei telegiornali, delle immaginmi che vediamo tutti i giorni in Iraq, che diventano cinema
E' la realtà al cinema portata al massimo della spettacolarità,.Per queso Childern of men è cinema del futuro.
E non dimentichiamoci che cuaron uccide un attrice come la Moore dopo poche scene, manco fosse Hitchock.
Sto per andare a vederlo (se i programmi non cambiano), sto già pregustando.




Ma lascia proprio perdere. Stai scrivendo un mucchio di stronzate, fai confusione, citi a sproposito hitchcock
(impara almeno a scrivere correttamente il suo nome), che c'entra come i cavoli a merenda. Grande genialata il fatto di far morire la Moore (e meno male, la trovo insopportabile) quasi subito, davvero, da statuetta dello zio oscar!
Circa 40 anni fa, ed anche prima, già c'erano i docufiction, i film del futuro.., come dici tu, quelli che cercavano di cogliere le realtà con un approccio, un taglio di ripresa semidocumentaristici, realistici, i quali, e parlo di cinema d'autore, serio, non le porcata alla Mondo Cane (rapportato ad oggi il tuo ideale di cinema) non avevano come intento e fine il "massimo della spettacolarità". Se per te il cinema del fututo è questo.., auguri!
Il fatto è dimostri di non avere la più pallida idea di ciò che scrivi. Parli per sentito dire.
Ma come, volevi confrontarti con me, che ti spiegassi più chiaramente la mia idea, mi hai rincorso nel blog e qui, e ancora non hai risposto a nessuna questione da me intavolta e che hai invato quotato.



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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel



[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 18-11-2006 alle 23:49 ]




bah, in viertà io sono stat il primo a chiederti alcune cose, e ancora on vedo risposta. Oltretutto francamente se sono questi i toni, meglio chiuderla qui. Scusami se ti ho disturbato.




Ma io avevo risposto, sopra a questo tuo messaggio che quoto, anche se non direttamente a te.
Lasciamo stare i toni, non vorrei farti ri-notare come ti sei presentato nel mio blog... Se gioco dev'essere, lo sia per entrambi.
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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
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Da: Roma (RM)
Inviato: 19-11-2006 21:13  
bah Peppe, io intervisto tanti attori e registi, e comunque il film lo vidi un giorno, l'intervista la organizzai 2 giorni dopo e la feci 3 giorni dopo. Nel mezzo ne abbiamo discusso tanto, non ero partito prevenuto (pensa che Cuaron non era affatto un regista che stimassi particolarmente), ma semplicemnte mi sono sì, sentito folograto dlala visione, e ne parlo come un fiume in piena. Purtroppo in tutto ciò scrivo male, malissimo, e manco di rispetto a chi ha la pazienza di leggermi, mi spiace. editerò quanto scritto in passato, levando quantomeno gli errori di battitura.

Sulla cosa del blog, già ti ho spiegato, quel passaggio era un modo (per me) simpatico per dirti: "ti sono venuto a leggere, ma come ben sai non sono d'accordo con te. però ti leggo sempre". Mi spiace tu l'abbia presa in altro modo, fossi stato offensivo, non sarei poi venuto a spiegare il mio punto di vista.
---

Comunque sintetizzando il mio pensiero su quewsto film:
è un capolavoro perchè parla più che mai dell'oggi (concettualmente affronta a torto o a ragione, tutta la nostra storia di oggi, senza tralasciare nulla), nella forma più incisiva e comprensibile con cui si può parlare dell'oggi8le immagini dei fotoreporter). E' perfetta fusione tra contenuto e forma.
Da questo mio "centro" discendono una miriade di altre considerazioni, che ho butatto lì prima.
_________________
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 19-11-2006 21:41  
[quote]In data 2006-11-19 03:44, nicola777 scrive:
quote:
In data 2006-11-18 23:16, AlZayd scrive:
quote:
In data 2006-11-18 21:32, nicola777 scrive:
Probabilmente non dice nulla di nuovo.
Ma anche i particolari disseminati lungo quei piani sequenza fanno parte di una poetica che secondo me merita rispetto.
Prendi per esempio le scene per le quali Cuaròn ha deciso di utilizzare i piani sequenza.

