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Autore Spring, Summer, Fall, Winter... And Spring (di Kim Ki-duk)
eraclito

Reg.: 14 Mar 2005
Messaggi: 4702
Da: Siano (SA)
Inviato: 06-12-2005 23:32  
premetto di non aver ne visto questo film ne l'arco, quindi parlo da IGNORANTE...ma molte volte mi sono accorto che dire che kim ki duk è un genio...è "cool"....qualcuno che davvero ne capisce di cinema (non come me ) mi potrebbe dire se questo regista è davvero così bravo??

p.s.
è davvero una richiesta per cultura personale, senza vena di sarcasmo
_________________
Indietro?....Neanche per prendere la rincorsa!!!

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Nightflier

Reg.: 31 Ott 2005
Messaggi: 454
Da: Milano (MI)
Inviato: 06-12-2005 23:36  
In due parole io se vado a vedere un film di un orientale,mi aspetto e in un certo senso esigo di vedere e conoscere aspetti sia della sua cultura che nuove idee cinematografiche.
Questo succede fortunatamente con gli incantevoli film di questo regista,compreso questo.
Ultimamente altri film di suoi colleghi orientali,sembrano girati apposta per l'occidente,benchè affascinanti alla fine se li girava un americano o un europeo non saprei quanto cambiava.
Bellissimo anche L'arco,appena riesco scrivo due righe in proposito.

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HistoryX

Reg.: 26 Set 2005
Messaggi: 4234
Da: cagliari (CA)
Inviato: 09-12-2005 13:22  
quote:
In data 2005-12-06 19:31, kagemusha scrive:

Ecco mi avete fatto cambiare avatar contenti? (-:


Si

quote:
In data 2005-12-06 19:31, kagemusha scrive:
Allora cominciamo subito col dire che Primavera…ecc ecc è un film da esportazione.


Non mi pare proprio...

quote:
In data 2005-12-06 19:31, kagemusha scrive:
Insomma un film furbetto. Un film che pure usando una grammatica cinematografica orientale ha sempre un’occhietto rivolto al mercato occidentale Kim ki duk sa bene cosa si aspetta uno spettatore europeo da uno delle sue parti ed è esattamente quello che gli da: una schematica paraboletta zen ( abbastanza esile e non troppo originale se posso dirlo).



Non troppo originale perchè? cosa ti ricorda?
Per film d'esportazione dovresti puntare il dito ai vari horror, che tra parentesi a me personalmente fanno cagare, e ai film d'azione(se così si possono chiamare) come la tigre e il dragone e Hero, o ancor di più Brother che si mi son piaciucchiati, ma non son certo da paragonare al film di cui stiamo discutendo, paragone difficilmente propnibile visto che si parla di generi diversi. Hero l'ho apprezzato anche sotto il profilo simbolico, poi ne parlerò a parte magari, ma non si può certamente tralasciare il fatto che non puoi fare un accostamento troppo semplicistico come hai tentato(male).

quote:
In data 2005-12-06 19:31, kagemusha scrive:
Kkk condisce tutto con i suoi “vezzi” d’autore: simbolismi a iosa, simmetrie strutturali, costruzione circolare(quest’ultima abbastanza giustificabile dal tema buddista) che sono altrettante strizzatine d’occhio al cinefilo medio il quale in genere andandole a sottolineare si sente particolarmente acuto e intelligente.



Ci stai dicendo che siamo deficenti in pratica?:roll:
A parte che non mi pare che il tuo discorso abbia molto senso, quel che vedi te come negativo io lo leggo in positivo: i vezzi d'autore, il simbolismo molto presente, le simmetrie strutturali che poi cortesemente mi elencherai, e la costruzione circolare in base alle stagioni.
Credo siano positivi, e non li vedo così pesanti, il suo tocco io l'ho visto leggero, e non credo che sia indirizzato al grande pubblico, non è un film per tutti.
Parli di cinefilo medio, tu come ti consideri? Small o extralarge?

quote:
In data 2005-12-06 19:31, kagemusha scrive:
Peccato che i suoi simbolismi e le sue metafore siano pesanti, insistiti ripetuti più volte per far si che lo spettatore capisca bene. Per esempio, che bisogno c’era nel (pessimo) finale di insistere durante la scalata sui flashback degli animali legati alle pietre, come se la similitudine non fosse già evidente?
Incapacità registica o poca fiducia nell’intelligenza dello spettatore?