SPOILER
Prendi la scena della morte della Moore, il suo passaggio improvviso (se consideriamo gli eventi), ma anche tragicamente graduale (se consideriamo il tempo che impiega il suo sguardo a spegnersi), dalla vita alla morte filamto senza stacchi.
Da una ripresa del genere ci arriva e ci travolge la sensazione di quel mondo in cui la cecità della violenza fa passare quasi inosservata la morte di un essere umano (morte di cui sono disseminati gli altri pianosequenza ma a cui la mdp non fa più caso, come si ci fosse abituata).
Un grandissimo uso del cinema secondo me. Un film che mi ha colpito molto.

[ Questo messaggio è stato modificato da: nicola777 il 18-11-2006 alle 21:34 ]



Io non disperzo, ma nemmeno compro ciò che a mio avviso rappresenta una poetica usa e getta acquistabile in blister presso tutti i supermercati. Come si fa a parlare di poetica a fronte di una messinscena diligente ma assolutamente convenzionale, impersonale, che rimanda a 1000 e un film di "genere", di situazioni, personaggi, plot, con appresso tutto il ridico baraccone di fantapolitica e "mistica" affatto retrò e giunta fuori tempo massimo, dunque inerme e priva di immaginazione, di quel minimo senso del "mistero" che dovrebbe aleggiare nel film "visonario", dove inoltre, grattata la superfice, nel substrato si cela il nulla assoluto, sia sul piano formale che su quello contenutistico? La lunga sequenza dell'assalto e della morte della Moore è giustamente molto ben realizzata, adrenalinica, di grande impatto ed effetto, ma anche quella - aldilà dell'effettismo che naturalmente il porco effetto sullo spettotore lo fa, e l'ha da fare, ci mancherebbe altro - ha il sapore dolciatro e del deja-vu. Per non parlare dei tempi filmici dilatati oltre misura, quindi sbagliati, che finisco per appesantire ancora di più un plot farraginoso, pesante, insignificante, malissimo scritto e ancor peggio filmato e montato, che cannibbalizza fino alla nausea mezza storia del cinema di fanta-politica/scienza, o più semplicemente d'azione. La scena della morte della Moore da te descritta, idem, fa parte di copioni già troppe volte frequentati. Resta l'impatto emotivo, le personali emozioni, per chi ne abbia provate (io no, mi sono annoiato dall'inizio alla fine), e le rispetto, ma questo è ininfluente ai fini di un giudizio critico, che non è mai oggettivo e che pur tuttavia dovrebbe basarsi e concentrarsi sugli aspetti salienti del linguaggio filmico - in stretta relazione con la sua storia, la storia del cinema che sempre meno si conosce, da quanto leggo e sento in giro - e non su quelli accessori, o secondari, se non anche terziari...



quote:
[i]Ma che problema c'è nel fatto che il film prenda spunto da ciò che è già stato fatto? non è così per tutte le opere?
alla fine penso che tutti i discorsi su un film si riducano al gusto personale..



Nessun problema, ed è vero che l'arte copia sempre se stessa, per rigenerasi, evolversi (tocca riprendere sempre i soliti discorsi mille volte fatti), cosa che, come ho già cercato di ipotizzare, torna un attimo indietro, un po' sopra, Cuarnon non fa. Nel suo film non c'è l'evoluzione dei modelli di riferimento, delle opere germinali; a mio avviso copia, ridà una mano di vernice alle vecchie tecniche e linguaggi, e si appiattisce senza un progetto estetico, stilistico e contenutistico che sia realmente innovativo e originale. In ciò non può esserci poesia. Poi, possiamo trovare mille ragioni per dire: che bella quella sequenza e l'atra.., ma, per quanto mi riguarda, per ottenre il bello in arte ci vuole molto di più di un seducente esercizio di stile, di un quadro esteriore. La bellezza deve essere soprattutto interiore, ed un insieme di fuori e dentro.., di scorza e polpa, una cosa insomma a tutto tondo, integrale. E non è il caso di un film superficiale, sempre a mio avviso, come I figli degli uomini.

quote:
[i]perchè conoscere la storia del cinema dovrebbe portare a considerare peggiore di quello che effettivamente è questo film?



Perchè - e vale per tutte le arti - è l'unico modo per sapere se i modelli di riferimento vengono pedissequamente copiati o se rappresentano la fonte d'ispirazione per il work in progress.


quote:
[i]io, come ho già spiegato, trovo che il film sia piuttosto onesto e che abbia qualcosa da dire, e lo fa citando forse, sia nelle sequenze "campo-controcampo" sia nelle pianosequenze.


L'onestà è un valore morale che in arte non mi interessa. Che abbia qualcosa da dire non lo metto in dubbio, ma, per quanto mi riguarda, sono cose strasentite.

quote:
[i]Per esempio non trovo calzante il paragone con La guerra dei mondi di Spielberg.
Lì la scena della fuga di Cruise dai raggi mortali scagliati dagli alieni sulla folla non rimanda a nulla, è solo spettacolarizzazione, estremizzata e non supportata dal pianosequenza.
Mi ricordo che Spielberg (sempre in quella scena) ad un certo punto si sofferma sul primissimo piano di una donna che fugge terrorizzata per poi mostrarci il suo volto, prima contorto da una smorfia di paura, trasformarsi in cenere, colpito dai raggi alieni.
Questo tipo di banalità fini a se stesse non sono presenti ne I figli degli uomini, dove invece Cuaròn usa il tempo filmco per andare oltre l'immagine e rendere percepibile l'angoscia ecc di quel mondo che ci sta raccontando. Tutto ciò senza scadere -a mio parere- in nessuna spettacolarizzazione, senza mai vendersi a niente e nessuno.



Poichè detesto Spielberg, potrei darti ragione che Cuaron sia molto più abile (con un film paccottiglia come la guerra dei mondi non è che ci voglia molto), ma vale anche che ognuno ha il suo modo di girare, le sue specifiche tecniche e linguaggi, e che qui da quando abbiamo scoperto il piano sequenza (che viene da molto lontano) sembrerebbe che il cinema senza quello non si può più fare... Il piano sequenza non è più questo miracolo della tecnica; a meno che non sia una cane, qualunque regista dotato di buone conoscenze tecniche, anche gli esordenti, possono perpetuare (e non sempre rinnovare, dare nuova linfa a...) continuamente il "miracolo". Bravo Cuaron.., ma perchè rifà il verso a Ophuls, a De Palma? La liturgia filmica non è fatta solo di gesti. Sono con Orson Welles: "La tecnica? Non mi faccia ridere! Nel cinema, come in qualsiasi altro mestiere, la tecnica s'impara in quattro giorni. Difficile, invece, è come servirsene per fare arte. Per questo occorrono anni..."

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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
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Da: roma (RM)
Inviato: 19-11-2006 21:51  
quote:
In data 2006-11-19 16:10, darren scrive:
Da diverso tempo non mi capitava di essere così soddisfatto ed entusiasta all'uscita di una sala cinematografica.... Omissis scusa, è per non appesantire.



Rispetto ed apprezzo la tua opinione ber argomentata e circostanziata, nessuno ha la verità in tasca, dunque volentieri ti risponderei a fagiolo, ma sono su più fronti.., il tempo a disposizione è limitato, per ora ti invito a farti bastare ciò che ho scritto quotando altri utenti.