Ah ecco... forse il problema è proprio questo, come si permette di fare il flashback...mica siamo cinefili mediodeficienti.

quote:
In data 2005-12-06 19:31, kagemusha scrive:
Dal punto di vista visivo ho trovato il film deludente: la bellezza delle immagini è una bellezza da cartolina leccata e a volte quasi dozzinale. Con una simile ambientazione era assolutamente d’obbligo fare di più. Immagini banali nelle composizioni, banali nelle scelte cromatiche, ripetitive, prive sia di fantasia che di reale raffinatezza (tranne l’inverno che se ricordo bene era piuttosto bello).



Questa è la più grande che hai detto, forse era meglio dire che a te non piace il genere...quello che denigri è la forza del film che sta proprio nella delicatezza delle ambientazioni e nelle immagini "leccate" come dici te... beh cosa ci avresti inserito di più? Magari qualche combattimento eh?

quote:
In data 2005-12-06 19:31, kagemusha scrive:
Il vero problema di kkk non è tanto nella reale sincerità del suo discorso (che solo in questo film viene meno mentre in altri no) ma quanto nel suo stile assolutamente non all’altezza delle sue ambizioni.
Qui la questione si sposta sulla sensibilità di ognuno e che in ognuno è diversa, per cui argomentare è difficile ma proverò a metterla così:
chi pensa che Primavera…eccecc sia un’esempio di grande poesia cinematografica si vada a rivedere il viaggio in treno dell città incantata o gli ultimi 30 secondi dello stesso film per capire che la poesia non si ottiene attraverso l’enfasi ma attraverso una leggerezza e velocità di tocco che kkk proprio non possiede come non possiede la capacità di abbandonare l’emozione quando essa è al suo apice e di non continuare a calcare la mano.



La velocità di tocco forse la devi cercare in altri film non credi? ribadisco, prendi in considerazione che forse non è un film per te nonostante tu sia un appassionato di cinematografia orientale, anche se non so quanto si possano accostare i registi che hai citato in questo contesto.

quote:
In data 2005-12-06 19:31, kagemusha scrive:
Intendiamoci, io non penso che primavera… sia un film orribile, semplicemente è un filmetto con luci e ombre che sarebbe meglio non esaltare troppo.


E perchè no? Che problemi hai a riguardo? Se non piace a te non è che puoi evitare agli altri di guardarlo...a parte che non ci sono pericoli, sarà sempre una schiera mediobassa a seguire questo genere di film.

quote:
In data 2005-12-06 19:31, kagemusha scrive:
Un’ultima cosa senza importanza: il vecchio preferisce far morire gli animali legati dal bimbo pur di non rinunciare all’occasione di dargli una lezione? Ecchecazzo di maniera di fare?



Con questa degna conclusione caliamo il sipario.

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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 09-12-2005 16:25  
quote:
In data 2005-12-09 13:22, HistoryX scrive:



quote:
[i]In data 2005-12-06 19:31,











ribadisco, prendi in considerazione che forse non è un film per te nonostante tu sia un appassionato di cinematografia orientale, anche se non so quanto si possano accostare i registi che hai citato in questo contesto.



La verità purtroppo è che questo è proprio un film per me invece. E che sono andato al
cinema proprio per vedere un film di questo genere, ma sono rimasto deluso lo stesso. Il problema non è il genere ne che non ci sono molti combattimenti come hai molto spiritosamente fatto notare.
Il problema è proprio la regia.

che ti devo dire hai risposto a quello che avevo scritto dicendo "non è vero" e io ti ripeto che secondo me è vero.

Da farmi notare invece c'era che ho usato la sigla kkk per indicare kim ki duk.
Era kkd.
poveraccio di essere accostato al ku klux klan non se lo merita proprio.