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 19-11-2006 alle 21:52 ]

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 19-11-2006 22:01  
quote:
In data 2006-11-19 21:13, gatsby scrive:
bah Peppe, io intervisto tanti attori e registi, e comunque il film lo vidi un giorno, l'intervista la organizzai 2 giorni dopo e la feci 3 giorni dopo. Nel mezzo ne abbiamo discusso tanto, non ero partito prevenuto (pensa che Cuaron non era affatto un regista che stimassi particolarmente), ma semplicemnte mi sono sì, sentito folograto dlala visione, e ne parlo come un fiume in piena. Purtroppo in tutto ciò scrivo male, malissimo, e manco di rispetto a chi ha la pazienza di leggermi, mi spiace. editerò quanto scritto in passato, levando quantomeno gli errori di battitura.

Sulla cosa del blog, già ti ho spiegato, quel passaggio era un modo (per me) simpatico per dirti: "ti sono venuto a leggere, ma come ben sai non sono d'accordo con te. però ti leggo sempre". Mi spiace tu l'abbia presa in altro modo, fossi stato offensivo, non sarei poi venuto a spiegare il mio punto di vista.
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Comunque sintetizzando il mio pensiero su quewsto film:
è un capolavoro perchè parla più che mai dell'oggi (concettualmente affronta a torto o a ragione, tutta la nostra storia di oggi, senza tralasciare nulla), nella forma più incisiva e comprensibile con cui si può parlare dell'oggi8le immagini dei fotoreporter). E' perfetta fusione tra contenuto e forma.
Da questo mio "centro" discendono una miriade di altre considerazioni, che ho butatto lì prima.



Massì, lasciamo stare il blog e altro. La cosa mi ha un po' contrariato perchè non siamo solo tu ed io a leggere, che sappiamo gli antefatti... Ma in definitiva chi se ne frega! Non mi riferivo agli errori di battitura, ne faccio a iosa anch'io, ma al modo davvero torrenziale e confuso, non sempre comprensibile, con cui hai esposto le tue opinioni. Che, vale per tutti, tali restano. Il "capolavoro senza dubbi" è un "muro". Appena posso cerco di scavare un varchetto.. e ti rispondo sui contenuti.

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[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 19-11-2006 alle 22:02 ]

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nicola777

Reg.: 07 Gen 2004
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Da: Sestu (CA)
Inviato: 19-11-2006 22:03  
[quote]In data 2006-11-19 21:41, AlZayd scrive:
[quote]In data 2006-11-19 03:44, nicola777 scrive:
[quote]In data 2006-11-18 23:16, AlZayd scrive:
quote:
In data 2006-11-18 21:32, nicola777 scrive:



Il mio pensiero è completamente opposto al tuo. Ho già spiegato perchè.
Amen.

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 19-11-2006 23:32  
[quote]In data 2006-11-19 22:03, nicola777 scrive:
[quote]In data 2006-11-19 21:41, AlZayd scrive:
[quote]In data 2006-11-19 03:44, nicola777 scrive:
quote:
In data 2006-11-18 23:16, AlZayd scrive:
quote:
In data 2006-11-18 21:32, nicola777 scrive:



Il mio pensiero è completamente opposto al tuo. Ho già spiegato perchè.
Amen.



Tutti i salmi finiscono in

Gloria.
_________________
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malebolgia

Reg.: 15 Gen 2003
Messaggi: 2665
Da: matelica (MC)
Inviato: 19-11-2006 23:56  

si parla del plan, di determinate sequenze girate con questa tecnica, si scrive che sono da antologia del cinema, grande impatto, applausi a scena aperta, e quant'altro.
si parla di realtà poi, di immagini fortemente attuali, che riprendono ciò che ogni giorno i media riportano nelle nostre case.
contenuti dunque e modo di esporli e organizzarli.
perché cuaron riprende alcuni momenti topici senza stacchi? cosa vuole dimostrare e dire? quale messaggio ci consegna con alcune sequenze?
non me lo spiego (oppure non riesco a coglierlo) e per questo il film non mi entusiasma.
sono d'accordo dunque con la citazione piuttosto ficcante di alzay (ma anche con il resto):

quote:
In data 2006-11-19 21:41, AlZayd scrive:
Bravo Cuaron.., ma perchè rifà il verso a Ophuls, a De Palma? La liturgia filmica non è fatta solo di gesti. Sono con Orson Welles: "La tecnica? Non mi faccia ridere! Nel cinema, come in qualsiasi altro mestiere, la tecnica s'impara in quattro giorni. Difficile, invece, è come servirsene per fare
arte. Per questo occorrono anni..."



non ricordo chi disse (forse bazin, che probabilmente citerò in maniera non corretta) che la tecnica dovrebbe essere al servizio di una metafisica.
qui io vedo solo un cinema per gli occhi bello da guardare. un cinema che mi sembra vuoto.
oppure forse sono io non arrivo a leggere il film in maniera corretta.
_________________
... e per un istante ritorna la voglia di vivere a un'altra velocità

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 20-11-2006 00:15  
la spiegazione concettuale è:
ma quando tu quando vedi un servizio di un reporter, e ti fa vedere la guerrgiglia, c'è il montaggio?

e poi, da un punto di vista invece degli effetti:
il senso di angoscia che vuole e riesce a trasmettere, sarebbe stato reso meglio in alcuni punti da determinati stacchi?
---
Cuaron non oepra per sottrazione, ma sceglie vie e le persegue in maniera coerente, nessun virtuosismo fine a se stesso.
_________________
Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 20-11-2006 00:39  
quote:
In data 2006-11-19 10:18, gatsby scrive:



E alzayd risponde dove ci sono gli asterischi (scusate il modo di quotare, in via del tutto straordinaria, ma mi imèpiccerei a farlo correttamente.



Qui dimostri ocme tu non abbia compreso come Cuaron sceglie di fare così.

**** Invece l'ho capito perfettamente. Solo che non condivido, non mi piace cosa sceglie e come la rappresenta

Sceglie di esere l'operatore/giornalista che riprende ciò che succede.

***** Non è la prima volta che accade nel cinema, non mi metto a citare, scoprilo da te.

E' un perosnaggio invisibile, dieci, cento, meille operatori, gli stessi che documentano la guerra in Afghanistan, in Iraq, in Darfur(qui sarannp due però al massimo). Gli stessi che ogno gniorno entrano nelle nostre case con quelle immagini.

***** Anche prima entravano nelle nostre case.., limitatamente ai mezzi mediatici di allora, ma lo spirito era lo stesso di ora.

Un espeidente che ripropone migliaia di volte (a tal proposito è stupendo anche il modo con cu iriprende il diaologo Owen/Caine sul divano. Appena vede che ciò di cui parlano, l'oepratore comincia ad allontanarsi, per poi riavvicinarsi di colpo quando Caine, pronuncia, ma era una barzelletta, il nome Progetto umanitario). Questo "operatore" c'è sempre, a Cuaron non interessa questo trucco e se non lo hai capito, come puoi dire che è cinema vecchio. L'avresti capito se già lo avessi visto, e invece lo critichi dicendo che il cienma non è questo. Il cinema "vecchio"
(non in senso dispregiuativo) non è questo, quello di Cuaron, invece si. e qui si palesa come nelle tu considerazioni ci sia una grossa contraddzione.

****** Capito una mazza! Non per gli errori di battitura che trovo divertenti, davvero, capita anche a me. Lo so bene che sai scrivere correttamente.., e la foga che ti frega.

Immagini che sono immagini di adesso, non di ieri, non dell'altro ieri, non di domani, Immagini di oggi.
Come puoi parlare di cinema vecchio, degli tagli semiducamentaristici del passato?
C?erano anche allora i sequestri con i vetri oscurati dai giornali, le luci gialle negli occhi e i volti dei sequetsreatri incappucciati? Quando Owen vinee preso dai pesci è un giornalista rapito in MedioOirente. Immagini di oggi, non di ieri.