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http://trifo.blogspot.com

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Tenenbaum

Reg.: 29 Dic 2003
Messaggi: 10848
Da: cagliari (CA)
Inviato: 09-12-2005 16:29  
sì comunque la questione del "visivo deludente" è solo una tua personalissima opinione che non sei riuscito a sostenere con alcun elemento valido
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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 09-12-2005 19:40  
la bellezza delle immagini è una bellezza da cartolina leccata e a volte quasi dozzinale. Con una simile ambientazione era assolutamente d’obbligo fare di più. Immagini banali nelle composizioni, prive sia di fantasia che di reale raffinatezza

questo è tutto quello che posso dire con cos'altro la posso sostenere??
Ovviamente è una mia personale opinione.
come anche le vostre lo sono.
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HistoryX

Reg.: 26 Set 2005
Messaggi: 4234
Da: cagliari (CA)
Inviato: 12-12-2005 11:59  
quote:
In data 2005-12-09 19:40, kagemusha scrive:
la bellezza delle immagini è una bellezza da cartolina leccata e a volte quasi dozzinale. Con una simile ambientazione era assolutamente d’obbligo fare di più. Immagini banali nelle composizioni, prive sia di fantasia che di reale raffinatezza
questo è tutto quello che posso dire con cos'altro la posso sostenere??
Ovviamente è una mia personale opinione.
come anche le vostre lo sono.




Ovviamente...
come è ovvio per me che dalle tue parole traspare un bel buco che ha bisogno del buon wuxia per essere riempito.
In ogni caso non hai bisogno di kkd, ma di altri registi che trattino film a più densi contenuti sotto vari piani, questo film ha solo un piano forse, semplice e compiaciuto ma pur sempre apprezzabile... ribadisco, non è un film per te, non è mica un offesa.

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Schizo

Reg.: 16 Ott 2001
Messaggi: 1264
Da: Aosta (AO)
Inviato: 28-03-2006 16:01  
PRIMAVERA ESTATE AUTUNNO INVERNO E ANCORA PRIMAVERA di Kim Ki Duk
(ovvero come segnare zero sulla bilancia)

Ci sono film che riconciliano con il cinema, che riescono con la sola forza evocativa delle immagini e con la circolarità narrativa a creare una atmosfera coinvolgente e una momentanea dolce anestesia. Kim attraversa le stagioni metereologiche ( e della vita) con la saggia leggerezza zen e un piccolo ironico sorriso. Il suo gusto dell’immagine non è solo estetico ma fortemente simbolico. Queste porte che si aprono e si chiudono su un paesaggio da sogno (che muta colori con il mutare delle stagioni) sono le necessarie forche caudine sotto cui bisogna passare per crescere. Ed ogni esperienza e sofferenza sono tesoro inestimabile su cui costruire il senso della nostra esistenza. L’uomo e la natura attorno, magica e irreale. Il bambino che sperimenta il suo sadismo e la sua apparente onnipotenza legando dei sassi attorno a un pesce, attorno a una rana, attorno a un serpente. Il maestro saggio che lega per contrappasso una grossa pietra attorno al corpo del bambino per spiegargli il concetto di dolore e di conseguenza delle nostre azioni. Il pianto incessante del bambino è il primo passo di questo percorso formativo.Arriva l’estate e facciamo i conti con la scoperta dell’amore e del sesso.
Crediamo di guarire le persone con il nostro amore, le facciamo immergere nell’acqua dei nostri sensi. Ma c’è in agguato una sofferente separazione, l’oggetto dei nostri desideri fugge dall’oasi del paradiso. Il monaco adolescente abbandonerà il suo maestro di vita per tuffarsi nel mondo. Ma il mondo reale degli esseri umani porta in sé il germe della corruzione e del tradimento. La donna che adesso è nostra moglie ha bisogno di essere ancora curata. Ma sceglie un altro uomo.
L’autunno del nostro scontento è un ritorno alle origini, una fuga da due detectives che inseguono per uxoricidio. Una rabbia violentissima e scuotente che è un misto di rimpianto e di delusione. Un maestro che accoglie ma punisce, che insegna a veicolare il rancore per lasciarlo pietrificare in segni dentro l’anima, una possibile conversione annunciata da una pietosa candela e una solidale coperta. Il maestro ha svolto il suo compito, a lui è concesso l’onore di ritornare natura nella natura. L’inverno chiude il cerchio tra equilibrismi (difficili) sul ghiaccio e volti coperti come in un quadro di Magritte.Il senso della vita è questo circolare eterno ritorno. Il senso della vita è questo conoscerne il peso per poi liberarsene, sotto lo sguardo del Dio che è dentro di noi.Il senso della vita è raggiungere quella leggerezza che fa segnare zero sulla bilancia (Ferro 3).

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