****** Si, sicuro, magari senza cappuccio, con la benda.., e con le luci rosse invece che gialle.., e stracci al posto dei giornali... Sai quanti sequestrati e morti ammazzati europei e non vi furono, che so.., in medio ed estremo oriente, nel terzo mondo, nei paesi africani in nel Gongo Belga, negli anni'60, e prima? Basta sfogliare un libro di storia moderna.
***** Stesse immagini. Nomi e volti diversi, stesse situazioni, pur nelle diverse contingenze, stessa "politica", con estetiche superiori e germinali a rappresentarle. Scioriniamo un po' di titoli di famosissimi film bellici e non solo, dal taglio realistico/semidocumentaristico?

Dietro la tecnica, c'è quindi il ocnentuto. QUlele immagini sono legate indissolubilemnte a ciò che raccontano. e quel che raccontano non era immaginabile venti, trenta, quaranta anni fa. Non poteva essere nelle menti di Orson Welles, non in Hitchcock o chi più ne ha più ne metta.

****** Vallo a raccontare a Frit Lang. Parli di un contenuto insipido, riclicato. Se parliamo del plot. In quanto alle tecniche, prima di parlare di Welles e di Hitch, pensa prima tre volte a quel che dici. A parte il fatto che non c'entrano e che pure c'entrano ... perchè soprattutto lo stile di Hitch spesso è "documentario". Il quale, insieme a Samuel Fuller, e ad altri grandi registi americani, filmò i campi di concentramento dopo la caduta del nazismo, con i "lavoratori" ancora presenti sotto forma di pelle ed ossa. E c'era da imparare parecchio a quanto a orrori! In Frenzy, ad esempio, il ricordo di quelle "esperienze", c'è tutto. Mi fermo... ma potremmo andare avanti per tre giorni.

Nessuno prima di Cuaron aveva mai fatto un film così legato a noi, al nostro mondo.

****** Ma davvero, perbacco, è arrivato il nuovo Messia e non me ne ero accorto! Ma quale nostro mondo, il mondo è stato sempre uguale a se stesso, cambiano i "particolari", e il cinema lo ha sempre rappresentato, nei suoi vari generi, non solo in quelli dichiaratamente "pilitici" o fanta... e qualcosa. Ma che ti sei fatto Andre'?

Un mondo che non è fantascienza (quando ho parlato con Cuaron lui stesso mi ha cnfermato che il film per lui è sul presente), ma è solo ambientato nel 2027 perchè dire che era il 2006 avrebbe stonato a prescindere.

***** Ah, beh, se te lo ha detto lui... Negare che he il film sia fanta-scienza/politica è a dir poco un'ingenuità.

Ma è un film di oggi(e fondamentale è la colonna sonora in tal senso) dove i Repubblicani spendono milioni di odllari per una campagna per l'astinenza sessuale fino ai 30 anni, un mondo in cui esplodono le bombe, i giornalisti (la moglie di Caine) vengono torturati, dove gli immigrati vengono ghettizzati (nessun pakistano, come già detto, c'è nel film .E'la nazionalità degli attentatori di Londra) e i dissidenti interni sono pericolosi quanto quelli esterni.
Un film ocmunque sull'umanità, una nascita di un Cristo futuro, nato da una Maria Maddalena. Il nuovo bambino come speranza, la vita che ferma i soldati e chiunque altro. Cuaron dice tutto quetso disseminando dettagli, lasciando una miriade di piccoli appunti. Non sovrappone mai i mezzi a disposizione(SPOILER su tutte le scene quella del finale è stupenda. La scritta "Tomorrow" della nave, non è solo la speranza, ma anche una didascalia, un "dieci anni dopo" che viene riepito dalle voci dei bambini fuori campo che chiudono la pellicola. Così ci ha detto che quella bambina è l'inizio di un nuovo domani.). Il sonoro, il pianto del bambino, rirpeso di spalle, che zittisce chi gli sta davanti, lo scoppiare di una bomba in mezzo alla nebbia, detta con un puntino rosso, e tanto altro..

***** Sinossi, letteratura, non spiega niente.

Non so come tu possa dire che sia cienma vecchio, visto che queste tematiche, quest'angoscia che magari non da noi in Itralia, ma che in motle parti del mondo esiste ogni giorno, non esisteva. Iran, Corea del nord, adesso Giappone, e chi più ne ha più ne metta. Le guerriglie non esistevano un tempo, non in quel modo.

***** Ma stai scherzando? Cuba, Americalatina, Vietnam, Corea, Medioriente, Africa, Nordafrica, Sudafrica... ParaDISI DEI GUERRIGLIERI! A proposito di film semidocumentaristici, di guerriglia, e visto che nomini l'Italia: hai mai visto la Battaglia di Algeri? Dico che è vecchio, riferendomi, ed ero stato chiarissimo nella mia recensione, ed in seguito, nonostante l'abbondanza di aggettivi.., sul piano estetico.

Nessun virtuosismo, ogni scena è girata così come doveva essere girata. e l'angoscia di un futuro che non sia sa davvero come sarà, diventa quella dello spettatore.

******** Tematica trita e ritrita. Per chi conosca un po' di cinema. E tu che ne sai come doveva essere girata?

__________________________

Basta un Bianco e Nero come si deve per evocare, far vedere, tutti i colori dell'arcobaleno... Tutte le gamme del rosso, del blu.., del sentimento, del dramma, dell'angoscia, dell'azione, della paura paralizzante. Dell'animo umano.

Andrea, seguiti a non dire un cazzo di niente sul film. E ciò che dici filtra attraverso un'ottica completamente fuori fuoco, fuori conoscenza.

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[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 20-11-2006 alle 00:44 ]

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gatsby

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Inviato: 20-11-2006 01:10  
bah...
a mio avviso sei tu che in quetso caso ti stai limitando a non parlare del film, ma dicendo a cosa si rifà (cosa che ancora non ho capito perchè dovrebbe essere sbgaliata). Dici che è stato già fatto, ma boh, io non credo hce trent'anni fa si girasse col digitale, i sequestri fossero mediatici, e le guerriglie si riprendessero in quel modo. Ma sicuramente mi sbaglio.
A questo punto aspetto di leggere da qualche altra persona qualche considerazione valida, con te proprio non mi ci prendo su questo film, ma non solo per gusti, ma proprio per modo in cui impostare una critica ad un film. Sicuramente solo l'unico, ma davvero non ti ho capito, scusami.
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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
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Da: roma (RM)
Inviato: 20-11-2006 01:24  
quote:
In data 2006-11-20 01:10, gatsby scrive:
bah...
a mio avviso sei tu che in quetso caso ti stai limitando a non parlare del film, ma dicendo a cosa si rifà (cosa che ancora non ho capito perchè dovrebbe essere sbgaliata). Dici che è stato già fatto, ma boh, io non credo hce trent'anni fa si girasse col digitale, i sequestri fossero mediatici, e le guerriglie si riprendessero in quel modo. Ma sicuramente mi sbaglio.
A questo punto aspetto di leggere da qualche altra persona qualche considerazione valida, con te proprio non mi ci prendo su questo film, ma non solo per gusti, ma proprio per modo in cui impostare una critica ad un film. Sicuramente solo l'unico, ma davvero non ti ho capito, scusami.




Io ho parlato del film, in proprio e in risposta alle ipotesie altrui. Leggi bello! Il fatto è che non vuoi essere contraddetto, che bisogna parlare del film nei modi coincidenti alle tue aspettative e limitate percepizioni, alle tante cose, non solo filmiche che ti sfuggono. Io invece ne parlo a modo mio, ma restando nel giusto tracciato. Puoi condividere o meno, ma per favore non rigirare la frittata. Mi hai invitato con forza a parlare del film, ti ho risposto punto per punto, ed ora accomodati.., se credi, se hai argomenti, a parte le tue incertezze con le quali professi anche un'arroganza ed un'ostinazione alquanto manifesta e rischiosa. Il formato digitale, come tutte le tecniche, è uno strumento dell'espressione, della poesia, non un fine, il fine dell'espressione e della poesia stessa! Andrea mi dispiace doverti dire che non capisci un cazzo di cinema!

Maccarone, m'hai provocato, e mo me te magno!

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 20-11-2006 alle 01:27 ]

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gatsby

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Da: Roma (RM)
Inviato: 20-11-2006 01:31  
vabbè.
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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 20-11-2006 01:36  
quote:
In data 2006-11-20 01:10, gatsby scrive:
bah...
Dici che è stato già fatto, ma boh, io non credo hce trent'anni fa si girasse col digitale, i sequestri fossero mediatici, e le guerriglie si riprendessero in quel modo. Ma sicuramente mi sbaglio.



Ci sono filmati, dei girati documentali, di una bellezza tale di cui tu neppure hai idea. Non le ha inventate Cuaron certe avanzate e suggestive tecniche di ripresa. Non vedi mai le riproposizioni televisive dei passati decenni? Cerca di vederli, poi mi dici. Che fatica parlare con chi non ha idea di cosa dice! Però mi ostino... anche se fai una gran confusuone tra cinema e reportage documentaristico, insomma delle riprese... Per quanto riguarda il cinema vero è proprio, ho citato autori, fatto nomi, ma tu non puoi capire non perchè non mi spiego io, ma perchè non sai.


quote:
[i]A questo punto aspetto di leggere da qualche altra persona qualche considerazione valida,


Valida quanto la tua, immagino... E ti contraddice!?

Mah!

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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

[ Questo messaggio è stato modificato da: AlZayd il 20-11-2006 alle 01:41 ]

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Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
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Da: roma (RM)
Inviato: 20-11-2006 07:58  
quote:
In data 2006-11-20 01:24, AlZayd scrive:
quote:
In data 2006-11-20 01:10, gatsby scrive:
bah...
a mio avviso sei tu che in quetso caso ti stai limitando a non parlare del film, ma dicendo a cosa si rifà (cosa che ancora non ho capito perchè dovrebbe essere sbgaliata). Dici che è stato già fatto, ma boh, io non credo hce trent'anni fa si girasse col digitale, i sequestri fossero mediatici, e le guerriglie si riprendessero in quel modo. Ma sicuramente mi sbaglio.
A questo punto aspetto di leggere da qualche altra persona qualche considerazione valida, con te proprio non mi ci prendo su questo film, ma non solo per gusti, ma proprio per modo in cui impostare una critica ad un film. Sicuramente solo l'unico, ma davvero non ti ho capito, scusami.




Io ho parlato del film, in proprio e in risposta alle ipotesie altrui. Leggi bello! Il fatto è che non vuoi essere contraddetto, che bisogna parlare del film nei modi coincidenti alle tue aspettative e limitate percepizioni, alle tante cose, non solo filmiche che ti sfuggono. Io invece ne parlo a modo mio, ma restando nel giusto tracciato. Puoi condividere o meno, ma per favore non rigirare la frittata. Mi hai invitato con forza a parlare del film, ti ho risposto punto per punto, ed ora accomodati.., se credi, se hai argomenti, a parte le tue incertezze con le quali professi anche un'arroganza ed un'ostinazione alquanto manifesta e rischiosa. Il formato digitale, come tutte le tecniche, è uno strumento dell'espressione, della poesia, non un fine, il fine dell'espressione e della poesia stessa! Andrea mi dispiace doverti dire che non capisci un cazzo di cinema!

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vabbè peppe
ma se la metti su sto piano qualsiasi discussione diventa perlomeno sgradevole
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